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Big Six
Big Six ("Sei grandi" in italiano) è l'appellativo con cui venivano indicati sei leader particolarmente influenti all'interno del movimento per i diritti civili degli afroamericani, attivo negli Stati Uniti d'America tra il 1955 e il 1968[1]: Martin Luther King, James L. Farmer Junior, John Lewis, Asa Philip Randolph, Roy Wilkins e Whitney Young.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I sei leader parteciparono congiuntamente alla Marcia su Washington per il lavoro e la libertà e vennero criticati aspramente da Malcolm X in un suo celebre discorso in cui utilizzò l'espressione "big six" con intento sprezzante e denigratorio, contestando la loro impostazione nonviolenta che aveva frenato l'impeto della manifestazione.
«...the Negro civil rights leaders have now been permanently named the Big Six (because of their participation in the Big Fix?)»
«...i leader dei diritti civili negri ora vengono sempre chiamati i Sei Grandi (per la loro partecipazione al Grande Trucco?)»
Elenco e biografie
[modifica | modifica wikitesto]- Martin Luther King (15 gennaio 1929 – 4 aprile 1968).
Ministro battista e presidente della Southern Christian Leadership Conference (SCLC), era il leader più famoso del Movimento per i Diritti Civili statunitense. Prima di essere assassinato vinse il premio Nobel per la pace e venne insignito della Medaglia presidenziale della libertà. - James L. Farmer Junior[2] (12 gennaio 1920 – 9 luglio 1999).
Nel 1942 fondò il Congress of Racial Equality (CORE), organizzazione pacifista dedicata al raggiungimento dell'uguaglianza e dell'armonia razziale attraverso la nonviolenza. Attivo nel Movimento per i Diritti Civili statunitense negli anni cinquanta e sessanta, nel 1998 venne insignito della Medaglia presidenziale della libertà. - John Lewis[3] (21 febbraio 1940 - 17 luglio 2020).
Divenne un leader del Movimento per i Diritti Civili statunitense in qualità di presidente del Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e partecipò ai sit-in di Nashville tra il 1959 e il 1962. Nel 1987 venne eletto alla Camera dei rappresentanti per il Distretto 5 della Georgia, carica tenuta fino alla morte. Nel 2011 ricevette la Medaglia presidenziale delle libertà - Asa Philip Randolph[4] (15 aprile 1889 – 16 maggio 1979).
Fu un socialista attivo nei movimenti per i lavoratori e in quelli per i diritti civili. Nel 1925 organizzò la Brotherhood of Sleeping Car Porters, primo tentativo di sindacato per i dipendenti della Pullman Company, che erano in gran parte afroamericani. Nel 1964 ricevette la Medaglia presidenziale della libertà. - Roy Wilkins[5] (30 agosto 1901 – 8 settembre 1981).
Fu uno dei principali leader del movimento per i diritti civili tra gli anni trenta e gli anni settanta. Nel 1955, venne nominato direttore esecutivo della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP). Partecipò alle Marce da Selma a Montgomery e nel 1967 venne insignito della Medaglia presidenziale della libertà. - Whitney Young[6] (31 luglio 1921 – 11 marzo 1971).
Spese gran parte della propria vita a combattere le discriminazioni sul lavoro nel sud degli Stati Uniti e trasformò la National Urban League in una delle più aggressive organizzazioni per la giustizia sociale. Dal 1969 al 1971 fu presidente della National Association of Social Workers.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Library System - Howard University
- ^ James L. Farmer Biography
- ^ International Civil Rights: Walk of Fame - John Lewis
- ^ Gentle Warrior: A. Philip Randolph (1889 - 1979), su apri.org. URL consultato il 15 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2013).
- ^ NAACP History: Roy Wilkins, su naacp.org, 7 luglio 2010. URL consultato l'11 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2010).
- ^ We Shall Overcome - Whitney M. Young Birthplace
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) James Hal Cone, Martin & Malcolm & America: A Dream or a Nightmare, Orbis Books, 1991 ISBN 0-88344-721-5