Ginevra Sforza
Ginevra Sforza | |
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Ercole de' Roberti, Ritratto di Ginevra Sforza, 1475 | |
Signora consorte di Bologna | |
In carica | 1454-1463 1464-1507 |
Nascita | Ancona, 1440 |
Morte | Busseto, 16 maggio 1507 |
Sepoltura | Busseto |
Dinastia | Sforza |
Padre | Alessandro Sforza |
Coniugi | Sante Bentivoglio Giovanni II Bentivoglio |
Figli | Costanza, Ercole, Annibale, Ermes, Alessandro, Camilla, Isotta, Francesca, Antongaleazzo, Eleonora, Laura, Violante, Bianca |
Ginevra Sforza (Ancona, 1440 – Busseto, 16 maggio 1507) era figlia illegittima di Alessandro Sforza, signore di Pesaro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sposò il maturo Sante Bentivoglio, cugino di Giovanni II Bentivoglio, il 19 maggio 1454 presso la chiesa di San Giacomo Maggiore[1]. Al primo marito diede due figli:
- Costanza (inizi del 1458[2]-aprile 1491), che sposò Antonio Maria Pico della Mirandola;
- Ercole (1459-1507), condottiero, che sposò Barbara Torelli
Nel 1463 rimase vedova e l'anno dopo, il 2 maggio 1464, sposò Giovanni II, divenendo fra l'altro sua consigliera[3]. Probabilmente tra i due era già nata una relazione[4].
Ginevra diede al marito sedici figli, di cui cinque morirono nella prima infanzia[2]:
- Annibale (1465-infante);
- Bianca (25 marzo 1467-1519), sposa di Niccolò Maria Rangoni signore di Spilamberto dal 1481;
- Francesca (18 febbraio 1468-1504), sposata a Galeotto Manfredi che uccise, e poi a Guido II Torelli;
- Annibale (4 febbraio 1469-1540) che sposò Lucrezia, figlia di Ercole I d'Este e fu signore di Bologna dal 1511 al 1512;
- Eleonora (poco prima del 2 aprile 1470-1540) moglie di Giberto Pio di Carpi dal 1486;
- Donnina (28 luglio 1471-infante);
- Antongaleazzo (7 dicembre 1472-1525) prelato;
- Camilla (20 dicembre 1473-1541), monaca al Corpus Domini in Bologna;
- Alessandro (fine 1474-1532), che sposò Ippolita Sforza;
- Violante (novembre 1475-?), sposa di Pandolfo IV Malatesta;
- Ermes (fine 1476-1513);
- Laura (17 ottobre 1477-1523), sposa di Giovanni Gonzaga;
- Isotta (1478-infante);
- Isotta (1479-?), fidanzata nel 1488 a Ottaviano Riario, ruppe il fidanzamento nel 1496 per farsi monaca al Corpus Domini[5];
- Cornelio (26 febbraio 1481-infante);
- Ludovico (27 giugno 1482-infante).
Strinse amicizia con Gentile Budrioli, moglie del notaio Alessandro Cimieri, che venne accusata di stregoneria e messa al rogo nel 1498.
Nel 1466 il papa Paolo II riconobbe la signoria di Giovanni e gli attribuì il Vicariato papale di Bologna[4].
Dopo aver affrontato quella dei Malvezzi nel 1488, nel 1501 i Bentivoglio scoprirono un'altra congiura organizzata dalla famiglia rivale dei Marescotti. Su consiglio di Ginevra, molti membri della famiglia furono uccisi per vendetta[1].
Nel 1505 i congiurati scampati alle stragi chiesero aiuto al papa Giulio II il quale ordinò a Giovanni II di lasciare la città insieme alla famiglia. Ginevra, esiliata a Parma, dove aveva trovato rifugio presso il marchese Pallavicino, venne scomunicata in quanto non si era allontanata sufficientemente da Bologna.[3] Giulio II si rifiutò sempre di riceverla, nonostante le numerose suppliche, nel suo stesso castello di Ponte Poledrano (oggi Bentivoglio) del quale il Papa aveva preso possesso. A Bologna le proprietà dei Bentivoglio furono saccheggiate e il Palazzo Bentivoglio raso al suolo.
Morì il 16 maggio 1507 e il suo corpo venne sepolto in una fossa comune nei pressi di Busseto[3]. L'anno dopo morì anche Giovanni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b La storia dei Bentivoglio, su icozzano.scuole.bo.it. URL consultato il 10 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
- ^ a b Elizabeth Louise Bernhardt, Genevra Sforza and the Bentivoglio: Family, Politics, Gender and Reputation in (and beyond) Renaissance Bologna, Amsterdam University Press, 2023, pp.114-115.
- ^ a b c Ginevra e Gentile, su castelliinaria.org. URL consultato il 10 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2012).
- ^ a b ESCI
- ^ ALBERO GENALOGICO BENTIVOGLIO - RAMO CAPI DEL GOVERNO A BOLOGNA (secoli XIV-XVI). Nota 84.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ginevra Sforza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ginevra Sforza, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5042159478329427990006 · BAV 495/345823 |
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