Coppa Intercontinentale 1993 (calcio)
Coppa Intercontinentale 1993 Toyota Cup 1993 | |
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Competizione | Coppa Intercontinentale |
Sport | Calcio |
Edizione | 32ª |
Organizzatore | UEFA e CONMEBOL |
Date | 12 dicembre 1993 |
Luogo | Tokyo, Giappone |
Partecipanti | 2 |
Impianto/i | National Stadium |
Risultati | |
Vincitore | San Paolo (2º titolo) |
Secondo | Milan |
Statistiche | |
Miglior giocatore | Toninho Cerezo[1] |
Cronologia della competizione | |
La Coppa Intercontinentale 1993 (denominata anche Toyota Cup 1993 per ragioni di sponsorizzazione) è stata la trentaduesima edizione del trofeo riservato alle squadre vincitrici della Coppa dei Campioni e della Coppa Libertadores, vinta dal San Paolo, al suo secondo titolo.
Avvenimenti
[modifica | modifica wikitesto]L'edizione del trofeo - l'ultima a venire disputata a mezzogiorno (ora di Tokyo), quando in Italia erano le 4 del mattino - vide contendersi il titolo i campioni in carica del San Paolo e i vicecampioni d'Europa del Milan: quest'ultima squadra partecipò alla competizione in sostituzione dei detentori della Champions League, i francesi dell'Olympique Marsiglia, i quali vennero esclusi dal torneo in base alle squalifiche derivanti dallo scandalo conosciuto come Affaire VA-OM[2].
L'approdo alla finale degli italiani è condizionato da un equivoco legislativo riguardante la posizione di Savićević[3], che espulso nel match di due anni prima - quando militava nella Stella Rossa - viene ritenuto non schierabile da Capello a causa di una errata comunicazione da parte dell'UEFA. Nonostante l'organismo abbia in seguito rettificato la propria posizione, consentendo a Savićević di partecipare alla partita, l'allenatore dei rossoneri sceglie comunque di escluderlo dai convocati per la trasferta in terra giapponese, schierando solamente tre stranieri ed affidando proprio ad uno di questi, l'incontrista Desailly, il ruolo di regista[2].
L'atteggiamento inizialmente attendista adottato dal tecnico brasiliano Telê Santana vede prevalere nella parte iniziale dalla partita il Milan, che coglie una traversa dopo pochi minuti con Massaro. Dopo 19 minuti Palhinha raccoglie un cross di Cafu e regala il vantaggio all'undici sudamericano, anticipando Alessandro Costacurta.
L'inizio della ripresa vede la società meneghina raggiungere subito il pareggio grazie a Massaro, su assist di Papin. 11 minuti più tardi è Albertini a farsi anticipare da Cerezo per il nuovo vantaggio paulista. Al minuto 81 Papin riporta il punteggio sul 2-2 e la gara sembra destinata a protrarsi ai supplementari, anche a causa delle numerose energie profuse dalle due formazioni. Quando mancano solo 3 minuti al termine dei tempi regolamentari però un passaggio filtrante di Cerezo causa una goffa uscita di Rossi, che ribatte la palla sui piedi dell'attaccante Müller, il quale mette così la firma sul definitivo vantaggio della propria squadra.
Il trofeo fu perciò vinto nuovamente dai brasiliani, che con questo successo divennero l'ultima compagine ad aggiudicarsi la competizione per due edizioni consecutive; considerando la Coppa del mondo per club FIFA, che dal 2005 ha preso il posto della Coppa Intercontinentale, questo risultato è rimasto ineguagliato fino al 2017, quando venne realizzato anche dal Real Madrid. Cerezo, autore di una rete e di un assist, fu nominato miglior giocatore dell'incontro[4].
Nel 2017, la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di "campione del mondo FIFA", inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del mondo per club.[5][6][7]
Tabellino
[modifica | modifica wikitesto]Tokyo 12 dicembre 1993, ore 12:00 UTC+9 | Milan | 2 – 3 | San Paolo | Stadio Nazionale di Tokyo (52.275 spett.)
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Toyota Cup - Most Valuable Player of the Match Award, rsssf.com
- ^ a b Carlo Felice Chiesa, Regine del mondo - La storia della Coppa Intercontinentale, in Calcio 2000, n. 27, febbraio 1999, p. 75.
- ^ L Granello, SAVICEVIC PRESENTE, MA INGIUSTIFICATO, in Repubblica.it, 10 dicembre 1993. URL consultato il 21 maggio 2018.
- ^ Chiesa, pp. 76.
- ^ Cfr. (EN) FIFA Council approves key organisational elements of the FIFA World Cup, su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, 27 ottobre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).; (EN) FIFA Club World Cup 2017: Statistical Kit (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, pp. 15, 40-42. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).; Mondiale per club: il Real cerca l'allungo, su it.uefa.com, 13 dicembre 2017.
- ^ Sebbene non promuova l'unificazione statistica dei tornei, la FIFA è l'unica organizzazione con giurisdizione mondiale al di sopra delle confederazioni continentali e quindi, l'unica che può conferire un titolo di tale livello, ergo, il titolo assegnato dalla stessa federazione mondiale ai vincitori della Coppa Intercontinentale è formalmente un titolo mondiale FIFA, cfr. (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).; (EN) FIFA, FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, aprile 2016, p. 19.
- ^ Cfr. (ES) FIFA acepta propuesta de CONMEBOL de reconocer títulos de copa intercontinental como mundiales de clubes, su conmebol.com, 29 ottobre 2017.; (ES) La FIFA reconoció de manera oficial a la Copa Intercontinental, su diariovivo.com, 27 ottobre 2017.; (ES) FIFA reconoce Intercontinentales como Mundiales, su espndeportes.espn.com, 27 ottobre 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Statistiche su linguasport.com, su linguasport.com.