Indice
-
Inizio
-
1 TMP
-
2 VARIE FOTO NAPOLI VESUVIO GAUDO PORTICI
-
3 Aeroporto di Pompei
-
4 Aeroporto di Pomigliano
-
5 Aeroporto di Cercola
-
6 Aeroporto di Campo Vesuvio
-
7 Aeroporto di Marcianise
-
8 Aeroporto di Pignataro Maggiore
-
9 Aeroporto del Sele
-
10 Aeroporto di Paestum
-
11 Aeroporto di Castel Volturno
-
12 Aeroporto di Santa Maria
-
13 Aeroporto di Gaudo
-
14 Aeroporto di Le Banca
-
15 Aeroporto di Serretella
Utente:Paskwiki/Sandbox16
S1Savoia | S2Quartieri T.A. | S3T.A. | S4Biografie | S5Sport | S6Campania | S7T.A. | S8TMP | S9Colori Savoia | S10Rioni NA |
S11Chiese T.A. | S12T.A. | S13Musica | S14Geneal+Formule | S15Trasporti | S16V | S17V | CCollaborazioni | SSottopagine |
TMP
[modifica | modifica wikitesto]VARIE FOTO NAPOLI VESUVIO GAUDO PORTICI
[modifica | modifica wikitesto]Aeroporto di Pompei
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Un B-25C Mitchell 321º Gruppo Bombardieri, danneggiato dopo l'eruzione del Vesuvio del 22 marzo 1944 | |||||||
Codice IATA | nessuno | ||||||
Codice ICAO | nessuno | ||||||
Nome commerciale | Pompeii Airfield | ||||||
Descrizione | |||||||
Tipo | Militare | ||||||
Stato | Italia | ||||||
Città | Terzigno | ||||||
Posizione | 1 km a sud di Terzigno | ||||||
Costruzione | 1943 | ||||||
Chiusura | 23 marzo 1944 | ||||||
Utilizzatore | United States Air Force | ||||||
Reparti | Twelfth Air Force | ||||||
Coordinate | 40°47′28″N 14°29′02″E | ||||||
Mappa di localizzazione | |||||||
Piste | |||||||
| |||||||
L'aeroporto di Pompei è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato nel comune di Terzigno da cui distava un km in direzione sud.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'aeroporto fu costruito dal IX Engineer Command dell'USAAF e denominato Pompeii Airfield. Per la superficie della pista fu usata terra compattata, su cui vennero posate delle griglie quadrate (SMT) di filo unito in quadrati da 3 pollici, su cui veniva stesa della iuta impregnata d'asfalto nota come PHS. Al di sopra di questo primo strato venivano posate le grelle, le quali erano utilizzate anche per le aree di parcheggio. L'infrastruttura, che fu collegata alla rete stradale esistente, disponeva di un deposito per rifornimenti, munizioni e fusti di benzina, era provvista di acqua potabile e di una rete elettrica minima per le comunicazioni e l'illuminazione della base.
La struttura venne impiantata tra Terzigno e Poggiomarino, in seguito al trasferimento da Foggia del 340th Bombardment Group. A Terzigno, oltre alla pista di atterraggio, si stabilirono gli accampamenti della 486ª e 488ª Squadriglia, mentre a Poggiomarino si insediarono la 487ª e 489ª. La costruzione iniziò a fine ottobre del 1943, da parte degli ingegneri della USAAF.
Il 340th Bombardment Group del Twelftf Air Force si insediò in aeroporto il 28 dicembre 1943. Ma l'eruzione del Vesuvio avvenuta nel marzo del 1944, distrusse completamente la base seppellendola sotto una coltre di cenere, provocando la distruzione di circa 70-90 velivoli B-25 Mitchell. Infatti il peso ed il calore del materiale vulcanico, provocarono la fusione dei cupolini in plexiglas, bruciò le parti in tela delle superfici di volo, provocò lo scoppio dei pneumatici o rovesciò alcuni velivoli per il peso accumulato in coda.
Non si registrarono né vittime, né feriti, ma ogni sforzo del personale per riparare o salvare gli aerei danneggiati fu inutile, l'aeroporto fu smantellato ed il Gruppo Volo fu trasferito sull'Aeroporto di Paestum il 23 marzo 1944.
A causa della folta vegetazione, dell'aeroporto è sparita ogni traccia, tanto da risultare impossibile, stabilire con esattezza l'originaria posizione.
I reparti di Pompeii Airfield
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il |
---|---|
486º Bombardment Squadron[2] | 28 dicembre 1943 |
487º Bombardment Squadron[3] | 28 dicembre 1943 |
488º Bombardment Squadron[4] | 2 gennaio 1944 |
489º Bombardment Squadron[5] | 5 gennaio 1944 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Paskwiki/Sandbox16, su YouTube.
- storienapoli.it pompeii airfield
- Diario Sergente McRae
- 57thbombwing.com
- foto pompei dall'alto
- albumwar2.com aereo con cenere
Aeroporto di Pomigliano
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Codice IATA | nessuno | |||||||||
Codice ICAO | nessuno | |||||||||
Nome commerciale | Aeroporto di Pomigliano d'Arco Francesco Caiazzo | |||||||||
Descrizione | ||||||||||
Tipo | Militare | |||||||||
Stato | ITA 1861-1946 ITA | |||||||||
Città | Pomigliano d'Arco | |||||||||
Costruzione | 1º aprile 1939 | |||||||||
Chiusura | 28 aprile 1968 | |||||||||
Utilizzatore | Stabilimento Alfa Romeo Regia Aeronautica United States Air Force Aeronautica Militare Stabilimento Alfa Romeo | |||||||||
Reparti | Twelfth Air Force | |||||||||
Altitudine | 90 m s.l.m. | |||||||||
Coordinate | 40°55′40″N 14°23′20″E | |||||||||
Piste | ||||||||||
| ||||||||||
L'aeroporto di Pomigliano d'Arco è stato un aeroporto militare ricadente nel comune di Pomigliano d'Arco, in uso fino al 28 aprile 1968 quando l'area fu riutilizzata per il nascente stabilimento dell'Alfa Romeo. Durante la seconda guerra mondiale fu occupato dall'US Air Force e noto come Pomigliano Airfield.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Costituito il 21 aprile 1939, fu intitolato al sottotenente pilota Francesco Caiazzo, caduto in Africa Orientale Italiana il 26 settembre 1938 per un incidente di volo[1].
I reparti di Pomigliano Airfield
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il / dal | al |
---|---|---|
5th Photographic reconnaissance[2][3] | Dopo il 14 ottobre 1943 27 novembre 1943 10 marzo 1944 agosto 1945 |
- - 5 maggio 1944[4] 12 settembre 1945 |
10th Troop carrier[5] | 12 dicembre 1943 25 ottobre 1944 |
- maggio 1945 |
11th Troop carrier[6] | 10 ottobre 1944 | maggio 1945 |
12th Photographic reconnaissance[7] | 4 gennaio 1944[8] agosto 1945 |
- 12 settembre 1945 |
12th Troop carrier[9] | 7 ottobre 1944 | maggio 1945 |
23d Photographic reconnaissance[10] | 23 agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
28th Troop carrier[11] | 8 ottobre 1944 | maggio 1945 |
85th Fighter[12] | 30 aprile 1944 | - |
86th Fighter[13] | 1º maggio 1944 | - |
87th Fighter[14] | 1º maggio 1944 | - |
111th Tactical reconnaissance[15] | 5 ottobre 1943[16] 18 aprile 1944 |
- 6 giugno 1944 |
121st Liaison[17] | 24 luglio 1944 | - |
307th Fighter[18] | 13 ottobre 1943 | - |
308th Fighter[19] | 14 ottobre 1943 | - |
309th Fighter[20] | 14 ottobre 1943 | - |
345th Fighter[21] | 1º giugno 1944 | - |
346th Fighter[22] | 25 giugno 1944[23] | - |
379th Bombardment[24] | 15 agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
380th Bombardment[25] | 15 agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
381st Bombardment[25] | 15 agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
415th Fighter[26] | 25 marzo 1944 | - |
416th Fighter[27] | 28 gennaio 1944[28] 1º settembre 1944[29] |
- 9 settembre 1944 |
427th Fighter[30] | 12 agosto 1944 | 20 settembre 1944 |
428th Bombardment[31] | 15 agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
445th Bombardment[32] | agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
446th Bombardment[33] | agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
447th Bombardment[34] | agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
448th Bombardment[35] | agosto 1945 | 12 settembre 1945 |
522d Fighter[36] | 19 gennaio 1944 | - |
523d Fighter[37] | 19 gennaio 1944 | - |
524th Fighter[38] | 19 gennaio 1944 | - |
525th Fighter[39] | 19 novembre 1943 | - |
526th Fighter[40] | 12 ottobre 1943 | - |
527th Fighter[41] | 20 ottobre 1943 | - |
772d Bombardment[42] | 26 maggio 1945 | - |
885th Bombardment[43] | 4 maggio 1945 | 4 ottobre 1945 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ministero dell'Aeronautica-Foglio d'ordini n. 13, su facebook.com, 5 maggio 1939 (archiviato il 19 agosto 2023).
- ^ Maurer, p. 36
- ^ Maurer, p. 37
- ^ con voli operativi da San Severo
- ^ Maurer, p. 58
- ^ Maurer, p. 64
- ^ Maurer, p. 67
- ^ come distaccamento operativo di Nettuno
- ^ Maurer, p. 70
- ^ Maurer, p. 124
- ^ Maurer, p. 145
- ^ Maurer, p. 295
- ^ Maurer, p. 297
- ^ Maurer, p. 299
- ^ Maurer, p. 341
- ^ Distaccato sul Campo di aviazione di Santa Maria
- ^ Maurer, p. 348
- ^ Maurer, p. 372
- ^ Maurer, p. 373
- ^ Maurer, p. 374
- ^ Maurer, p. 429
- ^ Maurer, p. 430
- ^ Distaccamento operativo da Piombino
- ^ Maurer, p. 468
- ^ a b Maurer, p. 470
- ^ Maurer, p. 508
- ^ Maurer, p. 510
- ^ Distaccato alla pista di atterraggio di Tre Cancello Anzio
- ^ Distaccato dall'aeroporto di Rosignano
- ^ Maurer, p. 525
- ^ Maurer, p. 526
- ^ Maurer, p. 550
- ^ Maurer, p. 552
- ^ Maurer, p. 553
- ^ Maurer, p. 554
- ^ Maurer, p. 625
- ^ Maurer, p. 626
- ^ Maurer, p. 628
- ^ Maurer, p. 630
- ^ Maurer, p. 632
- ^ Maurer, p. 633
- ^ Maurer, p. 747
- ^ Maurer, p. 798
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Aeroporto di Cercola
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Cercola Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force Ninth Air Force |
Coordinate | 40°51′41″N 14°20′57″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Cercola è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato nel comune di Cercola da cui distava due km in direzione nord.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'aeroporto fu costruito dal IX Engineer Command dell'USAAF e denominato Cercola Airfield. Per la superficie della pista fu usata terra compattata, su cui vennero posate delle griglie quadrate (SMT) di filo unito in quadrati da 3 pollici, su cui veniva stesa della iuta impregnata d'asfalto nota come PHS. Al di sopra di questo primo strato venivano posate le grelle, le quali erano utilizzate anche per le aree di parcheggio. L'infrastruttura, che fu collegata alla rete stradale esistente, disponeva di un deposito per rifornimenti, munizioni e fusti di benzina, era provvista di acqua potabile e di una rete elettrica minima per le comunicazioni e l'illuminazione della base.
Una volta completato, fu utilizzato dal Ninth Air Force 324th Fighter Group, che atterrò in aeroporto il 25 ottobre 1943 con velivoli P-40 Warhawk, Il 1° novembre 1943 il gruppo passò sotto il comando del XII Air Support Command rimanendo a Cercola fino al 6 maggio 1944, quando fu trasferito all'Aeroporto di Pignataro Maggiore.
Il 33d Fighter Group invece, tra gennaio e febbraio 1944, operò con gli stessi aerei dando supporto all'avanzata delle forze di terra. Riassegnato alla Tenth Air Force fu spostato in India, sostituito dal 57th Fighter Group che usò lo stesso tipo di aereo operando fino a fine marzo.
Con il trasferimento del 324th, l'aeroporto fu smantellato e abbandonato. A causa dell'espansione urbanistica della zona, dell'aeroporto è sparita ogni traccia, tanto da risultare impossibile, stabilire con esattezza l'originaria posizione.
Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il / dal | al |
---|---|---|
58th Fighter[1] | 1º gennaio 1944 | 6 febbraio 1944 |
59th Fighter[2] | 1º gennaio 1944 | 5 febbraio 1944 |
60th Fighter[3] | 1º gennaio 1944 | 5 febbraio 1944 |
64th Fighter[4] | 3 marzo 1944 | |
65th Fighter[5] | 1º marzo 1944 | |
66th Fighter[6] | 1º marzo 1944 | |
99th Fighter[7] | 2 aprile 1944 | |
315th Fighter[8] | 27 ottobre 1943 | |
316th Fighter[9] | 27 ottobre 1943 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Aeroporto di Campo Vesuvio
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Vesuvius Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Città | San Giuseppe Vesuviano |
Costruzione | 10 gennaio 1944 |
Chiusura | 10 giugno 1944 |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 40°50′27″N 14°30′59″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Campo Vesuvio è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 21 km ad est di Napoli, sito nel comune di San Giuseppe Vesuviano da cui distava due km in direzione E-NE.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'aeroporto fu costruito dal XII Engineer Command dell'USAAF e denominato Vesuvius Airfield. Per la superficie della pista fu usata terra compattata, su cui vennero posate delle griglie quadrate (SMT) di filo unito in quadrati da 3 pollici, su cui veniva stesa della iuta impregnata d'asfalto nota come PHS. Al di sopra di questo primo strato venivano posate le grelle, le quali erano utilizzate anche per le aree di parcheggio. L'infrastruttura, che fu collegata alla rete stradale esistente, disponeva di un deposito per rifornimenti, munizioni e fusti di benzina, era provvista di acqua potabile e di una rete elettrica minima per le comunicazioni e l'illuminazione della base.
Una volta completato, fu consegnato per essere utilizzato dai bombardieri leggeri tattici del 47th Bombardment Group della United States Army Air Force Twelfth Air Force.
Il gruppo volo si rischierò il 10 gennaio 1944, ma il campo fu evacuato il 22 marzo 1944 a causa dell'eruzione del Vesuvio che lo danneggiò gravemente insieme a diversi aerei A-20 Havoc. Il gruppo fu spostato sull'aeroporto di Capodichino per diverse settimane fino al completo rientro avvenuto il 25 aprile, rimanendovi fino al 10 giugno 1944.
Il 1º luglio 1944, sull'aeroporto, fu costituito lo Stormo Baltimore dell'Aeronautica Cobelligerante Italiana, che raggruppava il 132° ed il 28° Gruppo schierati con i bombardieri Martin 187 Baltimore.
Con il ritiro dei bombardieri, l'aeroporto fu smantellato e abbandonato. A causa dell'espansione urbanistica della zona, dell'aeroporto è sparita ogni traccia, tanto da risultare impossibile, stabilire con esattezza l'originaria posizione.
Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il / dal | al |
---|---|---|
84th Bombardment (USAAF)[1] | 11 gennaio 1944 25 aprile 1944 |
- 10 giugno 1944 |
85th Bombardment (USAAF)[2] | 11 gennaio 1944 25 aprile 1944 |
- 10 giugno 1944 |
86th Bombardment (USAAF)[3] | 13 gennaio 1944 | |
97th Bombardment (USAAF)[4] | 13 gennaio 1944 25 aprile 1944 |
- 10 giugno 1944 |
Stormo Baltimore (AM) | 1º luglio 1944 | - |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Aeroporto di Marcianise
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Codice IATA | nessuno | ||||||
Codice ICAO | nessuno | ||||||
Nome commerciale | Marcianise Airfield | ||||||
Descrizione | |||||||
Tipo | Militare | ||||||
Stato | Italia | ||||||
Costruzione | 1943 | ||||||
Chiusura | 23 ottobre 1945 | ||||||
Utilizzatore | United States Air Force | ||||||
Reparti | Twelfth Air Force | ||||||
Coordinate | 41°01′35″N 14°19′50″E | ||||||
Mappa di localizzazione | |||||||
Piste | |||||||
| |||||||
L'aeroporto di Marcianise è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato nel comune di Marcianise da cui distava 10 km in direzione N-NO e a 32 km da Napoli sempre nella stessa direzione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Costruito nel 1943 dagli ingegneri dell'USAAF, l'aeroporto, denominato Marcianise Airfield, era in grado di ospitare i grandi bombardieri B-17 della Fifteenth Air Force, anche se l'infrastruttura fu usata principalmente dall'Air Technical Service Command e dalla Twelfth Air Force durante la Campagna d'Italia.
Fu utilizzato anche dal Mediterranean Theater of Operations, che ebbe la sua sede nella Reggia di Caserta fino al 1947.
L'aeroporto fu chiuso dagli statunitensi il 23 ottobre 1945. A causa dell'espansione urbanistica della zona, dell'aeroporto è sparita ogni traccia, tanto da risultare impossibile, stabilire con esattezza l'originaria posizione.
Le principali unità di stanza a Marcianise erano:
- 86th Bombardment Group, nel periodo 30 aprile-12 giugno 1944, con i velivoli A-36 Apache (12th AF)
- 97th Bombardment Group, nel periodo 1–29 ottobre 1945, con i velivoli B-17 Flying Fortress (15th AF)
- 99th Bombardment Group, nel periodo 27 ottobre–8 novembre 1945, con i velivoli B-17 Flying Fortress (15th AF)
Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il / dal | al |
---|---|---|
4th Troop Carrier[1] | 28 settembre 1945 | |
27th Fighter[2] | 26 settembre 1945 | 6 ottobre 1945 |
71st Fighter[3] | 26 settembre 1945 | 16 ottobre 1945 |
94th Fighter[4] | 26 settembre 1945 | 16 ottobre 1945 |
340th Bombardment[5] | ottobre 1945 | 29 ottobre 1945 |
34lst Bombardment[6] | ottobre 1945 | 29 ottobre 1945 |
342d Bombardment[7] | ottobre 1945 | 29 ottobre 1945 |
346th Bombardment[8] | 27 ottobre 1945 | 8 novembre 1945 |
347th Bombardment[9] | 27 ottobre 1945 | 8 novembre 1945 |
348th Bombardment[10] | 27 ottobre 1945 | 8 novembre 1945 |
414th Bombardment[11] | ottobre 1945 | 29 ottobre 1945 |
415th Fighter[12] | 30 gennaio 1944 | |
416th Bombardment[13] | 27 ottobre 1945 | 8 novembre 1945 |
525th Fighter[14] | 30 aprile 1944 | |
526th Fighter[15] | 30 aprile 1944 | |
527th Fighter[16] | 30 aprile 1944 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- “Marcianise Airfield”, ecco la storia dell’aeroporto militare utilizzato dall’aviazione americana durante la Seconda Guerra Mondiale
- L’aeroporto di Marcianise dimenticato
- Quando durante la Seconda Guerra Mondiale Charles de Gaulle venne a Marcianise per premiare le truppe francesi
- FOTO
Aeroporto di Pignataro Maggiore
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Pignataro Maggiore Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Costruzione | 6 maggio 1944 |
Chiusura | 6 giugno 1944 |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 41°11′46″N 14°09′48″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Pignataro Maggiore è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 40 km a nord di Napoli, ricadente nel comune di Vitulazio in prossimità della frazione di Pezzagrande[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'aeroporto fu costruito dal XII Engineer Command dell'USAAF e denominato Pignataro Maggiore Airfield o semplicemente Pignataro LG (Landing Ground)[1]. Per la superficie della pista fu usata terra compattata, su cui vennero posate delle griglie quadrate (SMT) di filo unito in quadrati da 3 pollici, su cui veniva stesa della iuta impregnata d'asfalto nota come PHS. Al di sopra di questo primo strato venivano posate le grelle, le quali erano utilizzate anche per le aree di parcheggio. L'infrastruttura, che fu collegata alla rete stradale esistente, disponeva di un deposito per rifornimenti, munizioni e fusti di benzina, era provvista di acqua potabile e di una rete elettrica minima per le comunicazioni e l'illuminazione della base.
Operativo dal 6 maggio 1944, fu a disposizione del 324th Fighter Group della Twelfth Air Force, che operava con i caccia P-40 Warhawk, composto dai gruppi 314th Fighter Squadron (The Hawks - i Falchi), 315th Fighter Squadron (The Crusaders - i Crociati) e 316th Fighter Squadron (The Hell’s Belles - i Diavoli). Inoltre sulla base operava anche il 99th Fighter Squadron (The red tails - le code rosse), noto come Tuskegee Airmen, ed il 36º Texas Battalion della 73rd Division, dotato di un Piper L-4 addetto alla ricognizione aerea per l'artiglieria da campo.
Da questo aeroporto partirono le missioni per lo sfondamento della Linea Gustav e la capitolazione di Montecassino[1].
Con un centinaio di bombardieri rischierati, sull'aeroporto si verificarono 11 incidenti di volo, ma non ci furono vittime[1].
Un gruppo di studiosi di storia locale, in base al posizionamento di un relitto aereo dell'epoca ed attraverso le testimonianze delle persone del luogo, che abitavano nei pressi dell'infrastruttura durante la guerra, è riuscito a risalire all'esatta collocazione dell'aeroporto, la cui area nel tempo è stata urbanizzata facendone sparire ogni traccia[1]. Secondo gli studiosi, le coordinate di localizzazione per la pista sono (41° 15′ 444” N, 14° 18′ 392” E), per la torre di controllo sono (41° 15 596” N, 14° 18′ 238” E) e del relitto aereo sono (41° 15′ 460” N, 14° 18′ 413” E)[2].
Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il |
---|---|
99th Fighter[3] | 10 maggio 1944 |
314th Fighter[4] | 6 maggio 1944 |
315th Fighter[5] | 10 maggio 1944 |
316th Fighter[6] | 10 maggio 1944 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Lorenzo Izzo, L’aeroporto alleato di Pignataro Maggiore, su lorenzoizzo.it, 9 novembre 2019. URL consultato il 22 agosto 2023 (archiviato il 22 agosto 2023).
- ^ Era situato in località Pezzagrande l'aeroporto alleato di Pignataro Maggiore, su angelomartino.it, 30 luglio 2020. URL consultato il 22 agosto 2023 (archiviato il 22 agosto 2023).
- ^ Maurer, p. 329
- ^ Maurer, p. 382
- ^ Maurer, p. 384
- ^ Maurer, p. 385
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Aeroporto del Sele
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Sele Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 40°29′50″N 14°56′34″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto del Sele è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 15 km a nordovest di Capaccio, ricadente nel territorio del comune di Eboli
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Costruito dall'Army Corps of Engineers, costituì un aeroporto provvisorio durante lo Sbarco di Salerno (Operazione Avalanche).
Fu utilizzato principalmente dalla United States Army Air Force Twelfth Air Force 86th Bombardment Group dal 22 settembre al 12 ottobre 1943, volando in operazioni di combattimento con i A-36 Apache. Durante la prima settimana di operazioni, trovandosi a ridosso della zona di combattimento, i velivoli furono trasportati in Sicilia durante la notte ed operarono dall'aeroporto durante il giorno.
Con il ritiro dei bombardieri, l'aeroporto fu smantellato e abbandonato. A causa dell'espansione agricoltura intensiva della zona, dell'aeroporto è sparita ogni traccia, tanto da risultare impossibile, stabilire con esattezza l'originaria posizione.
Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il / dal | al |
---|---|---|
111th Tactical Reconnaissance[1] | 16 settembre 1943[2] 30 settembre 1943[3] |
30 settembre 1943 14 ottobre 1943 |
525th Fighter[4] | 23 settembre 1943 | - |
526th Fighter[5] | 15 settembre 1943 | - |
527th Fighter[6] | 16 settembre 1943 | - |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Acerno, dopo 73 anni scoperto il nome del soldato Usa morto, su ilmattino.it, 5 marzo 2016. URL consultato il 22 agosto 2023 (archiviato il 22 agosto 2023).
Aeroporto di Paestum
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Paestum Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Città | Capaccio Paestum |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 40°25′21″N 15°00′38″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Paestum è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 9 km a nord nordest di Agropoli, ricadente nel territorio del comune di Capaccio Paestum
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'aeroporto fu costruito dal XII Engineer Command dell'USAAF e denominato Paestum Airfield. Per la superficie della pista fu usata terra compattata, su cui vennero posate delle griglie quadrate (SMT) di filo unito in quadrati da 3 pollici, su cui veniva stesa della iuta impregnata d'asfalto nota come PHS. Al di sopra di questo primo strato venivano posate le grelle, le quali erano utilizzate anche per le aree di parcheggio. L'infrastruttura, che fu collegata alla rete stradale esistente, disponeva di un deposito per rifornimenti, munizioni e fusti di benzina, era provvista di acqua potabile e di una rete elettrica minima per le comunicazioni e l'illuminazione della base.
Una volta completato, fu consegnato per essere utilizzato dai P-40 Warhawk della Twelfth Air Force 33d Fighter Group tra il 13 settembre e il 18 novembre 1943, in supporto all'avanzata delle forze di terra. In seguito, tra il 23 marzo e il 14 aprile 1944, il 340th Bombardment Group operò con bombardieri medi B-25 Mitchell.
Con il ritiro dei bombardieri, l'aeroporto fu smantellato e abbandonato. A causa dell'espansione agricoltura intensiva della zona, dell'aeroporto è sparita ogni traccia, tanto da risultare impossibile, stabilire con esattezza l'originaria posizione.
Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate alcune delle unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il |
---|---|
58th Fighter[1] | 14 settembre 1943 |
59th Fighter[2] | 13 settembre 1943 |
60th Fighter[3] | 13 settembre 1943 |
522d Fighter[4] | 4 novembre 1943 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- USAAF Worldwide Operations Chronology
- 111th Reconnaissance Squadron World War II Narrative History
- Operation Avalanche, the battle of Salerno, 9-18 September 1943
Aeroporto di Castel Volturno
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Codice IATA | nessuno | ||||||
Codice ICAO | nessuno | ||||||
Nome commerciale | Castel Volturno Airfield | ||||||
Descrizione | |||||||
Tipo | Militare | ||||||
Stato | Italia | ||||||
Città | Castel Volturno | ||||||
Posizione | 35 km a NO di Napoli | ||||||
Costruzione | 1943 | ||||||
Chiusura | giugno 1944 | ||||||
Utilizzatore | United States Air Force | ||||||
Reparti | Twelfth Air Force | ||||||
Coordinate | 41°02′11″N 13°57′38″E | ||||||
Mappa di localizzazione | |||||||
Piste | |||||||
| |||||||
L'aeroporto di Castel Volturno è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 15 km a nordovest di Capaccio, ricadente nel territorio del comune di Castel Volturno.
Fu costruito dal 12º Engineer Battalion della Twelfth Air Force
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il |
---|---|
308th Fighter[2] | 14 gennaio 1944 |
309th Fighter[3] | 19 gennaio 1944 |
522d Fighter[4] | 10 aprile 1944 |
523d Fighter[5] | 10 aprile 1944 |
524th Fighter[6] | 10 aprile 1944 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Aeroporto di Santa Maria
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Santa Maria Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Città | San Giorgio a Cremano |
Costruzione | 1943 |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 40°50′17″N 14°20′57″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Santa Maria è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 15 km a nordovest di Capaccio, ricadente nel territorio del comune di San Giorgio a Cremano, nei pressi della vecchia parrocchia di S. Maria del Carmine.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il / dal | al |
---|---|---|
58th Fighter[1] | 18 novembre 1943 | - |
59th Fighter[2] | 18 novembre 1943 1 dicembre 1943[3] |
- 31 dicembre 1943 |
60th Fighter[4] | 18 novembre 1943 1 dicembre 1943[3] |
- 31 dicembre 1943 |
72d Liaison[5] | 11 luglio 1944[6] 28 luglio 1944 |
- 1º settembre 1944 |
111th Tactical Reconnaissance[7] | 18 aprile 1944[8] 9 maggio 1944 21 luglio[9] |
6 giugno 1944 - 9 agosto 1944 |
522d Fighter[10] | 9 maggio 1944 | - |
523d Fighter[11] | 9 maggio 1944 | - |
524th Fighter[12] | 8 maggio 1944 | - |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Aeroporto di Gaudo
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Gaudo Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Città | Capaccio Paestum |
Costruzione | 1943 |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 40°26′38″N 15°00′04″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Gaudo è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 15 km a nordovest di Capaccio, ricadente nel territorio del comune di Capaccio Paestum
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il / dal | al |
---|---|---|
4th Troop Carrier[1] | 8 maggio 1944 | - |
7th Troop Carrier[2] | 8 maggio 1944 | - |
8th Troop Carrier[3] | 8 maggio 1944 | - |
51st Troop Carrier[4] | 7 maggio 1944 | - |
81st Bombardment[5] | 18 gennaio 1944 | 6 febbraio 1944 |
82d Bombardment[6] | 19 gennaio 1944 | 6 febbraio 1944 |
83d Bombardment[7] | 19 gennaio 1944 | 6 febbraio 1944 |
415th Fighter[8] | 6 dicembre 1943 | 30 gennaio 1944 |
434th Bombardment[9] | 18 gennaio 1944 | 6 febbraio 1944 |
445th Bombardment[10] | 18 febbraio 1944 | - |
446th Bombardment[11] | 18 febbraio 1944 | - |
447th Bombardment[12] | 18 febbraio 1944 | - |
448th Bombardment[13] | 18 febbraio 1944 | - |
486th Bombardment[14] | 22 marzo 1944 | - |
487th Bombardment[15] | 24 marzo 1944 | - |
488th Bombardment[16] | 22 marzo 1944 | - |
489th Bombardment[17] | 24 marzo 1944 | - |
523d Fighter[18] | 5 novembre 1943 | - |
523th Fighter[19] | 4 novembre 1943 | - |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Maurer, p. 32
- ^ Maurer, p. 45
- ^ Maurer, p. 49
- ^ Maurer, p. 218
- ^ Maurer, p. 284
- ^ Maurer, p. 286
- ^ Maurer, p. 290
- ^ Maurer, p. 508
- ^ Maurer, p. 536
- ^ Maurer, p. 550
- ^ Maurer, p. 552
- ^ Maurer, p. 553
- ^ Maurer, p. 554
- ^ Maurer, p. 584
- ^ Maurer, p. 585
- ^ Maurer, p. 586
- ^ Maurer, p. 588
- ^ Maurer, p. 626
- ^ Maurer, p. 628
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Aeroporto di Le Banca
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Le Banca Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Città | San Salvatore Telesino |
Posizione | Frazione di Banca |
Costruzione | 1943 |
Chiusura | 1944 |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 41°15′11″N 14°30′20″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Le Banca è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato a circa a circa 15 km a nordovest di Capaccio, ricadente nel territorio del comune di San Salvatore Telesino, ubicato nella frazione di Banca, da cui prende il nome.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La struttura venne impiantata nel comune di San Salvatore Telesino nella frazione di Banca da cui ha preso il nome. Durante la seconda guerra mondiale furono di base il 324th Fighter Group ed il 27th Special Operations Group alle cui dipendenze c'era il
Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il |
---|---|
314th Fighter[1] | 6 giugno 1944 |
315th Fighter[2] | 7 giugno 1944 |
316th Fighter[3] | 7 giugno 1944 |
415th Fighter[4] | 11 giugno 1944 |
522d Fighter[5] | 7 giugno 1944 |
523d Fighter[6] | 6 giugno 1944 |
524th Fighter[7] | 7 giugno 1944 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.
Aeroporto di Serretella
[modifica | modifica wikitesto]Paskwiki/Sandbox16 aeroporto | |
---|---|
Supermarine Spitfire del No. 232 Squadron RAF in servizio al campo di atterraggio di Serretelle, vicino a Salerno in Italia, 3 ottobre 1943.
Supermarine Spitfire Mark IX e VC del No. 232 Squadron RAF in servizio presso il campo di atterraggio di Serretelle, a sud di Salerno, Italia. In primo piano, i contadini locali in un carro trainato da buoi aiutano a preparare l'aeroporto per l'uso rimuovendo i ceppi d'albero dalla nuova pista e consegnando pali di recinzione | |
Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Nome commerciale | Serretella Airfield |
Descrizione | |
Tipo | Militare |
Stato | Italia |
Città | Battipaglia |
Costruzione | 1943 |
Chiusura | 1944 |
Utilizzatore | United States Air Force |
Reparti | Twelfth Air Force |
Coordinate | 40°36′30″N 14°58′57″E |
Mappa di localizzazione | |
L'aeroporto di Serretella è stato un'aeroporto italiano, in uso durante la seconda guerra mondiale, situato nelle vicinanze di Battipaglia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Rischieramenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le unità rischierate sull'aeroporto:
Squadriglia | Rischierata il |
---|---|
525th Fighter[1] | 14 ottobre 1943 |
527th Fighter[2] | 11 ottobre 1943 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurer Maurer, Combat squadrons of the Air Force World War II (PDF), Albert F. Simpson Historical Research Center and Office of Air Force History Headquarters USAF, 1982.