Gennaro D'Amato
Gennaro D'Amato o Amato (Napoli, 1º aprile 1857 – Pieve Ligure, 18 novembre 1947) è stato un illustratore, pittore e saggista italiano tra i principali illustratori dei romanzi e dei racconti di Emilio Salgari, autore dell'immagine di Sandokan; della sua opera pittorica si ricordano soprattutto due grandi dipinti raffiguranti il "Giubileo della regina Vittoria" e numerosi ritratti.[1][2][3][4][5]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]
Figlio di Ferdinando e di Maria Raiola, esordì nel 1878 pubblicando caricature sul giornale satirico napoletano Bello Gasparre; nel 1881 si trasferì a Genova dove iniziò a collaborare al periodico L'Epoca; dal 1884 passò a collaborare con alcuni periodici torinesi, quali L'Illustrazione Italiana, Giornale per ridere, Mondo piccino e Giornale dei fanciulli; realizzò anche illustrazioni per una sessantina di libri di vari editori (Treves, Donath, Sonzogno, Aliprandi, Bemporad); illustrò opere di diversi autori e, soprattutto, quelle romanzesche di Emilio Salgari, del quale diverrà uno dei principali punti di riferimento iconografici insieme a Pipein Gamba e Alberto della Valle, al punto di venir considerato l'ideatore dell'immagine di Sandokan. Dal 1894 al 1901 si trasferì all'estero per collaborare con riviste di editori di Francia e Gran Bretagna: L'Illustration, The Illustrated London News e TheGraphic; dal 1901 rientrò, per vari anni, a Parigi dove si occupò delle illustrazioni delle opere di Michel Masson e A. Theuriet.[1]
Tornato in Italia, fece tappa, per alcuni anni, a Genova, dove iniziò a collaborare con riviste quali Musica e musicisti (1900), Il Secolo XX (1905-12), Ars et Labor, La Lettura e il Corriere dei piccoli (1909), sempre continuando la sua collaborazione con L'Illustrazione Italiana, Illustration e The Illustrated London News. Dal 1936 divenne accademico di merito dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.[1]
Occultista, pubblicò, nel 1913, per l'editore Spiotti di Genova , AVM: principio fonndamentale originario delle arti umane; cultore erudito di studi atlantidei, nel 1930 uscì, per le edizioni Alpes, Il Processo all'Atlantide di Platone, opera in anni a noi più prossimi ristampata da Melita editore (La Spezia). Ritiratosi dall'attività di illustratore, visse, nei suoi ultimi decenni, a Pieve Ligure vicino a Genova, ove è scomparso nel 1947.
Ampia serie di schizzi dal vero di D'Amato, si conserva al Museo della Villetta Negro in Genova; suoi dipinti sono presenti nel genovese Museo del Risorgimento.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Saggi principali
- AVM - Principio fondamentale originario delle arti umane, 1913
- I documenti archeologici dell'Atlantide, 1924
- L'inizio del sapere e della civiltà, 1925
- Il processo all'Atlantide di Platone, Milano 1930
Principali libri llustrati
- I pescatori di balene (Treves, 1894)
- Le pantere d'Algeri (Donath, 1903),
- La città del re lebbroso (Donath, 1904)
- Sull'Atlante (R. Bemporad & figlio, 1907), insieme con Alberto della Valle
- Il re dell'aria (Bemporad, 1907) insieme con Alberto della Valle
- Sandokan alla riscossa (Bemporad, 1907) insieme con Alberto della Valle (e la copertina di un'edizione successiva ripresa da Sonzogno, 1930)
- Sulle frontiere del Far-West (Bemporad, 1908) insieme con Alberto della Valle
- Una sfida al Polo (Bemporad, 1909) insieme con Alberto della Valle
- I corsari delle Bermude (Bemporad, 1909) insieme con Alberto della Valle
- La Bohème italiana (Bemporad, 1909) insieme con Arnaldo Tanghetti
- La crociera della Tuonante (Bemporad, 1910) insieme con Alberto della Valle
- Le selve ardenti (Bemporad, 1910) insieme con Alberto della Valle
- Storie rosse (Bemporad, 1910), insieme con Alberto della Valle, Giuseppe Garibaldi Bruno e Carlo Chiostri
- Il Bramino dell'Assam (Bemporad, 1911)
- La caduta d'un impero (Bemporad, 1911, postumo)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d D'AMATO, Gennaro in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 17 giugno 2022.
- ^ Illustratori salgariani, su www.letteraturadimenticata.it. URL consultato il 18 giugno 2022.
- ^ FFF - Gennaro AMATO, su www.lfb.it. URL consultato il 17 giugno 2022.
- ^ Carlo Scaringi, COMICS TRIBUTE 31 - EMILIO SALGARI ED IL FUMETTO, su Fumettomania Factory Magazine, 25 aprile 2011. URL consultato il 17 giugno 2022.
- ^ D'AMATO GENNARO, su Pittori Liguri - PERIZIA E STIMA GRATUITA, 1º gennaio 1970. URL consultato il 18 giugno 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gennaro d'Amato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Paola Pallottino, D'AMATO, Gennaro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 32, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1986.
- (EN) Opere di Gennaro D'Amato, su Progetto Gutenberg.
- Gennaro D'Amato, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
Controllo di autorità | VIAF (EN) 18885456 · ISNI (EN) 0000 0001 1602 9287 · SBN RAVV084515 · BAV 495/312575 · LCCN (EN) n92802609 · GND (DE) 1071878107 · BNE (ES) XX1683918 (data) · BNF (FR) cb15446322z (data) · J9U (EN, HE) 987012280672205171 |
---|