Jan Baptist Weenix

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L'attraversamento del fiume (1647)

Jan Baptist Weenix (Amsterdam, 1621Utrecht presso il castello Huis ter Mey[1], 1660-1661) è stato un pittore, incisore e disegnatore olandese del cosiddetto Secolo d'oro.

Pernice morta (1650 c.)

Figlio dell'architetto Johannes Weenix[2], fu inizialmente apprendista presso un libraio e poi presso un confezionatore di tende, ma la passione per l'arte lo spinse a dedicarsi alla pittura[3]. Studiò probabilmente ad Amsterdam presso Jan Micker[3], fratello del pittore Barent Micker, marito della sorella Lijsbeth[2]. In seguito ebbe altri insegnanti: Abraham Bloemaert ad Utrecht[1][3][4], Claes Moeyaert per due anni ad Amsterdam[4], il cui stile assimilò così bene da rendere difficile distinguere le sue opere da quelle del maestro[3], e Cornelis van Poelenburch[5].

Nel 1639 sposò Justina d'Hondecoeter, figlia del pittore paesaggista Gillis d'Hondecoeter e sorella di Gijsbert e Nicolaes d'Hondecoeter, anch'essi pittori paesaggisti, dalla quale ebbe due figli Jan Weenix, pittore paesaggista, ritrattista e di nature morte e Gillis, di cui poco è noto[2].

Dal 1642 al 1646, visse in Italia, a Roma[1] dove si affiliò alla Schildersbent[4]. Fu pittore designato presso il Cardinal Pamphili, ma fu costretto a ritornare in patria per l'opposizione della famiglia della moglie al ricongiungimento di questa con Jan Baptist a Roma, nonostante il cardinale avesse dato disposizioni per il suo viaggio[3]. Al suo ritorno nei Paesi Bassi, iniziò a chiamarsi Giovanni Battista e continuò a dipingere paesaggi italiani con rovine di antichi edifici e figure abbigliate modernamente[1], caratterizzati da una luce brillante e buona esecuzione[6], il cui stile ricorda molto quello delle opere di Nicolaes Berchem[1]. Perciò fu classificato tra i pittori paesaggisti Dutch Italianates[4].

La prima opera conosciuta di quest'artista è un disegno datato e firmato di un paesaggio italiano con capre e pecore, un pastore fermo presso un pilastro di fattezze classiche e un gran numero di alberi (1644). Tra i suoi primi quadri vi è Tobia dormiente (1642), che mostra l'influenza di Claes Moeyaert e Rembrandt[4].

Lavorò per il Barone Willem Vincent von Wyttenhorst, uno dei maggiori collezionisti di dipinti Dutch Italianates dell'epoca, in occasione della compilazione di un dettagliato catalogo della sua collezione tra il 1651 e il 1659[7].

Nella parte finale della sua vita modificò radicalmente il suo stile, dedicandosi alla pittura di nature morte e di ritratti. Il figlio Jan seguì le orme del padre dedicandosi alla pittura secondo questo stile particolarmente dettagliato[1].

Jan Baptist era solito dipingere con cortorni flessuosi e utilizzando colori liquidi e ricchi, rivelando le qualità apprezzate dagli artisti e dai collezionisti di epoca più tarda[4]. Ottenne i migliori risultati nella pittura di scene pastorali e di animali[8]. Dipingeva sia quadri di piccole che di grandi dimensioni: questi ultimi sono fra le sue opere migliori, come ad esempio Il figliol prodigo, da cui Nicolaes Verkolje ottenne un'incisione[3]. Era noto per il suo eccezionale talento e facilità nel dipingere[9] e per la rapidità nell'esecuzione delle sue opere[3]. È considerato uno dei migliori pittori di uccelli della scuola olandese[3].

Tra i suoi allievi sono annoverati Melchior d'Hondecoeter[4], il figlio Jan[10] e forse Nicolaes Berchem[11].

Le sue opere sono presenti in svariati musei nelle città di Amsterdam, Anversa, Berlino, Brighton, Cleveland, Dresda, Edimburgo, Glasgow, Londra, New York, Parigi, Rotterdam, Utrecht, Vienna[1].

  • Paesaggio italiano con capre e pecore, un pastore fermo presso un pilastro di fattezze classiche e un gran numero di alberi, 1644, Albertina, Vienna
  • Roland E. Fleischer, Susan Scott Munshower, Susan C. Scott, The Age of Rembrandt: studies in seventeenth-century Dutch painting , The Pennsylvania State University, 1988, pagg.171 e 174
  • Haldane Macfall, A History of Painting: The Dutch Genius Part Five, 2004, pag.232
  • National Gallery (Great Britain),Ralph Nicholson Wornum, Descriptive and historical catalogue of the pictures in the National Gallery, Eyre e Spottiswoode, Londra, 1863, pag.257
  • Cardinal Joseph Fesch, George, Galerie de feu S.E. le cardinal Fesch: ou, Catalogue raisonné des tableaux de cette galerie, 1844, pag.8
  • Franz Kugler, Gustav Friedrich Waagen, Handbook of painting: The German, Flemish, and Dutch schools, vol.II, John Murray, Londra, 1860, pag.421
  • The Art-Union, mensile d'arte, Volume X, pubblicato da Chapman e Hall, Londra, 1848, pag.246
  • Shearjashub Spooner, Anecdotes of Painters Engravers Sculptors and Architects and Curiosities of Art, New York, 1853, pag.162
  • Anke A. Van Wagenberg-Ter Hoeven, Jan Baptist Weenix & Jan Weenix: The Paintings, Zwolle: Waanders & De Kunst, 2018 ISBN 9789462621596

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