In the Shadow of Kilimanjaro
In the Shadow of Kilimanjaro | |
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Lingua originale | inglese, swahili |
Paese di produzione | Regno Unito, Kenya |
Anno | 1986 |
Durata | 92 min |
Genere | orrore, thriller |
Regia | Raju Patel |
Sceneggiatura | T. Michael Harry, Jeffrey M. Sneller |
Produttore | Jeffrey M. Sneller |
Produttore esecutivo | Sharad Patel |
Casa di produzione | Film Corporation of Kenya, Intermedia Films, Mansfield Productions, Nyconnit NV |
Fotografia | Chuy Elizondo |
Montaggio | Pradip Roy Shah |
Effetti speciali | Bob Wasson |
Musiche | Arlon Ober |
Scenografia | Ron Foreman |
Trucco | Jack Petty |
Interpreti e personaggi | |
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In the Shadow of Kilimanjaro è un film del 1986 diretto da Raju Patel[1].
È un film horror britannico, del sottogenere eco-thriller[2], girato e ambientato in Kenya[3] con John Rhys-Davies, Timothy Bottoms e Irene Miracle. Basato su una storia vera, mostra gli eventi accaduti in Kenya nel 1984 quando a seguito di una lunga siccità, i babbuini locali cominciarono ad attaccare gli esseri umani.[4]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film, diretto da Raju Patel su una sceneggiatura di T. Michael Harry e Jeffrey M. Sneller, fu prodotto da Jeffrey M. Sneller per la Film Corporation of Kenya, la Intermedia Films, la Mansfield Productions e la Nyconnit NV e girato in Kenya. Gli effetti speciali furono affidati a Bob Wasson, responsabile dei babbuini meccanici e delle miniature; la musica è firmata da Arlon Ober.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu distribuito nel Regno Unito dal 30 aprile 1986 al cinema con il titolo In the Shadow of Kilimanjaro.
Alcune delle uscite internazionali sono state:
- in Francia nel marzo del 1986 (Paris Festival of Fantastic Films)
- negli Stati Uniti il 9 maggio 1986 (distribuito dalla Scotti Brothers Pictures)
- in Svezia il 21 novembre 1986
- in Spagna (En la sombra del Kilimanjaro)
- in Germania Ovest (Im Schatten des Kilimandscharo)
- in Finlandia (Kilimanjaro)
- in Brasile (Pânico em Kilimanjaro)
Promozione
[modifica | modifica wikitesto]La tagline è: "Violent death was the easy way out!".
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Secondo Leonard Maltin il film è "pesante, scontato e stupido, nonché inutilmente e disgustosamente macabro".[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Justin McKinney, In the Shadow of Kilimanjaro (1986), su The Bloody Pit of Horror, 5 marzo 2023. URL consultato il 24 settembre 2024.
- ^ (EN) Bobby LePire, Strange Nature, su Film Threat, 29 settembre 2018. URL consultato il 24 settembre 2024.
- ^ (EN) Mark H. Harris, In the Shadow of Kilimanjaro (1986), su Black Horror Movies, 18 gennaio 2016. URL consultato il 24 settembre 2024.
- ^ a b Leonard Maltin, Guida ai film 2009, Dalai editore, 2008, p. 1055, ISBN 88-6018-163-1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Scott Aaron Stine, The Gorehound's Guide to Splatter Films of the 1980s, McFarland, 2015, p. 163, ISBN 9781476611327.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- In the Shadow of Kilimanjaro, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- (EN) In the Shadow of Kilimanjaro, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) In the Shadow of Kilimanjaro, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) In the Shadow of Kilimanjaro, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) In the Shadow of Kilimanjaro, su FilmAffinity.
- (EN) In the Shadow of Kilimanjaro, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) In the Shadow of Kilimanjaro, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.