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Caffè Le Giubbe Rosse
Il caffè Le Giubbe Rosse è un esercizio storico di Firenze, situato in piazza della Repubblica 13-14/r. Fa parte dei Locali storici d'Italia.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]II locale fu fondato nel 1897, dopo la fine dei lavori al nuovo stabile, come "birreria Reininghaus", da due fratelli produttori di birra di origine tedesca. Secondo la moda viennese del tempo, i camerieri indossavano giubbe rosse, tanto che i fiorentini, trovando difficoltà nel pronunciare il nome straniero del caffè, preferivano dire: «andiamo da quelli delle giubbe rosse».
All'inizio il caffè ospitava un circolo scacchistico dove sarebbero passati diversi appassionati di scacchi: Vladimir I, Lenin, e anche poeti ed intellettuali tra i quali Gordon Craig, André Gide, Medardo Rosso.[2][3]
L'importanza del locale è tuttavia legata all'epoca del Futurismo e di Lacerba, de La Voce e del Leonardo, quando il caffè divenne il più vivace cenacolo letterario e artistico di Firenze. Fu teatro per esempio della rissa tra i futuristi milanesi di Marinetti e gli artisti fiorentini raccolti intorno alla rivista La Voce, sulla quale Ardengo Soffici pubblicò un articolo che attaccava i rivali futuristi.
Mantenne questo carattere fino all'ultima guerra, quando ai suoi tavoli si incontravano i rappresentanti dell'Ermetismo, attorno a Eugenio Montale, e i giovani pittori fiorentini, intorno a Ottone Rosai e Primo Conti. Caffè letterario per eccellenza, dagli anni della sua nascita a oggi ha visto sedere ai suoi tavolini personalità quali Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Aldo Palazzeschi, Dino Campana, Elio Vittorini, Tommaso Landolfi, Antonio Bueno, Silvio Loffredo e molti altri. Fino alla soglia degli anni duemiladieci aveva le pareti interamente coperte da foto, disegni e memorie dei suoi celebri frequentatori.
A fronte di questa storia e dopo vari cambiamenti di gestione, nel dicembre 2018 il Tribunale di Firenze abbia dichiarato il fallimento della società che gestiva il locale con conseguente rischio di chiusura dello storico locale[4], rischio scongiurato grazie all'acquisto durante la quarta asta fallimentare del 25 luglio 2019 da parte di Scudieri International Srl., società di proprietà di Silenia Spa., entrambe con sede in Firenze[5]. Contestualmente, a salvaguardia del luogo, la locale Soprintendenza ha emesso un vincolo sottolineando come il locale "rappresenti una testimonianza tangibile dell'atmosfera e del fervore intellettuali che animavano Firenze nel corso del Novecento", e costituisca di conseguenza "un forte valore identitario". A seguito di una ristrutturazione, il locale sarebbe dovuto riaprire nella primavera del 2020, ma in conseguenza delle restrizioni legate alla pandemia di Covid 19, l'apertura è avvenuta solo nel giugno 2024.
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Firma di Primo Conti e data 1986, su una parete interna del locale
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Cameriere con la giubba rossa (2007)
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Esterno
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L'interno tappezzato di disegni, dipinti e ritagli (2007)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gran Caffè Giubbe Rosse, su localistorici.it. URL consultato il 23 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2021).
- ^ La storia delle Giubbe Rosse [collegamento interrotto], su giubberosse.it. URL consultato il 5 gennaio 2019.
- ^ Caffè “Giubbe Rosse”, su Comitato Fiorentino per il Risorgimento, 12 aprile 2019. URL consultato il 24 luglio 2020 (archiviato il 24 luglio 2020).
- ^ Le Giubbe Rosse sono fallite, è la fine di un'epoca, su La Nazione, 22 dicembre 2018. URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato il 5 gennaio 2019).
- ^ Giubbe Rosse: Scudieri acquista lo storico caffè letterario, su La Nazione, 25 luglio 2019. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato il 17 maggio 2020).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- I Palazzi fiorentini. Quartiere di San Giovanni, introduzione di Piero Bargellini, schede dei palazzi di Marcello Jacorossi, Firenze, Comitato per l’Estetica Cittadina, 1972, p. 85, n. 151;
- Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, III, 1978, p. 225;
- Guida alla scoperta delle opere d’arte del ‘900 a Firenze, progetto IRRSAE Toscana a cura di Daniela Salvadori Guidi, Firenze, Leo S. Olschki, 1996, p. 43, n. 58.
- Teresa Spignoli, Caffè letterari a Firenze, Firenze, Polistampa, 2009, pp. 45–66 (Le Giubbe Rosse);
- Sylvie Jourdan, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 38–40 (Caffè Giubbe Rosse);
- Giovanni Spano, Le Giubbe Rosse sono fallite, è la fine di un'epoca, in "La Nazione" Firenze, 22 dicembre 2018;
- Giubbe Rosse: Scudieri acquista lo storico caffè letterario, in "La Nazione" Firenze, 25 luglio 2019;
- Firenze, le Giubbe Rosse pronte a riaprire in primavera, in "La Repubblica" Firenze, 1 ottobre 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caffè Le Giubbe Rosse
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Paolini, schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL).
- Sito ufficiale, su giubberosse.it.
- Sito del caffè Le Giubbe Rosse, su giubberosse.it. URL consultato il 23 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).
- Esercizi storici fiorentini, Comune di Firenze, su comune.firenze.it. URL consultato il 9 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).
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