Porta del Parlascio
Porta del Parlascio Mura di Pisa | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Pisa |
Coordinate | 43°43′21.59″N 10°24′08.31″E |
Informazioni generali | |
Termine costruzione | tra il V e IX secolo |
Informazioni militari | |
Eventi | Inglobata nel Bastione del Parlascio nel 1544 |
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La porta del Parlascio, a Pisa, era una delle due porte di rappresentanza (l'altra era la Porta del Leone) delle mura di Pisa, ossia quelle particolari porte cittadine attraverso le quali venivano fatte passare le persone più in vista dell'epoca. Questa, nel particolare, conduceva in modo egualmente rapido sia al centro religioso della città (Piazza del Duomo), sia al centro politico (Piazza delle Sette Vie).
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La porta è di origini sicuramente più antiche rispetto alle altre porte cittadine, essendo presente anche nelle mura altomedioevali e, forse, anche in epoca Romana: il nome Parlascio infatti fa ritenere che in quella zona ci fosse stato un anfiteatro, da una storpiatura del latino perilasium ("anfiteatro").[1] Assieme alla Porta Aurea era l'unica tra le porte della cinta muraria ad avere delle decorazioni. La sua costruzione risale al 1157 (secondo il calendario pisano) ovvero al quarto e quinto lotto della costruzione delle mura cittadine e presenta un'ampiezza del fornice di sei metri e un'altezza comparabile alle mura stesse.[2]
Dopo l'occupazione fiorentina questa importante porta fu dapprima ridimensionata più volte e in seguito fu costruita una controporta su progetto di Filippo Brunelleschi. Nel 1543 la posta fu definitivamente chiusa costruendo un bastione pentagonale esterno, detto anch'esso "del Parlascio", realizzato nel 1543 da Giovanni D'Alessio d'Antonio detto Nanni Unghero[3][4] e fu aperta una nuova porta poco distante: Porta a Lucca.
La porta si trova oggi in condizioni di abbandono, essendo chiusa dalla parte interna e ostruita dal bastione, chiuso anch'esso, dalla parte esterna.
Galleria d'immagini
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Decorazione dello stipite sinistro
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Apertura in occasione delle giornate FAI di primavera
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Damiano Iacobone, Gli anfiteatri in Italia tra tardo antico e medioevo, Roma, Gangemi, 2008, p. 75.
- ^ Marco Giorgio Bevilacqua, Filippo Brunelleschi e la Torre del Parlascio a Pisa, su La Torre, 26 gennaio 2009. URL consultato il 25 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2009).
- ^ A.Baldassari e C.Raffaelli, Il bastione del Parlascio a Pisa in Brunelleschi, l'opera completa, Electra 1976
- ^ Mura e Porta del Parlascio, su turismo.pisa.it. URL consultato il 17 agosto 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Gianfaldoni, Chiese e Porte nella storia di Pisa, Pontedera, CLD libri, 2007, ISBN 978-88-7399-199-1.
- Paola Pisani Paganelli, La porta negata. Storia della Porta del Parlascio, Pisa, Felici, 2013, ISBN 978-88-6019-646-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porta del Parlascio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Un articolo esaustivo sulla Porta del Parlascio, su rivistalatorre.it (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2009).
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