Star Wars Racer Revenge
Star Wars Racer Revenge videogioco | |
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Piattaforma | PlayStation 2 |
Data di pubblicazione | PlayStation 2: 11 febbraio 2002 8 marzo 2002 |
Genere | Simulatore di guida |
Tema | Guerre stellari |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Rainbow Studios |
Pubblicazione | LucasArts |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | DualShock 2, DualShock 3, DualShock 4 |
Distribuzione digitale | PlayStation Network |
Preceduto da | Star Wars: Episodio I Racer |
Star Wars Racer Revenge è un videogioco di guida ispirato alla competizione degli "sgusci" di Guerre stellari e ambientato nell'universo espanso. È collocato otto anni dopo il primo gioco Star Wars: Episodio I Racer, e ne è quindi considerato un sequel.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]A differenza del predecessore, il giocatore non potrà continuare la partita nel caso il suo sguscio vada distrutto. In compenso, il suo sguscio avrà valori relativamente alti di corazza, velocità, accelerazione e sterzo.
- Il Gioco singolo permette al giocatore di gareggiare in tre modalità: Evento singolo (che permette di correre su uno dei tracciati sbloccati, da uno a 25 giri), Pratica (che permette di constatare quanti sgusci si possono affrontare, da 0 a 7) e Prova a tempo (appunto, una corsa contro il tempo).
- Nella Gara Versus (Vs. Race) è possibile affrontarsi in multiplayer a schermo condiviso.
- Il Torneo è la modalità principale del gioco, dove il giocatore percorrerà tutti i 13 tracciati del gioco, provando a vincere mentre distrugge il maggior numero di sgusci possibile. Ogni primo premio viene moltiplicato per una percentuale che varia a seconda degli sgusci distrutti in gara. Ogni gara, inoltre, possiede un Par (limite minimo) di sgusci da distruggere (in genere 2 o 3), che nel caso venga superato consente di aumentare il massimo delle abilità del personaggio scelto dal giocatore.
Personaggi
[modifica | modifica wikitesto]In grassetto i nuovi personaggi:
- Anakin Skywalker (Episodio II)
- Occo Ninebar: Neelabi esiliato dal suo omonimo pianeta natale, fatto interamente d'acqua, Occo ha giurato di ritornare da campione di sgusci, intento che va contro l'approvazione degli anziani del suo popolo, e obiettivo postosi nel tentativo di ottenere il rispetto dei suoi simili.
- Shrivel Baittrand: della specie Kulless, un tempo capo meccanico dell'ex-campione Boles Roor, ricevette il suo sguscio dopo che quest'ultimo si ritirò a vita privata dopo il Boonta Eve Classic vinto da Anakin Skywalker.
- Aldar Beedo
- Ben Quadrinaros
- Dud Bolt
- Ody Mandrell
- Teemto Pagalies
- Clegg Holdfast
- Gasgano
- Mawhonic
- Knire Dark: della specie Syboona, nasconde il suo sesso femminile, così come le sue attività illegali tramite la sua passione per gli sgusci. Spesso, quando le autorità sono in giro, si finge perfino paranoica al riguardo. La sua strategia è stare alla larga dagli altri avversari e cercare scorciatoie nascoste, e sebbene relativamente nuova nel mondo degli sgusci, si rivelerà di livello pari agli altri professionisti. La sua carriera finirà nel 22 BBY a seguito di un saccheggio di un suo magazzino, che conteneva chili di contrabbando, il che genererà uno scandalo nel mondo delle corse su sgusci.
- Kraid Nemmeso: nonostante la sua (i Ghishi) sia una razza guerriera, Kraid si è ritrovato meglio nel mondo degli sgusci a causa della sua piccola stazza. Il suo nome è un anagramma di Mark DeSimone, presidente e direttore della Rainbow Studios, l'azienda che ha sviluppato del gioco.
- Wan Sandage (Jr.)
- Mars Guo
- "Scorch" Zanales: questo Daimlo, natio del pianeta Dailma, è proclamato come eroe dal suo pianeta natale dopo aver compiuto alla perfezione il suo rito di passaggio. Parla nella lingua degli Hutt ed è molto favorito dai Gamorreani. Il suo nome è un anagramma di Carlos Sanchez, artista progettatore del gioco.
- Tzidik Wrantojo: Sulituano del pianeta acquatico Archae Teuthis, egli è al corrente della pericolosità delle gare su sgusci, nonostante i media le ritengano al contrario "sicure".
- Sebulba: questa versione di Sebulba si differenzia da quella classica del primo episodio, in quanto presenta parametri diversi.
- Anakin Skywalker (Episodio I): si sblocca battendo tutti i record di tempo da miglior giro in tutti i circuiti.
- Sebulba (Episodio I): si sblocca vincendo tutte le gare nella modalità Torneo con Sebulba.
- Watto (sbloccabile): si sblocca battendo tutti i record di tempo in tre giri in tutti i circuiti.
- Darth Maul (sbloccabile): essendo egli ritenuto morto verso la fine del primo episodio (ma tornerà nella serie animata Star Wars The Clone Wars), la sua apparizione non è canonica. Si sblocca battendo i record di K.O. in tutti i circuiti.
- Dart Fener: si sblocca completando la modalità Torneo con Watto, Anakin Skywalker classico e Darth Maul, non prima di averli sbloccati tutti.
Tracciati
[modifica | modifica wikitesto]- Galactic Trials
- Mos Espa Open
- SoroSuub Facility
- Orotoru G'am
- Watchtower Run
- Podracing Open
- The Brightlands
- The Badlands
- The Ballast Complex
- Ruins of Carnuss Gorgull
- Hutt Championships
- Serres Sarrano
- Grand Reefs
- Citadel
- Nightlands
- Boonta Eve Classic
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Testata | Giudizio |
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GameRankings (media al 30-01-2020) | 75,62%[1] |
Metacritic (media al 30-01-2020) | 73%[2] |
AllGame | [3] |
EGM | 6.83/10[4] |
Entertainment Weekly | B[5] |
Game Informer | 6.5/10[6] |
GamePro | [7] |
Game Revolution | B−[8] |
GameSpot | 7.1/10[9] |
GameSpy | 75%[10] |
GameZone | 7.8/10[11] |
IGN | 8.4/10[12] |
Jeuxvideo.com | 14/20[13] |
Maxim | 6/10[14] |
SpazioGames.it | 7/10[15] |
OPM (USA) | [16] |
X-Play | [17] |
Il gioco ha ricevuto recensioni positive dopo la sua pubblicazione. GameRankings gli ha dato il punteggio di 75.62%[1], mentre Metacritic gli ha conferito un punteggio di 73 su 100[2].
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- Nel gioco sono assenti vari personaggi apparsi nel primo film, ossia Ratts Tyerell, Neva Kee (presente nelle prime versioni demo del gioco), Elan Mak, Ark "Bumpy" Roose, Ebe Endocott e Boles Roor, e i nuovi personaggi apparsi nel gioco prequel, ossia Slide Paramita, Fud Sang, Toy Dampner e "Bullseye" Navoir. La bandiera di Fud Sang è però presente in alcuni circuiti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Star Wars: Racer Revenge for PlayStation 2, su GameRankings. URL consultato il 21 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
- ^ a b (EN) Star Wars: Racer Revenge for PlayStation 2 Reviews, su Metacritic. URL consultato il 21 agosto 2016.
- ^ (EN) Scott Alan Marriott, Star Wars: Racer Revenge - Review, in AllGame. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).
- ^ (EN) EGM staff, Star Wars Racer Revenge, in Electronic Gaming Monthly, n. 154, aprile 2002, p. 139.
- ^ (EN) Dalton Ross, Star Wars Racer Revenge Review, in Entertainment Weekly, n. 643, 8 marzo 2002, p. 77. URL consultato il 17 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
- ^ (EN) Andrew Reiner, Star Wars Racer Revenge, in Game Informer, n. 108, aprile 2002, p. 75. URL consultato il 17 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2004).
- ^ (EN) Four-Eyed Dragon, Star Wars: Racer Revenge Review for PS2 on GamePro.com, su gamepro.com, GamePro, 8 marzo 2002. URL consultato il 17 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2005).
- ^ (EN) G-Wok, Star Wars: Racer Revenge Review, su gamerevolution.com, Game Revolution, febbraio 2002. URL consultato il 17 agosto 2014.
- ^ (EN) Trevor Rivers, Star Wars Racer Revenge Review, su gamespot.com, GameSpot, 20 febbraio 2002. URL consultato il 17 agosto 2014.
- ^ (EN) Barak Tutterrow, Star Wars Racer Revenge, su archive.gamespy.com, GameSpy, 22 febbraio 2002. URL consultato il 17 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2004).
- ^ (EN) Nick Valentino, Star Wars Racer Revenge Review - PlayStation 2, su ps2.gamezone.com, GameZone, 25 febbraio 2002. URL consultato il 17 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2008).
- ^ (EN) Douglass C. Perry, Star Wars Racer Revenge, in IGN, 22 febbraio 2002. URL consultato il 17 agosto 2014.
- ^ (FR) Jihem, Test du jeu Star Wars: Racer Revenge, su Jeuxvideo.com, 12 marzo 2002.
- ^ (EN) Ryan Boyce, Star Wars: Racer Revenge, su maxim.com, Maxim, 8 febbraio 2002. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
- ^ Danilo, Star Wars Racer Revenge, su spaziogames.it, 10 aprile 2002. URL consultato il 3 novembre 2019.
- ^ (EN) Star Wars Racer Revenge, in Official U.S. PlayStation Magazine, aprile 2002, p. 106.
- ^ (EN) Miguel Concepcion, 'Star Wars Racer Revenge' (PS2) Review, su g4tv.com, X-Play, 10 maggio 2002. URL consultato il 17 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Star Wars Racer Revenge (PlayStation 4) / Star Wars Racer Revenge (PlayStation 2), su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Star Wars Racer Revenge (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) Star Wars Racer Revenge, su MobyGames, Blue Flame Labs.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb16615601f (data) |
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