Indice
Framura
Framura comune | |
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Panorama della frazione Costa di Framura | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | La Spezia |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Da Passano (lista civica di centro-sinistra Noi di Framura) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-6-2024) |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°12′31.18″N 9°33′15.92″E |
Altitudine | 76 m s.l.m. |
Superficie | 19,26 km² |
Abitanti | 568[1] (31-8-2023) |
Densità | 29,49 ab./km² |
Frazioni | Anzo, Castagnola, Costa, Ravecca, Setta (sede comunale) |
Comuni confinanti | Bonassola, Carrodano, Deiva Marina, Levanto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19014 |
Prefisso | 0187 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 011014 |
Cod. catastale | D758 |
Targa | SP |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 670 GG[3] |
Nome abitanti | framuresi |
Patrono | san Martino di Tours |
Giorno festivo | 11 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Framura nella provincia della Spezia | |
Sito istituzionale | |
Framura (Framûa /fraˈmyːa/ in ligure[4]) è un comune italiano sparso di 568 abitanti[1] della provincia della Spezia in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione centrale di Setta.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Situata sulla costa ligure, la piccola località di Framura si trova all'interno di una delle tante insenature e calette, tipiche della costa frastagliata della riviera ligure di levante. Il monte Serro (421 m. s.l.m.) rappresenta la cima più elevata del territorio framurese ed appartiene all'area protetta delle Cinque Terre.
Attraversata da tanti piccoli torrenti e rivi il più interessante è il torrente Castagnola che sorge alle pendici del monte San Nicolao.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«Framura quasi ferra mula, perché le vie sono aspre e sassose…»
La presenza dei Liguri nel territorio è stata testimoniata da alcuni ritrovamenti archeologici.
Sede di una pagus in epoca romana, fu poi possedimento dell'impero bizantino. Alla caduta del regno longobardo subentrarono i Franchi la cui dominazione lasciò traccia nel torrione carolingio che funge da campanile alla chiesa di San Martino della frazione di Costa.
Alla fine dell'Alto Medioevo il territorio framurese divenne feudo della famiglia Da Passano, originaria dell'omonima località presso Deiva Marina, che lasciò a testimonianza alcune fortificazioni del IX secolo.
Nel 1170 i Fieschi, conti di Lavagna, occuparono il castello di Frascario sottraendolo ai signori di Passano. Dopo una lunga controversia, il castello tornò in possesso di Genova. Dopo alterne vicende i possedimenti dei Passano furono amministrati dai Malaspina.
Nel XII secolo l'espansione della Repubblica di Genova nella riviera ligure di levante comprese anche il territorio framurese che andò a formare l'omonima podesteria, assoggettando anche le attuali frazioni deivesi di Passano e Piazza, e quindi dell'unica podesteria di Moneglia nel capitaneato di Levanto.
Come tutte le coste tirreniche italiane, nei vari secoli anche Framura dovette difendersi dalle razzie turche, come testimoniano le sue tre torri di avvistamento.
Nel 1797 alla caduta della Repubblica genovese e con la dominazione napoleonica la municipalità di Framura rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Vara, con capoluogo Levanto, nell'ambito della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Framura rientrò nel VII cantone, capoluogo Deiva Marina, della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del V cantone del Mesco nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Caduto l'Impero napoleonico, nel 1815 fu inglobato nella provincia di Levante del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.
Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Levanto del circondario di Levante facente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana della Riviera Spezzina. Dal 5 dicembre 2014 al maggio 2019 ha fatto parte dell'Unione dei comuni Cinque Terre-Riviera.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]- Stemma
«Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono rappresentate, su sfondo azzurro, tre torri d'argento, merlate alla guelfa, fondate sul declino di un monte.[5]»
- Gonfalone
«Drappo partito di azzurro e di bianco...[5]»
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 1º ottobre 1951.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa della Madonna della Neve nella frazione di Anzo.
- Chiesa parrocchiale di San Lorenzo nella frazione di Castagnola. È antichissima ed è già nota nel XIII secolo. Custodisce una Deposizione di Gesù del pittore Luca Cambiaso.
- Chiesa parrocchiale di San Martino nella frazione di Costa, risalente al XII secolo e rimaneggiata tra il XV e XVI secolo.
- Cappella privata dei Santi Bernardo e Pasquale nella frazione di Ravecca.
- Cappella di San Rocco nella frazione di Setta. Decorata con rifiniture e stucchi di fine Settecento, in stile neoclassico, vi si custodisce il dipinto della Madonna col Bambino e i santi Rocco e Nicola, opera databile tra il XII e il XVIII secolo.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Antico ospitale presso il centro storico della frazione di Costa. Secondo una lapide, apposta sulla facciata dell'edificio, fu voluto da Giuliano de Dugo e sarebbe risalente al 27 dicembre 1400.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Torre carolingia (IX secolo), nella frazione di Costa.
- Torri di guardia del XVI secolo, risalenti alla dominazione genovese, nelle frazioni di Anzo e Setta.
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]- Orto botanico di Apicchi. Raccoglie alcune specie provenienti dai diversi ambienti del monte Serro tra i quali il timo e il finocchio di mare.
- Scoglio Ciamia.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Framura sono 29[8].
Istituzioni, enti e associazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Associazione culturale "La Massocca" (la radice dell'albero).
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è costituito dalle cinque frazioni di Anzo, Castagnola, Costa, Ravecca, Setta (sede del municipio) per un totale di 18,86 km².[9]
Confina a nord con il comune di Carrodano, ad ovest con quello di Deiva Marina, a sud est con quello di Bonassola e con quello di Levanto a nord est. La costa prominente è bagnata dal mar Ligure.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia framurese si basa soprattutto sulle attività recettive del turismo, sia vacanziero sia enogastronomico. Particolarmente sviluppato è il settore commerciale, con piccoli esercizi, solitamente a conduzione familiare.
Dalle cave viene estratto il marmo rosso di Levanto.
La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della bandiera blu per la qualità delle sue spiagge.
Il comune fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[10].
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il centro di Framura è attraversato principalmente dalla strada provinciale 41 che gli permette il collegamento stradale con la provinciale 40, nel comune di Deiva Marina, e la provinciale 42 di Reggimonti nel comune di Bonassola. Presso la frazione di Castagnola, proseguendo la strada provinciale 41, verso nord, si va ad intersecare con la strada statale 1 Via Aurelia, dove in direzione est si prosegue per La Spezia, oppure in direzione ovest, si continua per il passo del Bracco, il passo del Tagliamento e infine nella città di Sestri Levante (GE).
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Framura è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Genova-Pisa.
Mobilità urbana
[modifica | modifica wikitesto]La stazione ferroviaria, nei pressi del mare, è collegata alla zona alta di Framura (località Setta, Ravecca, Costa) tramite un servizio autobus a cura dell'ATC. Costa è servita anche da mezzi di AMT che collegano le località a Deiva Marina, Montaretto, Bonassola, Levanto e Sestri Levante (GE).
Piste ciclabili
[modifica | modifica wikitesto]Framura è collegata al confinante comune di Bonassola grazie a una pista ciclabile; essa si sviluppa lungo il vecchio sedime ferroviario della Genova-Pisa, spostata verso monte nel 1970, e termina nel comune di Levanto per un totale di circa 5 km.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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27 giugno 1985 | 19 maggio 1990 | Ubaldo Carfagno | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
19 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Ubaldo Carfagno | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Luigi Passano | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Luigi Passano | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giobatta Chiono | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Andrea Da Passano | Partito Democratico | Sindaco | |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Andrea Da Passano | Noi di Framura (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Andrea Da Passano | Noi di Framura (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
10 giugno 2024 | in carica | Andrea Da Passano | Noi di Framura (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]- U.S. Framura Montaretto, militante nel campionato di Seconda Categoria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
- ^ a b Framura, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
- ^ Framura, decreto 1951-10-01 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 26 settembre 2021.
- ^ Comune di Framura, su Comuni-Italiani.it. URL consultato il 23 settembre 2016.
- ^ Scheda sul sito de I borghi più belli d'Italia
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elena Pongiglione Favole di Framura Prefazione di Beatrice Solinas Donghi, A Compagna, Genova 1984
- Beatrice Coltelli Cìama a Ciamàva. Analisi socio-Visuale di una comunità ligure: Framura Collaborazioni di Costantino Cipolla, Bruno Grancelli, Gianni Buosi. Tesi di laurea all'Università di Bologna pubblicata con il contributo del Comune di Framura e di altri Enti e privari. Ed EFFE e ERRE, Trento 1993
- Erminia Tropea Mayer San Martino di Framura Pieve tra cielo e mare pubblicato con il contributo del Comune di Framura, Centro stampa Arola, La Spezia 1999
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Framura
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Framura
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.framura.sp.it.
- Framura, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 239712492 |
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