Massimo Podenzana

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Massimo Podenzana
Podenzana alla Brescialat nel 1995
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada
Termine carriera2001
Carriera
Squadre di club
1987-1989Atala
1990-1992Italbonifica
1993-1994Navigare
1995Brescialat
1996Carrera Jeans
1997-2001Mercatone Uno
Nazionale
1985-1986Italia (bandiera) Italia Dilettanti
1993-1994Italia (bandiera) Italia
Carriera da allenatore
2001-2002Mercatone Uno
2003Team Nippon Hondo
2004Team Nippo
2005-2010Ceramica Flaminia
2011-2012Team Type 1
2013-Novo Nordisk
Palmarès
 Mondiale
BronzoGiavera del Mont. 1985Cronosq.
ArgentoColorado Spring 1986Cronosq.
Statistiche aggiornate al dicembre 2019

Massimo Podenzana (La Spezia, 29 luglio 1961) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada italiano. Tra i dilettanti fu medaglia d'argento e di bronzo ai mondiali nella cronometro a squadre; professionista dal 1987 al 2001, ottenne una vittoria di tappa al Giro d'Italia e una al Tour de France, e due titoli nazionali in linea. Dal 2011 è direttore sportivo del Team Type 1, poi diventato Team Novo Nordisk.[1]

Si mise in luce da dilettante conquistando nel 1985 e nel 1986 rispettivamente il bronzo e l'argento nella prova della 100 km a squadre ai campionati del mondo. Nel 1984 vinse il Giro del Veneto e delle Dolomiti, mentre nel 1986 fu secondo al Giro d'Italia dilettanti, battuto dal sovietico Aleksandr Krasnov.

Passò professionista nel 1987, vestendo i colori dell'Atala-Ofmega. Nel 1988, al Giro d'Italia, fu protagonista di una lunga fuga che lo portò ad aggiudicarsi la tappa di Rodi Garganico e a indossare per nove giorni la maglia rosa.[2] Tornò alla vittoria nel 1993, aggiudicandosi a Prato il Gran Premio Industria e Commercio (valido anche come campionato italiano) ed il Gran Premio di Camaiore con i colori dell'Italbonifica-Navigare. Nel 1994 riconfermò la maglia tricolore a Cles, vincendo il Trofeo Melinda.

Nel 1995 vinse il Giro di Toscana in maglia Brescialat, mentre il 15 luglio 1996 vinse la quindicesima tappa del Tour de France con la maglia della Carrera-Longoni Sport, riuscendo ad anticipare lo sprint del gruppo con uno scatto ai 4 chilometri dall'arrivo. Podenzana non era nuovo ad imprese del genere, avendo già vinto alla stessa maniera uno dei due campionati italiani.

Nel 1997 passò alla Mercatone Uno dove sarà gregario di Marco Pantani nelle principali corse a tappe. Il 2 giugno di quell'anno si classificò secondo nella tappa del Passo del Tonale al Giro d'Italia superato solo dal colombiano José Jaime González dopo una lunga fuga. Nel 1998 fu un prezioso gregario per Marco Pantani nella vittoria al Giro d'Italia; pur avendo 37 anni, risultando dunque il più vecchio del gruppo, in classifica generale quell'anno fu undicesimo. Nel 1999 vinse il Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano. Lasciò l'attività agonistica nel 2001.

Dopo il ritiro

[modifica | modifica wikitesto]

Nelle stagioni successive al ritiro rimase nella squadra del patron Romano Cenni, la Mercatone Uno, in qualità di direttore sportivo. Dal 2005 al 2010 fu attivo nello staff tecnico della squadra italo-irlandese Ceramica Flaminia, mentre dal 2011 collabora con gli statunitensi del Team Type 1 (divenuto Team Novo Nordisk nel 2013) affiancando Vassili Davidenko.[1]

1987: non partito (12ª tappa)
1988: 41º
1989: ritirato (21ª tappa)
1990: 37º
1991: 52º
1992: 79º
1993: 53º
1994: 7º
1995: non partito (14ª tappa)
1997: 17º
1998: 11º
1999: non partito (21ª tappa)
1995: 26º
1996: 61º
1997: 24º
1998: 37º
2000: 73º
1993: 74º
1994: 29º

Classiche monumento

[modifica | modifica wikitesto]
1990: 64º
1991: 118º
1992: 147º
1994: 55º
1995: 59º
1996: 134º

Competizioni mondiali

[modifica | modifica wikitesto]
Giavera del Montello 1985 - Cronosquadre Dilettanti: 3º
Colorado Springs 1986 - Cronosquadre Dilettanti: 2º
Oslo 1993 - In linea Professionisti: 31º
Agrigento 1994 - In linea Elite: ritirato

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  • Borraccia d'Oro: 2009
  1. ^ a b PODENZANA MASSIMO, su uci.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  2. ^ Beppe Conti, 100 storie del Giro, Torino, Graphot Editrice, 2008, p. 149, ISBN 88-89509-67-8.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]