Indice
Blocco Nazionalista Galiziano
Blocco Nazionalista Galiziano | |
---|---|
(GL) Bloque Nacionalista Galego | |
Leader | Ana Pontón |
Stato | Spagna ( Galizia) |
Abbreviazione | BNG |
Fondazione | 26 settembre 1982 |
Ideologia | Nazionalismo di sinistra Socialismo Femminismo Pacifismo Euroscetticismo Indipendentismo |
Collocazione | Sinistra |
Coalizione | Galeusca-Pueblos de Europa (2004) Europa de los Pueblos - Verdes (2009) Los Pueblos Deciden (2014) Ahora Repúblicas (dal 2019) |
Partito europeo | Alleanza Libera Europea |
Gruppo parl. europeo | I Verdi/Alleanza Libera Europea |
Seggi Congresso dei Deputati (per la Galizia) | |
Seggi Senato di Spagna (per la Galizia) | |
Seggi Europarlamento | |
Seggi Parlamento della Galizia | |
Sito web | www.bng.gal/ |
Il Blocco Nazionalista Galiziano (in galiziano Bloque Nacionalista Galego; BNG, pronunciato beˈneˈɣa) è una federazione di partiti politici spagnoli, operativi nella comunità autonoma della Galizia, segnatamente:
- l'Unione del Popolo Galiziano (Unión do Povo Galego, UPG), nazionalisti e comunisti;
- il Movimento Galiziano al Socialismo (Movemento Galego ao Socialismo, MGS), comunisti;
- il Fronte Operaio Galiziano (Fronte Obreira Galega, FOGA), socialisti;
- Alba - Sinistra Democratica Galiziana (Abrente - Esquerda Democrática Galega), socialdemocratici.
Fondato nel 1982, il BNG si caratterizza per posizioni di nazionalismo di sinistra, battendosi per una decisa autonomia della Galizia.
Il 70% dei militanti del BNG non è iscritto ad alcuno dei movimenti politici che lo compongono, bensì direttamente al Blocco.[1]
Nel parlamento della Galizia ha 25 seggi su 75.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1975, venne fondata l'Assemblea nazional-popolare galiziana (Asemblea Nacional-Popular Galega), nata dall'incontro tra l'UPG e vari movimenti socialisti e nazionalisti. Del resto già negli anni sessanta l'UPG ed il Partito Socialista Galiziano avevano collaborato per tutelare l'autonomia galiziana. Nelle elezioni democratiche del 1981 il PSG e l'UPG si presentarono uniti ed elessero 3 deputati nel parlamento della Galizia, ma il governo regionale andò ad Alleanza Popolare (Alianza Popular), movimento conservatore formato da ex-franchisti, poi divenuto Partito Popolare. Nel 1982 l'UPG, il PSG e L'Assemblea diedero vita al BNG. Alle elezioni regionali del 1985 il Blocco ottenne solo 1 seggio, il PSG, presentatosi autonomamente ed alleatosi con la Sinistra Galiziana, 3. Undici seggi andarono alla Coalizione Galiziana, un partito nazionalista centrista oggi membro di Terra Galiziana (Terra Galega). Le elezioni furono nuovamente vinte dall'Alleanza Popolare.
Nel 1986 il BNG si impegna per il No al referendum sull'ingresso nella NATO, nel frattempo la componente più a sinistra abbandonò la federazione e diede vita ala Partido Comunista de Liberación Nacional. Il BNG, guidato da Xosé Manuel Beiras Torrado di Sinistra Nazionalista, decide in questi anni di fare propria una politica più moderata.
La scelta di maggiore moderazione e la crescita
[modifica | modifica wikitesto]Nelle elezioni del 1989, il nuovo corso politico permise al BNG di ottenere l'8% dei voti e 5 deputati regionali. I comunisti non elessero alcun seggio, mentre il PSG ottenne 2 seggi. L'ingresso in BNG del PNG-PG e di Unità Galiziana (PSG e Sinistra Galiziana), permette al Blocco di conquistare nelle elezioni regionali del 1993 il 18.5% dei voti e 13 deputati. Nelle elezioni nazionali del 1992 il BNG riesce anche ad eleggere 2 deputati. Nel 1997 il BNG diviene la seconda forza politica dopo i socialisti del PSOE, con il 24,8% dei voti e 18 seggi al parlamento regionale. È il periodo di massima floridezza del BNG, tanto che alle elezioni nazionali del 2000 elegge 3 deputati.
Le elezioni regionali del 2001 vedono il BNG calare leggermente i propri consensi, 22,6% dei voti, ma conquistare lo stesso numero di seggi dei socialisti, 17. È anche l'anno del ricambio generazionale con l'elezione quale portavoce di Anxo Manuel Quintana González.
Le recenti difficoltà
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni nazionali del 2004 il BNG elesse 2 deputati, ma nessun senatore. La scelta di presentarsi alle elezioni europee del 2004, con il Partito Nazionalista Basco e la catalana Convergenza e Unione, nella lista GalEusCa, non fu premiata dagli elettori, tanto che il BNG non elesse alcun deputato europeo.
Nelle elezioni regionali del 2005, il BNG ritorna ai livelli del 1993, elegge 13 deputati, 4 in meno delle elezioni precedenti. Ciononostante la sconfitta del Partito Popolare, permette la nascita di un governo a guida socialista in cui il BNG ottiene la vicepresidenza. L'ex ministro franchista Manuel Fraga, storico leader del PP galiziano, viene sconfitto e costretto a lasciare la presidenza dall'alleanza tra socialisti e nazionalisti, in linea con la prospettiva di revisione dello Stato delle Autonomie del governo Zapatero.
Il 16 gennaio 2012, seguito ad un accordo con ERC, Ana Miranda diventa deputata europea, iscritta nel gruppo I Verdi/Alleanza Libera Europea.
A seguito della XIII Assemblea nazionale[2], il BNG ha subito l'abbandono di alcuni partiti e/o componenti interne:
- Partito Nazionalista Galiziano - Partito Galizianista[3] (Partido Nacionalista Galego-Partido Galeguista, PNG-PG): partito membro di BNG dal 1991.
- Sinistra Nazionalista[4] (Esquerda Nacionalista, EN): partito membro di BNG dal 1992.
- Spazio Socialista Galiziano[5] (Espazo Socialista Galego, ESN): partito nato da una scissione di EN e poi confluito in Più Galizia.
- Più Galizia[6] (Máis Galiza): corrente interna creata nel 2009.
- Incontro Irmandino[7] (Encontro Irmandiño): corrente interna creata nel 2007.
Questi partiti e componenti hanno preso parte, insieme ad altri movimenti che avevano già lasciato il Blocco anni prima, ad altre formazioni politiche di sinistra nazionalista: Compromesso per la Galizia[8] (Compromiso por Galicia, CxG; socialdemocratici) e Rinnovare - Fratellanza nazionalista[9] (Anova-Irmandade Nacionalista; socialisti).
Alle elezioni regionali galiziane del 2016[10], il BNG ha ottenuto l'8,33%, perdendo il'1,8% ed 1 seggio, passando da 7 a 6.
Crescita e ritorno al Congresso dei Deputati
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni generali dell'aprile 2019[11], il BNG ha ottenuto lo 0,36% (+0,17%) su base nazionale e il 5,74% (+2,9%) in Galizia, non ottenendo alcun seggio. Alle europee, svoltesi lo stesso anno, BNG si è presentata in Ahora Repúblicas[12], lista creata insieme ad altri partiti nazionalisti di sinistra: EH Bildu, Esquerra Republicana, Andecha Astur, Pyalón y Ahora Canarias. AR ha ottenuto il 5,61% a livello nazionale e il 11,84% in Galizia (+4% rispetto al risultato ottenuto da BNG in Galizia alle europee del 2014[13]). La coalizione vince tre seggi, nessuno dei quali per il BNG, che occupava la quarta posizione in lista. Grazie agli accordi elettorali a metà mandato nel 2022 Ana Miranda, del BNG, subentra all'europarlamentare di EH Bildu Pernando Barrena.[14]
Nelle elezioni generali del 2019 il partito ottiene lo 0,50% a livello nazionale (l'8,13% in Galizia) e riesce a eleggere un deputato, Néstor Rego,[15] segretario dell'Union do Povo Galego, principale componente del BNG.[16]
Alle elezioni regionali del 2020, guidato da Ana Ponton, ha ottenuto il 23,80% dei voti e 19 seggi al parlamento della Galizia, diventanto il secondo partito della regione e il primo partito d'opposizione.
Nelle elezioni generali del 2023 aumenta i consensi arrivando a il 9,41% dei voti in Galizia. I risultati sono al di sotto delle aspettative, poiché il partito puntava a ottenere abbastanza deputati per costituire un gruppo parlamentare, è eletto infatti un solo deputato, l'uscente Néstor Rego.[17]
Alle elezioni regionali del 2024 il partito, guidato ancora da Ana Ponton, ottiene il 31,34% dei voti e 25 seggi, confermandosi prima forza d'opposizione davanti al PSOE.[18]
Nelle elezioni europee di giugno 2024 si presenta nella stessa coalizione delle elezioni del 2019, Ahora Repúblicas, ottenendo 1 seggio per Ana Miranda.[19]
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Galizia
[modifica | modifica wikitesto]Parlamento della Galizia | |||||||
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Elezioni | Candidato a presidente | Voti (posizione) |
% | Seggi | +/- | Posizione parlamentare | |
1981a | Bautista Álvarez | 61 870 (4°) |
6,27 | 3 / 71
|
– | Opposizione | |
1985 | Xosé Manuel Beiras | 53 972 (5°) |
4,23 | 1 / 71
|
2 | Opposizione | |
1989 | Xosé Manuel Beiras | 105 703 (3°) |
8,01 | 5 / 75
|
4 | Opposizione | |
1993 | Xosé Manuel Beiras | 269 233 (3°) |
18,55 | 13 / 75
|
8 | Opposizione | |
1997 | Xosé Manuel Beiras | 395 435 (2°) |
25,11 | 18 / 75
|
5 | Opposizione | |
2001 | Xosé Manuel Beiras | 346 423 (2°) |
22,97 | 17 / 75
|
1 | Opposizione | |
2005 | Anxo Quintana | 311 954 (3°) |
18,89 | 13 / 75
|
4 | Governo
(in coalizione col Partito dei Socialisti della Galizia) | |
2009[20] | Anxo Quintana | 270 712 (3°) |
16,28 | 12 / 75
|
1 | Opposizione | |
2012 | Francisco Jorquera | 146 027 (4°) |
10,11 | 7 / 75
|
5 | Opposizione | |
2016 | Ana Pontón | 119 597 (4°) |
8,36 | 6 / 75
|
1 | Opposizione | |
2020 | Ana Pontón | 310 077 (2°) |
23,80 | 19 / 75
|
13 | Opposizione | |
2024 | Ana Pontón | 467 074 (2°) |
31,28 | 25 / 75
|
6 | Opposizione |
a Coalizione del Blocco Nazional-Popolare Galiziano (Bloque Nacional-Popular Galego, BNPG) con il Partito Socialista Galiziano (Partido Socialista Galego, PSG).
Evoluzione dei seggi
[modifica | modifica wikitesto]Spagna
[modifica | modifica wikitesto]Congresso dei Deputati | ||||
---|---|---|---|---|
Elezione | Voti | % (Spagna) |
% (Galizia) |
Seggi |
Blocco Nazional-Popolare Galiziano | ||||
Generali 1977 | 22.771 | 0,12 | — | 0 / 350
|
Generali 1979 | 60.889 | 0,34 | — | 0 / 350
|
Generali 1982 | 38.437 | 0,18 | — | 0 / 350
|
Blocco Nazionalista Galiziano | ||||
Generali 1986 | 27.049 | 0,13 | 2,11 | 0 / 350
|
Generali 1989 | 47.763 | 0,23 | 3,59 | 0 / 350
|
Generali 1993 | 126.965 | 0,54 | 8,01 | 0 / 350
|
Generali 1996 | 220.147 | 0,88 | 12,85 | 2 / 350
|
Generali 2000 | 306.268 | 1,32 | 18,62 | 3 / 350
|
Generali 2004 | 208.688 | 0,81 | 11,37 | 2 / 350
|
Generali 2008 | 212.543 | 0,83 | 12,07 | 2 / 350
|
Generali 2011 | 184.037 | 0,75 | 11,25 | 2 / 350
|
Generali 2015[N 1] | 70.863 | 0,28 | 4,32 | 0 / 350
|
Generali 2016 | 45.252 | 0,19 | 2,37 | 0 / 350
|
Generali 2019 (Apr.) | 94.433 | 0,36 | 5,74 | 0 / 350
|
Generali 2019 (Nov.) | 119.597 | 0,50 | 8,13 | 1 / 350
|
Generali 2023 | 152.327 | 0,62 | 9,48 | 1 / 350
|
|
Europa
[modifica | modifica wikitesto]Elezione | Voti | % (Spagna) |
% (Galizia) |
Seggi |
---|---|---|---|---|
Europee 1987 | 53.116 | 0,28 | 3,70 | 0 / 60
|
Europee 1989 | 46.052 | 0,29 | 4,17 | 0 / 64
|
Europee 1994 | 139.221 | 0,75 | 11,40 | 0 / 64
|
Europee 1999 | 349.079 | 1,65 | 21,98 | 1 / 64
|
Europee 2004 | Nella lista Galeusca - Popoli d'Europa | 12,32 | 0 / 54
| |
Europee 2009 | Nella lista Europa dei Popoli - Verdi | 9,18 | 0 / 50
| |
Europee 2014 | Nella lista Los Pueblos Deciden | 7,88 | 0 / 54
| |
Europee 2019 | Nella lista Ahora Repúblicas | 11,99 | 0 / 54
| |
Europee 2024 | Nella lista Ahora Repúblicas | 16,13 | 1 / 54
|
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) El BNG cierra su debate interno convencido de seguir con el modelo de frente y las mismas siglas, su La Voz de Galicia, 28 dicembre 2016. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Atlántico, El BNG debate hoy una nueva fecha para la convocatoria de su XIII Asamblea Nacional, su Atlántico. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ Europa Press, El PNG-PG decide abandonar el Bloque Nacionalista Galego, su europapress.es, 18 marzo 2012. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ Europa Press, Esquerda Nacionalista "deja sus siglas" para trabajar en el "nuevo proyecto" para las próximas autonómicas, su europapress.es, 14 aprile 2012. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Unidad Editorial Internet, Bascuas se presentará como candidato a liderar Máis Galiza si cuaja la escisión, su elmundo.es. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Ediciones El País, Máis BNG emprende su transforamción en partido, in El País, 12 maggio 2009. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Beiras se va tras 30 años en el BNG, su La Voz de Galicia, 13 febbraio 2012. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ Europa Press, Unos 5.300 militantes del BNG se reúnen en su décimotercera Asamblea, su europapress.es, 28 gennaio 2012. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Unidad Editorial Internet, El nacionalismo gallego se refunda, su elmundo.es. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ Galicia - Resultados definitivos - Eleccións ao Parlamento de Galicia 2016, su resultados2016.xunta.gal. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Ediciones EL PAÍS, Resultados Electorales en Total España: Elecciones Generales 2019, su EL PAÍS. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Elecciones europeas 2019: todas las candidaturas que presentan los partidos, su El Confidencial, 26 maggio 2019. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) Ediciones El País, Resultados Electorales en Galicia: Elecciones Europeas 2014 en EL PAÍS, su EL PAÍS. URL consultato il 9 luglio 2019.
- ^ (ES) La nacionalista Ana Miranda ya es eurodiputada, su La Voz de Galicia, 5 settembre 2022. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ (ES) Lista completa de los 350 diputados tras las elecciones generales del 10-N, su www.larazon.es, 11 novembre 2019. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ (GL) Nós Diario, Néstor Rego revalida como Secretario Xeral da UPG, su Nós Diario, 7 luglio 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ (ES) Daniel Salgado, El BNG, muy lejos del grupo propio, se queda con un escaño en Madrid a un año de las elecciones gallegas, su ElDiario.es, 23 luglio 2023. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ (ES) ÁLVARO CABALLERO, El BNG logra su mejor resultado con 25 diputados y se consolida como líder indiscutible de la oposición en Galicia, su RTVE.es, 18 febbraio 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ (ES) Antía Paz,Agencias, La viguesa Ana Miranda recupera para el BNG su escaño propio en el Europarlamento, su Cadena SER, 10 giugno 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.
- ^ Resultati definitivi delle elezioni al Parlamento della Galizia del 2009 sul Diario Oficial de Galicia, n. 60 del 27 marzo 2009 (PDF), su web.archive.org. URL consultato il 17 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Blocco Nazionalista Galiziano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (GL) Sito ufficiale, su bng.gal.
- BNG - Bloque Nacionalista Galego (canale), su YouTube.
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