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Christophe Bertrand
Christophe Bertrand (Strasburgo, 24 aprile 1981 – Strasburgo, 17 settembre 2010) è stato un compositore francese.
Principalmente noto per la sua produzione di musica da camera, che rappresenta la quasi totalità delle opere in catalogo.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver ottenuto medaglie d'oro per pianoforte e musica da camera presso il Conservatorio di Strasburgo, si è esibito ed ha registrato con vari ensemble, tra cui l'Ensemble Accroche-Note e l'Ensemble In Extremis di cui è stato cofondatore; in queste occasioni ha avuto modo di collaborare con compositori come Pascal Dusapin e Ivan Fedele.[2]
Con quest'ultimo ha studiato composizione a partire dal 1996, presso il Conservatorio di Strasburgo, diplomandosi nel 2000 con il massimo dei voti.[2]
Le sue composizioni, dirette tra gli altri da Pierre Boulez, Jonathan Nott, Hannu Lintu, Marc Albrecht, Luc-Marc des Pasquier, sono state eseguite da numerosi ensemble e solisti come l'Ensemble Intercontemporain, il Quartetto Arditti e la Filarmonica di Strasburgo.[2]
Sono state inoltre inserite in tabellone nei maggiori Festival di musica contemporanea in Francia e nel resto d'Europa, tra i quali si ricordano il Festival d'Aix-en-Provence, il Festival di Lucerna, il Beethovenfest Bonn, il Festival Traiettorie di Parma e il Festival di Spoleto.[2]
Muore suicida il 17 settembre 2010 all'età di 29 anni, probabilmente come conseguenza di un disturbo bipolare che soffriva da tempo.[3] Numerosi sono stati gli omaggi in seguito alla sua scomparsa, tra questi ricordiamo Almost Requiem per voce ed ensemble (2013) di Marco Momi e Hollow per clarinetto, violoncello e contrabbasso (2011) di Sebastian Rivas.[4][5]
Premi
[modifica | modifica wikitesto]Tra i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti figurano:
- Prix de la Musique de l'Académie des Marches de l'Est (2001)[6]
- Premio Earplay (2002)[6]
- Premio SACEM Hervé Dugardin (2007)[6]
- Premio André Caplet (2007)[6]
È stato inoltre selezionato dall'Académie française di Roma come artista in residence presso la Villa Medici di Roma per 18 mesi dal 2008 al 2009.[6][7]
Opere scelte
[modifica | modifica wikitesto]Molte delle sue composizioni sono attualmente in catalogo presso l'editrice Suvini Zerboni[1][6], tra queste:
- Skiaï (1998), per cinque strumenti
- Strofa II (1998), per voce femminile, violino e pianoforte
- Strofa IIb (2000), per voce femminile, fluto contralto e pianoforte
- La chute du rouge (2000), per clarinetto, violoncello, vibrafono e pianoforte
- Treis (2000), per violino, violoncello e pianoforte
- Ektra (2001), per flauto
- Yet (2002), per venti musicisti, commissionato dall'Ensemble Intercontemporain
- Iôa (2003), per coro femminile a otto voci
- Haos (2003), per pianoforte, commissionato dal Festival Rendez-vous Musique Nouvelle di Forbach
- Aus (2004), per quattro musicisti, commissionato dalla Radio de Berlin-Brandeburg
- Virya (2004), per quattro musicisti
- Mana (2005), per grande orchestra, commissionato dal Festival di Lucerna
- Madrigal (2005), per soprano ed ensemble
- Quatuor I (2006), per quartetto d'archi, commissionato dal Beethovenfest Bonn
- Sanh (2006) per clarinetto basso, violoncello e pianoforte
- Arashi (2007), per clarinetto
- Vertigo (2007), per due pianoforti e orchestra
- Hendeka (2007), per trio d'archi e pianoforte
- Dall'inferno (2008), per flauto, viola e arpa
- Satka (2008), per flauto, clarinetto, violino, violoncello, percussioni e pianoforte, commissionato dal Festival d'Aix-en-Provence
- Diadème (2008), per soprano, clarinetto e pianoforte, commissionato dall'Ensemble Accroche-Note
- Scales (2009), per ensemble
- Okhtor (2010), per orchestra
- Quatuor II (2010), per quartetto d'archi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (FR) Catalogo, su brahms.ircam.fr. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ a b c d (EN) Biografia, su christophebertrand.fr. URL consultato il 17 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2019).
- ^ (FR) Il suicidio, su musiquecontemporaine.info. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ (FR) Almost Requiem, su brahms.ircam.fr. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ (FR) Hollow, su brahms.ircam.fr. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ a b c d e f Premi e catalogo, su esz.it. URL consultato il 17 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2019).
- ^ Villa Medici, su villamedici.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Christophe Bertrand, Olivier Class, Christophe Bertrand: Écrits, entretiens, analyses et témoignages, Parigi, Hermann, 2015, ISBN 9782705690793.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR, EN) Sito ufficiale, su christophebertrand.fr.
- (EN) Christophe Bertrand, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Christophe Bertrand, su IMDb, IMDb.com.
- (FR) Biografia di Christophe Bertrand, in Brahms - Base de documentation sur la musique contemporaine, Ircam.
- intervista in Francese su Accents n°41
Controllo di autorità | VIAF (EN) 83578102 · ISNI (EN) 0000 0001 1449 8530 · Europeana agent/base/13535 · LCCN (EN) no2009036618 · GND (DE) 135447380 · BNF (FR) cb14823970w (data) |
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