Domenico Seren Gay
Domi Serengay | |
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Domenico Seren Gay negli anni '60 | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Musica leggera Beat |
Periodo di attività musicale | 1960 – 2003 |
Etichetta | Phonocolor, Kansas |
Album pubblicati | 1 |
Studio | 1 |
Domenico Umberto Seren Gay (in certi dischi il cognome è riportato come Serengay) (Torino, 4 ottobre 1931 – Torino, 6 maggio 2003) è stato un produttore discografico, paroliere, compositore, scrittore, attore e pittore italiano.
Come compositore ha usato lo pseudonimo Bernestin.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Inizia nei primi anni cinquanta come attore dialettale piemontese, recitando in numerose rappresentazioni e spettacoli cittadini torinesi, tra cui Le miserie 'd Monsù Travet di Vittorio Bersezio, specializzandosi nel ruolo di Paolin.
Alla fine del decennio debutta invece come cantante, con il nome d'arte di Domi Serengay, con poco successo; si iscrive alla Siae nel 1960.
Con il fratello Giorgio Seren Gay fonda le Edizioni musicali Kansas, con sede a Torino in Galleria san Federico, e nel 1965, in collaborazione per i primi anni con Miki Del Prete, la casa discografica Kansas.
Con la nuova attività scopre e lancia numerosi artisti, di cui i più noti furono i Camaleonti, che per quest'etichetta incisero i primi due album e svariati 45 giri; vi furono però molti altri artisti messi sotto contratto, e tra essi I Ragazzi del Sole, gli Uh!, i Flashmen, i Rogers, i Pipers, il jazzista Mario Pezzotta, i cantautori Armando Stula e Mario Scrivano, Germana Caroli e molti altri.
Scrive inoltre canzoni per molti di questi artisti, dedicandosi anche ad alcune cover (ad esempio di canzoni dei Beatles come Norwegian wood, dei Rolling Stones come Get off of my cloud o di Bob Dylan come If You Gotta Go, Go Now).
Nel 1969 scrive La grande nave per Fabio, versione italiana del successo internazionale Ce grand bateau (incisa tra gli altri dai The Fevers e da Ronaldo Lark), scritta da Jean Claudric e Pierre Cour; nel 1970 questa canzone verrà inserita nella colonna sonora del film E Dio disse a Caino... di Antonio Margheriti.
Sempre nel 1969 scrive anche Io non ti prego per Attilio e gli Uh!, canzone che partecipa a Un disco per l'estate 1969; ritorna a questa manifestazione nel 1970 con Oh simpatia, cantata dai Bisonti, e nel 1972 con Militare non partire, cantata da Gianna Pindi.
Si occupa anche di ricerche storiche sul mondo dello spettacolo torinese e nel 1971 pubblica per le Edizioni Piemonte in bancarella il volume Storia del teatro dialettale piemontese, con la prefazione scritta da Erminio Macario; in seguito pubblicherà altri volumi, tra cui la raccolta di poesie e canzoni in lingua piemontese N'atim d'amor (Un attimo d'amore).
Nel 1971 Gigliola Cinquetti incide E qui comando io (canzone rielaborata musicalmente da Mario Piovano e da Turi Golino, su cui lo stesso Piovano, insieme a Seren Gay, adatta un testo) e la presenta con successo a Canzonissima 1971.
Nell'anno 1972 inizia una proficua collaborazione con il pianista Maestro Italo Salizzato con il quale scriverà molti brani di generi diversi, in particolar modo vanno ricordati quelli di moda in quegli anni: i "Gruppi Pop/Rock" I Flashmen e gli Uh!.
Negli anni ottanta dirada l'attività musicale e si dedica sempre più alla pittura; al Museo Nazionale del Cinema di Torino, presso la Mole Antonelliana, è conservata una litografia ricavata da una sua opera che ritrae Charlie Chaplin.
Ha avuto anche esperienze come attore cinematografico, recitando tra gli altri nel 1975 in Yuppi du di Adriano Celentano, nel 1978 in Geppo il folle, sempre del molleggiato (interpretando se stesso) e nel 1999 in L'accertamento del regista Lucio Lunerti, con Lino Capolicchio.
La figlia Giorgia Seren Gay (1968-2019) è stata attrice e doppiatrice.
Le canzoni scritte da Domenico Seren Gay
[modifica | modifica wikitesto]Opere letterarie
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Seren Gay, Storia del teatro dialettale piemontese, Edizioni Piemonte in bancarella, Torino 1971
- Domenico Seren Gay, N'atim d'amor : poesie e canzoni piemontesi, Edizioni Piemonte in bancarella, Torino 1974
- Domenico Seren Gay, Teatro popolare dialettale.Indagine-enciclopedia sul teatro piemontese, Edizioni Priuli & Verlucca, Ivrea, 1977
- Domenico Seren Gay, Vero e falso in pittura, Edizioni Il Piccolo, Torino 1984
- Domenico Seren Gay, Lingua e dialetto, Edizioni Pedrini, Torino 1986
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album
[modifica | modifica wikitesto]- 1967: Torino piange e ride (Kansas DMK 009)
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 1961: Juventus/Maria (Phonocolor, ms 1133; con l'orchestra di Gino Mescoli)
- 1º febbraio 1962: Bel Canavese/Donne e whisky (Serma, 29; con l'orchestra di Mario Piovano (lato A) e l'orchestra di Mario Marcucci (lato B)
- 1967: Turin 'd seira/Giôanin Pet Pet Sigàla (Kansas DM 1039; con Barimar e il suo complesso)
- 1967: L'arbitro/Sposte nen (Kansas DM 1040; con i Barimar)
- 1968: Forza Juve/Giôanin Pet Pet Sigàla (Kansas - Serie sportiva POP.K.301)
- 1968: Forza Toro/Giôanin Pet Pet Sigàla (Kansas - Serie sportiva POP.K.302; lato A cantato da Giorgio Serengay)
- 1968: Forza Milan/L'arbitro (Kansas - Serie sportiva POP.K.303)
- 1973: Juventus/Tango de carota (Kansas/Grammophone dr 3067; sul lato B Renzo Gallo con l'orchestra di Achille Ovale)
- 1984: Il fox delle rose/Sfinge (Kansas KANNP 510)
Compilation
[modifica | modifica wikitesto]- 1984: Tutti insieme con amore (Prince LP 216; Serengay è presente con Turin 'd seira)
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- Yuppi du, regia di Adriano Celentano (1975)
- Storie di vita e malavita, regia di Carlo Lizzani (1975)
- La principessa nuda, regia di Cesare Canevari (1976)
- L'ultima orgia del III Reich, regia di Cesare Canevari (1977)
- Geppo il folle, regia di Adriano Celentano (1978)
- Io tigro, tu tigri, egli tigra, regia di Renato Pozzetto e di Giorgio Capitani (1978)
- L'accertamento, regia di Lucio Lunerti (1999)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Viva Verdi nº 4, agosto 2003
- Roberto Chiti, Roberto Poppi ed Enrico Lancia, Dizionario del cinema italiano, Gremese Editore, 1991
- Massimo Scaglione, Attori sotto la Mole, editrice Il Punto, Torino, 2001, pag. 143