Indice
Almazán
Almazán comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Castiglia e León |
Provincia | Soria |
Territorio | |
Coordinate | 41°28′00.12″N 2°31′00.12″W |
Altitudine | 940 m s.l.m. |
Superficie | 166,53 km² |
Abitanti | 5 727 (2005) |
Densità | 34,39 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 42200 |
Prefisso | (+34)... |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INE | 42020 |
Targa | SO |
Patrono | Gesù |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Almazán (voce di origine araba, luogo fortificato) è un comune spagnolo di 5.546 abitanti (2001), situato sulla riva sinistra del Duero a 950 metri di altitudine s.l.m. nella comunità autonoma di Castiglia e León in Provincia di Soria, città dalla quale dista 32 km.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]È a capo del distretto giudiziario e della comarca che porta il suo nome. Gli abitanti del comune sono concentrati nel capoluogo e l'attività principale nella comarca è rappresentata dall'agricoltura e dall'allevamento del bestiame e sono presenti anche alcune industrie alimentari e, soprattutto, della costruzione di mobili in legno per cui Almazan è detta città del mobile.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Almazán è una città di fondazione araba che fu conquistata nel 1128 dal re Alfonso I il Battagliero e assunse nel Medio Evo un ruolo importante come si evince dal fatto che aveva dieci parrocchie, nove chiese non parrocchiali (ermitas), due ospedali e quattro monasteri.
Nel 1395 vi si firmò la pace fra la Castiglia e l'Aragona da parte di Enrico II re di Castiglia e Pietro IV il Cerimonioso re di Aragona. Enrico IV di Castiglia la diede in signoria a Juan Hurtado de Mendoza che nel 1392 era maggiordomo maggiore del re Enrico III e la città fu retta da un alcalde mayor e da sei assessori, tre della classe degli hidalgos (nobili e professionisti di rilievo) e tre del popolo.
Fu poi un marchesato dei conti di Altamira essendo questo un titolo degli Hurtado de Mendoza e tale rimase fino alla prima metà del secolo XIX quando furono aboliti i privilegi feudali. Seguì poi le sorti della Castiglia e dopo la riunificazione quelle della Spagna senza alcun protagonismo.
Monumenti
[modifica | modifica wikitesto]- Cinta muraria che racchiude il centro storico medievale ed ha le porte de la Villa, del Mercado e de Herreros
- Palacio de la familia Hurtado de Mendoza del XV secolo
- Iglesia de San Vicente chiesa del XIII secolo oggi utilizzata come aula municipale di cultura
- Iglesia de San Miguel del XII secolo con facciata del XVI
- Iglesia de Santa María de Calatañazar del XIII secolo
- Iglesia de San Pedro dello stesso secolo
- Iglesia de Nuestra Señora del campanario del XII secolo
- Ermita de Jesús Nazareno del XVI secolo
- Parque de la Alborada
Dintorni
[modifica | modifica wikitesto]A 38 km Medinaceli antico villaggio della potente casata dei Medinaceli.
Feste
[modifica | modifica wikitesto]- Oltre alla Semana Santa qui come altrove celebrata con le processioni delle confraternite che hanno inizio la Domenica delle Palme e continuano fino al Venerdì Santo: i Pasos pesanti gruppi lignei che rappresentano scene della Passione tolti dalle chiese dove sono custoditi e per ore sfilano portati a braccia per le vie della città preceduti dai tamburini che battono un ritmo funebre e seguiti da incappucciati vestiti dei costumi tradizionali.
- Bajada de Jesús, la prima settimana di settembre. Durante la processione serale dalla chiesa del campanario all'Ermita de Jesús Nazareno si spengono le luci della città a partire dalla Plaza Mayor e si fanno esplodere razzi e fuochi artificiali che inondano di luce e colori le strade e le case.
- El Zarrón festa in onore di san Pascual Baylon: il Zarrón è un personaggio buffo vestito da pastore che avanza con un garrote (specie di palla di cuoio appesa a filo) con cui colpisce chi si avvicini troppo alla statua del Santo portato in processione.[1]
- Feria de Mayo fiera di maggio con varie manifestazioni.
Le feste religiose sono accompagnate, com'è tradizione in Spagna, da divertimenti, gare sportive e danze tipiche.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) El Zarrón (Almazán), su sorianitelaimaginas.com. URL consultato il 7 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2018).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Almazán
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su almazan.es.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124437603 · LCCN (EN) n88060747 · GND (DE) 7514692-7 · BNE (ES) XX454539 (data) · BNF (FR) cb121564633 (data) · J9U (EN, HE) 987007560111605171 |
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