Beaverite-(Zn)

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Beaverite-(Zn)
Classificazione Strunz (ed. 10)7.BC.10[1]
Formula chimicaPb(Fe3+2Zn)(SO4)2(OH)6[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotrigonale[3]
Classe di simmetriaesagonale scalenoedrica
Parametri di cellaa = 7,3028(2) Å, c = 17,0517(4) Å, V = 787,56(4) ų, Z = 3[3]
Gruppo puntuale3m
Gruppo spazialeR 3m[3]
Proprietà fisiche
Densità calcolata4,25[3] g/cm³
Sfaldaturaassente[3]
Fratturaassente[3]
Coloreda giallo brunastro a giallo[3]
Lucentezzada vitrea a subadamantina[3]
Opacitàtrasparente[3]
Strisciogiallo ocra[3]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La beaverite-(Zn) è un minerale appartenente al gruppo dell'alunite analoga alla beaverite-(Cu) ma contenente Zn al posto del Cu, dalla quale deriva il nome. Questo minerale è stato descritto nel 2008 in base ad una scoperta avvenuta nella miniera di Mikawa presso il villaggio di Mikawa facente parte della città di Aga, distretto di Higashikanbara, prefettura di Niigata, Giappone.[3]

Al nuovo minerale venne attribuito il nome di zincobeaverite ma la proposta non venne accettata dall'IMA e quindi la pubblicazione dei dati avvenne denominandola "Zn-bearing beaverite" (beaverite ricca di Zn). In seguito alle revisioni della nomenclatura del supergruppo dell'alunite, le fu attribuito il nome di beaverite-(Zn).[3]

La beaverite-(Zn) è stata trovata sotto forma di croste terrose.[3]

Origine e giacitura

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La beaverite-(Zn) è stata scoperta all'interno di fessure e cavità presenti negli aggregati di anglesite, galena, pirite, sfalerite e quarzo. È un minerale secondario formatosi nella zona di ossidazione dei giacimenti di rame, piombo e zinco di origine idrotermale generati dall'attività vulcanica durante il miocene.[3]

  1. ^ (EN) Beaverite-(Zn), su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2013.
  2. ^ (EN) P. Williams et al., IMA Commission on new minerals, nomenclature and classification (CNMNC) Newsletter 9. New minerals and nomenclature modifications approved in 2011 (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 75, 2011, pp. 2535-2540. URL consultato il 1º luglio 2013.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) D. Belakovskiy et al., New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 1523-1530. URL consultato il 1º luglio 2013.

Collegamenti esterni

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