La pressione venosa portale è la pressione sanguigna nella vena porta: è normalmente tra 5-10 mmHg.[1] L'aumento della pressione venosa portale è definita ipertensione portale[2][3] e può portare a complicanze, come ascite e encefalopatia epatica.
Pressione capillare venosa epatica (PCVE)
[modifica | modifica wikitesto]La PCVE viene utilizzata per stimare la pressione venosa portale, non riflettendo la pressione venosa epatica effettiva portale, ma la pressione sinusoidale. Viene determinata incuneando un catetere in una vena epatica, quindi si rileva pressione del sangue, che riflette la pressione nei sinusoidi; la PCVE infatti sottostima leggermente la pressione portale a causa della circolazione sinusoidale in pazienti senza cirrosi, anche se la differenza è clinicamente insignificante. Nei pazienti con fegato cirrotico le comunicazione intersinusoidali sono interrotte in modo tale che l'equilibrio della pressione sinusoidale non può essere mantenuto e così la PCVE diventa una misura molto più accurata della pressione venosa portale.
Gradiente di pressione venosa epatica (GPVE)
[modifica | modifica wikitesto]La GPVE è una misura clinica del gradiente di pressione tra la PCVE e le pressioni venose epatiche e quindi è una stima della differenza di pressione tra la vena porta e la vena cava inferiore. Una GPVE≥10 mmHg definisce clinicamente un'ipertensione portale e se il valore superasse i 12 mmHg potrebbero evidenziarsi delle emorragie in eventuali varici esofagee.[4] Anche se non ampiamente dimostrato, si raccomanda di monitorarla nelle persone con malattia epatica cronica per valutare la risposta alla terapia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Medscape, Portal hypertension, su emedicine.medscape.com. URL consultato il 14 dicembre 2014.
- ^ Portal Hypertension., in Postgrad Med J, vol. 23, n. 264, Oct 1947, pp. 451-68, PMID 21313474.
- ^ T. Sauerbruch, J. Trebicka, Future therapy of portal hypertension in liver cirrhosis - a guess., in F1000Prime Rep, vol. 6, 2014, p. 95, DOI:10.12703/P6-95, PMID 25374673.
- ^ A. Kumar, P. Sharma; SK. Sarin, Hepatic venous pressure gradient measurement: time to learn!, in Indian J Gastroenterol, vol. 27, n. 2, pp. 74-80, PMID 18695309.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tinsley Randolph Harrison, Malattie del sistema cardiovascolare, in Principi di medicina interna, vol. 2, 16ª ed., Mc Graw Hill, 2005, ISBN 88-386-2999-4.
- John Willis Hurst, Il cuore, 12ª ed., Milano, McGraw-Hill, 2009, ISBN 978-88-386-3943-2.