Daniele Barbaro
Daniele Barbaro patriarca della Chiesa cattolica | |
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Ritratto di Daniele Barbaro, attorno al 1561-1565, opera di Paolo Veronese, presso il Rijksmuseum di Amsterdam | |
Incarichi ricoperti | Patriarca di Aquileia (1550-1570) |
Nato | 8 febbraio 1514 a Venezia |
Nominato patriarca | 17 dicembre 1550 da papa Giulio III |
Deceduto | 13 aprile 1570 (56 anni) a Venezia |
Daniele Matteo Alvise Barbaro (Venezia, 8 febbraio 1514 – Venezia, 13 aprile 1570) è stato un patriarca cattolico e umanista italiano, studioso di filosofia, matematica e ottica.
È noto soprattutto come traduttore e commentatore del trattato De architectura di Marco Vitruvio Pollione e per il trattato La pratica della perspettiva.[1]
Importanti furono i suoi studi sulla prospettiva e sulle applicazioni della camera oscura, dove utilizzò un diaframma per migliorare la resa dell'immagine. Uomo colto e di ampi interessi, fu amico di Andrea Palladio, Torquato Tasso e Pietro Bembo. Commissionò a Palladio Villa Barbaro a Maser e a Paolo Veronese numerose opere, tra cui due suoi ritratti.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Daniele Matteo Alvise Barbaro o Barbarus fu figlio di Francesco di Daniele Barbaro ed Elena Pisani, figlia del banchiere Alvise Pisani e Cecilia Giustinian. Suo fratello minore fu l'ambasciatore Marcantonio Barbaro. Barbaro studiò filosofia, matematica e ottica all'Università di Padova.
Fu ambasciatore della Serenissima presso la corte di Edoardo VI a Londra, dall'agosto 1549 al febbraio 1551[2], e come rappresentante di Venezia al Concilio di Trento.
Nipote del patriarca di Aquileia Giovanni Grimani, fu suo coauditore nella sede patriarcale di Aquileia. Il 17 dicembre 1550 venne promosso in concistoro a patriarca "eletto" di Aquileia (coadiutore), con diritto di futura successione, ma non assunse mai la guida del patriarcato[2] perché morì prima dello zio. All'epoca tale carica era quasi una questione di famiglia per i Barbaro, infatti furono patriarchi di Aquileia ben 4 Barbaro fra il 1491 e il 1622:
- Ermolao Barbaro il Giovane, patriarca di Aquileia dal 1491 al 1493,
- Daniele Barbaro, patriarca di Aquileia dal 1550 al 1570,
- Francesco Barbaro, patriarca di Aquileia dal 1593 al 1616,
- Ermolao II Barbaro († 1622), patriarca di Aquileia dal 1616.
Fu forse nominato cardinale in pectore da papa Pio IV nel concistoro del 26 febbraio 1561 e mai pubblicato[3].
Solo i Grimani, con cui erano imparentati, occuparono più volte il patriarcato (ben sei).
Partecipò a varie sedute del Concilio di Trento a partire dal 14 gennaio 1562 fino alla sua chiusura nel 1563, e fu un importante studioso. Si occupò in primis della traduzione del De Architectura di Vitruvio[4] e i rapporti con gli scritti di Plinio[5], con le fonti antiche e moderne.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Tra le sue maggiori opere:
- Un'edizione dei Commentarii di Aristotele Retorica del suo prozio Ermolao Barbaro il Giovane, Venezia, 1544.
- un'edizione dei Compendium scientiae naturalis Ermolao Barbaro il Giovane, Venezia, 1545.
- I dieci libri dell'architettura di M. Vitruvio tradutti et commentati da monsignor Barbaro, Venezia, 1556. Una traduzione in italiano del De architectura di Marco Vitruvio Pollione. Di essa pubblicò anche una versione in latino intitolata M. Vitruvii de architectura, Venezia, 1567. Le illustrazioni dell'opera del Barbaro furono realizzate da Andrea Palladio.
- La pratica della perspettiva, Venezia, Camillo Borgominieri & Rutilio Borgominieri, 1569. Un importante trattato sulla geometria, prospettiva e scienza della pittura.[1]
- De Horologiis describendis libellus, Venezia, Biblioteca Marciana, Cod. Lat. VIII, 42, 3097. Un trattato, non pubblicato e non finito, sulla costruzione delle meridiane; in seguito si scoprì che il testo affrontava la tecnica di strumenti come l'astrolabio, il planisfero di Juan de Rojas, il bacolo, il triquetrum e olometro di Abel Foullon.
- Cronache, probabilmente riprese da Giovanni Bembo nella Cronaca Bemba.
- Aurea in quinquaginta Davidicos Psalmos doctorum graecorum catena interpretante Daniele Barbaro electo patriarcha Aquileiensi, Venetiis, apud Georgium de Caballis, 1569.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b La pratica della perspettiva, 1569, consultabile online (testo italiano + tavole originali)
- ^ a b Giuseppe Trebbi, Barbaro Daniele, in Nuovo Liruti: dizionario biografico dei friulani. 2: l'età veneta. A-C, Forum editrice universitaria, Udine 2009, p. 374
- ^ Eubel, Hierarchia Catholica Medii et Recentoris Aevi, III, p. 39, che cita gli Acta camerarii 9, f. 37 e gli Acta vicecancellarii 8, f 7
- ^ F. Canali, Tra Firenze e Venezia: Daniele Barbaro, Andrea Palladio ... Cosimo Bartoli e Giorgio Vasari, in <<Bollettino della Società di Studi Fiorentini>>, 22, 2013.
- ^ F. Canali, Plinio il Vecchio, Leon Battista Alberti e le fonti antiche e moderne nei "Commentari" a Vitruvio di Daniele Barbaro e il contributo di Andrea Palladio, in <<Studi veneziani>>, 60, 2010.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Louis Cellauro, Daniele Barbaro and Vitruvius: the architectural theory of a Renaissance humanist and patron, Papers of the British School at Rome, 72 (2004), pp. 293–329
- Pio Paschini, Daniele Barbaro letterato e prelato veneziano del Cinquecento, Rivista di storia della chiesa in Italia, 6 (1962), pp. 73–107.
- Władysław Tatarkiewicz, History of Aesthetics, vol. III: Modern Aesthetics, edited by D. Petsch, translated from the Polish by Chester A. Kisiel and John F. Besemeres, The Hague, Mouton, 1974.
- Robert Devreesse, La chaine sur les psaumes de Daniele Barbaro, in Revue Biblique, vol. 33, n. 1, 1924, pp. 65-81, JSTOR 44102732.
- Giovanni Mercati, Il Niceforo della Catena di Daniele Barbaro e il suo commento del Salterio, in Biblica, vol. 26, 1945, pp. 153-81.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Daniele Barbaro
- Wikiquote contiene citazioni di o su Daniele Barbaro
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Daniele Barbaro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bàrbaro, Daniele, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giovanni Vacca, BARBARO, Daniele, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- (EN) Daniele Barbaro, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Daniele Barbaro, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Giuseppe Alberigo, BARBARO, Daniele Matteo Alvise, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 6, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1964.
- Daniele Barbaro, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.
- Opere di Daniele Barbaro, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Daniele Barbaro, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Daniele Barbaro, su Goodreads.
- (EN) David M. Cheney, Daniele Barbaro, in Catholic Hierarchy.
- Daniele Barbaro, su museogalileo.it – Museo Galileo, Firenze. URL consultato il 21 ottobre 2017.
- Daniele Barbaro (1514 - 1570), su mathematica.sns.it – Edizione Nazionale Mathematica Italiana, Pisa, Centro di Ricerca Matematica Ennio De Giorgi. URL consultato il 21 ottobre 2017.
- (EN) Salvador Miranda, Barbaro, Daniele Matteo Alvise, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 21 ottobre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4959495 · ISNI (EN) 0000 0001 2118 5823 · SBN RAVV023708 · BAV 495/27112 · CERL cnp01231071 · ULAN (EN) 500128024 · LCCN (EN) n83137691 · GND (DE) 119046024 · BNE (ES) XX1512255 (data) · BNF (FR) cb12099680m (data) · J9U (EN, HE) 987007275136805171 · NSK (HR) 000470984 · CONOR.SI (SL) 123244643 |
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