Isosorbide

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Isosorbide
Struttura chimica dell'isosorbide
Struttura chimica dell'isosorbide
Nome IUPAC
(3R,3aR,6S,6aR)-esaidrofuro[3,2-b]furan-3,6-diolo
Nomi alternativi
D-isosorbide
1,4:3,6 dianidro-D-sorbitolo
1,4:3,6 dianidro-D-glucitolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H10O4
Massa molecolare (u)146,16
Aspettosolido bianco
Numero CAS652-67-5
Numero EINECS211-492-3
PubChem12597
DrugBankDBDB09401
SMILES
C1C(C2C(O1)C(CO2)O)O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,30
Temperatura di fusione62,5 °C (335,65 K)
Temperatura di ebollizione372,1 °C (645,25 K)
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)289 (orale, topo)
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---

L'isosorbide è un composto eterociclico derivato dal glucosio. In condizioni standard si presenta come un solido igroscopico, di colorazione biancastra, biodegradabile e termicamente stabile. Trova principalmente applicazione in medicina ed è potenzialmente utilizzabile come combustibile alternativo alle fonti fossili,[1] ottenibile da biomasse.[2]

La prima fase della sintesi dell'isosorbide consiste nella produzione di sorbitolo (un alditolo) per riduzione del glucosio. Il sorbitolo viene quindi sottoposto a reazione di disidratazione e, passando attraverso la formazione dell'intermedio sorbitano, si instaurano infine due legami anidro ottenendo un composto eterociclico caratterizzato dalla presenza di due anelli furanosici.

L'isosorbide è utilizzato come diuretico principalmente nel trattamento dell'idrocefalo e del glaucoma.[3] Altri farmaci derivati dall'isosorbide, come l'isosorbide dinitrato e l'isosorbide mononitrato, sono impiegati nel trattamento dell'angina pectoris. Altri derivati sono usati come diuretici osmotici e nella cura delle varici esofagee. Similmente ad altri donatori dell'ossido nitrico, questi farmaci abbassano la pressione portale tramite vasodilatazione e diminuiscono la gittata cardiaca. L'associazione isosorbide dinitrato/idralazina, usata come antipertensivo per la popolazione afroamericana, rappresenta la prima prescrizione farmaceutica basata sulla razza autorizzata negli Stati Uniti d'America.[4]

L'isosorbide è usato anche nella produzione di polimeri, quali poliesteri o policarbonati, basati su materie prime di origine vegetale.[2][5][6]

  1. ^ Marcus Rose e Regina Palkovits, Isosorbide as a Renewable Platform chemical for Versatile Applications-Quo Vadis?, in ChemSusChem., vol. 5, n. 1, 2012, pp. 167-176, DOI:10.1002/cssc.201100580, PMID 22213713.
  2. ^ a b Hirokazu Kobayashi e Atsushi Fukuoka, Synthesis and utilisation of sugar compounds derived from lignocellulosic biomass, in Green Chem., vol. 15, n. 7, 2013, pp. 1740-1763, DOI:10.1039/C3GC00060E.
  3. ^ (EN) Isosorbide, su PubChem. URL consultato il 23 settembre 2016.
  4. ^ (EN) Ian Whitmarsh e David S. Jones, What's the Use of Race? Modern Governance and the Biology of Difference (PDF), MIT Press, 2010, ISBN 978-0-262-51424-8. URL consultato il 23 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  5. ^ J.C. Bersot, Efficiency Increase of Poly (ethylene terephthalate‐co‐isosorbide terephthalate) Synthesis using Bimetallic Catalytic Systems, in Macromol. Chem. Phys., vol. 212, n. 19, 2011, pp. 2114–2120, DOI:10.1002/macp.201100146.
  6. ^ (EN) Durabio, su m-chemical.co.jp.

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