Indice
Chiesa di Santa Maria in Publicolis
Chiesa di Santa Maria in Publicolis | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | via in Publicolis - Roma |
Coordinate | 41°53′37.64″N 12°28′34.39″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria |
Ordine | Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria |
Diocesi | Roma |
Architetto | Giovanni Antonio De Rossi |
Stile architettonico | barocco |
«Deiparae Vergini in Publicolis MDCXLIII»
«Alla Vergine Madre di Dio in Publicolis nel 1643»
La chiesa di Santa Maria in Publicolis è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato nel rione Sant'Angelo, in via in Publicolis.
Dal 1858 la chiesa è affidata ai Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, fondati da san Gaetano Errico, che ne hanno fatto sede della loro casa generalizia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa è costruita in via Publicolis nelle immediate vicinanze di Palazzo Santacroce a Sant'Angelo. È annoverata fra le filiali di San Lorenzo in Damaso in una bolla di Urbano III del 1186 con il nome di Santa Maria de Publico. Il cognome potrebbe derivare dalla vicinanza con la Porticus Minucia frumentaria, luogo ove c'erano le divisioni del frumentum publicum. Nel catalogo di Cencio Camerario, fine del XII secolo, la chiesa è censita al nº 208 col il nome di sancte Marie in Publico. Nel XVI secolo la chiesa fu detta in Publicolis, perché la nobile famiglia Santacroce, che ebbe il giuspatronato della chiesa, pretese far risalire il suo albero genealogico ai Valerii Publicola dell'antica Roma, e quell'appellativo è rimasto sino ad oggi.
La chiesa venne restaurata dai Santacroce nel 1465; caduta in rovina, fu demolita nel 1642 e, a partire dallo stesso anno, ricostruita su progetto di Giovanni Antonio De Rossi per volere del cardinale Marcello Santacroce; i lavori terminarono nel 1643.
Dal 1835 è sede della casa generalizia dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa di Santa Maria in Publicolis è, sia esternamente sia internamente, in stile barocco.
La facciata è divisa in due ordini da un alto cornicione, entrambi tripartiti in fasce verticali. L'ordine inferiore presenta, al centro, il portale con affresco raffigurante la Madonna in trono fra gli angeli, situato fra due semicolonne ioniche; ai lati, si trovano due nicchie semicircolari vuote. L'ordine superiore, invece, ha semplici lesene tuscaniche con, al centro, un finestrone. La facciata termina in alto con un frontone arcuato affiancato da due sculture, ognuna delle quali raffigura un Pellicano che si ferisce il petto, simbolo di Cristo.
L'interno della chiesa è a navata unica coperta con volta a botte, con due cappelle laterali.
Nella cappella laterale di destra, si trova il dipinto di Raffaello Vanni Sant'Elena adora la Croce; in quella di sinistra, invece, si trova il dipinto San Francesco d'Assisi di Alessandro Grimaldi. In fondo alla navata, si trova l'abside rettangolare, coperta con cupola, che è interamente occupata dal presbiterio, ove si trova l'altare maggiore in marmi policromi, con la Natività della Vergine di Raffaello Vanni.
Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne Mascioni opus 307, costruito nel 1912.
Nel pavimento sono inserite diverse pietre tombali del Quattrocento e del Cinquecento. La chiesa ospita parte delle sepolture della famiglia Santacroce: Alfonso, Prospero, Antonio, Marcello, Andrea e Valerio. Inoltre, è presente anche la sepoltura di Ottavia Corsini.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma 1891, su penelope.uchicago.edu.
- C. Hulsen, Le chiese di Roma nel Medio Evo, Firenze 1927, su penelope.uchicago.edu.
- F. Titi, Descrizione delle Pitture, Sculture e Architetture esposte in Roma, Roma 1763, su penelope.uchicago.edu.
- G. Carpaneto, Rione VIII Sant'Eustachio, in AA.VV, I rioni di Roma, Newton & Compton Editori, Roma 2000, Vol. II, 499–555
- C. Pericoli Ridolfini (a cura di), Guide Rionali di Roma. Rione VIII S. Eustachio. Parte prima, Roma, Fratelli Palombi Editori, 1977.
- C. Rendina, Le Chiese di Roma, Newton & Compton Editori, Roma 2000, p. 239 ISBN 978-88-541-1833-1
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo a canne
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Maria in Publicolis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda della chiesa sul sito del Vicariato della Diocesi di Roma, su vicariatusurbis.org. URL consultato il 17 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2015).
- L'organo a canne (PDF), su mascioni-organs.com. URL consultato il 17 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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