Indice
Chang Sung-taek
Chang Sung-taek | |
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Vicepresidente della Commissione di Difesa Nazionale | |
Durata mandato | 7 giugno 2010 – 8 dicembre 2013 |
Capo di Stato | Kim Jong-il Kim Jong-un |
Predecessore | Kim Yong-chun |
Successore | Choe Ryong-hae |
Ministro della sicurezza di stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea | |
Durata mandato | 4 novembre 1999 – 8 dicembre 2005 |
Capo del governo | Hong Song-nam Pak Pong-ju |
Predecessore | Kim Jong-il |
Successore | U Tong-chuk |
Presidente della Commissione statale per la cultura fisica e l'orientamento sportivo della Repubblica Popolare Democratica di Corea | |
Durata mandato | 4 novembre 2012 – 8 dicembre 2013 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Choe Ryong-hae |
Direttore del Dipartimento amministrativo centrale del Partito del Lavoro di Corea | |
Durata mandato | 11 ottobre 2007 – 8 dicembre 2013 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Kim Ki-nam |
Dati generali | |
Partito politico | Partito del Lavoro di Corea |
Chang Sung-taek[3] (coreano{{|장성택|Jang Song-thaek o Chang Sung Taek o Jang Seong-taek o Chang Sŏngt'aek||張成澤}}) (Chongjin, 2 febbraio 1946 – Pyongyang, 12 dicembre 2013) è stato un politico nordcoreano, cognato del leader supremo Kim Jong-il e zio di Kim Jong-un[1][2].
Era vicepresidente della Commissione di Difesa Nazionale, una posizione considerata seconda solo a quella della Guida Suprema,[4] ed era considerato un "consigliere politico chiave" di Kim Jong Un.[5]
Nel dicembre 2013, Jang è stato bruscamente accusato di essere un controrivoluzionario, privato di tutti i suoi incarichi ed espulso dal Partito dei Lavoratori di Corea (WPK). Le sue foto sono state rimosse dai media ufficiali e la sua immagine rimossa digitalmente dalle foto con altri leader nordcoreani.[6] Il 13 dicembre, i media statali nordcoreani hanno annunciato che era stato giustiziato da un plotone di esecuzione.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Chang nacque a Chongjin, durante l'amministrazione civile sovietica della Corea del Nord. Si diplomò alla Kim Il Sung Senior High School prima di partire per Mosca, dove studiò all'Università Statale di Mosca tra il 1968 e il 1972.[7] Dopo il suo ritorno in Corea, sposò Kim Kyong-hui, la sorella minore (e unica) di Kim Jong Il.[1] La coppia ebbe una figlia, Jang Kum-song (1977-2006), che visse a Parigi come studentessa; rifiutò l'ordine di tornare a Pyongyang e poi, secondo quanto riferito, si suicidò nel settembre 2006, a causa dell'opposizione di Chang e della moglie alla sua relazione con il suo fidanzato.[8]
Inizio carriera
[modifica | modifica wikitesto]A partire dagli anni '70, Jang ricoprì una serie di posizioni nel Partito dei Lavoratori della Corea (WPK).[7] Il suo primo incarico è stato quello di istruttore per il Comitato della città di Pyongyang del Partito dei Lavoratori.[9] Alla fine degli anni '70, tuttavia, la carriera di Jang si fermò quando fu mandato via dal partito centrale per diventare direttore di una fabbrica di acciaio e ferro a Nampo, un'apparente retrocessione. I rapporti dicevano che stava diventando troppo potente o, secondo altri resoconti, che aveva uno stile di vita troppo ostentato.[7] È stato riferito che Jang subì gravi ustioni in un incidente industriale nella fabbrica di Chollima/Kangson.[10] La sua carriera si riprese e divenne vicedirettore del Dipartimento per il Lavoro Giovanile del 6° Comitato Centrale del WPK nel 1982 e direttore nel 1985. È stato eletto per la prima volta all'Assemblea Suprema del Popolo (SPA), il parlamento nominale della Corea del Nord, nel 1986.[7]
Nell'aprile 1989, Jang è stato nominato Eroe del Popolo; nel giugno 1989 è stato eletto membro supplente del 6º Comitato centrale del Partito dei lavoratori della Corea[7] e nell'aprile 1992 nominato membro dell'Ordine di Kim Il Sung. Nello stesso anno fu promosso a membro a pieno titolo del 6º Comitato Centrale e nel 1994 fece parte del comitato funebre di Kim Il Sung.[7][11] Chang è stato nominato vicedirettore del Dipartimento di Organizzazione e Orientamento del WPK nel novembre 1995.[7] Era stato indicato da analisti esterni, così come dal disertore nordcoreano ed ex alto funzionario Hwang Jang-yop, come possibile successore di Kim Jong Il; tuttavia, improvvisamente scomparve dalla scena politica. Il 25 novembre 2004, il Gukhoe', il parlamento della sudcoreano, fu informato che Chang era stato epurato dal suo incarico.[12] Alcuni rapporti dell'intelligence sudcoreana indicavano che Chang era agli arresti domiciliari a Pyongyang, altri suggerivano che fosse stato inviato da qualche parte per la "rieducazione".[11]
Riabilitazione
[modifica | modifica wikitesto]Chang riapparve nel marzo 2006 accompagnando Kim Jong-il in una visita ufficiale in Cina, detentore dell'incarico di "primo vicedirettore di dipartimento". Nell'ottobre dell'anno successivo, era stato nominato direttore del dipartimento amministrativo del Partito, apparentemente con responsabilità sugli organi giudiziari e di polizia.
Secondo alcune fonti, fra cui Choi Jin Wook, dell'Istituto per l'Unificazione Nazionale di Seul, dopo l'infarto di Kim Jong-il del 2008 sarebbe stato Chang a governare di fatto il Paese. Nell'aprile 2009, Chang venne eletto membro della Commissione di Difesa Nazionale, facendone così un potenziale successore di Kim Jong-il contro il figlio di quest'ultimo, Kim Jong-un. Nel giugno 2010 fu eletto vicepresidente della Commissione.
Il suo ruolo era quello di assicurare una transizione pacifica del potere a Kim Jong-un. Nella Conferenza nazionale del settembre 2010 è stato eletto membro del Politburo e della Commissione militare centrale.
Nel novembre 2013 è stato esautorato da tutte le cariche e arrestato durante una riunione del Politburo[13]. Processato per aver progettato un colpo di Stato, è stato giustiziato nel dicembre dello stesso anno all'età di 67 anni[14].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b 장성택(張成澤), in Information Center on North Korea, Republic of Korea. URL consultato il 20 agosto 2007 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2012).
- ^ (EN) North Korean media confirms promotion of Jang Song-thaek to senior post, in Yonhap News Agency, 13 dicembre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Chang" è il cognome.
- ^ (EN) Sang-hun Choe, N. Korea Reshuffle Seen as Part of Succession Plan, in The New York Times, 7 giugno 2010. URL consultato il 24 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2017).
- ^ (EN) North Korea May Take Action to Jolt Economy, Analysts Say, in The New York Times, 5 settembre 2012. URL consultato il 9 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2023).
- ^ (DE) Der retuschierte Onkel, in Der Spiegel, 10 dicembre 2013. URL consultato il 10 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2023).
- ^ a b c d e f g (EN) James E. Hoare, Jang Seong-taek, in Woodrow Wilson International Center for Scholars (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2021).
- ^ (KO) Yeong-jong Yi, 파리의 김정일 조카 장금송 비운의 러브스토리 [Unlucky love story of Kim Jong Il's niece in Paris], in JoongAng Ilbo, 18 settembre 2006. URL consultato il 30 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ (EN) Leader's Uncle Rose To No. 2 In North Korea, in Associated Press, 13 dicembre 2013.
- ^ (EN) Jang Song Taek, in North Korea Leadership Watch (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2023).
- ^ a b (EN) Profile: Chang Song-thaek, in BBC News, 12 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2023).
- ^ (EN) Barbara Demick, Kim Jong-il purges relative from power, paving way for sons, in The Seattle Times, 4 dicembre 2004. URL consultato il 20 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
- ^ (EN) Jang Arrested on State Television, in Daily NK, 9 dicembre 2013. URL consultato il 7 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
- ^ (EN) Alastair Gale, What North Korea Said About Jang Song Thaek, in The Wall Street Journal, 13 dicembre 2013. URL consultato il 7 aprile 2018.
- ^ (EN) James Hoare, Historical Dictionary of Democratic People's Republic of Korea, Scarecrow Press, 2012, p. 183, ISBN 978-0-8108-6151-0. URL consultato il 16 febbraio 2022.
- ^ (KO) 주체혁명위업,사회주의강성국가건설위업수행에 크게 기여한 일군들과 인민군군인들,근로자들에게 김정일훈장을 수여함에 대하여, su rodong.rep.kp. URL consultato il 16 febbraio 2022.
- ^ (EN) North Korea Newsletter no. 197, su yna.co.kr, 16 febbraio 2012. URL consultato il 18 febbraio 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22151351963852601388 · ISNI (EN) 0000 0004 6813 6078 · LCCN (EN) n2014027287 · GND (DE) 1192681916 · BNF (FR) cb17871323p (data) · J9U (EN, HE) 987007933270705171 |
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