Miki Del Prete, all'anagrafe Michele Del Prete (Bari, 23 luglio 1935), è un paroliere e produttore discografico italiano, fra i più attivi e conosciuti in Italia negli anni sessanta e settanta del novecento, autore di brani come Nessuno mi può giudicare per Caterina Caselli, Tripoli 1969 per Patty Pravo, Bang bang per Dalida[1] e molti altri per Adriano Celentano come Il ragazzo della via Gluck e La coppia più bella del mondo[2]..
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Miki Del Prete ha lavorato principalmente con Adriano Celentano e gli altri artisti del Clan, anche se qualche volta ha scritto canzoni per artisti esterni.
Come produttore ha lavorato dal 1981 al 1987 su tutti i dischi del Clan Celentano, come direttore della casa discografica.
Gli inizi
[modifica | modifica wikitesto]Del Prete è pugliese come la famiglia di origine di Adriano Celentano. Figlio del calciatore del Bari Mario Del Prete si trasferisce in Lombardia nel 1939 quando il padre viene ceduto al Como. Amico del ballerino Bruno Dossena (l'organizzatore del primo festival del rock'n'roll italiano) e ballerino di rock'n'roll egli stesso, diviene amico di Adriano Celentano nel 1957, quando riesce ad organizzare due settimane di ingaggio per il vincitore del Festival nell'estate di quell'anno, una al Morgana di Sanremo ed una al Muretto di Alassio.
Celentano e i Rock Boys cantano gratis, in cambio di due settimane di villeggiatura pagata, e da quel momento nasce l'amicizia tra i due.
Nel 1958 fonda la casa discografica Smeraldo Records[3] insieme al conte Gianfranco Longoni[4]
Nel 1960 scrive il suo primo testo per una canzone di Celentano, Impazzivo per te: la canzone riscuote molto successo, e da quel momento Del Prete diventa un collaboratore stabile del molleggiato.
Il Clan
[modifica | modifica wikitesto]È proprio con Del Prete che Celentano decide di fondare una casa discografica, il Clan Celentano, che raggruppasse tutti i musicisti suoi amici, sul modello di ciò che aveva fatto oltreoceano Frank Sinatra. Del Prete inizia a scrivere i testi anche per altri artisti della casa discografica, come Ricky Gianco e Don Backy.
Nel 1964 Del Prete fonda la casa discografica Fantasy, affidandosi per la distribuzione al Clan[5].
Il 1966 è l'anno di quello che è un grande successo, scritto da Del Prete al di fuori del Clan: si tratta di Nessuno mi può giudicare, incisa da Caterina Caselli e da lei presentata al Festival di Sanremo 1966.
Nel 1975 collabora anche alla sceneggiatura del film Yuppi du, diretto da Celentano.
La Kansas
[modifica | modifica wikitesto]Del Prete fonda anche, nel 1965, una sua casa discografica, in collaborazione con Domenico Serengay: è la Kansas, distribuita dal Clan.
Tra gli artisti scoperti e lanciati da Del Prete i più noti sono senza dubbio i Camaleonti; alla fine del decennio si ritira dalla gestione dell'etichetta, lasciandola al solo Serengay.
Autobiografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2024 ha pubblicato la sua autobiografia, intitolata Il mio amico per la pelle[6]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 giugno 1965 Del Prete ha sposato Liliana Massaro.
Canzoni scritte da Miki Del Prete
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bang Bang/Il mio male sei, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- ^ La coppia più bella del mondo/Torno sui miei passi, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- ^ Miki Del Prete, parole per Adriano Celentano, su thewaymagazine.it. URL consultato il 22 novembre 2024.
- ^ Miki Del Prete, Il mio amico per la pelle, Milano, Orangle Records, 2024, p. 77.
- ^ Il paroliere di Celentano Miki Del Prete e il suo legame con Adriano nel libro “Il Mio Amico per la Pelle”, su diffusionimusicali.org. URL consultato il 22 novembre 2024.
- ^ Il mio amico per la pelle, su books.google.it. URL consultato il 19 febbraio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Il dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Del Prete, Miki
- Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Miki Del Prete
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Miki Del Prete, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- (EN) Miki Del Prete, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Miki Del Prete, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Miki Del Prete, su SecondHandSongs.
- (EN) Miki Del Prete, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 308286460 · ISNI (EN) 0000 0004 0713 6752 · SBN UBOV514350 |
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