Fenitrothion

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Fenitrothion
Formula di struttura
Formula di struttura
Nome IUPAC
O,O-dimetill O-(3-metil-4-nitrofenil) tiofosfato
Nomi alternativi
Fenitrothion
Fenitrotion
Fenitrotione
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC9H12NO5PS
Massa molecolare (u)277,23
AspettoLiquido bruno tendente al giallo
Numero CAS122-14-5
Numero EINECS204-524-2
PubChem31200
SMILES
CC1=C(C=CC(=C1)OP(=S)(OC)OC)[N+](=O)[O-]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,32-1,34
Solubilità in acqua14 mg/l a 30 °C
Temperatura di fusione0,3 °C (273,18 K)
Tensione di vapore (Pa) a 293 K1,8&midot;10−4
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma530
Simboli di rischio chimico
Nocivo Pericoloso in ambiente Tossico Corrosivo Infiammabile
Frasi R22 50/53 26
Consigli P[1][2]

Il fenitrothion o fenitrotion è un insetticida ad azione neurotossica, appartenente alla categoria dei fosforganici.

Proprietà fitosanitarie

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Il fenitrothion ha una spiccata proprietà citotropica e agisce per contatto e ingestione, perciò è adatto per combattere le forme minatrici e quelle ad apparato boccale succhiatore.

Il meccanismo d'azione si espleta con un'attività anticolinesterasica: è infatti un inibitore della acetilcolinesterasi, pertanto interferisce con la trasmissione degli impulsi nervosi a livello di sinapsi.

Ambiti d'impiego

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L'insetticida può essere impiegato in frutticoltura, orticoltura, agrumicoltura, viticoltura, olivicoltura, floricoltura, sulle piante ornamentali, sulle colture erbacee industriali (cereali, barbabietola, tabacco), sul pioppo.

È indicato per la lotta ad insetti ad apparato boccale pungente-succhiatore (Tripidi e Rincoti Omotteri), contro le larve minatrici (Ditteri e Lepidotteri) e contro i defogliatori (larve di Lepidotteri e adulti e larve di Coleotteri Crisomelidi).

Il fenitrothion è classificato come moderatamente tossico, con una LD50 orale di 250 mg/kg e una LD50 dermale di 2500 mg/kg (ratto).

L'inalazione può provocare cefalea, tosse, nausea, vertigine, convulsioni, incoscienza, crampi. A contatto con la pelle provoca irritazioni. L'avvelenamento provoca dolori addominali, diarrea, vomito, difficoltà respiratorie.

In merito all'impatto ambientale, il suo ampio spettro d'azione lo rende moderatamente dannoso all'artropodofauna utile, ma è soprattutto negli ambienti acquatici che ha un forte impatto per la sua tossicità nei confronti dei pesci.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 22.12.2011
  2. ^ Smaltire in un impianto d'eliminazione di rifiuti autorizzato.

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