Palazzo Bisleri Vailati
Palazzo Bisleri Vailati | |
---|---|
La facciata | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Crema |
Indirizzo | Via Giuseppe Mazzini, 80 |
Coordinate | 45°21′41.26″N 9°41′27.53″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | in uso |
Costruzione | XIX secolo |
Inaugurazione | 1840 |
Stile | neoclassico |
Uso | commerciale, servizi |
Piani | 2 |
Realizzazione | |
Committente | Vincenzo Bisleri |
Palazzo Bisleri Vailati è una dimora storica di Crema.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In loco sorgeva nel Seicento una proprietà dei nobili Bremaschi[1] mentre nel Settecento dagli Stati d'anime della parrocchia di San Benedetto risultava di proprietà della famiglia Martini[1]; nel 1815 lo stabile apparteneva a Francesco Martini ed era destinato a casa d’affitto[1].
Di seguito, la costruzione fu acquistata da Vincenzo Bisleri il quale, con istanza del 12 aprile 1840, chiese e ottenne di abbatterla fino alle fondamenta per erigere un nuovo edificio; non si conosce il nome del progettista[1].
Il Bisleri morì nel 1848 e nel 1852 scomparve ad appena 23 anni il figlio Giuseppe, per cui la dimora passò alla famiglia della moglie di Vincenzo, la nobildonna Carolina Vailati[2].
Personalità legate al palazzo
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Bisleri per 35 anni fu direttore dei Pii Luoghi Elemosinieri di Crema[2][3]. Fu anche fabbriciere di San Benedetto[4] e assessore comunale[5]. Nel suo testamento dispose 40 mila lire austriache da distribuire al Pio Luogo Mendicanti, all'Ospizio dei Poveri, al Pio Luogo delle Ritirate e alle parrocchie per opere a favore dei poveri[6]. Testò 10 mila lire anche a favore dei padri cappuccini dei Sabbioni da impiegare per l'allungamento della loro chiesa[7].
- Giovanni Vailati visse in questo palazzo; fu matematico, filosofo, studioso, in contatto tanto con la cultura europea quanto quella statunitense, docente in vari licei e università[8]. La città lo ha omaggiato dedicandogli una via e una scuola secondaria di primo grado[2].
- Agostino Giuseppe Vailati, fratello di Giovanni, rilevò una fabbrica di ferri da cavallo, la Grioni & C di Luciano Grioni, rifondandola nella “G. Vailati & C. affidando al cognato Paolo Stramezzi la possibilità di svilupparla; vennero così poste le basi per fondare nel 1913 la Ferriera di Crema Stramezzi P. e C. con capitale iniziale di 120 mila lire[9].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo aveva la caratteristica – unica a Crema – di possedere due ingressi, dei quali quello di sinistra ora è occupato da un esercizio commerciale[10]; quello di destra, che porta al cortile interno, possiede un cancello che conserva le iniziali V. e B. di Vincenzo Bisleri[10].
Al primo ordine, caratterizzato da intonaco con scanalature orizzontali interrotte in prossimità degli ingressi, si aprono le finestre sorrette da mensole e dotate da inferriate[10] (eccetto le tre centrali che ora svolgono la funzione di vetrine). Tra queste è stata murata un'epigrafe nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di Giovanni Vailati, che recita:
«GIOVANNI VAILATI
1863-1903
ILLUSTRE MATEMATICO E FILOSOFO
EBBE IN QUESTA CASA I NATALI
I CONCITTADINI POSERO
NEL CINQUATENARIO DELLA SCOMPARSA
14 MAGGIO 1959»
L’ordine superiore è diviso da due cornici marcapiano, delle quali quella inferiore è più aggettante, che contengono nella loro altezza l'imponente balcone sorretto da sei mensole[10].
Le finestre del secondo piano sono architravate con l'esclusione della porta-finestra centrale che dà sul balcone, provvista di un timpano triangolare[10].
La sommità dell'edificio è completata da un timpano al cui interno si apre un oculo[10].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Perolini, p. 291.
- ^ a b c Perolini, p. 292.
- ^ Allocchio, p. 116.
- ^ Allocchio, p. 177.
- ^ Allocchio, p. 92.
- ^ Benvenuti, p. 63.
- ^ Bellodi, p. 41.
- ^ Vailati, Giovanni, su treccani.it. URL consultato il 14 aprile 2024.
- ^ Acciaieria e Ferriera di Crema P. Stramezzi e C., su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 14 aprile 2024.
- ^ a b c d e f Piantelli, p. 19.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Allocchio, Almanacco cremasco per l’anno bisestile 1836, Lodi, Tipografia Orcesi, 1836.
- Francesco Sforza Benvenuti, Dizionario biografico cremasco, Bologna, Forni editore, 1888.
- Sauro Bellodi, Cappuccini ai Sabbioni di Crema, Gorle, Editrice Velard, 1993.
- Mario Perolini, Vicende degli edifici storici e monumentali di Crema, Leva Artigrafiche, 1995.
- Annamaria Piantelli, Crema, passeggiando guardando i palazzi, Pro Loco di Crema, 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Bisleri Vailati