Giornate FAI
Giornate FAI | |
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Coda di visitatori a una Giornata FAI davanti al Palazzo di Giustizia di Roma nel 2019 | |
Luogo | Italia |
Anni | 1993 – in corso |
Frequenza | Due volte l'anno |
Date | Solitamente nel terzo fine settimana di marzo e di ottobre |
Organizzazione | FAI - Fondo per l'Ambiente italiano |
Sito ufficiale | giornatefai.it/ |
Le Giornate FAI, nell'edizione primaverile e autunnale, sono un evento annuale organizzato dal FAI - Fondo per l'Ambiente italiano, un'organizzazione non-profit che dal 1975 si impegna per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La manifestazione è nata, nella versione primaverile, nel 1993[2][3] con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico all'importanza della salvaguardia del patrimonio italiano di storia, arte e natura. Durante le Giornate FAI, luoghi di interesse, normalmente chiusi al pubblico o poco conosciuti come palazzi storici, sedi istituzionali, chiese, giardini e siti archeologici ma anche borghi, aree naturalistiche, piccoli musei, laboratori artigianali, antichi ospedali, teatri, caserme, stadi e siti di archeologia industriale vengono aperti e resi accessibili ai visitatori[4]. Solo qualche esempio di luoghi speciali inaccessibili eccezionalmente aperti (alcuni più volte) per le Giornate FAI: l’Isola Gallinara ad Albenga (SV)[5], la sede RAI di Milano[6], Palazzo Chigi a Roma[7], l’ex carcere del Buoncammino a Cagliari[8] (che detiene il record assoluto di accessi con 28mila visitatori in due giorni nel 2015[9]), la Fortezza del Varignano a Portovenere (SP)[10], la Lanterna del Montorsoli[11] e la cripta del Duomo a Messina[12], l’Isola Bisentina sul Lago di Bolsena (VT)[13] o il castello mediceo di Melegnano (MI)[14].
L’evento, nella cui ideazione e organizzazione spicca il ruolo dei Delegati e volontari FAI[15][1] sul territorio nazionale, si svolge solitamente nel terzo fine settimana di marzo (“Giornate FAI di Primavera”) e di ottobre (“Giornate FAI d’Autunno”)[16] e conta annualmente più di 1.000 aperture in tutta Italia[17][18]. Con il tempo è diventato un appuntamento capace di richiamare quasi un milione di visitatori all’anno[19][20], elemento che contribuisce ad attestarlo come la più grande manifestazione nazionale di piazza dedicata alla valorizzazione dei beni storici, artistici e paesaggistici del Paese[21].
In quella occasione le persone hanno l’opportunità di scoprire angoli nascosti del patrimonio culturale italiano e di contribuire alla sua conservazione e valorizzazione attraverso una donazione finalizzata a sostenere le attività del FAI.
Le “Giornate FAI” di Primavera e d’Autunno si inquadrano infatti nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale[22] (Art 143, c 3, lett a, DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97) nel corso delle quali chi lo desidera può sostenere la Fondazione e i suoi progetti con un contributo libero.
Dal 2012[23] il FAI organizza anche le “Giornate FAI per le Scuole”[24], inizialmente denominate “Mattinate FAI per le Scuole”[25], che si svolgono tutti gli anni a novembre e propongono agli studenti di ogni ordine e grado visite esclusive a luoghi di cultura come chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, condotte dagli “Apprendisti Ciceroni”[26], giovani appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docenti.
Le Giornate FAI di Primavera
[modifica | modifica wikitesto]La prima edizione nel 1993
[modifica | modifica wikitesto]La prima “Giornata FAI di Primavera” si è tenuta il 20 marzo 1993[27][28][29][30][31]. L’evento nasce su ispirazione dell’iniziativa “Monumenti Porte Aperte”[32] che l’anno precedente la Fondazione Napoli Novantanove[33] organizza nel capoluogo campano[34][35] sul modello della manifestazione “Portes Ouvertes sur les Monuments Historiques” avviata in Francia dal 1984 e poi estesasi a diversi Paesi europei con il nome “European Heritage Days”.
In quell’appuntamento d’esordio il FAI apre 82 monumenti in 32 città italiane grazie alla collaborazione di 540 volontari organizzati in 49 Delegazioni territoriali, che coinvolgono quasi 70.000 visitatori[36].
Ricorda il Presidente del FAI Marco Magnifico: “La giornata ebbe un successo travolgente […]. Decine e decine di migliaia di persone corsero a vedere le chiese dimenticate, i palazzi a pezzi, i monumenti meravigliosi dimenticati dagli uomini d’oggi”[37].
Tra i tanti luoghi aperti:
- a Torino sono resi accessibili l’Archivio di Stato, la Biblioteca Reale, Palazzo Barolo, Palazzo Reale e la chiesa di S. Pelagia;
- a Milano, la chiesa di S. Antonio Abate, il Teatro Gerolamo, le Scuole del Sole al Parco Trotter, la Sala Reale della Stazione Centrale e la Sala del Tiepolo a Palazzo Dugnani;
- a Firenze aprono la Cappellina di Palazzo Capponi delle Rovinate, la Cappella Antinori nella chiesa dei Santi Michele e Gaetano, la Cappella dei Papi e gli ex Appartamenti papali in Santa Maria Novella, insieme al Chiostro Grande;
- a Brescia, il Monastero di Santa Giulia e San Salvatore (all’epoca in restauro in vista del futuro allestimento del museo), la Canonica della chiesa di San Faustino e San Giovita e la Parrocchiale di Toscolano Maderno con gli affreschi di Andrea Celesti;
- a Bologna l’Oratorio dei Battuti nella chiesa di Santa Maria della Vita e l’Istituto per sordomuti G. Gualandi[37].
Gli anni '90
[modifica | modifica wikitesto]L'edizione 1995
[modifica | modifica wikitesto]Il favore raccolto dalla prima edizione convince il FAI a rinnovare annualmente l’appuntamento con la sua “Giornata di Primavera” che, già nel 1995, passa da 82 luoghi aperti a 154, con il coinvolgimento di più di 1.500 volontari e la partecipazione di 133.500 visitatori[38][1] disposti ad attendere l’ingresso ai monumenti lungo le tradizionali “code”[31].
L'edizione 1996
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1996, grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia e alla rete delle Delegazioni lombarde del FAI, l’iniziativa si estende a tutto il loro territorio con un programma regionale che vede l’apertura di oltre 40 monumenti solitamente non accessibili e altrettanti musei locali poco conosciuti[39].
In occasione della stessa edizione, prende avvio il progetto “Apprendisti Ciceroni”[40], che negli anni coinvolgerà centinaia di migliaia di studenti nell’attività di introduzione e narrazione ai luoghi aperti[26].
L'edizione 1997
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1997, in virtù di nuovi accordi e collaborazioni con le Amministrazioni locali, i programmi per le aperture a livello regionale coinvolgono anche a Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Marche.
Inoltre, su spinta del pubblico che chiede di raddoppiare le giornate di apertura, la “Giornata FAI di Primavera” diventa di due giorni, estendendosi anche alla domenica[41].
L'edizione 1998: una nuova immagine-simbolo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1998 la manifestazione acquisisce la sua immagine-simbolo, la storica composizione del volto femminile che guarda attraverso le stanze della Rocca di Soragna (PR), che l’agenzia pubblicitaria Armando Testa realizza appositamente e dona al FAI[42].
Gli anni 2000 - 2010
[modifica | modifica wikitesto]L'edizione 2001
[modifica | modifica wikitesto]Il numero dei luoghi aperti cresce di anno in anno: nel 2001 sono 320 in tutta Italia e, fra questi, vengono inaugurati i primi percorsi tematici e l’apertura di interi borghi, allargando la visione dai singoli beni al loro contesto ambientale. Al tempo stesso si allarga anche la rete di collaborazioni con Regioni, Province, Comuni e altre istituzioni pubbliche, quali le Soprintendenze che cooperano all’apertura di siti monumentali e archeologici, anche inediti[43].
L'edizione 2002: il 10º anniversario
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2002 il FAI celebra il 10º anniversario dell’evento con un consuntivo di 1.600 luoghi aperti, due milioni di italiani che hanno accolto l’invito a visitare luoghi speciali normalmente inaccessibili e un’edizione che annovera 150 città aderenti con 350 siti da scoprire grazie al coinvolgimento di 3.500 volontari[44].
L'edizione 2003
[modifica | modifica wikitesto]All’edizione successiva, patrocinata per la prima volta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Ministero dell’Istruzione, fanno riferimento gli accordi per le aperture regionali di Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Province autonome di Trento e Bolzano e Sicilia. Mentre l’Emilia Romagna inaugura un programma di aperture monotematiche in tutta la regione, dedicato alle sagrestie.
Vengono inoltre avviate collaborazioni continuative con l’Associazione Nazionale Carabinieri e con la FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta[45].
L'edizione 2006
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2006 anche il Club Alpino Italiano contribuisce organizzando escursioni e visite naturalistiche[46].
L'edizione 2007
[modifica | modifica wikitesto]L’edizione del 2007 è indetta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica (così come le successive dal 2008 al 2017)[47] e, dallo stesso anno, anche la Protezione civile patrocina e collabora stabilmente alla manifestazione con migliaia di volontari presenti ogni anno in piazza, a fianco di quelli del FAI[48].
L'edizione 2008
[modifica | modifica wikitesto]Con 550 luoghi aperti in 240 città italiane, la “Giornata FAI” del 2008 riceve anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri[49].
L'edizione 2009
[modifica | modifica wikitesto]L’anno dopo prende avvio la partecipazione di cittadini di origine straniera come volontari FAI nell’ambito del progetto “FAI ponte tra culture”[50][51].
L'edizione 2010
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010 arriva anche il patrocinio della RAI[52].
Gli anni 2011 - 2019
[modifica | modifica wikitesto]L'edizione 2011
[modifica | modifica wikitesto]In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2011 il FAI dedica alla celebrazione un’edizione speciale, riservando 150 aperture ai luoghi del Risorgimento[53][54].
L'edizione 2012
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2012 la 20ª edizione della manifestazione è salutata dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con un intervento in video in cui viene sottolineata l’importanza della tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico dell’Italia, visto come veicolo di cultura e sviluppo, e viene elogiato il contributo sociale ed educativo che il FAI offre alla collettività anche attraverso quella che nel tempo è diventata la sua iniziativa più conosciuta[55][56].
Dal 1993 al 2012, sono 6.390 i luoghi aperti e visitati da 6.500.000 persone in 2.750 città italiane, grazie al contributo di 81.400 volontari e 95.663 Apprendisti Ciceroni e alla collaborazione di oltre 250 enti patrocinanti ogni anno[57].
Nello stesso anno la “Giornata FAI di Primavera” raddoppia: nasce l’edizione autunnale della manifestazione, che fino al 2016 si chiamerà “FAImarathon”[58][59].
L'edizione 2013
[modifica | modifica wikitesto]L’edizione del 2013 si avvale la prima volta del patrocinio della Commissione Europea.
Inoltre, la visita ai 700 luoghi aperti in quella occasione viene resa più smart dal lancio di un’app dedicata[60][61].
L'edizione 2014
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2014 lo storico nome dell’evento viene correttamente adeguato alla sua durata di un intero fine settimana e convertito nella forma plurale “Giornate FAI di Primavera”. La nuova edizione celebra il bimillenario della morte dell’imperatore Augusto, dedicando alla sua figura di politico e intellettuale, promotore dell’arte e della cultura, 120 aperture speciali delle oltre 750 complessive[62][63].
L'edizione 2016
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2016 la manifestazione riceve per la prima volta l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo[64][65].
L'edizione 2017: il 25º anniversario
[modifica | modifica wikitesto]Per i 25 anni delle sue “Giornate di Primavera”, nel 2017 il FAI oltrepassa la soglia dei 1.000 luoghi di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in 400 località, grazie all’impegno di 7.500 volontari e 35.000 Apprendisti Ciceroni[66][67].
L'edizione 2018
[modifica | modifica wikitesto]Anche nel 2018 l’evento viene insignito della Targa del Presidente della Repubblica Italiana[68], come già avvenuto per l’edizione del 2017[69] e le successive del 2019[70], 2021[71], 2022[72] e 2023[73].
L'edizione 2019: un anno da record
[modifica | modifica wikitesto]Il 2019 vede un aggiornamento del visual di campagna: l’agenzia Armando Testa – che nel 1998 aveva creato l’immagine simbolo della manifestazione – torna a donare il suo contributo al FAI attualizzando l’identità visiva delle “Giornate”, grazie a una campagna multi soggetto dinamica e plurale[70][74].
Allo stesso anno risale l’avvio della collaborazione continuativa con l’Arma dei Carabinieri[75]. Ma soprattutto il 2019 segna l’anno del record storico di presenze: il 23 e 24 marzo, 770.000 visitatori scendono in piazza per andare alla scoperta dei 1.100 beni aperti in 430 località di tutta Italia[76][77].
Dal 2020 ad oggi
[modifica | modifica wikitesto]L'edizione 2020 e la pandemia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2020, la diffusione della pandemia da Covid-19 obbliga il FAI ad annullare l’annuale appuntamento di marzo, che viene rimandato al fine settimana del 27 e 28 giugno con un’edizione speciale tutta all’aperto e dedicata alla scoperta del patrimonio verde del Paese. Le Delegazioni FAI riescono a organizzare visite in 200 luoghi di 150 località italiane[78]: 30.000 visitatori partecipano nel rispetto delle norme di sicurezza alla cui osservanza contribuiscono anche i volontari della Croce Rossa Italiana[79] con cui il FAI avvia una collaborazione continuativa.
L'edizione 2021
[modifica | modifica wikitesto]Con il 2021 viene stipulato un accordo tra il FAI e lo Stato Maggiore della Difesa, poi formalizzato l’anno successivo[80], per valorizzare un patrimonio di luoghi di interesse culturale, altrimenti non visitabili, durante le “Giornate” del FAI.
L'edizione 2022: il 30º anniversario
[modifica | modifica wikitesto]Il trentesimo anniversario della manifestazione viene festeggiato nel 2022 con l’apertura di 700 luoghi in 300 città, che sono visitati da oltre 350.000 persone in due giorni[81]. Dalla prima edizione del 1993, le “Giornate FAI di Primavera” hanno totalizzato 11.600.000 visitatori e aperto 14.090 luoghi grazie a 145.500 volontari e 360.000 Apprendisti Ciceroni[82].
L'edizione 2023
[modifica | modifica wikitesto]Con l’edizione 2023[83], a tre anni dalle limitazioni imposte dalla pandemia, la manifestazione accoglie in due giorni 550.000 visitatori, con un +43% rispetto all’anno precedente[84].
L'edizione 2024
[modifica | modifica wikitesto]Con l’edizione 2024 la manifestazione giunta alla XXXII edizione accoglie in due giorni 550.000 visitatori, 750 luoghi eccezionalmente aperti in 400 città[85].
Le Giornate FAI d'Autunno
[modifica | modifica wikitesto]Le prime edizioni, da una a due giornate fino al record del 2019
[modifica | modifica wikitesto]La tradizione dell'appuntamento FAI d'autunno è cresciuta progressivamente dal 2011. Già dal 2017 l'evento ha richiamato oltre 200.000 visitatori in una sola giornata con 600 beni aperti al pubblico in 185 città. [86]. Nel 2018 i visitatori sono cresciuti a 255.000 con la formula su due giornate in 250 città e 660 luoghi [87] e nel 2019 si è quindi raggiunto il record di 330.000 visitatori[88].
L'edizione 2023
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la pandemia con l’edizione 2023 la manifestazione giunta alla XII edizione accoglie in due giorni un nuovo numeor record di 340.000 visitatori con 700 luoghi eccezionalmente aperti in 350 città[89].
L'edizione 2024
[modifica | modifica wikitesto]La XIII edizione del 2024 si migliora ancora e accoglie in due giorni 386.000 visitatori, 700 luoghi eccezionalmente aperti in 360 città[90].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Una missione che si rinnova ogni giorno, su fondoambiente.it.
- ^ C. B., FAI, riaperti per un giorno 100 monumenti sempre chiusi, in la Repubblica, 20 marzo 1993.
- ^ L. Z., Ville, teatri e giardini aperti per un giorno. È l’Italia dimenticata, in Corriere della Sera (quotidiano), 20 marzo 1993.
- ^ Le Giornate FAI di Primavera, su fondoambiente.it.
- ^ FAI anche tu. Ecco l’edizione 2009 della Giornata di Primavera, su exibart.com.
- ^ Fai: oltre 10mila persone visitano sede Rai di Milano, su ansa.it.
- ^ Tesori da riscoprire una passeggiata con il Fai, su roma.repubblica.it.
- ^ Giornate Fai, porte aperte a Buoncammino, su ansa.it.
- ^ Giornate Fai: 650 mila in coda per 780 aperture beni, su ansa.it.
- ^ Giornate Fai di primavera, ottomila persone alla scoperta del Varignano, su ilsecoloxix.it.
- ^ Tornano le Giornate di Primavera del Fai, su messina.gazzettadelsud.it.
- ^ Cripta del Duomo di Messina: tesoro sotterraneo aperto per il FAI, su lecodelsud.it.
- ^ Giornate FAI di Primavera 2018, bellezza in festa all'Isola Bisentina, su orvietonews.it.
- ^ Stefano Cornalba, Il castello Mediceo fa il pieno: un boom di ingressi nel 2019 (PDF), in Il Cittadino (quotidiano di Lodi), 9 gennaio 2020.
- ^ Università, chiese e palazzi storici: tornano le giornate del Fai, su corriere.it.
- ^ Luoghi da scoprire, da proteggere e da valorizzare, su fondoambiente.it.
- ^ Giornate Fai di Primavera. I segreti dell'edizione 2023. Da Bolzano alla Sardegna, 750 luoghi da scoprire, su repubblica.it.
- ^ Giornate Fai d'autunno, il 15 e 16 ottobre oltre 700 aperture in 350 città, su repubblica.it.
- ^ FAI | Oltre 550.000 visitatori in tutta Italia per la 31ª edizione delle GIORNATE FAI DI PRIMAVERA, su agenparl.eu.
- ^ Nella Giornate nazionali del Fai il record della piccola Scerni, su ilcentro.it.
- ^ La Settimana Rai per i Beni Culturali Rai e FAI, su rai.it.
- ^ Raccolta Fondi FAI 2022, su rai.it.
- ^ Mattinate FAI per le scuole: la prefettura di Arezzo apre le porte agli studenti, su www1.interno.gov.it.
- ^ Giornate FAI per le scuole, su raiscuola.rai.it.
- ^ «Apprendisti ciceroni» si diventa col Fai A spasso per il Biellese con gli studenti, su lastampa.it.
- ^ a b Alternanza scuola-lavoro: i progetti delle aziende e del FAI, su corriere.it.
- ^ Valerio Massimo Visintin, Riprendiamoci questi gioielli, in Vivimilano, 17 marzo 1993.
- ^ Irene Cabiati, Cinque tesori da scoprire, in Torino Sette, 19 marzo 1993.
- ^ L. Z., Ville, teatri e giardini aperti per un giorno. È l’Italia dimenticata, in Corriere della Sera, 20 marzo 1993.
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- ^ a b In coda anche ore per visitare musei, in La Stampa, 21 marzo 1993.
- ^ Alberto Saibene, Il Paese più bello del mondo,, UTET, 2019, p. 184.
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- ^ Il Notiziario del FAI, vol. 98, 2006.
- ^ Il Notiziario del FAI, 102, 106, 110, 114, 118, 122, 126, 130, 134, 138, 142.
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- ^ Per scoprire i tesori ci vuole… applicazione! | FAI - Fondo Ambiente Italiano, su fondoambiente.it. URL consultato l'8 febbraio 2024.
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- ^ Il Notiziario del FAI, n. 130, 2014.
- ^ Sulle tracce di Augusto le Giornate Fai di Primavera - Primopiano, su ANSA.it, 11 marzo 2014. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Il Notiziario del FAI, n. 138, 2016.
- ^ 24ª EDIZIONE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA, su arte.it.
- ^ 25^ Edizione delle Giornate FAI di Primavera. Ingresso gratuito in molti musei statali della Basilicata Domenica 26 Marzo., su Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, 24 marzo 2017. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Il Notiziario del FAI, n. 142, 2017.
- ^ 700.000 visitatori alle Giornate FAI di Primavera 2018 | FAI - Fondo Ambiente Italiano, su fondoambiente.it. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Il Presidente Sergio Mattarella incontra il Presidente del Fondo Ambiente Italiano Andrea Carandini, su quirinale.it.
- ^ a b Giornate FAI di Primavera: il 23 e 24 marzo la ventisettesima edizione | FAI - Fondo Ambiente Italiano, su fondoambiente.it. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Le Giornate FAI di Primavera 2021 - Arte, su Rai Cultura. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano su LinkedIn: #giornatefai, su it.linkedin.com. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Vincenzo Castellano, Tornano le Giornate di Primavera Fai, tutti i luoghi da visitare, su agi.it, 25 marzo 2023. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Camogli, Rapallo, Lavagna: Giornate Fai di Primavera, su LevanteNews, 22 marzo 2019. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ PROTOCOLLO D'INTESA TRA L'ARMA DEI CARABINIERI E IL FONDO AMBIEN TE ITALIANO, su carabinieri.it.
- ^ Fai: Giornate autunno da record, 330 mila visitatori +30%, su ansa.it.
- ^ Oltre 770.000 visitatori per i siti delle Giornate FAI di Primavera, su giornalemio.it.
- ^ A giugno e all'aperto. Nel weekend le Giornate Fai della ripartenza, su la Repubblica, 23 giugno 2020. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Le Giornate Fai d'Autunno fanno tappa a Merate: Villa Subaglio aperta al pubblico, su LeccoToday. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Difesa e FAI: un accordo per valorizzare un patrimonio ancora poco conosciuto | FAI - Fondo Ambiente Italiano, su fondoambiente.it. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Oltre 350 mila visitatori per le Giornate Fai di primavera - Arte - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 27 marzo 2022. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Le Trenta Primavere del FAI - Arte, su Rai Cultura. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Luca Conti, 750 luoghi della Primavera del FAI, in Corriere della Sera, 17 marzo 2023.
- ^ Record visitatori per Giornate Fai di primavera, oltre 500mila - Ultima ora - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 26 marzo 2023. URL consultato l'8 febbraio 2024.
- ^ Giornate FAI di Primavera 2024: un racconto corale scelto da 550.000 italiani, su FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO ETS, 24 marzo 2024. URL consultato il 26 ottobre 2024.
- ^ In 200.000 a Giornata FAI d’Autunno, su FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO ETS, 18 ottobre 2017. URL consultato il 26 ottobre 2024.
- ^ In 255.000 alle Giornate FAI d’Autunno 2018, su FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO ETS, 18 ottobre 2017. URL consultato il 26 ottobre 2024.
- ^ In 330.000 alle Giornate FAI d’Autunno 2019, su FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO ETS, 17 ottobre 2019. URL consultato il 26 ottobre 2024.
- ^ Giornate FAI d’Autunno 2023: la XII edizione è la più partecipata nella storia del FAI, su FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO ETS, 15 ottobre 2023. URL consultato il 26 ottobre 2024.
- ^ La XIII edizione delle Giornate FAI d’Autunno: è record di visitatori, su FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO ETS, 14 ottobre 2024. URL consultato il 26 ottobre 2024.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su giornatefai.it.