Edmund Monson

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Edmund Monson
Ritratto di Sir Edmund Monson, di Eugene Picou

Ambasciatore del Regno Unito in Uruguay
Durata mandato1879 –
1884
MonarcaVittoria
PredecessoreClare Ford
SuccessoreWilliam Gifford Palgrave

Ambasciatore del Regno Unito in Argentina
Durata mandato1884 –
1884
MonarcaVittoria
PredecessoreGeorge Glynn Petre
SuccessoreHenry de Norville

Ambasciatore del Regno Unito in Danimarca
Durata mandato1884 –
1888
MonarcaVittoria
PredecessoreHussey Vivian, III barone Vivian
SuccessoreHugh MacDonell

Ambasciatore del Regno Unito in Grecia
Durata mandato1888 –
1892
MonarcaVittoria
PredecessoreHorace Rumbold
SuccessoreEdwin Henry Egerton

Ambasciatore del Regno Unito in Belgio
Durata mandato1892 –
1893
MonarcaVittoria
PredecessoreHussey Vivian, III barone Vivian
SuccessoreFrancis Plunkett

Ambasciatore del Regno Unito in Austria
Durata mandato1893 –
1896
MonarcaVittoria
PredecessoreAugustus Paget
SuccessoreHorace Rumbold

Ambasciatore del Regno Unito in Francia
Durata mandato1896 –
1905
MonarcaVittoria
Edoardo VII
PredecessoreFrederick Hamilton-Temple-Blackwood
SuccessoreFrancis Bertie, I visconte Bertie di Thame

Dati generali
Prefisso onorificoSir
UniversitàBalliol College

Sir Edmund Monson, I baronetto (Seal, 6 ottobre 183428 ottobre 1909), è stato un diplomatico inglese.

Era il terzo figlio di William Monson, VI barone Monson. Studiò all'Eton College e poi al Balliol College.

Carriera diplomatica

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Monson entrò nel servizio diplomatico britannico nel 1856 come addetto all'ambasciata a Parigi, dove Lord Cowley, ambasciatore, lo ha definito come "uno dei migliori e più intelligenti addetti che abbia mai avuto". Questo gli assicurò un posto come segretario privato di Lord Lyon, il neo nominato ministro britannico a Washington alla fine del 1858. Successivamente è stato ad Hannover[1] e poi a Bruxelles come terzo segretario, ma ha lasciato il servizio diplomatico nel 1865 per entrare in parlamento.

Monson ritornò al servizio diplomatico nel 1869[2], come console nelle Azzorre, console generale a Budapest nel 1871[3] e secondo segretario a Vienna; è stato anche un inviato speciale in Dalmazia e Montenegro (1876-1877).

Nel 1879, fu inviato come ministro residente e console generale in Uruguay[4], dove ha prestato servizio fino al 1884. Nel 1881, sposò Eleanor Catherine Mary Munro, figlia di James St. John Munro, ed ebbero tre figli. Nel 1884 divenne ministro di Argentina[5] e Paraguay, ma ritornò in Europa come inviato in Danimarca[6] (1884-1888) e poi in Grecia (1888-1892)[7].

Monson è stato nominato ministro in Belgio nel 1892[8]. Nel 1893 è stato promosso ambasciatore, prima di Austria[9] e poi, nel 1896, per la Francia[10].

Suo figlio Edmund è stato anche lui un diplomatico. Divenne un membro del Consiglio privato nel 1893[11] e fatto baronetto nel 1905[12].

Onorificenze britanniche

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Onorificenze straniere

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  1. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 22777, 6 October 1863, p. 4791. URL consultato il 17 giugno 2012.
  2. ^ (EN) The Edinburgh Gazette (PDF), n. 7960, 4 June 1869, p. 647. URL consultato il 17 giugno 2012.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 23816, 9 January 1872, p. 75. URL consultato il 17 giugno 2012.
  4. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 24739, 1º July 1879, p. 4207. URL consultato il 17 giugno 2012.
  5. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 25312, 25 January 1884, p. 378. URL consultato il 17 giugno 2012.
  6. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 25430, 6 January 1885, p. 70. URL consultato il 24 settembre 2010.
  7. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 25785, 10 February 1888, p. 893. URL consultato il 24 settembre 2010.
  8. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 26258, 16 February 1892, p. 846.
  9. ^ Court Circular, The Times, London, 23 June 1893, page 10
  10. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 26786, 16 October 1896, p. 5677. URL consultato il 24 settembre 2010.
  11. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 26425, 21 July 1893, p. 4126. URL consultato il 17 giugno 2012.
  12. ^ (EN) The Edinburgh Gazette (PDF), n. 11690, 17 January 1905, p. 62. URL consultato il 17 giugno 2012.
  13. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 26314, 5 August 1892, p. 4425. URL consultato il 17 giugno 2012.
  14. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 26743, 26 May 1896, p. 3123. URL consultato il 24 settembre 2010.
  15. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 27560, 2 June 1903, p. 3526. URL consultato il 17 giugno 2012.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN70516425 · ISNI (EN0000 0000 2973 3583 · LCCN (ENn88676417
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