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Raffaello Nasini
Raffaello Nasini (Siena, 11 agosto 1854 – Roma, 29 marzo 1931) è stato un chimico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]«Prontissimo a buggerare i suoi allievi più distratti, ricordo che una volta il povero Alberto Serri (allora studiava medicina, ma pensava alla bicicletta!) capitò sotto l'esame di Nasini. «Dica un po' lei, il carbonato di calcio è solubile nell'acqua?» E Alberto pronto: «Sissignore!» «Ecco allora torni a ottobre, quando l'Arno certo avrà sciolto il Ponte Solferino.»»
Dopo aver lavorato nel laboratorio di Stanislao Cannizzaro a Roma e di Hans Heinrich Landolt a Berlino, fu, dal 1891, docente di chimica generale presso l'Università di Padova, di cui fu rettore tra il 1900 e il 1905.[1] Si trasferì in seguito all'Università di Pisa, aprendo una fondamentale serie di ricerche nell'ambito della chimica applicata. La sua opera contribuì alla formazione di una delle grandi scuole di ricerche della chimica nazionale.
Celebre in ambito universitario fu il suo discorso del 1906 in cui il Nasini egli augurò agli allievi di ispirarsi nella loro attività di studio ad alcuni valori tra cui "...l'entusiasmo nel concepire il lavoro del Cannizzaro, la sua profonda meditazione nell'idearlo; la calma, il prudente scetticismo del Tassinari nell'eseguirlo; l'acume nel vagliare i resultati e nel trarre le deduzioni del Piria!"
Morì a Roma il 29 marzo 1931.
A Raffaello Nasini è dedicato il Premio Nasini della Società Chimica Italiana per i chimici al di sotto dei 40 anni che si siano distinti nello studio e sviluppo della chimica inorganica. Il minerale Nasinite, un borato, prende il nome da Raffaello Nasini.
Carriera universitaria
[modifica | modifica wikitesto]- Professore ordinario di Chimica generale all'Università di Padova (12 novembre 1891)
- Rettore della Università di Padova (7 ottobre 1900-1905)[1]
- Professore ordinario di Chimica generale all'Università di Pisa (17 maggio 1906)
- Professore onorario dell'Università di Padova (25 aprile 1922)
- Direttore della Scuola di farmacia all'Università di Pisa (5 novembre 1923) (31 dicembre 1925-1929)
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- F. Mauro, R. Nasini, A. Piccini, Analisi chimica delle acque potabili della città di Roma, Roma, 1884.
- Sull'alcannina. Nota di G. Carnelutti e R. Nasini - Annali di chimica applicata alla medicina cioè alla farmacia, alla tossicologia, all'igiene, alla fisiologia, alla patologia e alla terapeutica (1881 gen, Serie 3, Volume 72, Fascicolo 1), su emeroteca.braidense.it.
- I soffioni boraciferi e l'industria dell'acido borico in Toscana, 1906
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- Onorificenza al Merito civile di Savoia
- Laurea honoris causa delle Università di Glasgow e di Cambridge
- Professore onorario dell'Università di Padova
- Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
- Commendatore dell'Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b I rettori dell'Università di Padova, su Università degli studi di Padova, 14 novembre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Parte di questo testo proviene dalla relativa voce del progetto Mille anni di scienza in Italia, pubblicata sotto licenza Creative Commons CC-BY-3.0, opera del Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza (home page)
- I soffioni e i lagoni della Toscana e la industria boracifera, Roma, Tipografia Editrice Italia, 1930.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Raffaello Nasini
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raffaello Nasini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nasini, Raffaello, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nasini, Raffaèllo, su sapere.it, De Agostini.
- Gianluca Nasini, NASINI, Raffaello, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 77, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- Raffaello Nasini, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
- NASINI Raffaello, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89309365 · ISNI (EN) 0000 0003 7457 8828 · SBN RMSV006634 · BAV 495/234449 · LCCN (EN) no2008132722 · GND (DE) 116883723 · BNF (FR) cb10446482d (data) |
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