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Gneo Cornelio Lentulo Getulico
Gneo Cornelio Lentulo Getulico | |
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Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Gnaeus Cornelius Lentulus Gaetulicus |
Morte | ottobre 39 Mogontiacum |
Figli | Decimo Cornelio Lentulo Getulico |
Gens | Cornelia |
Padre | Cosso Cornelio Lentulo |
Pretura | 23 |
Consolato | 26 |
Legatus Augusti pro praetore | 29-39 in Germania superiore |
Gneo Cornelio Lentulo Getulico (in latino Gnaeus Cornelius Lentulus Gaetulicus; ... – Mogontiacum[1], ottobre 39[2]) è stato un politico, militare e poeta romano del I secolo.[3]
Origini familiari
[modifica | modifica wikitesto]Getulico era figlio del console nell'1 a.C. Cosso Cornelio Lentulo.[4] Questi, quando fu legato imperiale in Africa si guadagnò l'agnomen "Getulico", poiché sconfisse la popolazione dei Getuli, che trasmise poi al figlio.[5]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Getulico fu pretore peregrinus nel 23[6] e console nel 26, sotto il regno dell'imperatore Tiberio,[7] con Gaio Calvisio Sabino.[8] Fu quindi mandato in Germania superiore nel 29, dove governò come Legatus Augusti pro praetore fino al 39.[9] Durante questi anni governò bene la sua provincia, fu molto amato dalle sue truppe[10] e raggiunse una certa importanza, tanto che sua figlia fu promessa sposa a un figlio del prefetto del pretorio Seiano.[11] Quando, nell'autunno del 39 l'imperatore Caligola decise di condurre una spedizione in Germania Magna, Getulico fu fatto uccidere sia per essere sospettato di una congiura sia per essere troppo amato dai suoi soldati.[12]
Getulico fu anche un poeta come ci ricordano sia Svetonio, che lo accusa di aver mentito di adulazione verso Caligola, sia Marziale, che lo ringrazia come esempio da lui seguito.[13]
Getulico ebbe diversi figli,[14] tra cui uno di nome Decimo.[15]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Syme 1989, pag. 180.
- ^ Barrett 2002, pag. 70.
- ^ Svetonio, Gaio Cesare, VIII.
- ^ Syme 1939, pag. 437; Syme 1989, pag. 428
- ^ Syme 1939, pag. 430.
- ^ AE 1991, 307; Barrett 1998, pag. 101.
- ^ Tacito, Annales, IV, 46.
- ^ Tacito, Annales, IV, 46; AE 1978, 123
- ^ Syme 1989, pag. 179; CIL VI, 41048
- ^ Tacito, Annales, VI, 30.
- ^ Syme 1989, pag. 179.
- ^ Cassio Dione, LIX, 22.5; Barrett 2002, pag. 70; Syme 1989, pag. 180
- ^ Marziale, Epigrammi, I, praef; Svetonio, Gaio Cesare, VIII
- ^ Syme 1989, pag. 299.
- ^ Syme 1989, pag. 194.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (GRC) Cassio Dione, Historia Romana. ((EN) Roman History — traduzione in inglese su LacusCurtius).
- Marziale, Epigrammaton libri XII. ((FR) Épigrammes — traduzione in francese di Constant Dubos).
- Svetonio, De Vita Caesarum, libro IV.
- (IT) Vite dei Cesari — traduzione in italiano di Progettovidio;
- (EN) The Lives of the Twelve Caesars — traduzione in inglese di John Carew Rolfe.
- Tacito, Annales.
- Fonti storiografiche moderne
- Anthony A. Barrett, Caligula: The Corruption of Power, Yale University Press, 1998, ISBN 978-0-300-07429-1.
- Anthony A. Barrett, Agrippina: Mother of Nero, Roman Imperial Biographies, Routledge, 2002, ISBN 978-11-346-1863-7.
- Ronald Syme, Augustan Aristocracy, Clarendon Press, 1989, ISBN 978-01-9814-731-2.
- Ronald Syme, The Roman Revolution, Oxford, Clarendon Press, 1939.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Gneo Cornelio Lentulo Getulico
- Wikiquote contiene citazioni di o su Gneo Cornelio Lentulo Getulico
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Opere di Gneo Cornelio Lentulo Getulico, su Musisque Deoque.
- (LA) Opere di Gneo Cornelio Lentulo Getulico, su PHI Latin Texts, Packard Humanities Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14660104 · ISNI (EN) 0000 0000 7852 9474 · CERL cnp00284670 · LCCN (EN) nr95021465 · GND (DE) 102393796 |
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