Discussioni template:Partiti politici in Italia/archivio-8

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Regole di Voto

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  • 3 quesiti (di cui il terzo vincolato al risultato dei primi due):
  • Quorum per la validità: 10 votanti
  • Maggioranza richiesta: maggioranza del 50%+1, nel terzo quesito, in caso di non raggiungimento della soglia richiesta, si procede con un ballottaggio
  • Durata: almeno 10 gg, dalle 14:00 di giovedì 12 giugno alle 14:00 di lunedì 23 giugno (visto che il decimo giorno cadeva di domenica)
  • Il terzo quesito è vincolato dall'esito dei primi due.

--Checco (msg) 13:58, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

4. Numero categorie

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Vuoi che il template sia organizzato in quattro, così come nella Proposta Checco, o tre categorie, così come nella Proposta Jacobus (vedi riferimenti sotto)? (inserito da Checco. --Checco (msg) 13:58, 12 giu 2008 (CEST))[rispondi]

Votazione chiusa. Vince: Quattro (maggiori, medi, minori, regionali). --Checco (msg) 10:40, 30 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Quattro (maggiori, medi, minori, regionali)
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  1. Credo sia importante distinguere partiti oltre il 30% (PdL e PD) da partiti di media grandezza (LN, UDC, e IdV) --Checco (msg) 14:06, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  2. --Beechs(dimmi) 14:28, 12 giu 2008 (CEST) (ho corretto un paio di sviste nel quesito)[rispondi]
  3. --Nickel Chromo (msg) 15:08, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  4. --Gusme (talk) 15:11, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  5. Jalo 17:12, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  6. --Temato (msg) 18:59, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  7. --Giuse93 (msg) 19:25, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  8. --Leoman3000 20:12, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  9. ---juanm- 22:37, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  10. KNIGHT (MSG) 09:12, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  11. --Ediedi (msg) 16:55, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  12. --Carassiti Anna Maria
  13. --Vajo (msg) 19:39, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  14. --(Y) - parliamone 11:15, 24 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Tre (maggiori, minori, regionali)
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  1. --Jacvan (msg) 10:31, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  2. --Fabbosko (msg) 13:18, 20 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  3. ... mi stanno cadendo le braccia. --felisopus (pensaci bene) posta 11:18, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  4. --Sebi1 (msg) 11:40, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  5. --Jacobus (msg) 10:42, 27 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Discussione
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Tramontata la prospettiva di un template per coalizioni non sono pregiudizialmente contrario alle quattro categorie. Il mio dubbio è nel fatto che la norma sembri costruita su misura per PdL e PD.--Jacvan (msg) 00:19, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Lo è costruita apposta, per espressa ammissione del proponente. Si noti inoltre che, se in vigore due mesi fa, avrebbe lasciato Forza Italia in splendido isolamento nella categoria "grandi". Insomma, siamo in un chiaro caso di recentismo. --Lochness (msg) 01:08, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

5. Parlamentari europei

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Vuoi che nel template vengano considerati gli europarlamentari al fine di determinare la categoria di ogni partito, così come nelle Proposte Checco e Jacobus (vedi riferimenti sotto)? (inserito da Checco. --Checco (msg) 13:58, 12 giu 2008 (CEST))[rispondi]

Votazione chiusa. Vince: favorevole. --Checco (msg) 10:40, 30 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Favorevole
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  1. Il numero dei MEP, così come quello dei parlamentari nazionali, è un utile strumento di classificare dei partiti. --Checco (msg) 14:06, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  2. --Beechs(dimmi) 14:28, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  3. --Nickel Chromo (msg) 15:08, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  4. --Gusme (talk) 15:12, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  5. Jalo 17:12, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  6. --Temato (msg) 18:59, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  7. --Giuse93 (msg) 19:25, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
    ---juanm- 19:31, 12 giu 2008 (CEST)annullato ---juanm- 19:43, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  8. --Leoman3000 20:12, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  9. --Jacobus (msg) 07:45, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  10. --Ediedi (msg) 16:55, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  11. --Carassiti Anna Maria
  12. --Fabbosko (msg) 13:19, 20 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  13. --felisopus (pensaci bene) posta 12:21, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  14. --Vajo (msg) 19:40, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  15. --(Y) - parliamone 11:17, 24 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  1. --Jacvan (msg) 10:34, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  2. ---juanm- 11:24, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Discussione
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Teknopedia:cita le fonti no, è? La fonte che affermi che conteggiare gli eurodeputati è un utile strumento di classificazione? Il forum degli iscritti a Rifondazione? --Lochness (msg) 01:11, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

6. Parlamentari europei/bis

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In caso di successo dei voti favorevoli nel secondo quesito, a che quota vuoi stabilire la soglia di europarlamentari perché un partito sia inserito tra i partiti medi (in caso di quattro categorie) o tra i partiti maggiori (in caso di tre categorie) o ? (inserito da Checco, dopo consiglio di Jacvan). --Checco (msg) 13:58, 12 giu 2008 (CEST))[rispondi]

NB: Le tre proposte sono quelle venute fuori dalla discussione, ma niente vieta che qualcuno proponga una soglia diversa. In caso di non raggiungimento della maggioranza si procederà con un ballottaggio. A tal proposito è auspicabile che gli utenti indichino tra parentesi del loro voto la loro seconda scelta. --Checco (msg) 13:58, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Votazione chiusa. Vince cinque. --Checco (msg) 10:09, 10 lug 2008 (CEST)[rispondi]
  1. ...
  1. lo ritengo un numero adeguato (2 sarebbero troppo pochi...) --Gusme (talk) 15:16, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  2. Quoto Gusme --Giuse93 (msg) 19:25, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  3. --Leoman3000 20:12, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  4. --Jacobus (msg) 11:50, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  5. --Jacvan (msg) 11:07, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  6. --Temato (msg) 12:05, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  7. --felisopus (pensaci bene) posta 12:21, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  8. Cinque mi sembra per ora la scelta più semplice, che fotografa meglio la situazione attuale: il peso di almeno cinque parlam. europei di sicuro attualmente identifica un partito medio (o 'maggiore', nel caso non ci siano i medi). Il sistema proporzionale delle europee non consente secondo me una corrispondenza esclusivamente matematica tra parlamentari europei e nazionali. Da rivedere al ribasso solo se diminuiscono i parl. europei. --(Y) - parliamone 11:36, 24 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  9. --Bramfab Discorriamo 19:05, 1 lug 2008 (CEST)[rispondi]
  10. per le stesse ragioni di Y --Nicolabel (msg) 10:51, 2 lug 2008 (CEST)[rispondi]
  11. --Checco (msg) 10:08, 10 lug 2008 (CEST)[rispondi]
  1. scelta subordinata a un esito del quesito 5 non favorevole rispetto a quanto votato ---juanm- 11:34, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Sei fino al 2009, poi due
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Motivazioni sotto (seconda scelta: cinque). --Checco (msg) 14:17, 12 giu 2008 (CEST) Cambio voto per rafforzare consenso emerso. --Checco (msg) 10:08, 10 lug 2008 (CEST)[rispondi]
  1. --Beechs(dimmi) 14:28, 12 giu 2008 (CEST) (ma si parla di parlamentari eletti giusto? se due cambiano partito non vale?)[rispondi]
  2. --Nickel Chromo (msg) 15:08, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  3. Jalo 17:13, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  4. (seconda scelta: otto) —KNIGHT (MSG) 09:28, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  5. --Ediedi (msg) 16:56, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  6. -- seconda scelta cinque Carassiti Anna Maria
  7. --Fabbosko (msg) 13:20, 20 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  8. --Lochness (msg) 11:36, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Discussione
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A mio modo di vedere la soglia più giusta sarebbe di 2 europarlamentari, essendo 2 su 78 membri italiani (72 dal 2009) proporzionato con le soglie di 10 senatori (su 315) e 20 deputati (su 630), pari al 3,1746% dei membri elettivi di tali camere. Penso che fino al 2009 si possa adottare una soglia più alta e, dal giorno delle elezioni, inserirne una più bassa, magari proprio 2. Nella speranza che si possa trovare facilmente un consenso su questo punto, voterò per una terza proposta che dovrebbe accontentare tutti: soglia di 6 parlamentari europei fino alle elezioni europee del 2009, poi soglia al 2, dato che il 3,1746 di 72 è pari a 2,2857, arrotondato a 2. --Checco (msg) 14:16, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ma non dovevano essere binari i sondaggi? --Superfranz83 Scrivi qui 18:02, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
No e comunque questo non è un sondaggio ufficiale, ma una semplice votazione informale per capire rapidamente le posizioni in campo e individuare un consenso. --Checco (msg) 18:06, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Segnalo a tutti che se passa il quesito 4, come sembra probabile, la soglia in discussione è quella fra i partiti minori e quelli medi. --Checco (msg) 19:36, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sono entrambi sottoquorum, per ora. I conti si fanno alla fine (e il rischio di trovare partiti da 3% scarso tra i grandi non è esattamente nullo) ;) . ---juanm- 22:36, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Quali sono questi partiti dal 3% scarso?--Lochness (msg) 01:12, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

«Partito della Rifondazione Comunista (C.0; S.0; E.5) – Sinistra Democratica (C.0; S.0; E.4) – Partito Socialista (C.0; S.0; E.3) – Partito dei Comunisti Italiani (C.0; S.0; E.2) – Federazione dei Verdi (C.0; S.0; E.2)»

---juanm- 09:53, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Perchè 6 e poi 2? Non sarebbe stato più coerente 5(criterio del tuo template) e poi 2?--Temato (msg) 12:24, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

per non essere accusato di salvare il PRC, forse. Cmq con la bocciatura del trattato di Lisbona quest'ultima parte della votazione è da rivedere. Perché basata su regole future che non entreranno in vigore ---juanm- 09:53, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
In realtà non cambia proprio niente: con Lisbona i parlamentari europei sarebbero stati 73, senza Lisbona 72 e io ho conteggiato 72, non essendo entrato in vigore il Trattato. --Checco (msg) 09:11, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

In caso di parità e a meno di stravolgimenti imprevisti direi che si può fare a meno del ballottaggio visto che due utenti hanno segnalato "cinque" come loro seconda scelta. Cosa ne dite? --Checco (msg) 12:25, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]

non favorevole ---juanm- 11:35, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Che facciamo con questa votazione? Facciamo partire il ballottaggio, sostanzialmente chiedendo a Juanm di scegliere l'ipotesi migliore tra le due più votate e aspettando che altri si aggiungano? --Checco (msg) 10:40, 30 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Favorevole (come richiedeva il quesito) al ballottaggio, ma che sia serio e completo. --Gusme (talk) 14:09, 30 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Cosa significa serio e completo? Non credo abbia molto senso non conteggiare tutti i voti già espressi... Poi, per quello che mi riguarda, potrei votare a favore sia dell'uno che dell'altro... basta che la cosa finisca! --Checco (msg) 17:53, 1 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Intendevo di ripartire con la votazione da capo... ma in effetti non cambierebbe nulla :) Ma adesso è partito il ballottaggio o continua la votazione fino al raggiungimento della maggioranza? (lo chiedo perché vedo ancora disponibili le "vecchie" scelte) --Gusme (talk) 18:42, 1 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Ecco, ripartire da capo non mi sembra una cosa ragionevole. Nessuno ha dato il via al ballottaggio, ma credo che si possa profilare un consenso. Se Juanm votasse a favore di una delle proposte in testa, la situazione diverrebbe più chiara, anche senza ballottaggio, anche perché sono molto tentato dal cambiare il mio voto in modo da rafforzare il consenso che si va delineando. --Checco (msg) 12:39, 2 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Direi che si può comunque far partire il ballottaggio tenendo i voti già espressi... --Checco (msg) 12:40, 2 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Riferimenti

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Template vigente

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Criteri

Per essere inserito in questo template, un partito deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni di ammisssione:

  • avere almeno un parlamentare nazionale o europeo;
  • avere conseguito almeno lo 0,5% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee);
  • avere il 5% degli eletti in un Consiglio Regionale (Provinciale nel caso di Trento e Bolzano);
  • avere conseguito almeno il 10% nelle ultime elezioni regionali in Valle d'Aosta, il 5% nelle ultime elezioni provinciali di Trento o Bolzano, il 5% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con meno di un milione di abitanti o il 3% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con più di un milione di abitanti.

I partiti sono classificati in tre categorie:

  • maggiori: partiti che hanno conseguito almeno il 4% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o che hanno almeno 30 rappresentanti nel Parlamento Italiano, o almeno 20 deputati, o almeno 10 senatori;
  • minori: partiti che hanno conseguito almeno lo 0,5% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o che hanno almeno un parlamentare nazionale o europeo;
  • regionali: partiti minori attivi solo o prevalentemente in una Regione (Provincia autonoma nel caso di Trento e Bolzano).

I partiti nazionali sono ordinati in base alla somma dei parlamentari (somma di deputati, senatori e parlamentari europei) espressi nelle rispettive legislature correnti (in ordine decrescente), quelli regionali in ordine geografico.

Modifiche. Ogni modifica, ad eccezione delle revisioni per adeguamento ai criteri e relative alla forma senza incidere nel merito dei criteri stessi, deve essere proposta in discussione.

Proposta Checco

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Criteri

Per essere inserito in questo template, un partito deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni di ammisssione:

  • avere almeno un parlamentare nazionale o europeo;
  • avere conseguito almeno lo 0,5% nell'ultime elezioni nazionali (politiche o europee);
  • avere il 5% degli eletti in un Consiglio Regionale (Provinciale nel caso di Trento e Bolzano);
  • avere conseguito almeno il 10% nelle ultime elezioni regionali in Valle d'Aosta, il 5% nelle ultime elezioni provinciali di Trento o Bolzano, il 5% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con meno di un milione di abitanti o il 3% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con più di un milione di abitanti.

I partiti sono classificati in quattro categorie:

  • maggiori: partiti che hanno conseguito almeno il 20% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o hanno almeno 200 parlamentari nazionali o 20 parlamentari europei;
  • medi: partiti che hanno conseguito tra il 4% e il 20% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o hanno almeno 30 parlamentari nazionali o 5 parlamentari europei;
  • minori: partiti che hanno conseguito tra lo 0,5% e il 4% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o hanno almeno 1 parlamentare nazionale o 1 parlamentare europeo;
  • regionali: partiti minori attivi solo o prevalentemente in una Regione (Provincia autonoma nel caso di Trento e Bolzano).
Modifiche. Ogni modifica, ad eccezione delle revisioni per adeguamento ai criteri e relative alla forma senza incidere nel merito dei criteri stessi, deve essere proposta in discussione.

Proposta Jacobus modificata

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Criteri

Per essere inserito in questo template, un partito deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni di ammisssione:

  • avere almeno un parlamentare nazionale o europeo;
  • avere conseguito almeno lo 0,5% nell'ultime elezioni nazionali (politiche o europee);
  • avere il 5% degli eletti in un Consiglio Regionale (Provinciale nel caso di Trento e Bolzano);
  • avere conseguito almeno il 10% nelle ultime elezioni regionali in Valle d'Aosta, il 5% nelle ultime elezioni provinciali di Trento o Bolzano, il 5% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con meno di un milione di abitanti o il 3% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con più di un milione di abitanti.

I partiti vengono classificati in tre categorie:

  • maggiori: partiti che hanno conseguito almeno il 4% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o che hanno almeno 30 parlamentari nazionali o 5 europei;
  • minori: partiti che hanno conseguito tra lo 0,5% e il 4% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o avere almeno 1 parlamentare nazionale o 1 parlamentare europeo;
  • regionali: partiti minori attivi solo o prevalentemente in una Regione (Provincia autonoma nel caso di Trento e Bolzano).
Modifiche. Ogni modifica, ad eccezione delle revisioni per adeguamento ai criteri e relative alla forma senza incidere nel merito dei criteri stessi, deve essere proposta in discussione.

Simulazioni

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Chiunque può proporre simulazioni, a patto che attengano a un possibile esito dei quesiti. --Checco (msg) 13:58, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ordinamento all'interno delle categorie

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Nella versione vigente c'è la seguente regola: I partiti nazionali sono ordinati in base alla somma dei parlamentari (somma di deputati, senatori e parlamentari europei) espressi nelle rispettive legislature correnti (in ordine decrescente), quelli regionali in ordine geografico. Tale regola, non essendo stata inserita in nessuna proposta al voto verrà eliminata.

Propongo di reinserla, a votazione conclusa, così modificata: I partiti nazionali sono ordinati in base alla percentuale di voto ottenuta nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) e, in caso di parità o di liste unitarie di uno o più partiti, in base alla somma dei parlamentari (deputati, senatori e parlamentari europei) espressi nelle rispettive legislature correnti (in ordine decrescente), quelli regionali in ordine geografico dalla Valle d'Aosta alla Sardegna.

Penso che non ci sia bisogno di una votazione su questo punto. Semplicemente con il nuovo criterio vorrei:

  • evitare che ci siano dubbi sull'ordinamento dei partiti, in mancanza di una regola precisa;
  • evitare che un partito come l'IdV (4,4%) possa essere considerato più grande dell'UDC (5,6%) o che SD (3,1% insieme a PRC, PdCI e FV) o il PS (1,0%) stiano davanti a La Destra (2,4% con MS-FT) solo per il numero maggiore di europarlamentari.

Chi ha preso più voti, dovrebbe contare di più! --Checco (msg) 16:13, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Evidentemente tu sei un proporzionalista puro, però così non la pensa il legislatore italiano che è fonte ufficiale! ;-) A parte le battute, la proposta non è illogica, ma è difficilmente applicabile ai partiti cui si indirizzerebbe, i quali si sono raggruppati nelle ultime elezioni in liste variegate (l'Arcobaleno e La Destra-Fiamma), rendendoci impossibile il determinare le singole percentuali. A mio avviso, è buona cosa tener presente la proposta ma tenerla per il prossimo anno dopo le Europee, quando avremo percentuali più chiare (salvo improbabili ma non impossibili cambi della legge elettorale). --Lochness (msg) 18:20, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Sono per il maggioritario a turno unico e per il bipartismo puro, comunque leggi bene la mia proposta: in caso di liste comuni/unitarie, si contano i parlamentari! E comunque il problema si pone fra dieci giorni, non fra un anno: la modifica da me proposta, che può ovviamente essere oggetto di limature, è necessaria. --Checco (msg) 18:23, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
L'ho letta, e nella pratica si applica in larga misura solo ai partiti che alle elezioni si sono presentati in partiti d'area. E per di più ricordati che ci sono partiti che formalmente non si sono neanche presentati (tipo i radicali). Ripeto, non è una proposta illogica, solo inapplicabile per un annetto.
PS: non mi dirai che sei davvero un fans di quel sistema che ha dato eccellenti risultati in paesi seri come l'Inghilterra, ma che in Italia ha generato parlamenti da 500 partiti? ;-) --Lochness (msg) 18:39, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Non capisco le tue obiezioni, anche perché pure fra un anno ci saranno liste comuni e molto più irrazionali di quelle di quest'anno. Mi rendo conto che ogni cosa che propongo d'istinto non ti piace. Facciamo così: pensa tu a come si possa sistemare la cosa, visto che non si può lasciare tutto al caso o alla prassi, senza una regoletta. Penso che l'idea base sia di tenere conto dei voti e, laddove non si possa, i parlamentari. --Checco (msg) 18:43, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

PS: Quel sistema in Italia non è mai stato applicato.

Possiamo conteggiare solo i parlamentari italiani, e a parità di parlamentari italiani quelli europei. In caso di ulteriore parità, proporzionale. Un po' complesso, ma rispecchia meglio il peso effettivo dei partiti rispetto alla somma ---juanm- 19:27, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Uhm, è un'idea ma non risolve il problema: l'UDC ha preso il 5,6% e ha meno parlamentari dell'IdV che ha preso il 4,4%... --Checco (msg) 19:30, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Perché l'IdV si è alleata e l'UDC invece ha preferito la strada solitaria. Il sistema ora fa pesare di più chi si allea bene rispetto a chi preferisce andare in solitario. Gli sbarramenti senatoriali ne sono un ottimo esempio. Di Pietro non si è mai avvicinato all'8% e ha una decina di senatori, mentre Casini deve ringraziare Cuffaro se ha tre rappresentanti in una sola regione, perché lì ha l'8%. Il template IMHO deve anche rispecchiare queste differenze. Che ovviamente cambieranno al cambiare delle regole (se mai verranno prese decisioni in tal senso). ---juanm- 22:33, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Il peso di un partito dipende da quanti voti ha nel parlamento, non nel paese (specie più ci si allontana temporalmente dalle elezioni). Un fans del maggioritario dovrebbe saperlo più di tutti.
Per fortuna non è stato mai applicato al 100% quel sistema, basta vedere quanti danni ha fatto solo col 75%! E non si tiri in ballo la quota proporzionale, che era bloccata e sbarrata al 4% (senza i ripescaggi attuali). --Lochness (msg) 01:18, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Io sono un proporzionalista puro (un po' sbarrato) e per me il Fatto è che IdV ha preso il 4,4% mentre l'UDC il 5,6% (punto). --Jacobus (msg) 07:57, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Anch'io appoggio la proposta di Checco, e propongo anzi di renderla ancora più stringente: sostituire "percentuale di voto" con "numero di voti". Di fatto non cambia niente, ma il riferimento è alle persone in carne ed ossa che si riconoscono nel partito. Per inciso, sono per il maggioritario uninominale a doppio turno ;)--Jacvan (msg) 10:02, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

"Il peso di un partito dipende da quanti voti ha nel parlamento, non nel paese". E poi la chiamano DEMOcrazia... --Skyluke 10:18, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Mi sembra di capire che, a parte Lochness, gli altri appoggiano la mia proposta. Non è il caso qui di discutere di sistemi elettorali ma di usare quello vigente per ordinare i partiti nel template.
Per il resto, rimango per l'uninominale a turno unico (aborro il doppio turno e il proporzionale). A Lochness dico che il Mattarellum non solo era viziato dalla quota proporzionale, ma dal fatto che nella quota maggioritaria si andava per coalizione: questo ha permesso a partiti insignificanti, bocciati nel proporzionale, di entrare in Parlamento dalla porta dell'uninominale e a quella terribile spartizione dei collegi unica al mondo. A Skyluke dico che dipende da come si guarda la cosa: per te è più importante una rappresentanza proporzionale a livello nazionale, per me la rappresentanza territoriale e il rapporto eletto-elettore che si ha nei collegi uninominali. Sostengo l'uninominale non tanto per i suoi effetti sulla governabilità (da presidenzialista il Parlamento dovrebbe avere solo il ruolo legislativo), ma per il modello di rappresentanza! So che la mia posizione non è condivisa, ma, se non mi sono spiegato bene, leggete http://www.toscanalibertaria.org/cammino/2005-09-16-elogio-collegio-uninominale.html, un articolo che spiega bene il mio pensiero.
Lasciando stare i sistemi elettorali e tornando a parlare del template, sarebbe auspicabile che i vari utenti dicano con chiarezza cosa pensano della mia proposta del tipo "favorevole perché...", "contrario perché...", "favorevole a patto che..." e così via. --Checco (msg) 09:24, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Allora cosa ne dite? Chi è favorevole e chi contrario? --Checco (msg) 11:27, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Visto che le votazioni stanno per concludersi, rilancio la questione. Spero che si possa giungere a una soluzione discutendo, ma, in caso di empasse e soprattutto di mancato dibattito (sono intervenuti pochissimi utenti), penso sarà il caso di proporre un settimo quesito sulla materia. --Checco (msg) 12:03, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Dimensione testo, richiesta

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Non si potrebbe evitare di usare lo "small" così diffusamente? Giuro che faccio fatica a leggerlo (e non porto gli occhiali). Se proprio necessario ingrandire il testo usando il tag "big" (ma penso che sia abbastanza ridicolo ingrandire il testo solo perché sono "partiti maggiori"...).--Trixt (msg) 00:19, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

In effetti aveva senso quando non c'era la divisione fisica tra maggiori e minori, ma ora perchè si continua con lo small? --Skyluke 12:09, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
E sostituire lo small con il corsivo? ---juanm- 15:30, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Appoggio --Sebi1 (msg) 12:30, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Come detto sotto, contrario. --Checco (msg) 09:28, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Demo corsivo

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Criteri

Per essere inserito in questo template, un partito deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni di ammisssione:

  • avere almeno un parlamentare nazionale o europeo;
  • avere conseguito almeno lo 0,5% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee);
  • avere il 5% degli eletti in un Consiglio Regionale (Provinciale nel caso di Trento e Bolzano);
  • avere conseguito almeno il 10% nelle ultime elezioni regionali in Valle d'Aosta, il 5% nelle ultime elezioni provinciali di Trento o Bolzano, il 5% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con meno di un milione di abitanti o il 3% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con più di un milione di abitanti.

I partiti sono classificati in tre categorie:

  • maggiori: partiti che hanno conseguito almeno il 4% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o che hanno almeno 30 rappresentanti nel Parlamento Italiano, o almeno 20 deputati, o almeno 10 senatori;
  • minori: partiti che hanno conseguito almeno lo 0,5% nelle ultime elezioni nazionali (politiche o europee) o che hanno almeno un parlamentare nazionale o europeo;
  • regionali: partiti minori attivi solo o prevalentemente in una Regione (Provincia autonoma nel caso di Trento e Bolzano).

I partiti nazionali sono ordinati in base alla somma dei parlamentari (somma di deputati, senatori e parlamentari europei) espressi nelle rispettive legislature correnti (in ordine decrescente), quelli regionali in ordine geografico.

Modifiche. Ogni modifica, ad eccezione delle revisioni per adeguamento ai criteri e relative alla forma senza incidere nel merito dei criteri stessi, deve essere proposta in discussione.

Giusto per vedere come verrebbe

Commenti? ---juanm- 22:38, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Meglio così, come tutti gli altri template di navigazione, anche perchè con le categorie non ha senso usare caratteri diversi. --Skyluke 12:15, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Per quello che conta sono contrario a corsivi e a quant'altro: meglio la versione attuale e, anzi metterei, anche i partiti grandi in corsivo. --Checco (msg) 09:25, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Appoggio la versione skyluke --Sebi1 (msg) 10:03, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sostengo lo small (anche per i partiti grandi) perché rende più distinguibili i partiti e dunque più facile la lettura. Chi non ci vede, può sempre cambiare visualizzazione della pagina Internet! --Checco (msg) 10:05, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Non è una politica wiki quella di dire " chi non visualizza bene si arrangia da solo", si tende invece ad aumentare l'usabilità, anche a discapito dell'aspetto esteriore. Un carattere piccolo è sconsigliabile usarlo su una porzione di testo così ampia. --Skyluke 23:21, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Credo che non usare il carattere small peggiori l'usabilità... --Checco (msg) 00:18, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Qualsiasi prof o studente di informatica ti può smentire facilmente, ci sono dei corsi che spiegano come migliorare l'usabilità e in nessuno di questi ho mai sentito che il carattere smalla la migliora... --Skyluke 11:42, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Differenzia e rende il template più contenuto e gradevole e i link più visibili. --Checco (msg) 12:02, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Rendere gradevole il template non è tra i principi di wikipedia, e sulle leggibilità leggiti il primo commento di questa sezione...--Skyluke 12:04, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Infatti io parlo di leggibilità. Caro Skyluke, penso che entrambi abbiamo capito le rispettive posizioni e non credo sia un problema enorme se non siamo d'accordo... --Checco (msg) 19:11, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Scusami parlavo del commento cha ha dato il via alla discussione, che critica appunto la leggibilità. --Skyluke 20:45, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Appunto, io dico che mi sembra proprio il contrario: i cambiamenti proposti peggiorerebbero la leggibilità. In quest senso la pensiamo diversamente. --Checco (msg) 20:54, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Perchè soggetti che hanno gli stessi requisiti non hanno lo stesso diritto di essere presenti?

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Salve a tutti, avrei scommesso che la modifica che ho tentato di apportare ieri al template "partiti politici" sarebbe stata ben presto cancellata (fra l'altro mi congratulo: dopo appena mezz'ora in pieno svolgimento di Italia-Romania), c'è però una cosa che non mi torna e vi spiego: io avevo inserito tra i "partiti minori" anche Sinistra Critica che è pur vero che non si autodefinisce partito ma è vero anche che altri soggetti presenti tra i partiti (es. Sinistra Democratica o Movimento associativo degli Italiani nel mondo) non si autodefiniscono tali, infatti non è questa definizione terminologica che ha comportato la cancellazione di Sinistra Critica, ma a quanto pare la sua mancanza dei requisiti richiesti, anche questo è incontestabile ma è allo stesso tempo incontestabile che anche altri "partiti" presenti nel template non hanno allora i requisiti per essere presenti (su. tutti Forza Nuova, ma direi pure il Partito Comuniste dei Lavoratori); vi chiedo quindi di chiarire meglio il tutto e di provvedere eventualmente all'inserimento di Sinistra Critica o altrimenti alla cancellazione pure di altri soggetti.

mau986 (msg) 12:21, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

forse riguarda la presenza di parlamentari...ma il PCL ha parlamentari??? --Sebi1 (msg) 12:32, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
ah a quanto pare il PCL ha ottenuto lo 0,5% alle ultime elezioni e quindi rientra nei criteri...invece sinistra critica ha avuto solo lo 0,46% e quindi è al di sotto della soglia minima d'accesso al template...che sfiga...--Sebi1 (msg) 12:39, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

E' vero, ma Forza Nuova che invece è intorno allo 0,3% allora perchè ha il diritto di essere presente? e il Movimento associativo degli Italiani nel mondo? Nessuno dei due ha eletti, nè ha superato lo 0,5%. mau986 (msg) 12:46, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

pare invece che FN abbia 1 europarlamentare e il MAIE 1 deputato e 1 senatore...quindi rispetterebbero il criterio di avere almeno un parlamentare nazionale o europeo...che giungla...--Sebi1 (msg) 12:51, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
FN ha un europarlamentare perché migliore escluso nelle liste (di AN?) e ripescato di recente, quando già era iscritto in FN (tale Fiore, http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/19/Europa_sbarca_nero_Fiore_leader_co_9_080419137.shtml ).
Il MAIE ha eletto un deputato e un senatore nella circoscrizione Sud America. ---juanm- 16:05, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
ehm quel "tale" è il fondatore-proprietario di Forza Nuova --Skyluke 02:06, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]
(fuori cron) heh ...piccolo POV :P ---juanm- 18:38, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Forza Nuova ha un europarlamentare, Roberto Fiore, subentrato ad Alessandra Mussolini per la lista "Alternativa Sociale". Il MAIE ha eletto un deputato e un senatore nel Parlamento Italiano (nella circoscrizione Sud America). --L'osservatore (msg) 23:01, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sinistra Critica e MAIE da un punto di vista politologico sono partiti tanto quanto Sinistra Critica. Quest'ultima non rientra nei criteri, ma non mi oppongo ad allargamenti dei criteri che la facciano entrare. --Checco (msg) 09:27, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Liste civiche

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Sebi1 ha inserito correttamente Cittadini per il Presidente e non mi sono dunque permesso di fare rollback. Ringrazio Sebi1 perché il suo inserimento ci porta a discutere delle liste civiche regionali: vanno inserite o no nel template? Se no, come facciamo a identificarle e a distinguerle dai partiti regionali? --Checco (msg) 09:32, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Se non erro nel template dovrebbero trovare spazio anche Uniti a Sinistra e la Lista Biasotti (entrambe Liguria). A differenza di Cittadini per il Presidente, si tratta di realtà più o meno episodiche e con scarso seguito popolare, mentre la lista friulana ha ormai una tradizione consolidata, tanto da presentarsi alle amministrative anche come Cittadini per il Sindaco. Per l'ammissione di liste civiche si potrebbe dunque pensare ad una distinzione in base agli anni di attività oppure, se ci sono le condizioni, ad un surplus di voti popolari necessari.--Jacvan (msg) 09:49, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Effettivamente...cmq i partiti regionali o liste civiche regionali al momento presenti nel template hanno tutti i requasiti? sono stati verificati? e poi quelli in rosso non ancora scritti non si potrebbero eliminare? --Sebi1 (msg) 10:01, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Sono tutti verificati. Il fatto che non abbiano una voce dovrebbe essere di stimolo per scriverne una voce non per cancellarli dal template: si veda en:United Populars e en:Sardinian Democratic Union. --Checco (msg) 10:07, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Com'è che nessuno legge il titolo di questa pagina? Se non ho dimenticato come si legge dice "template:Partiti politici italiani", non leggo "liste civiche" o liste elettorali o elezioni politiche o compendio del parlamento etc... --Skyluke 23:49, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
In effetti anch'io sarei per fare fuori le liste civiche, ma come? --Checco (msg) 00:19, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Beh nel caso dei Cittadini per il Presidente sono pù un movimento politico che una lista civica...comunque con partiti politici si può intendere oltre ai partiti anche i movimenti e le liste di varia natura dunque anche quelle civiche, non vedo perchè dobbiamo prendere le cose alla lettera e limitarci, se no facciamo un template liste civiche e un template movimenti politici? Certo non avrebbe senso inserire le liste civiche col nome del candidato nate solo per l'occasione elettorale a sostegno del candidato e poi sparite una volta finita l'esperienza amministrativa. --Sebi1 (msg) 09:45, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Non vi è alcuna differenza politologica o fattuale tra i partiti e i cosiddetti "movimenti politici" che sono a tutti gli effetti partiti nel senso europeo e internazionale del termine. Un partito di per sè può anche essere solo un gruppo parlamentare come testimonia la storia anche recente (vedi Estonia e Polonia all'inizio degli anni '90). Detto ciò, faccio molta fatica a distinguere Cittadini per il Presidente da "le liste civiche col nome del candidato nate solo per l'occasione elettorale a sostegno del candidato e poi sparite una volta finita l'esperienza amministrativa". Non è forse questo proprio l'esempio di Cittadini per il Presidente? Credete che durerà dopo la sconfitta di Illy?
Comunque sia, si può anche accettare Cittadini nel Presidente nel template (anche se personalmente sono contrario), ma è molto utile trovare una formulazione che impedisca qualcuno (legittimamente) di infarcire il template di liste civiche da "Per il Veneto per Carraro" alla "Lista Storace", dalla "Lista Marrazza" a "Sicilia Libera e Forte". Forse si potrebbe semplicemente dire che "sono escluse dal template le liste civiche regionali", a meno che non ci sia una proposta migliore... --Checco (msg) 10:09, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
non sono d'accordo sull'esclusione tout court delle liste civiche regionali, non si può fare di tutta l'erba un fascio, sono invece per l'esclusione delle liste create appositamente a sostegno del candidato con la denominazione Lista Tizio o Lista per Sempronio. Riguardo ai cittadini, sarai stato d'accordo se si fossero chaimati Lista per Illy, e senza Illy non avrebbero più senso, invece i "cittadini" si stanno strutturando come vero e proprio movimento, non si chiamano più "per il Presidente", Illy era il leader (tipo Prodi per l'ulivo), ma non aveva cariche ufficiali nell'organizzazione interna, poi ovviamente è tutto da vedere con i prossimi appuntamenti elettorali se riusciranno ad esistere anche senza i riferimenti a Illy. --Sebi1 (msg) 10:28, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Non condivido questa visione. Alcune delle liste civiche meno durature non erano denominate "Lista XXX", come "L'Aquilone" in Sicilia. Altre liste, come la "Lista Marrazzo", nonostante il nome, hanno un ruolo autonomo e un'organizzazione tanto quanto Cittadini per il Presidente. Se si inserisce Cittadini per il Presidente, non c'è ragione per escludere la Lista Marrazzo, lista che peraltro ha anche una connotazione ideologica "laico-socialista". Personalmente sono per escluderle tutte. Non è possibile tenere Cittadini per il Presidente e escludere le altre solo per il nome. --Checco (msg) 10:59, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

beh ti potrei dire che allora i cittadini sono un movimento politico, ma sinceramente mi sono proprio stufato di disquisire col guardiano del template sul sesso degli angeli, per cui fai quello che ti pare, se ti diverti così sono affari tuoi. Saluti --Sebi1 (msg) 11:13, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Quello che dici è assolutamente fuori luogo. Come si può notare, sebbene le mie idee siano spesso condivise da molti, in questo template non ho la facoltà di muovere niente da solo ed è giusto così.
Hai posto una questione importante, anche se non si capisce perché dovremmo inserire Cittadini per il Presidente e non la Lista Marrazzo, che è un "movimento politico" tanto quanto quello in sostegno di Illy. Prendo atto che anziché offrire argomenti, preferisci dileggiarmi senza alcuna ragione.
Il problema che hai posto è comunque importante e, che tu sia interessato o meno, dobbiamo trovare una soluzione. Ora come ora c'è la tua posizione (Cittadini per il Presidente sì, altre liste civiche no) e quella mia (no alle liste civiche), sostenuta anche da Skyluke, mi sembra di capire. Sentiamo gli altri.
Si tratta di decidere se Cittadini per il Presidente e le altre liste civiche abbiano o no cittadinanza nel template. Invito tutti a esprimere la loro posizione sul punto. --Checco (msg) 11:26, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Mi permetto di riesporre la mia proposta: soglia di voti e/o anni di attività.--Jacvan (msg) 15:08, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Mi sembra un'ottima soluzione, anche se preferirei non inserire nessuna lista civica. Oltretutto mettendo una soglia per le liste civiche al 5-8% si salverebbero davvero poche liste. La domanda però è: come facciamo a identificare una lista civica? Visto che qui si discute su tutto, ho molti timori che si producano tante discussioni quante sono le liste civiche. --Checco (msg) 15:38, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Allora, cosa facciamo con queste liste civiche? Le teniamo o no? --Checco (msg) 12:37, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Perché non facciamo un template unicamente di liste civiche, con gli stessi requisiti di questo sui partiti?--Jacvan (msg) 18:33, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Non si potrebbe considerare frai paramentri anche il numero degli iscritti? Un partito si distingue da una lista civica soprattutto per questo: ha una struttura organica di militanti iscritti che la lista civica non ha. perciò ... secondo me sarebbe giusto considerare i partiti >tot iscritti grandi / medio / piccoli anche in relazione alla distribuzione sul territorio nazionale (un partito che concentra i suoi iscritti in tre regioni non sarà certo un partito nazionale)

cosa ne dite? --Compagno (msg) 18:44, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ci avevo pensato anch'io, ma il problema sta nella difficoltà di reperire il numero di iscritti e nell'endemico boom di tesseramenti in vista dei vari congressi.--Jacvan (msg) 19:50, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Infatti. Boccio anch'io la proposta. Oltretutto gli iscritti, facilmente reperibili solo per i partiti già presenti nel template, contano davvero poco: il PS ha 80.000 iscritti e neanche l'1%, la LN 150.000 e l'8,5%; un partito poi potrebbe decidere di non avere iscritti (vedi Forza Italia all'inizio e il dibattito odierno attorno al PD). --Checco (msg) 19:54, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
A parte il dibattito, nello statuto del PD son previsti gli scritti, il resto è solo fuffa mediatica. --Skyluke 12:07, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Secondo me è meglio controllare l'esistenza di una struttura minimale (presidente-segretario-segretario amministrativo) per chi si presenta solo a livello locale. O in alternativa l'esistenza di un tesseramento. Senza perderci con altri numeri ---juanm- 17:05, 24 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Posizione UDEUR, popolari

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UDEUR e popolari vari sono partiti regionali? --MacLucky (msg) 15:28, 3 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Sì, dal momento che si qualificano per entrare nel template solo in base al numero di consiglieri regionali in una regione, il che li rende "regionali". I Popolari Uniti e i Popolari Democratici sono attivi solo in Basilicata e Campania, rispettivamente, mentre i Popolari UDEUR sopravvivono in Campania come partito regionale. Direi che, piuttosto che escluderli, ci dobbiamo accontentare di lasciarli dove sono. --Checco (msg) 15:31, 3 lug 2008 (CEST)[rispondi]

E' un criterio sbagliato e sballato. Di che regione sono? Ufficialmente non rappresentano nessuna regione specifica in particolare nè nel nome, nel simbolo e negli ideali. Allora andrebbe fatto lo stesso discorso, ad esempio, per Lega Nord e Movimento per l'Autonomia che, se vogliamo, sono più regionali di UDEUR e compagnia --MacLucky (msg) 15:38, 3 lug 2008 (CEST)[rispondi]

La Lega Nord e l'MpA sono partiti a carattere pluriregionale o nazionale, mentre i Popolari Democratici sono un partito regionale (non regionalista) campano, i Popolari Uniti un partito regionale lucano e i Popolari UDEUR (ahimè per loro) esistono ormai solo in Campania, visto che in Veneto sono passati al Movimento Popolare Veneto, in Umbria alla DC, in Sardegna hanno fondato i Popolari Autonomisti Sardi (a proposito, ecco un articolo a riguardo), mentre di Campania e Basilicata abbiamo già detto. --Checco (msg) 15:55, 3 lug 2008 (CEST)[rispondi]
In sostanza, non è colpa dei criteri se l'UDEUR esiste ormai solo in Campania, specie a livello di Consiglio Regionale. --Checco (msg) 16:01, 3 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Unione di Centro

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Al posto dell'UDC non dovrebbe esserci l'Unione di Centro? Perchè in tal modo parrebbe sia stato l'UDC in solitaria a prendere il voto di (Udc + rosa bianca)--Temato (msg) 14:39, 10 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Non credo. L'Unione di Centro è una coalizione che tiene insieme UDC e Rosa Bianca che sono già nel template. --Checco (msg) 14:47, 10 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Hai ragione ,ho confuso i criteri, la discriminante per la categoria, dopo la percentuale di voto di coalizione la fanno il numero dei parlamentari.--Temato (msg) 23:14, 10 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Invece avevi ragione, l'Unione di Centro sta all'UDC come Il Popolo della Libertà sta a FI, quindi o si mettono distinte Forza Italia e Alleanza Nazionale, o altrimenti bisogna mettere l'Unione di Centro--Corsetto (msg) 17:39, 13 lug 2008 (CEST)[rispondi]

La differenza è che l'Unione di Centro non diventerà un partito e, comuque, sul PdL abbiamo fatto un sondaggio apposito, su UDC e UdC no. Prego dunque di non fare modifiche non condivise. --Checco (msg) 13:12, 14 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Il template non mi pare sia pensato per prevedere il futuro ma per fotografare il presente.

Dato ch3e effettivamente si è deciso che ci deve essere il PdL e non i paritti che lo compongono per analogia la stessa copsa non può che valere anche per l'UdC--Corsetto (msg) 21:56, 19 lug 2008 (CEST)[rispondi]

La situazione è diversa e te ne puoi rendendere conto leggendo le voci su FI, AN, PdL, UDC e UdC. Ti ricordo oltretutto che questo è un template di navigazione e, in questa fase, linkare l'Unione di Centro anziché l'UDC significa linkare qualcosa di molto meno utile al lettore. --Checco (msg) 10:45, 20 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Dove mettere l'SVP?

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L'SVP è messa tra i partiti regionali. Però ha 2 deputati, 3 senatori e un parlamentare europeo... Non andrebbe tra i minori? Boboseiptu (Chi è Bobo?) 08:50, 22 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Anche altri partiti si trovano nella stessa situazione (ovvero con i requisiti di "minori"; come l'Union Valdôtaine), ma essi sono «partiti minori attivi solo o prevalentemente in una Regione» e quindi sono stati "declassati" a regionali. --Gusme (talk) 11:44, 22 ago 2008 (CEST)[rispondi]
Infatti, c'è una regola apposita. Detto ciò, tengo a mettere in chiaro che la classificazione "regionale" per un partito non è spregiativa, ma semplicemente descrive la relatà di quel partito, attivo solo in un contesto regionale o provinciale. --Checco (msg) 16:03, 26 ago 2008 (CEST)[rispondi]

partito Comunista

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Il partito della Rifondazione Comunista, che non esprime nessun parlamentare della Repubblica in Parlamento, non dovrebbe essere citato come partito minore?

No, fintanto che esprime 5 europarlamentari. Si è discusso a lungo su quale soglia scegliere per gli europarlamentari e alla fine (vedi sondaggio sopra) si è deciso per 5. --Checco (msg) 12:33, 17 set 2008 (CEST)[rispondi]
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Propongo di modificare il link del titolo della tabella ("Partiti politici italiani Italia (bandiera)") in modo che non colleghi più il template stesso (raggiungibile comunque cliccando la "v" in alto a sinistra) ma la voce Partiti politici italiani (link quindi da togliere in basso), che contiene liste più dettagliate dei partiti in Italia (in modo da permettere di raggiungere facilmente anche i partiti non contenuti nel template). Si potrebbe inoltre inserire tra i link della riga in basso (parametro "below") le voci delle assemblee rappresentative "nazionali" (ovvero Camera dei deputati, Senato della Repubblica e Parlamento europeo). --Gusme (talk) 19:29, 25 set 2008 (CEST)[rispondi]

Sono d'accordo con entrambe le proposte. Quanto alla seconda si possono eliminare i due attuali link senza problemi (il primo verrà messo sopra, il secondo non è un granché utile) e mettere quelli che propone Gusme. --Checco (msg) 19:45, 25 set 2008 (CEST)[rispondi]
Sinceramente ritengo la voce "Sistema politico della Repubblica Italiana" utile per chi voglio farsi un'idea generale di come funziona la politica in Italia, quindi la lascerei. Visto che non sono emersi pareri contrari, applico la mia proposta. --Gusme (talk) 18:05, 29 set 2008 (CEST)[rispondi]

Segnalo una discussione sul titolo della voce su Democrazia è Libertà - La Margherita presso Discussione:La Margherita (la voce è stata recentemente spostata). --Checco (msg) 17:24, 29 ott 2008 (CET)[rispondi]

Cancellazioni

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Segnalo che sono in cancellazione due voci su partiti: I Liberal Sgarbi-I libertari e Verdi Verdi. --Checco (msg) 15:27, 3 nov 2008 (CET)[rispondi]

Italia dei valori

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Segnalo la discussione in Discussione:Italia dei Valori sull'ideologia dell'IdV. --Checco (msg) 09:53, 20 nov 2008 (CET)[rispondi]

Tipografia

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Secondo la Grammatica italiana di Zanichelli, gli aggettivi non prendono mai la maiuscola, com'è nella tradizione letteraria (libri, giornali, riviste ed enciclopedie). Le inversioni sono state richieste.--Enzino (msg) 21:42, 17 dic 2008 (CET)[rispondi]

I nomi dei partiti sono tutti con le minuscole maiuscole. Non credo ci sia neppure bisogno di discuterne. --Checco (msg) 22:50, 17 dic 2008 (CET)[rispondi]
Il rifiuto di discutere [1] (e i REVERT sistematici) possono essere considerati come una mancanza alle regole di base di WP. Io cerco sempre di capire (dunque di discutere). Non vorrei essere io quello che chiude la porta alla discussione (poi, non capisco bene questa frase: «I nomi dei partiti sono tutti con le minuscole», non era il contrario?). Invece, secondo le grammatiche e i testi seri, mi sembra che la buona risposta è: dipende! Perché per esempio, bisogna scrivere Il Popolo della Libertà o Italia dei Valori ma Partito socialista. Almeno così si scrivono i testi che leggo da anni.--Enzino (msg) 23:28, 17 dic 2008 (CET)[rispondi]
@Enzino, leggi qui per favore --Ignlig (ignis) Fammi un fischio 23:33, 17 dic 2008 (CET)[rispondi]

PLI: piccoli partiti crescono...

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Con l'iscrizione del senatore Paolo Guzzanti al ricostituito Partito Liberale Italiano, questo partito andrebbe inserito tra i minori del template. Dico bene? Luca P - dimmi tutto 18:45, 2 feb 2009 (CET)[rispondi]

Che crescano è discutibile: trattasi null'altro delle solite sporcherie e trasformismi del nostro parlamento. Nessun dubbio che al prossimo appuntamento elettorale il suddetto comitato prenda il suo solito 0,0%. Cmq, sto partitino esiste davvero, ha una sede e più sedi? --Lochness (msg) 19:00, 2 feb 2009 (CET)[rispondi]
La mia era ironia... anche se neanche tanto: allo stato hanno dalla loro un senatore (il partito pare che esista, di sicuro abbiamo la voce). Inoltre, e torniamo all'oggetto della discussione, Guzzanti dà al PLI un posto nel template... o sbaglio? Luca P - dimmi tutto 19:19, 2 feb 2009 (CET)[rispondi]
Se questo Pli è un partito non solo di nome, ma anche di fatto (ha sedi ed è possibile tesserarsi), sì. --Lochness (msg) 22:34, 2 feb 2009 (CET)[rispondi]

Rifondazione comunista, RPS

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Come mai è stato scisso e degradato il prc? I criteri non si riferiscono alle elezioni? su che basi è avvenuto il degradamento del prc e l'entrata nel template di Rps? Tra l'altro Rps punta all'area del prc e non al movimento di Vendola il cui nome è Movimento per la sinistra. Io sono per il ripristino della situazione precedente.--Temato (msg) 15:32, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]

RpS si è scissa dal PRC con lo scopo di fondare un "Movimento per la Sinistra" con SD, Verdi e dissidenti del PdCI. I vendoliani che hanno deciso di restare nel PRC hanno fondato una nuova corrente, A Sinistra con Rifondazione. I criteri sono chiari. Il PRC era inserito tra i partiti medi in virtù dei suoi 5 europarlamentari. Ora almeno tre europarlamentari del PRC sono usciti dal partito seguendo Vendola, ergo il PRC non rientra più nei criteri per i partiti medi. Dopo le europee vedremo se cambia qualcosa. --Checco (msg) 15:52, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Ti sbagli, l'area programmatica di "A Sinistra con Rifondazione" è sempre "Rifondazione per la sinistra" per i quali infatti hanno rivendicato il nome. Il movimento di Vendola si chiama ufficialmente Movimento per la sinistra, a nome del quale Vendola ha appena fatto anche delle dichiarazioni: http://www.elezioni-oggi.it/archives/00025970.html Per quanto riguarda i criteri, non so quanto ufficialmente il movimento sia partito e quindi si possano considerare aderenti parte degli attuali parlamentari europei di rifondazione. In ogni caso se si vuole tenere questa divisione bisogna cambiare il nome del movimento.--Temato (msg) 16:03, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Altra fonte, il blog ufficiale di Vendola, http://www.nichivendola.it/it/srv/homepage/movimento-per-la-sinistra.html --Temato (msg) 16:08, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Rimane il fatto che allo stato il sito di RpS è quello controllato da Vendola. Tutto il resto sono solo dichiarazioni. Quando nascerà il Movimento per la Sinistra ne riparleremo. In questa sede, se vuoi, possiamo solo eventualmente valutare modifiche al template, ma non siamo noi a decidere quando nascono i partiti e che nome prendono. --Checco (msg) 16:40, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Se Vendola deciderà di rinominare RpS in MpS, ovviamente dovremo spostare la voce Rifondazione per la Sinistra a Movimento per la Sinistra, e modificare di conseguenza il template sui partiti. Per ora però non vedo niente di ufficiale e il sito è sempre quello di RpS. Credo sia meglio aspettare... --Checco (msg) 16:43, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Non è questione di rinominare quando il nome ufficiale è "movimento per la sinistra", fai un giro su google e trovi tutte fonti che affermano ciò, trovami fonti che dicano il contrario. Rifondazione per la sinistra è il sito di riferimento del movimento ma non il nome del movimento.Inoltre non c'è ancora una sede, uno statuto e nulla, quindi le cose sono due, o si ripristina con la sola voce del PRC o si cambia il nome in Movimento per la sinistra e si crea una voce attinente. Allo stato attuale la voce rifondazione per la sinistra infatti, punta all'area programmatica del PRC, una cotraddizione che va risolta al più presto.--Temato (msg) 16:53, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Punta giusto. E' la voce su RpS ad essere sbagliata e non aggiornata. Per prima cosa dunque bisogna modificare quella voce e spostarla a Movimento per la Sinistra, poi si modifica il template. Te ne occupi tu? --Checco (msg) 17:04, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Se hai letto il mio intervento capirai che non sono assolutamente d'accordo sulla tua interpretazione. Io ritengo la voce di RpS corretta e dunque sarei per la creazione della voce MpS, cosa che è stata fatta per poi essere cancellata da un amministratore. Aggiungo che anche io inizialmente ero convinto del contrario ma guardando le fonti non ci sono dubbi. Tutto nasce dal fatto che il nome inizialmente dato al movimento era quello dell'area di rifondazione stessa. Questo nome è stato rivendicato da coloro rimasti nel partito ed il nome del movimento è cambiato in "Movimento per la sinistra". I siti di riferimento sono nati prima di questa rivendicazione e continuano ad avere nomi diversi. Infatti come puoi notare nel sito ufficiale della corrente di coloro rimasti nel PRC, http://www.asinistraconrifondazione.org/b/?p=128, è indetta una riunione dove si richiama la "partecipazione dei compagni di Rps" in riferimento a coloro rimasti nel partito.--Temato (msg) 17:09, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Chiaramente questi ultimi hanno interesse a presentarsi come la "vera RpS" e i "veri bertinottiani", ma non sono né l'uno né l'altro. Credo comunque vada modificata e spostata la voce a MpS in modo da non generare equivoci. Ancora meglio è aspettare un po' che le cose si delineino meglio. Questo è quello che penso. Se poi vuoi fare diversamente, non sono (per ora d'accordo). --Checco (msg) 17:15, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Allora propongo di cambiare la voce di RpS in modo tale da renderla voce del movimento di Vendola, quindi spostarla e aggiornare il template. Sei d'accordo?--Temato (msg) 17:20, 7 feb 2009 (CET)[rispondi]
Sì, ma avrei preferito aspettare. Non sappiamo ancora se "Movimento per la Sinistra" sia la denominazione del nuovo partito di Vendola o della futura forza politica che potrebbe nascere dall'incontro tra vendoliani, SD, Verdi, dissidenti PdCI, ecc. --Checco (msg) 09:12, 9 feb 2009 (CET)[rispondi]
Infatti era quello il motivo per il quale mi sembrava afrettato l'inserimento nel template, cmq sono d'accordo con te ad aggregare RpS ad MpS.--Temato (msg) 11:46, 9 feb 2009 (CET)[rispondi]
Discutiamone in Discussione:Movimento per la Sinistra. --Checco (msg) 12:23, 9 feb 2009 (CET)[rispondi]

Nonostante sia entrato nel PD, il MRE continua ad essere un partito (partito associato sul modello Rad./UMP in Francia) e, come potete notare dalle agenzie degli ultimi giorni, dà segnali di irrequitezza che potrebbero perfino portarlo a formare una lista autonoma alle europee in alleanza con il PRI, in modo simile a quanto faranno con tutta probabilità i Radicali. Per tutte queste ragioni, dato che il MRE ha due senatori eletti (Sbarbati e Musi, che prendono la parola presentandosi come "Repubblicani Europei" del gruppo del PD, né più ne meno di quanto fanno i Radicali), provvedo a inserire il partitino nel template. E' un partito e rientra nei criteri. --Checco (msg) 22:08, 27 feb 2009 (CET)[rispondi]

Credo che la questione sia un po' diversa. I Radicali hanno siglato col PD un mero accordo elettorale-parlamentare, mentre il MRE vi è entrato in massa. E del resto, se ragioniamo così, dovremmo scorporare i vari partiti che compongono il Popolo della Libertà...vogliamo farlo? Detto questo, credo che la permanenza dei repubblicani europei nel PD sia abbastanza instabile e che la questione si risolverà nei prossimi giorni.--Jacvan (msg) 01:28, 28 feb 2009 (CET)[rispondi]
I partiti del PdL si fonderanno fra poche settimane. Se qualcuno, per esempio il Nuovo PSI, continuerà a esistere come partito associato, in modo simile al MRE, sarà il caso di aggiungerlo nel template. Quanto al MRE, è vero che è entrato in massa nel PD, ma è anche vero che mai ha smesso di essere partito autonomo e che oggi la sua collocazione è quanto mai instabile. --Checco (msg) 09:12, 28 feb 2009 (CET)[rispondi]
Ora che c'è lo sbarramento, nessuno andrà da solo da nessuna parte. Ritengo prematuro questo scorporo stando ai dati odierni, basandosi su pure congetture. Richiedo ceteris paribus il reinserimento nel template di Alleanza Nazionale.--Lochness (msg) 12:52, 28 feb 2009 (CET)[rispondi]
In effetti, non vi è nessuna congettura sul MRE, solo fatti. Se si vogliono reinserire i partiti che si scioglieranno nel PdL fino al 27 marzo lo si può fare, ma credo che cadremo nel ridicolo e soprattutto violeremmo una decisione presa in precedenza, dunque non basterebbe il consenso di due utenti. --Checco (msg) 08:25, 4 mar 2009 (CET)[rispondi]
Checco, devo ricordarti che un anno fa davi per certo l'ingresso imminente della Lega nel PdL? Noi non siamo Nostradamus che dobbiamo iperscrutare il futuro, nè un gazzettino che deve necessariamente dare le notizie prima degli altri. Lasciamo che la mela maturi e cada dall'albero: se l'MRE uscirà dal PD, ne prenderemo atto e ci adegueremo, al momento invece l'MRE è un partito autonomo ma inglobato a tutti gli effetti nel PD, come succede in Francia coi vari partiti storici che fanno parte dell'UMP senza esservi totalmente sciolti.--Lochness (msg) 11:04, 3 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Non hai mai sostenuto l'imminente ingresso della Lega nel PdL e quel mio commento si riferisce a un altro progetto che si è arenato e per il quale dicevo appunto di andarci piano. Qui però siamo di fronte a una realtà e non vedo perché differenziare il MRE dai Radicali. --Checco (msg) 10:24, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Perchè al PE i radicali ci sono come radicali.--Lochness (msg) 11:48, 6 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Vallée d'Aoste Vive e UDS

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Dato che io e Lochness non riusciamo a metterci d'accordo sull'inserimento o meno nel template di due partiti, credo sia il caso che altri utenti esprimano la loro opinione. Stiamo parlando di Vallée d'Aoste Vive e di Unione Democratica Sarda.

I criteri a tal proposito dicono che per essere inserito nel template un partito deve:

  • avere conseguito almeno il 10% nelle ultime elezioni regionali in Valle d'Aosta, il 5% nelle ultime elezioni provinciali di Trento o Bolzano, il 5% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con meno di un milione di abitanti o il 3% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con più di un milione di abitanti.

Nelle elezioni regionali in Valle d'Aosta del 2008 la lista Vallée d'Aoste Vive-Renouveau Valdôtain ha ottenuto il 12,5% dei voti, mentre nelle regionali sarde del 2009 la lista Sardegna Unita UDS ha ottenuto il 3,5% dei voti. In entrambi i casi le liste hanno superato le soglie previste e dunque credo che VdAV e UDS, in quanto forze trainanti delle liste citate, vadano inserite nel template.

Lochness fa riferimento al concetto di "liste proprie" che tuttavia non è menzionato nei criteri e comunque, come detto, le liste possono essere considerate proprie di VdAV e UDS, dato che queste ultime ne erano le forze trainanti. Inoltre, ricordo che lo scopo dei criteri non è quello di ridurre al minimo i partiti e credo dunque che in casi dubbi come quelli citati dovrebbe prevalere una sorta di garantismo. Lo scopo del template, com'è noto, è quello di rappresentare un quadro il più ampio e ordinato possibile dei partiti italiani, nazionali e regionali.

Allora, che fare? Inserire o no Vallée d'Aoste Vive e UDS? A voi la scelta, dato che i criteri non ci sono qui d'aiuto. --Checco (msg) 16:30, 4 mar 2009 (CET)[rispondi]

I criteri sono chiari, questi due gruppuscoli evidentemente in totale crisi (specie quello sardo) non hanno fatto liste proprie, a meno che tu mi dica che una lista della Sinistra Arcobaleno possa equivalere ad una lista di Rifondazione Comunista. Quindi o ci metti LA LISTA (che è "Sardegna Unita" e "Viva Renouveau"), oppure io inserisco un CN nel template: a quel punto, voglio vedere numeri alla mano dove stia sta forza trainante.--Lochness (msg) 11:45, 5 mar 2009 (CET)[rispondi]
Concordo, anche io sono per mettere la lista.--Temato (msg) 12:32, 5 mar 2009 (CET)[rispondi]
Allora porti qui le fonti a sostegno delle tue tesi, Checco? Prego, sono in attesa.--Lochness (msg) 12:52, 5 mar 2009 (CET)[rispondi]

Credo che Vallée d'Aoste Vive abbia due consiglieri regionali, Roberto Louvin e Alberto Bertin (quest'ultimo da confermare). Se fosse così si tratterebbe di 2 consiglieri su 30 pari al 6,67% del totale e il partito rientrerebbe anche grazie ad un altro criterio. Sull'UDS c'è poi poco da dire, visto che ha superato il 3% abbondantemente e nella lista vi era una prevalenza tale di candidati dell'UDS rispetto a quelli del NPSI (lo si evince anche dal nome dato alla lista) che non vedo quali problemi possa creare l'inserimento. Ribadisco che i criteri su questo punto non sono chiari, dunque si tratta di decidere tra noi se inserire o meno i due partiti. Le urla di Lochness sono davvero fuori luogo, dato che la sua è un'interpretazione dei criteri valida e legittima come la mia. Si tratta solo di decidere quale interpretazione scegliere. Io credo che la mia interpretazione più inclusiva, ancorché appunto più che legittima, sia migliore perché lo scopo del template è quello di informare e un partito in più certo non fa male. --Checco (msg) 13:15, 5 mar 2009 (CET)[rispondi]

D'accordo con Checco. Dopo di tutto, esistono anche un fr:Vallée d'Aoste Vive, un fr:Renouveau valdôtain e un fr:Union démocrate sarde, considerati come partiti significativi perché hanno degli eletti in numero sufficente.--Enzino (msg) 14:46, 5 mar 2009 (CET)[rispondi]

Io ritengo che poichè questi partiti non si sono presentati da soli ma hanno fatto una lista con altri, la cosa più giusta sia inserire la voce delle liste coalizzate che effettivamente rimandino poi ai partiti che le formano.--Temato (msg) 20:59, 5 mar 2009 (CET)[rispondi]

Del tipo "Sardegna Unita" (linkato alla voce sull'UDS, come puoi vedere) e "Vallée d'Aoste Vive-Renouveau Valdôtain"? Potrebbe essere una buona idea, un egregio compromesso, anche se di fatto quanto tu proponi non è molto diverso da quello che proponiamo Enzino ed io (inserire semplicemente Vallée d'Aoste Vive e Unione Democratica Sarda). --Checco (msg) 23:06, 5 mar 2009 (CET)[rispondi]
Del tipo che crei una pagina sulla lista e poi la linki qui, se proprio vuoi.--Lochness (msg) 01:33, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]
Esatto.--Temato (msg) 11:20, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

Bene, ora siamo due pari. Sentiamo dunque cosa dicono gli altri utenti che frequentano la discussione. --Checco (msg) 13:06, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

Siamo allo stadio che segnamo i gol? E' una pagina di discussione questa, o è la schedina del Totocalcio 1X2?--Lochness (msg) 13:47, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]
Semplicemente ci sono due intrepretazioni entrambe legittime, la Lochness-Temato e la Checco-Enzino. Molto civilmente si tratta di decidere qual è quella sulla quale c'è più consenso. --Checco (msg) 14:07, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]
La tua non è legittima perchè non basata sulle fonti. Se vuoi inserire la tesi, per me puoi benissimo farlo anche subito, io ci metto un CN e, se trovi le fonti, la tua visione rimarrà caricata anche se qui ti dicessero di no in 300.--Lochness (msg) 14:18, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]
Dici che non è legittima perché parti dal presupposto del concetto delle "liste proprie" che ahimè non è citato nei criteri, dunque la mia tesi e la tua sono entrambe legittime. Si tratta solo di decidere. --Checco (msg) 14:52, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]
Caro mio, non puoi arrampicarti sugli specchi richiedendo agli altri una prova diabolica. Sei tu che affibi percentuali immaginarie a partitucoli che non le hanno: a te sta l'onere di prendere il sito della Regione Sardegna, o quello del VDA, o quello del tribunale di Cagliari, o quello che vuoi, e dimostrarci che il tal partito ha tal percentuale. Quindi, anzichè venir qui a far specare kilobyte inutili di spazio web alla Fondazione, vai a lavorare archivisticamente e cercaci i dati. Dato che tuttavia si è già ampiamente capito che tali dati non ce li hai, possiamo considerare chiusa questa discussione. --Lochness (msg) 15:10, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

Mi concentrerei di più sull'aspetto degli eletti. Per il resto o facciamo come abbiamo fatto per la sinistra arcobaleno dopo le elezioni, oppure lasciamo stare il singolo partitino ;) ---juanm- 15:12, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

Gli eletti sono già stati vagliati: il gruppuscolo sardo ha eletto 1 solo proprio consigliere (dato facilmente verificabile in rete, data la sua freschezza), per quello valdostano ne risulta solo 1 anche lì: è evidente tuttavia che, se Checco in tre giorni non ha portato alcuna fonte su eventuali altri consiglieri tesserati, evidentemente non ce ne sono.--Lochness (msg) 15:18, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

La lista VdAV-RV ha ottenuto il 12,5% e la lista "UDS Sardegna Unita" il 3,5%. Non capisco quale sia il problema a inserire VdAV e UDS, com'è stato per mesi, e non capisco i toni aggressivi di Lochness. C'è una regola e dobbiamo decidere come interpretarla. Io credo che nei casi simili i partiti vadano inseriti. --Checco (msg) 15:39, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

Checco, il punto cruciale è: su che dati consideri che la lista Sardegna Unita abbia preso la maggio parte dei voti lato UDS rispetto al Nuovo Psi? Non si può sapere come i due partiti abbiano contribuito al totale del 3%, per questo ritengo giusto che vada inserita la lista Sardegna Unita, la cui pagina descriverà brevemente l'orgine della lista e da chi è formata, rimandando ai rispettivi link.--Temato (msg) 17:44, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

Io direi di aspettare la proclamazione ufficiale dei risultati elettorali in Sardegna. Per VdAV non c'è problema, il partito rientra. Per UDS, come detto, aspettiamo. (Tra parentesi: finché non vi è proclamazione ufficiale, il PPS-FP rientra nei criteri.)--Jacvan (msg) 20:26, 8 mar 2009 (CET)[rispondi]

Sfoltimento

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Non mi è chiaro del perchè rientrino nel template MpS o PS per esempio e non SD o UlS. Qual è la differenza?--Temato (msg) 11:49, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Aggiornato.--Lochness (msg) 17:26, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Scusami Lochness, ma non capisco bene la ratio degli sfoltimenti. Premetto che potrei prendere un granchio, perché mi trovo solo a passare per caso da queste parti. Comunque:
In pratica hai eliminato i partiti che costituivano le due coalizioni della sinistra radicale, OK, ma... come fai a dire che non hanno superato lo 0,5% se erano in coalizione? Cito a caso: Socialisti e Comunisti Italiani, non potrebbero essere arrivati, chessò... allo 0,8% all'interno dei loro rispettivi 3,X% delle loro due coalizioni? Capirei se avessi sostituito con i nomi delle coalizioni, ma così... --Retaggio (msg) 17:36, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Possiamo certamente inserire links tipo a Sinistra e Libertà. Procedi pure.--Lochness (msg) 18:13, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Potrebbe essere OK. Metterei anche Lista Anticapitalista (3% e qualcosa). A destra però ho qualche dubbio perché non esiste un nome "comune" per La Destra-Mpa (2% circa). Pensieri? --Retaggio (msg) 18:35, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Beh, l'MpA è dentro di suo coi suoi 10 parlamentari. Si potrebbe inserire La Destra tout court, visto che al Centronord l'apporto dell'MpA alla lista è stato zero.--Lochness (msg) 18:47, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]
...ehm... non avevo notato l'MPA. Comunque ho inserito gli altri tre. --Retaggio (msg) 18:56, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Ok.--Lochness (msg) 00:08, 10 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Segnalo che, con gli attuali criteri, partiti come il PS, i Verdi, il PRC, il PdCI, ecc. rientrerebbero nel template come partiti regionali. Senza voler aprire una discussione infinita sulla questione, propongo che i partiti che hanno consiglieri regionali in più di 2 regioni (o 3, 4, 5... anche se tutti questi numeri mi sembrerebbero arbitrari) vengano classificati come partiti nazionali minori. In secondo luogo, stante che al momento la Lista Comunista e SL sembrano poter sopravvivere alla sconfitta, inserirei tra parentesi i nomi dei partiti inclusi, per chiarezza. Concordo con Lochness sul fatto che La Destra e MpA sono un discorso a parte. --Checco (msg) 10:14, 10 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Che brutte le parentesi! Le avevamo già eliminate al tempo del PdL, non facciamole rientrare dalla finestra. Direi che basta attendere solo un pò la riorganizzazione della sinistra radicale: i pochi ruderi residui dell'area, dopo le bombe atomiche che vi sono lanciate e autolanciate, non possono rimanere tali neanche per pochi mesi, pena il terzo (e a quel punto ultimo) ordigno in attesa di deflagrare nelle Regionali 2010.--Lochness (msg) 10:35, 10 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Guarda, da bipartitista convinto (il che ti rende ancora più difficile capire per chi voto: ricordi la nostra vecchia discussione...), me lo auguro, ma purtroppo alle regionali tutti quei partitini potranno presentare la loro lista e rieleggere i loro consiglieri. Il template deve essere il più possibile informativo, ma soprattutto rispettare i criteri che sono stati definiti. Dunque, a meno che tu non viglia vedere per un anno quei partitini considerati come "partiti regionali", rifletti sulla mia proposta o fanne un'altra. --Checco (msg) 10:45, 10 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Per me seguendo la pura logica, puoi metterli nei regionali, e parimenti spostare l'SVP nei nazionali minori. What funny... --Lochness (msg) 11:06, 10 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Per me un partito regionale è un partito diffuso (principalmente) in una regione e il cui "oggetto di attenzione" è costituito in primo luogo dal territorio regionale stesso. Se un partito ha rappresentanti solo nei consigli regionali (che potrebbero anche essere regioni lontane, tipo - cito a casaccio - Sardegna, Friuli e Lazio) non può IMHO essere considerato "regionale". Sul fatto se debba esssere considerato o no "minore" non mi pronuncio, ma classificare il PS o i Verdi come "regionali", scusate la franchezza, ma a me sa un po' di ridicolo... --Retaggio (msg) 11:14, 10 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Condivido la linea di Checco, ma poichè stilisticamente parlando non mi piacciono le parentesi, per ora lascierei le liste in attesa di sviluppi. Se le liste non dovessero portare a nuovi soggetti sarei per il ripristino tra i partiti minori.--Temato (msg) 12:35, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Mi trovo d'accordo con Retaggio e condivido quanto detto da Temato. Qui ci sono due regole, una scritta e una non scritta, che stiamo contravvenenendo: ci sono partiti che secondo i criteri dovrebbero stare nel template che ne sono esclusi e si era detto che le liste elettorali non entravano nel template (fatta eccezione per il PdL nei mesi prima del primo congresso). PS, Verdi e compagnia secondo gli attuali criteri dovrebbero stare nel template, anche se dovrebbero essere inseriti bizzarramente tra i "regionali". Propongo di modificare quella regola, dicendo che un partito presente in più consigli regionali viene classificato tra i "minori". --Checco (msg) 09:04, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Criteri alla mano...

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I criteri dicono che entra nel template chi ha "il 5% degli eletti in un Consiglio Regionale (Provinciale nel caso di Trento e Bolzano)" o ha "conseguito almeno il 10% nelle ultime elezioni regionali in Valle d'Aosta, il 5% nelle ultime elezioni provinciali di Trento o Bolzano, il 5% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con meno di un milione di abitanti o il 3% nelle ultime elezioni regionali in una Regione con più di un milione di abitanti". Inoltre si dice che "partiti regionali" snono "partiti minori attivi solo o prevalentemente in una Regione (Provincia autonoma nel caso di Trento e Bolzano)".

Credo che senza neppure dover modificare i criteri, vadano reinseriti i partitini che sono stati tolti (PRC, PdCI, PS, Verdi, ecc.). In effetti sono stati tolti senza rispettare i criteri e al loro posto sono state inserite le liste elettorali delle quali hanno fatto parte alle ultime elezioni europee: Lista Anticapitalista e Sinistra e Libertà. Si è trattata obiettivamente di una scelta arbitraria.

Ovviamente i criteri possono venire modificati, ma finchè ci sono vanno rispettati. --Checco (msg) 23:17, 14 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Non ci fosse quella riga che circostanzia tali criteri ai "partiti minori attivi solo o prevalentemente in una Regione (Provincia autonoma nel caso di Trento e Bolzano)" avresti ragione. Però invece tale inciso c'è.--Lochness (msg) 01:16, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Mi sa che la tua invidiabile (dico sul serio!) logica ha preso una cantonata (una volta tanto!): è proprio grazie a quell'inciso che i partiti citati hanno diritto a stare nel template, senza finire tra i "regionali". Comunque la si veda, quei partiti (PRC, PdCI, PS, Verdi, ecc.) hanno titolo per stare nel template, o tra i "minori", come suggerisce l'inciso da te citato, o tra i "regionali", se si vuole forzare l'interpretazione. Comunque hanno diritto a starci. Decidiamo dove. Hai ragione che nei criteri c'è un'incongruenza: saniamola e seguiamo una regola comune per le liste elettorali perché ora siamo nel regno dell'arbitrio! --Checco (msg) 20:26, 16 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Io appoggio la linea di Checco, qualore tali liste iniziassero a diventare partiti, sarebbero da ripristinare.--Temato (msg) 23:21, 21 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Non ho capito bene cosa intendi dire, ma, se interpreto bene, sono d'accordo sul fatto che la Lista Anticapitalista e Sinistra e Libertà dovranno avere cittadinanza nel template solo quando diventeranno partiti, così come l'Unione di Centro. --Checco (msg) 10:05, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Accorpamento

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Personalmente, sono sempre stato contrario alle tre categorie (Maggiori, Medi, Minori), ma vedendo le due righe desolatamente vuote (segno che il template va riorganizzato) propongo di unire le prime due (conservando per l'annessione il criterio dei medi) ed avere così solo due categorie di partiti a mio avviso molto più razionali (Maggiori/Minori, Principali/Secondari). Grazie. --felisopus (pensaci bene) posta 10:20, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Lo sostengo da un anno.--Lochness (msg) 11:31, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Visto che non leggo repliche, nonostante la discussione su altri temi, e che la modifica mi pare minima e ragionevole, unisco le due categorie, definendole come Maggiori / Minori. --felisopus (pensaci bene) posta 15:24, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Non si può stare attenti a tutto! Comunque, no, non sono d'accordo personalmente. --Checco (msg) 20:26, 16 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Insomma, è l'ultima discussione a fondo pagina.. comunque, Checco non ti sembra almeno strano conservare delle categorie con 2, 3 voci, e poi altre con decine? I nostri criteri devono adattarsi alla realtà, questo dopotutto è un template di navigazione e serve ad orientare nel minor spazio possibile. Ed oltretutto nel linguaggio comune cos'è un partito medio? Non è molto intuitivo o comprensibile. --felisopus (pensaci bene) posta 21:09, 16 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Ci vuole un po' di garantismo. Da un po' di tempo non posso dedicare a Teknopedia più di qualche minuto e qualcosa mi può sfuggire. In un template nel quale non si muove foglia senza accordo (vedi sopra), non mi sembra il caso di fare modifiche alle regole dopo il parere di soli 2 utenti. Inoltre mi sono appena riletto cosa si intende per "partito medio" nei libri di politologia e devo dire che la distinzione può essere utile, così com' utile avere una categoria con 2 voci, una con 3 e una con tante voci: dà l'idea delle dimensioni dei partiti. Mi riserverò di fare rollback alla tua modifica perché può portarci a una strada pericolosa di modifiche non condivise. Detto ciò, spero si possa parlare di cose molto più importanti, come il fatto che un template di navigazione sui partiti escluda il PRC o i Verdi. Possono non piacerci quei partiti o la frammentazione, ma non dobbiamo dimenticarci che il template serve ad aiutare gli utenti a trovare quello che cercano non a disorientarli. --Checco (msg) 12:03, 19 giu 2009 (CEST)[rispondi]
(prima di riservarti il rollback, sarebbe meglio che si manifestasse qualche altro contrario che non s'è visto qui o nel template, ed oramai è passata una settimana. Scusa ma non sono d'accordo a complicarci la vita aggiungendo criteri per poi essere costretti a modificarli in virtù di esclusioni eccellenti: meglio pochi, universali e pratici, prima di tutto per la lettura. Se dobbiamo starne a discuterne ogni elezione, evidentemente nelle impostazioni precedenti qualcosa non andava) --felisopus (pensaci bene) posta 15:11, 19 giu 2009 (CEST)[rispondi]
In un template sul quale ogni modifica deve passare con ampio consenso, non è accettabile quanto proponi e mi chiedo come mai non ho già fatto rollback, cose che ero legittimato a fare. Quanto al resto, non si tratta di aggiungere regole, ma di semplificarle o di cambiare una virgola (secondo gli attuali criteri tutti quei partiti rientrerebbero, anche se non si sa bene dove). Si tratta di un template di navigazione ed è fondamentale che l'utente possa trovarvi il PRC o i Verdi. Inoltre si era sempre detto di non inserire liste elettorali... Non si possono piegare le regole ai propri comodi o a consensi risicati. --Checco (msg) 09:32, 20 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Se posso intervenire, il problema è che i criteri erano malfatti fin dall'inizio. Ma oramai la frittata è stata fatta (e fatta con pervicacia, oserei dire). --Lochness (msg) 14:21, 20 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Checco, da una prospettiva liberale saprai benissimo che "una volta fissate le regole non si transige", quindi non capisco sotto quale prospettiva un utente debba trovare PRC o Verdi: per le regole non sono rilevanti, fine. Se proprio non vogliamo farcene una ragione mettiamo una bella categoria storici dove inserire tutti i partiti della Prima o Seconda Repubblica che abbiano mai rispettato i criteri. Ma volerlo modificare in questo senso mi sembra voler piegare le regole alla propria "visione" molto più di una modifica come la mia. --felisopus (pensaci bene) posta 14:52, 20 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Appunto perché sono un liberale e condivido quella frase, trovo scandaloso che si modifichi una regola con il parere favorevole di soli due utenti e che si interpretino i criteri in modo assolutamente tendenzioso. Come vedete, non ho fatto alcun rollback, ma deve essere chiaro che sia la tua modifica sia quelle di Lochness sono state abbastanza arbitrarie e illegittime.
Potrei accettare la tua modifica, che peraltro continuo a non condividere (il fatto che una categoria, quella politologicamente "corretta" dei partiti di media grandezza, abbia solo 3 partiti linkati, non solo non è un problema, anzi, le tre categorie danno un'idea ai lettori di quanti partiti grandi, medi e piccoli ci sono!), ma solo in un contesto di maggiori utenti che partecipano e di altre modifiche. Per questo farò rollback.
Il template ha un unico scopo: quello di linkare i partiti italiani più importanti. Non si tratta qui di negare la semplificazione in atto del sistema partitico. Se non vi sono partiti come il PRC o i Verdi, per quanto piccoli e impopolari, il template ha fallito il suo scopo primario.
--Checco (msg) 10:05, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

un paio di cose che non condivido

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tempo fa mi pare che questo template fosse più folto,sono cambiate troppe cose: che senso ha mettere lista anticapitalista e sinistra è libertà e non menzionare sigle come PRC e i verdi? perchè udc rimanda a unione di centro che è solo una lista e non al partito vero e proprio, ovvero quella cosa che si chiama unione dei democratici cristiani ecc ecc perchè sono stati cancellati partiti che hanno numerosi consiglieri regionali e provinciali in tutta italia come la nuova dc di pizza e il partito pensionati? se ci sono delle regole che stabiliscono ciò devo dire che sono regole un tantino strane --SquallLeonhart ITA (msg) 20:07, 23 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Così come ero d'accordo con Temato, sono d'accordo con SquallLeonhart. Purtroppo Lochness ha cominciato a interpretare unilateralmente e arbitrariamente i critieri, togliendo partiti, inserendo liste nel caso di Unione di Centro, Lista Anticapitalista e Sinistra e Libertà, ma non nel caso del Polo dell'Autonomia. Si è trattata di una forzatura e forse ho sbagliato a volerne discutere qui pazientemente, senza fare rollback. --Checco (msg) 10:05, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Due problemi

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1) Si è fatta una modifica ai criteri con il sostegno di soli due utenti, senza la discussione prevista in questi casi dagli stessi criteri. La divisione in quattro categorie (grandi, medi, minori, regionali) è stata approvata circa un anno fa da 14 utenti contro 5 (vedi sopra, tra i "quesiti"). Dato che per quanto stimabili, Lochness e Felispous sono solo in due, farò rollback a tale modifica. Non ho nessun problema a discuterne, ma vi prego: niente modifiche unilaterali!

2) Si sono inserite arbitrariamente l'Unione di Centro al posto dell'UDC, la Lista Anticapitalista e Sinistra è Libertà; allo stesso tempo sono stati tolti partiti che, secondo i criteri, dovrebbero stare nel template.

Se i criteri hanno un punto non chiaro: OK, sistemiamolo! Vogliamo semplificarli in modo da farci stare più partiti: OK, si può fare! Tutto si può discutere, ma non si può cadere né in modifiche unilaterali, né in modifiche arbitrarie né accettare che nel template manchino partiti come l'UDC, il PRC o i Verdi. Vorrebbe dire che il template non svolge più il suo compito! --Checco (msg) 10:05, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Per me OK nell'inserire tra partiti minori anche quelli che hanno consiglieri in più consigli regionali (almeno due o tre regioni diverse, direi). OK anche nell'accorpamento "maggiori-medi" (fermo restando il criterio d'ingresso per i medi). --Retaggio (msg) 10:53, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Sulle modifiche da apportare non so, ma per il metodo sono d'accordo con Checco Jalo 11:10, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Per quanto riguarda l'Unione di Centro, forse l'hai inserita tu, Checco, di certo non io. Per quanto riguarda la divisione medi/grandi, pur ribadendo la mia contrarietà e l'assoluta malafede di chi afferma che tale suddivisione risponderebbe a non meglio chiariti riferimenti politologici (dato che è palese che un partito impalato a solo il 25% come il PD, non possa avere nessuna di quelle prospettive maggioritarie di governo cui la categoria "grandi" vorebbe riferirsi, senza l'alleanza ad oggi indispensabile con l'IdV. Descrivere la situazione del PD come quella del Labour inglese è una palla colossale dato che sfido chiunque a sostenere che i due partiti siano in condizioni ravvicinabili), non l'ho toccata in ossequio ad una visione normativa cui dovrebbero ispirarsi i criteri, cui dovrebbe contrapporsi una mera attività esecutiva degli utenti nell'inserire i partiti di conseguenza.
Purtroppo invece, c'è chi insiste a voler fare le cose "all'italiana", richiedendo il mercanteggiamento delle regole ogni volta che tali regole abbiano dato un esito a lui sgradito. Ora, se uno mi chiede se sia normale che il PRC non stia nel template, direi che non lo è, ma è assurdo che a lamentarsi del cattivo esito dei criteri sia proprio chi tali (pessimi) criteri li ha pervicacemente voluti.--Lochness (msg) 12:28, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Gli attuali criteri sono stati voluti dalla stragrande maggioranza degli utenti intervenuti nella discussione sugli stessi nel giugno-luglio dell'anno scorso. Si tratta solo di cambiare una virgola, come proposto da Retaggio, e i criteri permetteranno senza dubbi di includere tutti i partiti che ne sono ora in modo bizzarro esclusi. Non credo sia il caso di fare il gioco del "tanto peggio, tanto meglio" e ho tutta la pazienza del mondo: non fa parte del mio stile interpretare forzosamente i criteri e mi piace attenermi al consenso. Mi auguro si possa fare una discussione scevra da risentimenti antichi sia sui partiti minori (da inserire se presenti in diversi consigli regionali) sia sulla proposta di suddividere i partiti in "maggiori, minori, regionali" anziché in quattro categorie come avviene ora. Oltre a Jalo e Retaggio, chi ci sta? --Checco (msg) 15:24, 26 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Ps: Sostituisco l'UdC con l'UDC, visto che non mi sembra Lochness si opponga a una modifica fatta da qualcuno che ha fatto confusione.

Personalmente, visti i precedenti, sono assai timoroso nel riaprire una discussione che iniziò anche ai tempi con un "c'è solo bisogno di qualche ritocco", e in men che non si dica degenerò in chilometri di byte. Che gli effetti distorsivi degli attuali criteri siano evidenti è chiaro, ma ancora vedo palesemente presentarsi il solito stile all'italiana dei ritocchi e controritocchi, delle mille pezze su un vestito di cui non si vuole ammettere il logoramento. IMHO senza cambiamento nei presupposti, non ritengo possibile una revisione dei criteri.--Lochness (msg) 17:05, 26 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Riguardo alla questione se inserire nel template l'UDC o l'UdC, personalmente non credo sia un'idea malvagia optare per la seconda: a parte il fatto che l'UDC (per lo meno su scala nazionale) non si presenta alle elezioni dalle politiche del 2006 (e risulterebbe quindi difficile una sua attuale classificazione NON arbitraria tra i partiti medi o tra quelli piccoli dato che nel frattempo ci sono state le politiche del 2008 e le europee di quest'anno, in entrambe delle quali ha corso invece l'UdC), l'UdC non è una semplice lista elettorale, bensì (come riportato esattamente nella voce) un processo politico che culminerà entro l'anno nella nascita di un nuovo partito (seppur con un nome diverso). Ricordo che dalle elezioni politiche 2008 nel template il PdL aveva già sostituito Forza Italia, AN e tutti gli altri aderenti, eppure il partito è nato ufficialmente soltanto quest'anno. Wikichri (msg) 21:41, 26 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Non hai torto.--Lochness (msg) 21:44, 26 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Personalmente credo che nel template vada inserita la voce Unione di Centro, per i motivi ottimamente spiegati da Wikichri sopra. Tuttavia propongo una via di mezzo per cercare di accontentare tutti. Perchè non si inserisce la voce Unione di Centro e tra parentisi si inserisce (UDC+Rosa Bianca) con linkate le voci? Non è stato fatto così anche per il Pdl prima del congresso? Melkores93
Sul PdL si era fatta un'eccezione e lo si era deciso con un "referendum" al quale hanno partecipato diversi utenti. Si potrebbe accettare la proposta di Melkores93, ma allora mi chiedo perché non si possa fare lo stesso con Sinistra e Libertà e Lista Anticapitalista. In attesa di un consenso più chiaro, torno alla versione precedente. --Checco (msg) 12:03, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Cerchiamo di quagliare

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OK, cerchiamo. E' stato evidenziato un problema riguardo la rappresentazione di questo template della situazione politica italiana; si è discusso un po', poi la discussione si è arenata. Siccome non ho visto altre proposte oltre le due mie (e reputando la questione abbastanza chiara), le riscrivo cercando di "forzare" gli utenti a pronunciarsi con un commento, un appoggio o una contrarietà. --Retaggio (msg) 12:39, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Proposta1: includere tra i criteri di appartenenza al gruppo dei "minori" anche avere consiglieri in almeno tre consigli regionali diversi

Maggiori-medi

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proposta2: accorpare le due categorie, fermo restando il criterio di ammissione dei medi

  • favorevoli
    • --Retaggio (msg) 12:39, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]
    • divisione arbitraria ed in futuro ballerina (a differenza ad esempio dello sbarramento al 4%), non funzionale, molto "alla moda" per voler sottolineare i progetti di bipartitismo. --felisopus (pensaci bene) posta 09:42, 30 giu 2009 (CEST)[rispondi]
    • --Lochness (msg) 16:32, 30 giu 2009 (CEST) Basti un dato per chi voglia affrontare la questione in maniera oggettiva: dovessimo applicare gli attuali criteri non all'Italia ma a Francia o Inghilterra, declasseremmo il PSF e manderemmo addirittura in sgabuzzino il Labour, sorpassato dall'UKIP. Nonostante ciò, il Labour ha mille volte più possibilità di presentarsi alle prossime elezioni puntando ad una vittoria monocolore, cosa che il nostro PD non può in alcun modo fare.[rispondi]
      Questo è un template sui partiti italiani e, per quanto personalmente vorrei che il sistema politico italiano (specie il sistema elettorale) assomigliasse a quello britannico o (ancor di più) americano (e che si potesse votare alle europee o alle amministrative senza che i politici traggano chissà quali conseguenze a livello centrala), stiamo parlando dell'Italia non del Regno Unito o della Francia! Sigh. --Checco (msg) 18:09, 30 giu 2009 (CEST)[rispondi]
    • --Subvertigo (msg) 00:28, 2 lug 2009 (CEST) D'accordo con quello già detto qui. La categoria dei "medi" non ha proprio alcun senso.[rispondi]

Mi domando comunque e dico: anzichè mettere pezze su pezze, per poi ritrovarci fra un anno dopo le regionali a dover mettere un'altra pezza sulla pezza, non possiamo fare un breve lavoro finalmente scientificamente serio, e che dia risultati durevoli vita natural durante?--Lochness (msg) 14:19, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Certamente. Se la mia soluzione dovesse rivelarsi solo una pezza transitoria in vista di una policy definitiva ben discussa non me ne dispiacerei affatto. Coraggio... :-) --Retaggio (msg) 14:24, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Si è disposti a abrogare la mentalità all'italiana dell'aggiungi un posto a tavola, per avere criteri asettici e scientifici (e che quindi possano anche teoricamente fare qualche vittima, sacrificata sull'altare dell'oggettività)?--Lochness (msg) 14:31, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Certo che sì, che domande... siamo su wikipedia, mica su lottizzopedia... però, se parliamo di soluzioni definitive (prima però sia chiaro voglio dare stabilità a questo template - anche con pezze), la mia idea è diversa, ce l'ho da tempo, e se vogliamo è scritta nelle consuetudini Teknopediane. Cioè che quando un template di navigazione diventa difficilmente gestibile, angusto, affollato, con dubbi riguardo l'inserimento eccetera, deve trasformarsi in portale (Portale:Partiti politici italiani); portale in cui si possano inserire partiti presenti e futuri, "rappresentati" e puramente d'opinione. Ma per questo ci vuole tempo, voglia e calma. Nel frattempo avevo appunto pensato a una "pezza". --Retaggio (msg) 14:41, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Gli attuali criteri sorsero proprio come una lottizzopedia, con utenti che entravano in discussione inverntandosi criteri ad hoc che postessero esaltare questo o quel partito (e poi andavi nelle loro pagine personali e scoprivi che erano proprio sostenitori guarda caso di quel partito).
In ogni caso, io l'idea per rendere chiaro e semplice il template ce l'ho, e passa per una riforma che renda lineare i criteri, cosa che può accadere scientificamente solo reimpostandoli su una e una sola classe di variabili (e non come accade oggi, dove più variabili diverse confliggono). In altre parole, la variabile deve essere solo X, non X,Y e Z.--Lochness (msg) 17:18, 29 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Pure io sono interessato. --FollowTheMedia (msg) 01:27, 30 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Dobbiamo muoverci ragazzi, anche perchè questo ammasso di pezze non rende Teknopedia una fonte scientifica. Insomma non si può lasciare fuori l'Unione di Centro, un processo che ha ormai sostituito l'Udc (che non si presenta dal 2006...), visto che dentro ci sono i voti della Rosa Bianca e di De Mita, ad esempio. Secondo me la mia proposta di inserire l'Unione di Centro con linkate le voci (UDC+Rosa per l'Italia) potrebbe funzionare. Ma a quanto ho capito seve un consulto di tutti gli utenti. Allora propongo un "referendum" per decidere! Melkores93
Siamo d'accordo ad esempio che è pura constatazione logica notare che gli attuali criteri, divisi in due tronconi (ammissione e classificazione in due liste separate), non sono oggettivi perchè potenzialmente confliggenti (come si vede bene nel caso del PRC e Verdi)? Siamo d'accordo sul fatto che i criteri dovrebbero rispondere ad un'unica variabile, o cmq ad una variabile che sia chiaramente prevalente sulle altre, in modo da non creare conflitti ed ambiguità?--Lochness (msg) 16:37, 30 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Io veramente mi aspettavo già la tua proposta... --Retaggio (msg) 16:40, 30 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Attendendo una proposta, ci tengo a sottolineare quale è lo scopo del template: dare al lettore un quadro chiaro e il più possibile completo dei partiti attivi in Italia e presenti nelle istituzioni. Non si tratta di fare favoritismi, ma anche di evitare che accada si possa "teoricamente fare qualche vittima, sacrificata sull'altare dell'oggettività" (cfr. Lochness). Non è questo lo spirito che mi sento di condividere.
E' ovvio che se l'anno prossimo il PRC rimanesse fuori da tutti i consigli regionali vorrebbe quasi dire che il partito non esiste più, ma non credo che i criteri debbano essere immutabili. Devono essere, questo sì, stabili da elezione a elezione e possibilmente più a lungo. Per quanto mi riguarda, non si tratta di mettere una pezza, ma di chiarire un punto davvero marginale che è ora dubbioso. Se i criteri sono arzigogolati, lo sono solo sul punto dei partiti regionali per i quali ci sono soglie differenziate in base alla popolazione delle regioni in modo da non "favorire" i partiti attivi nelle regioni piccole. Li proposi precisamente in risposta a una critica di Lochness, che da lombardo era giustamente sensibile alla questione.
Si può cambiare, per carità, ma non per ridurre la platea dei partiti presenti, sennò il template perde di significato. Ci sono partiti peraltro, come l'Unione Democratica Sarda (3,5% nelle ultime elezioni regionali sarde) e Vallée d'Aoste Vive (12,5% insieme a Renouveau Valdôtain nelle ultime elezioni regionali valdostane) che soddisfano i criteri ma non sono nel template. In quell'occasione Lochness fece passare la sua personale interpretazione delle regole e io non mi opposi perché non amo le edit war, ma non mi sono certo dimenticato della cosa. Non si tratta di farci dispetti a vicenda, ma di rendere il template il più completo e utile possibile per i lettori! --Checco (msg) 18:04, 30 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Ma il template può essere settato anche per ricomprendere 567 partiti, il punto è che i criteri non possono essere fatti per ricomprendere questo PRC o quei Verdi o quell'UDS (soluzione personalistica a.k.a. "all'italiana"), ma devono essere fatti per ricomprendere una certa classe di partiti che abbiano tutti una determinata caratteristica oggettiva ben individuabile (soluzione impersonale a.k.a. "come fanno in tutto il resto del mondo"). Se siamo d'accordo su questo aspetto, io domani vi scrivo la mia proposta di criteri "eterni", se non siamo d'accordo vi prego di dirlo subito che di perdere di nuovo tempo non ne ho nè possibilità nè voglia.--Lochness (msg) 01:15, 1 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Sono d'accordo con Lochness. --LUCA p - dimmi pure... 04:25, 1 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Si conclude?

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OK, siamo tutti d'accordo ma si conclude? Intanto cominciamo a dire che sulla proposta di accorpamento maggiori-medi, non c'è chiaro consenso, quindi IMHO, leviamo da mezzo. Per il resto, rimangono due ipotesi sul tappeto:

  1. includere tra i criteri di appartenenza al gruppo dei "minori" anche avere consiglieri in almeno tre consigli regionali diversi
    (proposta Retaggio, per ora 6 favorevoli e 1 contrario)
  2. (interpreto la proposta "sussurrata" di Lochness) modificare il criterio di appartenenza al gruppo dei "minori" inserendo come unco criterio la percentuale di voti ottenuti
    personalmente non disdegno a priori questa proposta, anzi visto che non è stata precisata, mi azzardo a formalizzarla io: avere almeno lo 0,5% di voti in almeno una delle ultime due elezioni nazionali (europee/legislative)

Allora, commenti e pareri, avanti! Bye. --Retaggio (msg) 15:26, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]
PS - DISCLAIMER: non ho interessi "personali" nella questione, se non mi credete sono disposto a fornirvi via mail inequivocabili indizi sul mio personale POV in real life ;-)

A dire la verità, la proposta che ho in mente è esattamente contraria, e cioè di eliminare le percentuali che si sono rivelate, dati alla mano, la principale fonte di problemi, dato che in epoca di sbarramenti nessun partito minore si presenta come tale ma bensì in liste multicolor.--Lochness (msg) 16:38, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Beh, se tu non parli io sono costretto a interpretare... Pensavo che il discorso su X, Y e Z fosse relativo alle percentuali. Invece? Coraggio... --Retaggio (msg) 16:42, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]
E' comprensibile. Non parlo per il semplice motivo che ho già parlato troppo in passato, sentendomi un pò la Cassandra di turno che aveva per tempo denunziato (quasi) inascoltato i problemi tecnici e logici su cui si sarebbero ingolfati gli attuali criteri. Y e Z erano proprio le percentuali, da eliminare, per far posto ai soli dati oggettivi X, e la dicotomia ammissione/classificazione, ipso facto problematica perchè basata su due universi statistici diversi (vedi il caso del PRC).--Lochness (msg) 16:47, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]
certo che in passato su questa talk devono avervi sottoposti a torture inenarrabili, se siete tutti così reticenti... :-P Ora serio: OK, vado a studiare negli archivi della talk. --Retaggio (msg) 17:03, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Sì, fu una cosa spossante.... :-( Comunque, mi hai convinto (spero di non pentirmene!). Ora ti scrivo la mia proposta (attendi 10 minuti).--Lochness (msg) 17:07, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Proposta definitiva

Allora, posto che la dicotomia fra due diversi sistemi di criteri è ipso facto fonte di potenziale conflitto logico, e che le percentuali (già di per sè arbitraie e POV, dunque anti-wikipediane) saranno vieppiù inservibili per i piccoli partiti che tenderanno sempre più a presentarsi in liste multifrutti per passare gli sbarramenti, i criteri andrebbero strutturati in maniera unica come segue:

CRITERI UNICI DI AMMISSIONE E CLASSIFICAZIONE

Per essere inserito in una delle tre categorie di questo template, un partito deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni di ammissione:

  • Partiti maggiori:
    • partiti che abbiano un proprio gruppo parlamentare in entrambe le camere del Parlamento italiano,
    • e/o che abbiano superato lo sbarramento del 4% previsto dalla vigente Legge Calderoli nelle ultime elezioni per la Camera dei Deputati,
    • e/o che abbiano superato lo sbarramento del 4% previsto dalla vigente normativa nelle ultime elezioni per il Parlamento europeo purchè più recenti delle ultime elezioni politiche.
  • Partiti minori:
    • partiti che abbiano almeno un deputato o un senatore o un eurodeputato,
    • e/o partiti che abbiano un gruppo consiliare ad essi esplicitamente riferito in almeno due Consigli regionali.
  • Partiti regionali:
    • partiti che abbiano un rappresentante in un consiglio regionale, purchè sia referenziata l'esistenza di una sede, di una segreteria politica e di un tesseramento.

All'interno di ciascuna categoria, i partiti vengono ordinati secondo il numero dei propri deputati o in subordine secondo il numero dei propri senatori o in subordine secondo il numero dei propri eurodeputati o in subordine secondo il numero dei propri consiglieri regionali.

FINE

I criteri proposti eliminano ogni ambiguità sulla possibilità di inserimento o meno. E' possibile fare un ragionamento sull'eventualità di mantenere la distinzione medi/grandi, tuttavia i partiti grandi lo devono essere davvero, cioè essere partiti in grado, secondo l'opinione della letteratura di scienza politica, di presentarsi alle politiche con l'ambizione realistica di vincere instaurando un proprio governo monocolore (il chè dà vita ad una condizione di bipartitismo secondo i canoni politologici). Da ciò discende chiaramente che in tale condizione non può essere ricompreso l'attuale PD, che col suo 25% necessita oltre ogni ragionevole logica di un'alleanza con l'IdV.--Lochness (msg) 17:40, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]

OK, non mi dipiace, ma ad un primo sguardo vedo ancora un problema (forse mi sbaglio, in tal caso correggimi...): non elimini "alla radice" il problema liste/accorpamenti elettorali vs. partiti. Faccio un esempio (è "in prospettiva", ma se vogliamo risolvere anche per gli anni a venire....): immaginiamo che Sinistra Arcobaleno (è un esempio) abbia superato il 4%... entrano in parlamento e fanno un gruppo unico (entrano dunque nel gruppo dei maggiori); dopo 6 mesi "litigano" e si dividono in 4 groppuscoli (magari - per rendere più complicato - di cui 3 hanno rappresentanti in parlamento e 1 no); cosa succede? il partito "maggiore" scompare, e delle 4 componenti 3 compaiono tra i "minori"? Se così mi sembra ancora un po' trppo "ballerino"... --Retaggio (msg) 17:52, 7 lug 2009 (CEST) PS - mi correggo... non è necessario che facciano un gruppo unico per un paio di mesi... non avevo notato che avevi scritto e/o[rispondi]
Probabilmente dovremmo proprio eliminare il discorso del 4% e distiguere solo tra costituenti gruppo parlamentare (maggiori) e appartenenti al gruppo misto o legati ad altri gruppi (quetsi quindi "minori", più ovviamente i due consigli regionali) --Retaggio (msg) 18:04, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]
In pratica, avendo dato uno sguardo anche alle implicazioni, sto proponendo di sostituire i tuoi 3 criteri per i partiti maggiori con questo unico:
  • Partiti maggiori:
    • partiti che abbiano un proprio gruppo parlamentare in almeno una delle due camere del Parlamento italiano, e che abbiano superato lo sbarramento del 4% previsto dalla vigente Legge Calderoli nelle ultime elezioni per la Camera o il Senato
un problema è che si considerano "piccoli" grossi partiti che abbiano fatto questo risultato solo al parlamento europeo, ma mi sembra una perdita (in nome della semplicità) relativa caso non troppo frequente. Gli altri criteri per me sono OK.
Pareri? --Retaggio (msg) 18:21, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Il mio parere

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Proposta interessante, anche se non capisco perché attingere a due "universi statistici diversi" sia un problema: piuttosto lo vedo come un rafforzamento dei criteri stessi che ci guadagnano in termini oggettività. Vi espongo i miei dubbi:

  • tornare ai gruppi parlamentari è un passo indietro che mi lascia perplesso, visti i casini che ci hanno creato in passato;
  • trovo abbastanza complicato il fatto che si richieda per i partiti regionali "l'esistenza di una sede, di una segreteria politica e di un tesseramento" referenziate, anche perché nulla vieta che un partito voglia organizzarsi senza una delle tre cose o perfino tutte e tre o più semplicemente decida di non avere un sito internet, cosa che facilmente lo taglia fuori perché è un fatto che internet è la fonte principe in questi casi;
  • non mi convince infine l'idea di mettere tra i "minori" e non tra i "regionali" partiti smaccatamente regionali come la SVP e l'UV. Non condivido però la proposta qui sopra esposta da Retaggio che ritengo essere peggiorativa.

Segnalo però che togliere di mezzo i "medi" quando un piccolo sondaggio appena svolto (e non ancora concluso) non sembra aver dato un grande consenso a tale idea è una forzatuta e, in ogni caso, intanto caricherei la piccola modifica proposta da Retaggio e sostenuta da 6 utenti intervenuti contro 1: includere tra i criteri di appartenenza al gruppo dei "minori" anche "avere consiglieri in almeno tre consigli regionali diversi".

La proposta di Lochness, come dicevo, non è da buttare, anzi. Dato che penso che sparare criteri senza vedere cosa producono (vedere cioè chi entra e chi sta fuori) non sia una cosa saggia, spero che Lochness voglia farci vedere cosa producono i suoi criteri. L'avrei fatto io, ma purtroppo non ho tempo e il numero dei presunti partiti regionali che potrebbero entrare nel template è piuttosto grande, cosa che mi fa pensare che alla fine gli attuali criteri siano più semplici, equilibrati e meglio calibrati per quanto riguarda i partiti regionali. Puoi farlo, Lochness? Magari inserisci un "cn" a tutti quei partiti per i quali sarebbe necessaria una fonte e sono tanti. --Checco (msg) 10:58, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]

...visti i casini che ci hanno creato in passato - puoi essere un po' più preciso? --Retaggio (msg) 11:08, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Semplice, alle volte nascono gruppi parlamentari corposi o no (ricordo che nella scorsa legislatura c'era un gruppo alla Camera formato da 4 deputati) e che non hanno però consistenza nel Paese. Inoltre a volte i gruppi raccolgono più di un partito e allora cosa si fa? Per dire, l'attuale gruppo senatoriale UDC, SVP e Autonomie va considerato come il gruppo dell'UDC oppure no? In ogni caso, non è questo il problema maggiore e ribadisco il mio interesse per la proposta Lochness. Bisogna valutare quali sono gli effetti dei nuovi criteri (per me non è così irrilevante scoprire che partito come La Destra e la Fiamma Tricolore ne starebbero fuori: il template deve essere utile ai lettori!) e ricalibrare i criteri sui partiti regionali (vedi sopra). Intanto, mentre la discussione su criteri ex novo va avanti, possiamo caricare la regoletta da te proposta e approvata dai più? Peraltro l'unico che ha votato contro, Lochness, ha appena fatto una proposta molto simile... --Checco (msg) 14:35, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Per quanto riguarda l'osservazione di Retaggio, per togliere ogni dubbio relativo alle varie Sinistra e Libertà e company, basterebbe mettere un veloce incipit che specifica che nel template ci vanno i partiti e non le liste (chiudendo così anche varie questioni a riguardo che sono sorte). Proprio in ossequio al concetto che è un template di partiti e non di altro (e qui rispondo a Checco), ho inserito la specifica sui partiti regionali: possiamo trovare una specificazione un pò diversa, l'importante è evitare che entrino partiti "irreali", cioè semplici sigle che si danno consiglieri divenuti indipendenti cammin facendo, ma che come partiti in realtà non esistono (non so, da me vengono in mente "Per la Lombardia" o "Cristiani e Federalisti" o "Centro popolare per le libertà", tutta roba che in realtà non esiste se non nell'ufficietto dei singoli consiglieri). Sempre sui regionali, la questione dell'SVP ora si risolverebbe del tutto, dato che a differenza dei regionali, per i minori si richiedono "due consigli regionali diversi", il chè non è sicuramente il caso dell'SVP (mentre la proposta generica dei "tre consiglieri regionali" rimane ambigua). Sul risultato generale dei nuovi criteri, andrebbe attesa la fine di questo lavoro (work in progress), cmq ribadisco il concetto di base: non bisogna fare le cose "all'italiana", bisogna basarsi invece sulla dovuta impersonalità come sinonimo di imparzialità e scientificità, tutti pilastri fondanti di un'enciclopedia seria quale wiki vuole essere.--Lochness (msg) 16:10, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Ehm... giusto una precisazione che vado di fretta (dopo leggo il resto): io parlavo di tre consigli regionali, non di tre consiglieri regionali. --Retaggio (msg) 17:05, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Altre risposte:
@ Checco: - se leggi bene la mia proposta, vedrai che il problema "UDC/SVP" (l'avevo notato anche io) si risolve automaticamente; infatti io non ho fatto altro che unire il primo e secondo criterio di Lochness per i maggiori (a. gruppi parlamentari autonomi, b. 4% dei voti), sotituendo "e" a "e/o" e aggiungendo "in una delle due camere". In pratica l'SVP non entra tra i maggiori e alla fine rimangono solo 5 attori che hanno contemporaneamente il 4% e il gruppo parlamentare autonomo: PDL, PD, Lega, IDV e UDC (questo in una sola camera). Che poi questi 5 li vogliamo far stare su una sola riga o su due, personalmente lo ritengo marginale ai fini della definizione di un criterio chiaro e non "ballerino".
@Checco2: - capisco poi il problema che qualcuno rimane fuori (ma non solo quelli che hai detto tu, anche altri della sinistra), ma comunque rendiamoci conto che stiamo parlando di partiti che non hanno il 4%, non hanno alcun deputato o senatore, non sono presenti in almeno due consigli regionali, non sono regionali... io penso che un "sacrificio alla chiarezza" lo possiamo fare. ricordiamoci poi che questo è un template, per ricerche più specifiche c'è sempre la categoria...
@Lochness: - secondo me l'incipit non basta, spesso non si riesce a capire bene se parliamo di "progetto elettoral" o di fusione, secondo me andiamo incontro a flame, per questo credo che i criteri debbano affidarsi semplicemente ai numeri; inoltre, accogliendo la tua proposta iniziale, ho ridotto i cruteri solo alla rappresentatività in camere e consigli regionali, eliminando le percentuali: proprio in nome della chiarezza e della "matematica risolutrice"
@Lochness2: - ovviamente, che parliamo di 2 consigli regionali o di 3 consigli regionali non cambia la sostanza; rimaniamo a 2, se vogliamo essere più "larghi"
Bye. --Retaggio (msg) 19:13, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]
1) Continuo a pensare che non sia una cosa saggia unire i criteri a. e b. di Lochness, se non altro perché in 5 anni di legislatura possono cambiare tante cose e, per assurdo, potrebbe nascere un partito da 100 parlamentari che non risulterebbe grande.
2) Concordo con Lochness su "Per la Lombardia", "Cristiani e Federalisti" e compagnia bella, ma quella regola non deve diventare un ostacolo per partiti veri dei quali non si conosce la sede o il tesseramento, ammesso che ce l'abbiano. Penso che potremmo dire in modo il più chiaro possibile che nel template non entrano liste elettorali, liste civiche (anche se ci sono casi sui quali si potrebbe discutere, del tipo "Cittadini per il Presidente" in FVG) e gruppi consiliari che non sono espressione di partiti. Alla fine si tratta di applicare con buon senso i criteri e se io e Lochness finalmente li condividiamo, non ce n'è per nessuno!
3) Infine il discorso dei partiti esclusi. Credo sia utile inserire un criterio che permetta a partiti con l'1 o il 2% su scala nazionale di entrare nel template. E' vero che scegliere una soglia (come l'attuale 0,5%) è arbitrario, ma il template ne guadagnerebbe in completezza.
Spero di cuore che riusciremo a trovare un compromesso su questi tre punti. --Checco (msg) 19:37, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Forse riusciamo più in fretta a trovare la quadra se vi spiego perchè ho concepito certi punti. La questione dei partiti grandi e del 4% l'ho concepita per evitare che certe scissioni verticistiche e di palazzo senza il minimo sostegno popolare (come quella che nella passata legislatura portò alla nascita di Sinistra Democratica, secondo l'opinione di un compianto giornalista immune da ogni sospetto di destrosità) potesse declassare il partito che ha subito la scissione, e al contempo salvare tra i principali partiti chi, come l'UDC, appunto non ha un gruppo "proprio" al senato ma solo un gruppo "in condominio". Eventualmente possiamo comunque pensare di giocare sulla differenza Camera/Senato proprio per contemperare le esigenze esposte da Checco e da Retaggio: fatemici pensare sopra (o proponete voi, naturalmente). Per quanto riguarda i gruppi consigliari regionali "in realtà apartitici", un'idea potrebbe essere quella di cambiare il criterio così: partiti che abbiano ELETTO un rappresentante in un consiglio regionale punto e stop, senza più le sedi e quant'altro: se un partito si è presentato alle elezioni regionali, da solo o nelle liste multifrutti, cmq è garantito che esiste. Per quanto riguarda le percentuali, invece, ho ben specificato come l'eliminazioni di qualsiasi arbitrio, è cmq essenziale per garantire la definitiva stabilità ed oggettività del template. Peraltro, abbiamo allargato al massimo i criteri regionali sul territorio: se però, come ha detto Retaggio, un partito non ha nulla in Europa, nulla in parlamento, non ha eletto nulla in NESSUNA delle 20 elezioni regionali (e dico venti!), allora a quel punto è chiaro che ci troviamo di fronte ad un partito extraparlamentare, per il quale andrebbe piuttosto fatto un nuovo template Template: partiti extraparlamentari italiani, in cui inserire tutto ciò che c'è in it.wiki ma che non trovi accoglienza qui.--Lochness (msg) 22:24, 8 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Ho pensato ad una revisione simile:

Proposta integrata dai pareri di Retaggio e Checco

CRITERI UNICI DI AMMISSIONE E CLASSIFICAZIONE

Il presente template include i partiti italiani, escludendo qualsivoglia lista elettorale o civica; per essere inserito in una delle tre categorie di questo template, un partito deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni di ammissione:

  • Partiti maggiori:
    • partiti che abbiano un proprio gruppo parlamentare in entrambe le camere del Parlamento italiano (Nota: contributo Checco),
    • e/o partiti che abbiano un proprio gruppo parlamentare in una delle due camere e al contempo che abbiano superato lo sbarramento del 4% previsto dalla vigente Legge Calderoli nelle ultime elezioni politiche (Nota: contributo Retaggio),
    • e/o partiti che abbiano superato lo sbarramento del 4% previsto dalla vigente normativa nelle ultime elezioni per il Parlamento europeo purchè più recenti delle ultime elezioni politiche.
  • Partiti minori:
    • partiti che abbiano almeno un deputato o un senatore o un eurodeputato,
    • e/o partiti che abbiano un gruppo consiliare ad essi esplicitamente riferito in almeno due Consigli regionali.
  • Partiti regionali:
    • partiti che abbiano eletto un rappresentante in un consiglio regionale in liste proprie o, se l'affiliazione sia referenziata, in liste comuni.

All'interno di ciascuna categoria, i partiti vengono ordinati secondo il numero dei propri deputati o in subordine secondo il numero dei propri senatori o in subordine secondo il numero dei propri eurodeputati o in subordine secondo il numero dei propri consiglieri regionali.

FINE

Mi piace! Vorrei capire solo una cosa: se un partito regionale di dimensioni medio-grandi (come l'UV o il PATT) subisce una scissione, il partito nato dalla scissione viene o no inserito nel template, se referenziato?
Sostituirei comunque il criterio proposto da Retaggio con "partiti che abbiano un superato lo sbarramento del 4% previsto dalla vigente Legge Calderoli nelle ultime elezioni politiche". Credo sia più semplice e che tuteli quei partiti che subiscono una scissione di vertice ma non di popolo (come il PRC nel 1998: ricordo che allora il PdCI aveva ben più parlamentari del PRC tanto che il primo aveva un gruppo alla Camera e il secondo no).
--Checco (msg) 17:32, 9 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Anche a me piace ma... con un altro "ma" diverso da quello di Checco (anzi due...) :-)
in primis non farei la sostituzione proposta da Checco: se ben noti infatti tra le due parti del secondo criterio c'è una "e" in mezzo che ci salvaguarda da scissioni verticistiche.
in secondo luogo mi lascia perplesso il terzo criterio dei partiti maggiori (ma voglio ragionarci sopra). Il mio dubbio riguarda il caso di un partito che si presenti in una "forma" alle legislative e in una forma "diversa" alle europee (qualunque cosa questo voglia dire). Pensiamoci; cosa succede? --Retaggio (msg) 18:02, 9 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Bella domanda. La verità è che queste regole in quanto più semplici sono meno precise e più foriere di maggiori discussioni interpretative, ma con buon senso riusciremo ad applicarle tranquillamente.
Non capisco in che modo quell'e risolverebbe il problema, anzi è proprio quell'e che costituisce il problema. Il PRC, che nel 1996 aveva preso l'8,6% e nel 1999 avrebbe preso il 5% contro il 2% circa del PdCI, dal 1998 al 1999 si sarebbe trovato tra i partiti minori perché non era più provvisto di gruppi parlamentari, avendo subito la scissione. Ecco perché la modifica che ho proposto è una cautela importante. Pensaci.
--Checco (msg) 18:31, 9 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Sì, ci ho pensato... certo il risultato è diverso (ne possiamo discutere, certo...) ma non vedo "problemi": con la tua proposta da quella scissione sarebbero sorti un partito ancora "grande" (PRC) e un nuovo partito "piccolo" (il PDCI), mentre con la mia proposta dalla scissione di un partito "grande" sarebbero sorti due partiti "piccoli". Certo il risultato è diverso, ma non assurdo... --Retaggio (msg) 18:49, 9 lug 2009 (CEST) PS - Dicevo che quella "e" risolve il problema perché se fosse stata una "e/o", addirittura sarebbero rimasti entrambi "grandi", questo sì, assurdo...[rispondi]
Ti sbagli: il PdCI sarebbe stato grande e il PRC piccolo con la tua regola: un po' assurdo... --Checco (msg) 19:04, 9 lug 2009 (CEST)[rispondi]
No, perché il PDCI non avrebbe avuto il 4%, essendo nato in parlamento. --Retaggio (msg) 19:08, 9 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Sì, ma infatti rientrava con il primo criterio? --Checco (msg) 15:03, 11 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Nemmeno, perché non aveva il proprio gruppo in entrambe le camere (o sbaglio?) --Retaggio (msg) 12:28, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Lochness, rispondi alle nostre perplessità? --Checco (msg) 15:03, 11 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Dunque, la questione è relativamente semplice. Controllando statisticamente ed empiricamente nel passato, è alquanto improbabile che si verifichi il timore di Checco, cioè che in parlamento nasca "dl nulla" un partito grande solo sulla carta: tutti i "nuovi" partiti che abbiano ottenuto subito gruppi in entrambe le camere, hanno mantenuto il loro ruolo di importanti soggetti politici anche alle successive verifiche elettorali (due casi su tutti: il PSDI nel 1947 e il PRC nel 1991). La decisione che dobbiamo prendere è invece quella relativa al partito "originario" che ha subito la scissione. I criteri proposti tendono a declassare il partito verso la piccolezza (ovviamente se parliamo di partiti già border-line: i DS non sarebbero certo stati declassati per effetto della scissione di SD, sarebbero rimasti grandi cmq!). Per aiutarvi nella discussione, vi posso informare statisticamente che in passato i partiti che hanno subito scissioni hanno teso a mantenere il loro rango vieppiù era antica e consolidata la loro storia (eccezione rilevante: la Lega che nel 1995 perse metà dei parlamentari, ma nel 1996 aumentò i voti), però dire a priori che un partito "scissionato" si manterrà grande o crollerà alle successive elezioni, è statisticamente impossibile, e questo con qualsiasi criterio si adotti.--Lochness (msg) 16:53, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Per circa tre settimane sarò lontano dal mio computer e quindi da Teknopedia. Al mio ritorno spero si potrà riprendere il filo del discorso, mentre mi auguro non si prendano decisioni importanti in mia assenza. Grazie e buone vacanze a tutti! --Checco (msg) 22:56, 4 ago 2009 (CEST)[rispondi]

visto che non c'è consenso

[modifica wikitesto]

Visto che non c'è stata la votazione intorno alla mia proposta (inserire Unione di Centro (UDC+Rosa per l'Italia), propongo un referendum per avvallarla. X Checco: dici che il template deve accogliere tutti i partiti e poi escludi l'Unione di Centro, insieme alla Rosa Bianca e agli altri "micropartiti". Credo che la mia sia una proposta accettabile, visto che riesce ad accoglierli tutti. Ma sei hai qualche altra idea, proponi. Melkores93

L'Unione di Centro non è un partito, ma una coalizione, quindi ciò la esclude dal template. La Rosa Bianca è presente nel template come partito minore. Gli altri partitini facenti parte dell'UdC sono evidentemente troppo piccoli per essere inseriti nel template. Visto lo stato avanzato di costruzione di un nuovo partito, si può discutere se inserire l'UdC al posto dell'UDC, ma senza parentesi. --Checco (msg) 17:32, 9 lug 2009 (CEST)[rispondi]

ma io con tutta onestà eliminerei proprio la differenza, intendo fondere i due articoli: Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro e Unione di Centro (2008), perchè alla fin fine questa UdC altri non è che l'UDC con un nome leggermente diverso. allo stesso modo noi manteniamo un unico articolo per il movimento sociale italiano e il movimento sociale italiano-destra nazionale, sfido chiunque a dire che sono due partiti diversi. oramai di processo politico c'è ben poco, è solo il nome col quale si presentano a tutti gli appuntamenti elettorali ma la storia del partito rimane sempre quella. se poi ci sarà un cambio di statuto è un discorso a parte, e si vedrà il da farsi, ma ora come ora vada per un unico articolo, un redirect UdC--> UDC basta e avanza. chi è d'accordo? --SquallLeonhart ITA (msg) 18:18, 11 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Non è la sede opportuna per parlarne, comunque si tratta di due soggetti diversi, almeno per ora, tant'è che nell'UdC confluiscono diversi partitini e personalità esterne al partito. Non escludo che un giorno si possa unire i due articoli, ma non ora. --Checco (msg) 19:44, 11 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Ho modificato il template, inserendo tra i partiti regionali La Puglia prima di tutto: presentatasi per la prima volta alle elezioni regionali pugliesi del 2005 come lista personale del candidato Raffaele Fitto (ora parlamentare), ottenne il 9,15% dei voti e 5 consiglieri[2]. Ha continuato le attività anche successivamente, presentando propri candidati nelle elezioni provinciali e comunali del 2009 in tutta la regione. --Nicolabel (msg) 15:49, 10 lug 2009 (CEST)[rispondi]