Emanuele Trigona

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Emanuele Trigona

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVII, XXVIII, XXIX
CollegioUnico nazionale
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato17 aprile 1939 –
LegislaturaXXX
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in ingegneria
ProfessioneDirigente d'azienda

Emanuele Trigona de Grasset, nobile dei marchesi di Canicarao (Firenze, 16 luglio 1878Firenze, 1º gennaio 1953), è stato un ingegnere, dirigente d'azienda e politico italiano.

Di nobile famiglia siciliana, nacque a Firenze il 16 luglio 1878 da Giuseppe, IX marchese di Canicarao, e da Maria Carolina dei conti de Grasset, di cui era figlio secondogenito.[1]

Laureato in ingegneria, iniziò subito dopo la sua attività lavorativa in ambito industriale.[2] Possidente, fu dirigente delle acciaierie di San Giovanni Valdarno e di Piombino.[2]

Aderì al Partito Nazionale Fascista, nelle cui file fu deputato alla XXVII, XXVIII, XXIX legislatura, e senatore alla XXX legislatura. Sottosegretario di Stato al Ministero delle corporazioni (1929-1932), fu successivamente presidente dell'Alfa Romeo per incarico dell'IRI (1933), presidente della Società "Anonima Fondiaria" di Firenze, amministratore delegato della Società "Magona d'Italia", e presidente del Consiglio superiore delle miniere.

Decaduto da senatore nel 1945, morì celibe e senza figli[3] a Firenze il 1º gennaio 1953.

  1. ^ V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 6, Forni, 1981, p. 714.
  2. ^ a b E. Savino, La nazione operante. Albo d'oro del fascismo, profili e figure, 3000 illustrazioni, Istituto geografico De Agostini, 1937, p. 455.
  3. ^ A. Parronchi, Lettere a Vasco, Polistampa, 1996, p. 191.

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