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Fridolin Anderwert
Fridolin Anderwert | |
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Consigliere federale | |
Durata mandato | 10 dicembre 1875 – 25 dicembre 1880 |
Predecessore | Wilhelm Matthias Naeff |
Successore | Louis Ruchonnet |
Capo del Dipartimento di giustizia e polizia | |
Durata mandato | 1º gennaio 1876 – 25 dicembre 1880 |
Predecessore | Paul Cérésole |
Successore | Emil Welti |
Vicepresidente del Consiglio federale | |
Durata mandato | 1º gennaio 1880 – 31 dicembre 1880 |
Presidente | Emil Welti |
Presidente del Consiglio nazionale | |
Durata mandato | 4 luglio 1870 – 24 dicembre 1870 |
Predecessore | Joachim Heer |
Successore | Rudolf Brunner |
Consigliere nazionale | |
Durata mandato | 7 dicembre 1863 – 1º ottobre 1874 |
Circoscrizione | Turgovia |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Liberale Radicale |
Professione | Avvocato |
Josef Fridolin Anderwert, talvolta indicato come Joseph Fridolin Anderwert[1][2] (Frauenfeld, 19 settembre 1828 – Berna, 25 dicembre 1880), è stato un avvocato e politico svizzero, Consigliere federale dal 10 dicembre 1875 al 25 dicembre 1880, giorno della sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Avvocato a partire dal 1851, la carriera politica di Anderwert iniziò nel 1861, entrando nella legislatura turgoviese, e fu eletto Presidente del Gran Consiglio del Canton Turgovia nel 1869. Nel 1863 fu eletto al Consiglio nazionale, di cui fu Presidente nel 1870.[1] Durante la Presidenza della camera bassa, Anderwert nominò Hans Herzog generale delle truppe di frontiera, con l'obiettivo di impedire che le truppe francesi di Bourbaki entrassero in territorio svizzero.[3][4][5] Fu anche a capo delle trattative per la costruzione della ferrovia del Gottardo, che iniziò nel 1874, e lavorò alla revisione della Costituzione federale. Nel 1872 Anderwert tentò l'elezione al Consiglio federale per succedere a Jakob Dubs, ma perse contro Johann Jakob Scherer al quarto scrutinio.[6]
Il 10 dicembre 1875, dopo le dimissioni di Wilhelm Matthias Naeff, Anderwert fu eletto Consigliere federale al terzo scrutinio con 91 voti su 171, superando il solettese Bernhard Hammer di tredici voti.[7] Fu eletto nello stesso giorno dell'elezione di Joachim Heer, che sostituì Melchior Josef Martin Knüsel.[8] Dal 1876 al 1880 diresse il Dipartimento di giustizia e polizia,[2] e ricoprì l'incarico di Vicepresidente del Consiglio federale per l'anno 1880, sotto la presidenza di Emil Welti.[9]
Nel corso della sua carriera politica, Anderwert obbedì più alla legge che agli interessi del suo partito.[3] Negli ultimi anni della sua vita, era afflitto da problemi di salute fisica e dalla depressione scaturita dagli attacchi da parte della stampa, che ironizzava sul suo peso e diffondeva pettegolezzi secondo cui Anderwert, celibe,[3] era solito visitare case di tolleranza. Si tolse la vita il giorno di Natale del 1880 con un colpo di pistola, pochi giorni dopo la sua nomina a Presidente della Confederazione. A seguito della sua morte, l'opinione pubblica si divise su quale fosse il motivo che spinse Anderwert al suicidio: la salute precaria, o gli attacchi mediatici.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Jos. Fridolin Anderwert, su parlament.ch, Assemblea federale. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ a b Fridolin Anderwert, in Banca dati online Dodis, Documenti Diplomatici Svizzeri. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ a b c (DE) André Salathé, Anderwert, Fridolin, in Dizionario storico della Svizzera, 16 luglio 2001. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ (DE) Hans Senn, Guerra franco-prussiana, in Dizionario storico della Svizzera, 17 marzo 2010. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ (DE) Hans Senn, Herzog, Hans, in Dizionario storico della Svizzera, 13 dicembre 2007. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ Consigliere federale Johann Jakob Scherer, su admin.ch, Consiglio federale, 19 luglio 2018. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ Consigliere federale Fridolin Anderwert, su admin.ch, Consiglio federale, 19 luglio 2018. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ Consigliere federale Joachim Heer, su admin.ch, Consiglio federale, 19 luglio 2018. URL consultato il 24 luglio 2023.
- ^ a b (DE) Marina Amstad, Suizid im Bundesrat, su blog.nationalmuseum.ch, 25 dicembre 2020. URL consultato il 24 luglio 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fridolin Anderwert
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, DE, FR) Fridolin Anderwert, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Fridolin Anderwert, su parlament.ch, Assemblea federale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15604230 · CERL cnp00561049 · GND (DE) 120577852 |
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