Mesone D

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I mesoni D sono le particelle più leggere contenenti quark charm e spesso vengono studiati per migliorare la comprensione dell'interazione debole.[1] I mesoni D strange (Ds) venivano definiti "mesoni F" prima del 1986.

Visione d'insieme

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I mesoni D vennero scoperti nel 1976 dal gruppo di Gerson Goldhaber e Fraincois Pierre allo Stanford Linear Accelerator Center[2][3]. I primi ad essere osservati furono i mesoni D neutri che venivano prodotti tramite collisioni fra elettroni e positroni e osservati nel decadimento in un mesone K e uno o tre pioni (o ).

Dato che il mesone D è il mesone più leggero contenente un unico quark charm, per decadere il suo quark charm deve decadere in un altro quark. I decadimenti dei quark hanno luogo tramite l'interazione debole. Nei mesoni D, il quark charm cambia in un quark strange con una particella W e dunque decade prevalentemente in kaoni (che contengono quark strange) e pioni.[1]

Lista dei mesoni D

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mesoni D
Nome della Particella Simbolo della particella Simbolo dell'antiparticella Quark
contenuti[4]
Massa a riposo (MeV/c2) IG JPC S C B' Vita media (s) Comunemente decade in

(>5% di decadimenti)

Mesone D[5] D+ D- cd 1.869,62 ± 0,20 1/2 0 0 +1 0 1,040 ± 0,007 × 10−12 Vedi modi di decadimento D+
Mesone D[6] D⁰ D cu 1.864,84 ± 0,17 1/2 0 0 +1 0 4,101 ± 0,015 × 10−13 Vedi modi di decadimento D⁰
Mesone D strange[7] D+s D⁻s cs 1968,49 ± 0,34 0 0 +1 +1 0 5,00 ± 0,07×10−13 Vedi modi di decadimento di D+s
Mesone D eccitato[8] D*+ (2010) D*- (2010) cd 2.010,27,62 ± 0,17 1/2 1 0 +1 0 6,9 ± 1,9 × 10−21[9] D⁰ + π+ o
D+ + π⁰
Mesone D eccitato[10] D*⁰ (2007) D*⁰ (2007) cu 2.006,97 ± 0,19 1/2 1 0 +1 0 >3,1 × 10−22[9] D⁰ + π⁰ o
D⁰ + γ
  1. ^ a b (EN) D Meson, su hyperphysics.phy-astr.gsu.edu. URL consultato il 29-04-2010.
  2. ^ Storia: il Modello Standard, su infn.it. URL consultato il 24 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2017).
  3. ^ G. Goldhaber, F. M. Pierre e G. S. Abrams, Observation in ${e}^{+}{e}^{\ensuremath{-}}$ Annihilation of a Narrow State at 1865 MeV/${\mathit{c}}^{2}$ Decaying to $K\ensuremath{\pi}$ and $K\ensuremath{\pi}\ensuremath{\pi}\ensuremath{\pi}$, in Physical Review Letters, vol. 37, n. 5, 2 agosto 1976, pp. 255–259, DOI:10.1103/PhysRevLett.37.255. URL consultato il 24 febbraio 2018.
  4. ^ (EN) C. Amsler et al.. (2008): Quark Model
  5. ^ C. Amsler et al.. (2008): Particle listings – D±
  6. ^ C. Amsler et al.. (2008): Particle listings – D⁰
  7. ^ C. Amsler et al. (2008): Particle listings – D+s
  8. ^ C. Amsler et al.. (2008): Particle listings – D∗± (2010)
  9. ^ a b Il PDG riporta la larghezza di risonanza (Γ). Qui invece viene data la conversione τ = ħ/Γ.
  10. ^ C. Amsler et al.. (2008): Particle listings – D*⁰ (2007)

Voci correlate

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