Indice
Alte Oper
Alte Oper | |
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Facciata dell'Alte Oper | |
Ubicazione | |
Stato | Germania |
Località | Francoforte sul Meno |
Indirizzo | Opernplatz 1 |
Dati tecnici | |
Fossa | sì |
Capienza |
|
Realizzazione | |
Costruzione | 1873-1880 |
Inaugurazione | 20 ottobre 1880 |
Architetto | Richard Lucae |
Ingegnere | Philipp Holzmann |
Sito ufficiale | |
l'Alte Oper (Vecchia Opera) è una sala da concerto a Francoforte, in Germania. Fu inaugurato come teatro dell'opera nel 1880 ma venne distrutto dai bombardamenti del 1944. Fu poi ricostruito negli anni '70, riaprendo nel 1981. La piazza antistante l'edificio è ancora conosciuta come Opernplatz (Piazza dell'Opera).
Molte opere importanti furono rappresentate per la prima volta a Francoforte, tra cui i Carmina Burana di Carl Orff nel 1937. Si trova nel distretto centrale della città, Innenstadt, nel distretto bancario di Bankenviertel. Il teatro dell'opera di Francoforte è ora in un edificio moderno nelle vicinanze, l'Opern-und Schauspielhaus Frankfurt ("Teatro lirico e di prosa di Francoforte"), completato nel 1951, che condivide con una compagnia teatrale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Inaugurazione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio fu progettato dall'architetto berlinese Richard Lucae, finanziato dai cittadini di Francoforte e costruito da Philipp Holzmann. La costruzione iniziò nel 1873.[1] L'inaugurazione avvenne il 20 ottobre 1880. Tra gli ospiti vi era il Kaiser Guglielmo I di Germania, che rimase colpito e disse: Das könnte ich mir a Berlin nicht erlauben. (Non potevo permettermi questo genere di cose a Berlino).[2]
I cittadini di Francoforte, che dovevano finanziare la struttura (stima iniziale di due milioni di marchi), all'inizio erano piuttosto scettici. Alludendo alla scritta sul fregio
- "Dem Wahren, Schönen, Guten", ("Per il vero, il bello, il buono")
Il poeta folkloristico di Francoforte Adolf Stoltze scrisse, nel suo miglior dialetto dell'Assia:
«Dem Wahre, Scheene, Gute, die Berjerschaft muß blute.»
«Per il vero, il bello, il buono, la cittadinanza deve sanguinare.[3]»
Dopo la guerra
[modifica | modifica wikitesto]L'Alte Oper fu quasi completamente distrutta dalle bombe durante la seconda guerra mondiale nel 1944 (solo alcune delle pareti e delle facciate esterne rimasero intatte). Negli anni '60 il magistrato della città pensò di costruire sul sito un moderno edificio per uffici. L'allora ministro dell'Economia dell'Assia, Rudi Arndt, si guadagnò il soprannome di "Dynamit-Rudi" (Dinamite Rudi) quando propose di far saltare "la più bella rovina della Germania" con "un po' di dinamite". Arndt in seguito disse che questo non era da intendersi seriamente.
Dopo il 1953 fu costituito un gruppo d'azione cittadino per raccogliere fondi per la ricostruzione.
Alla fine del 1972, il gruppo d'azione era riuscito a raccogliere 11,5 milioni di DM attraverso eventi di raccolta fondi che andarono dalle lotterie ai concerti di gala tenuti dalla Berliner Philharmoniker diretta da Herbert von Karajan. Parte dei fondi fu immediatamente spesa per lavori urgenti per rendere sicuri i muri esterni. In totale, il gruppo d'azione raccolse donazioni per un ammontare di 15 milioni di DM.
L'edificio fu riaperto il 28 agosto 1981, al suono della Sinfonia n. 8 di Gustav Mahler, la "Sinfonia dei mille". Una registrazione dal vivo di quel concerto diretto da Michael Gielen è disponibile su CD.
L'Alte Oper ha:
- La Großer Saal (Grande sala) con 2500 posti.
- La Mozart-Saal, con 700 posti.
- Sale più piccole per i convegni.
Galleria d'immagini
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La facciata orientale dell'Alte Oper di Francoforte nel settembre 2014. Mostrata in bianco e nero per sottolineare i dettagli.
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L'Alte Oper di notte
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durante il giorno
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e durante l'ora blu
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Groß, p. 50
- ^ (DE) Chronik und Historie, su alteoper.de, Alte Oper Frankfurt Konzert- und Kongresszentrum GmbH, 21 dicembre 2009. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- ^ (DE) Erich Helmensdorfer, Frankfurt - Metropole am Main: Geschichte und Zukunft, Düsseldorf, Vienna, Econ-Verlag, 1982, p. 234, ISBN 978-3-430-14261-8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lothar Groß, Made in Germany: Deutschlands Wirtschaftsgeschichte von der Industralisierung bis heute Band 1: 1800 - 1945 [Made in Germany: la storia economica della Germania dall'industrializzazione ad oggi Volume 1: 1800 - 1945], Books on demand, 2012, ISBN 978-3-8482-1042-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alte Oper
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN) Sito ufficiale, su alteoper.de.
- (EN) Alte Oper, su Structurae.
- (EN) Alte Oper, su Emporis Building Directory.
- Benvenuti all'Opera di Francoforte, su oper-frankfurt.de. URL consultato il 15 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
- Panoramica cittadina dell'Alte Oper, su stadtpanoramen.de. Panorama interattivo a 360 gradi con vista diurna e notturna (in tedesco)
- Alte Oper, in A View On Cities.
- Venues Forthcoming Performances, su Philharmonia.co.uk.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 153838408 · ISNI (EN) 0000 0001 2188 9484 · LCCN (EN) n82163213 · GND (DE) 4494853-0 · BNF (FR) cb142759424 (data) · J9U (EN, HE) 987007589900405171 |
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