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Fornelli
Fornelli comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Molise |
Provincia | Isernia |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Tedeschi (Crescere liberi) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 41°36′24.41″N 14°08′25.48″E |
Altitudine | 530 m s.l.m. |
Superficie | 23,17 km² |
Abitanti | 1 777[1] (31-3-2024) |
Densità | 76,69 ab./km² |
Frazioni | Alluoro, Bivio, Canala, Castello, Cervaro, Chiuselle, Fontanelle, Guardiello, Pincere, Santa Maria Casali |
Comuni confinanti | Cerro al Volturno, Colli a Volturno, Forlì del Sannio, Isernia, Macchia d'Isernia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 86070 |
Prefisso | 0865 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 094021 |
Cod. catastale | D715 |
Targa | IS |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 039 GG[3] |
Nome abitanti | fornellesi |
Patrono | san Pietro martire (patrono) san Domenico abate (compatrono) |
Giorno festivo | 29 aprile 24 ottobre (fiera di San Raffaele) |
Cartografia | |
Posizione del comune di Fornelli nella provincia di Isernia | |
Sito istituzionale | |
Fornelli (Furniegl in molisano[4]) è un comune italiano di 1 777 abitanti[1] della provincia di Isernia nel Molise.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Giace in parte su una collina lambita dal torrente Vandra (affluente del Volturno), che ne segna il confine comunale a est, e in parte sul monte Cervaro, ove supera i 1000 metri[5]. All'estremo nord del territorio comunale raggiunge i 1 020 m d'altitudine con il monte La Ciucchetta, alle pendici del quale si trovano varie sorgenti (del Lago, Schiavone e Pescorosso) che alimentano il citato torrente[5].
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome gli deriva forse da un forno per la produzione di laterizi cotti presente nell'antichità nel paese e al servizio della badia di San Vincenzo. Fornelli, infatti, è caratterizzato da un terreno ricco di argilla.
La popolazione è originaria della diocesi di Valva e Sulmona (Abruzzo):
«L'abate Giovanni fè venire dal contado di Valva (Sulmona) genti, parte delle quali pose al Fornello, per accrescervi abitatori.»
Si pensa che queste popolazioni abbiano portato a Fornelli il culto di san Domenico di Sora, il cui eremo di Villalago (AQ) è mèta, ogni anno, di un pellegrinaggio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fornelli è citato, per la prima volta, in una sentenza del 10 ottobre 981 d.C. È quindi evidente che sia stato edificato prima, secondo alcuni nel IX secolo come dipendenza della vicina badia di San Vincenzo al Volturno. Molto probabilmente, in origine sorgeva presso il fiume Vandra prendendo da questo il nome in un luogo leggermente diverso da quello attuale. Non ci è dato sapere quando e perché abbia cambiato ubicazione e nome.
Il piccolo centro molisano era una baronia, mentre i feudatari della vicina Acquaviva avevano il titolo marchionale; era dotato di mulino e frantoio (oggi è città dell'olio, riconoscimento di portata nazionale); nel corso del tempo è passato sotto molti feudatari, dal 1433 al 1525 la famiglia Pandone[6]. Nel 1656 patì la peste.
Ha subito danni a causa di numerosi terremoti:
- giugno 847
- 1120
- dicembre 1456
- giugno 1688
- novembre 1706
- luglio 1805
- gennaio 1807
- giugno 1882
- il terremoto dell'Irpinia nel novembre 1980
- il terremoto del maggio 1984
Nel giugno 1814, per volontà dei cittadini, fu comprato l'orologio del campanile, al fine di suonare le ore e i quarti d'ora. L'orologio, danneggiato irrimediabilmente nel terremoto del 1984, è stato negli anni 2000 sostituito da un orologio computerizzato con le stesse funzioni di quello precedente acquistato grazie al contributo di alcuni fornellesi emigrati ormai da anni negli Stati Uniti.
Principali famiglie fornellesi dell'800 erano i Laurelli, che avevano acquistato il feudo dai Carmignano nel 1832, e i Pannoni; nei primi del Novecento si affiancarono ad esse i Di Fiore e i De Iorio. Nel 1910 nacque Il Giornaletto che uscì, due volte al mese, per due anni e che era diretto soprattutto contro i Laurelli. Annunziata Lombardi, madre della politica italoamericana Nancy Pelosi, nacque a Fornelli nel 1909.[7]
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, durante una razzia dei tedeschi, un soldato tedesco fu ucciso da un cittadino fornellese che non volle lasciarsi derubare. Questo fatto avviò una rappresaglia che portò all'impiccagione dell'antifascista, già sindaco dimessosi in seguito al delitto Matteotti, Giuseppe Laurelli assieme a Giuseppe Castaldi, Vincenzo Castaldi, Celestino Lancellotta, Domenico Lancellotta e Michele Petrarca. Accadeva il 4 ottobre 1943, in frazione Castello, ove oggi sorge il monumento ai martiri di Fornelli. Anche altri cittadini erano stati catturati per l'impiccagione ma riuscirono a fuggire durante uno spostamento a bordo di una camionetta tedesca.
L'episodio del 4 ottobre 1943 viene ricordato ogni anno con una fiaccolata nella tarda sera del 3 ottobre. Attorno al martirio si intendeva girare un film con regia americana e comparse locali. Del progetto, però, non si è avuta più notizia
Fornelli è per questo episodio tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Fornelli sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 gennaio 1973.[8]
«Stemma d'azzurro, all'arcangelo Michele di carnagione, biondo, con dalmatica, ali, calzari d'oro, impugnante con la sinistra una bilancia dello stesso e con la destra una spada pure d’oro in banda, calpestante Lucifero di nero, infiammato di rosso, coricante una giogaia di 5 montagne al naturale di verde, fondate in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Fornelli è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita il 16 dicembre 1971 della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.[9]
Monumenti e luoghi d'Interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Sono presenti due chiese principali:
- La Chiesa Madre, intitolata al santo titolare della parrocchia, san Michele Arcangelo. Pregevole la statua del santo e tre tavole del XVIII secolo recentemente restaurate.
- La chiesa di San Pietro Martire, fortemente danneggiata dagli eventi sismici degli anni ottanta del Novecento.
Tre le cappelle nelle borgate: Madonna delle Grazie, Madonna Assunta, Madonna Addolorata. È inoltre particolarmente pregiata la piccola cappella privata della famiglia Laurelli, situata nel centro storico del paese.
Castello e mura
[modifica | modifica wikitesto]Il castello si trova all'ingresso principale di Fornelli, piazza Umberto I, che mostra ancora le caratteristiche di borgo cinto da mura; questa è dotata di torri circolari di vedetta, la base a scarpa. Il castello è stato ristrutturato nel XVII-XVIII secolo, e si presenta piuttosto come un palazzetto fortificato, conserva due grandi torri laterali di vedetta, e un portale monumentale di accesso al borgo; si sviluppa su due livelli, il pianterreno adibito alle fornaci e il superiore per la residenza del signore. Nel 1744 vi dimorò il re di Napoli Carlo III di Borbone.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[10]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Turismo
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è associato ai borghi più belli d'Italia e all'Associazione Nazionale Città dell'Olio.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale è servito unicamente da infrastrutture stradali, delle quali le principali sono[5]:
- Strada provinciale 1 Vandra: ex statale, inserisce il comune nell'itinerario a lunga percorrenza Sora - Atina - Isernia;
- Strada provinciale 1 var Atina - Isernia: variante alla precedente, tra Fornelli e Isernia Sud, rettificata e a scorrimento veloce;
- Strada provinciale 24 Vandrina: raccorda la precedente SP 1 all'abitato di Fornelli e prosegue per quello di Castello.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1882 | 1919 | Antonio Laurelli | Sindaco | ||
1919 | 1921 | Nicola Pettine | Sindaco | ||
1921 | 1926 | Giuseppe Laurelli | Sindaco | ||
1926 | 1931 | Orazio Lombardi | Sindaco | ||
1931 | 1936 | Gaetano Ricci | Sindaco | ||
1936 | 1943 | Giuseppe Laurelli | Sindaco | ||
1943 | 1944 | Nicola De Iorio | Sindaco | ||
1944 | 1956 | Antonio Laurelli | Sindaco | ||
1956 | 1957 | Gaetano Ricci | Sindaco | ||
1957 | 1960 | Domenico Ionata | Sindaco | ||
1960 | 1964 | Alfredo Di Fiore | Sindaco | ||
1965 | 1980 | Giuseppe Di Fiore | Sindaco | ||
1980 | 1995 | Armando Petrarca | Sindaco | ||
23 aprile 1995 | 13 giugno 2004 | Aurelio Ionata | lista civica | sindaco | |
13 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giuseppe Petrarca | lista civica | sindaco | |
8 giugno 2009 | in carica | Giovanni Tedeschi | Crescere liberi | sindaco |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Ha sede nel comune la società di calcio U.S. Fornelli, che disputa il campionato di prima categoria molisana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 281, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ a b c Carta Stradale.
- ^ Masciotta, vol. 3.
- ^ Luciano Mascio, Speciale storia di emigrazione, la scoperta: Nancy Pelosi è originaria di Fornelli, su isnews.it, MAXIMA Editore s.r.l., 2 giugno 2017. URL consultato il 30 dicembre 2021 (archiviato il 2 giugno 2017).
- ^ Forni, decreto 1973-01-16 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 7 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2022).
- ^ Istituzioni decorate di medaglia di bronzo al valor militare, su istitutonastroazzurro.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annaclaudia Arduino e Antonio Arduino, Fornelli. Contributo storico alla conoscenza di un paese del mezzogiorno, prefazione di Armando Petrarca, premessa di Renata De Benedittis, Agnone (IS), Edizioni 3A Arduino, 1990.
- Gabriella Di Rocco, Castelli e borghi murati della Contea di Molise (secoli X-XIV), in Quaderni di Archeologia Medievale, X, Sesto Fiorentino (FI), All'Insegna del Giglio, 2009, ISBN 9788878144491, ISSN 1973-1728 .
- Anna Iannarelli, Il borgo fortificato di Fornelli. Dall'analisi al progetto di restauro, prefazione di Marcello D'Anselmo, Cerro al Volturno (IS), Volturnia Edizioni, 2009, ISBN 978-8896092040.
- Giambattista Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, vol. 1 La provincia di Molise, 1ª ed., Napoli, Stab. Tipografico Luigi Pierro e Figlio, 1914.
- Giambattista Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, vol. 2 Il circondario di Campobasso, 1ª ed., Napoli, Stab. Tipografico Luigi Pierro e Figlio, 1915.
- Giambattista Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, vol. 3 Il circondario di Isernia.
- Lino Mastronardi e Daminano Santillo (a cura di), Carta Stradale della Provincia di Isernia (PDF), su provincia.isernia.it, Provincia di Isernia - Settore Tecnico, dicembre 2009. URL consultato il 30 dicembre 2021 (archiviato il 30 dicembre 2021).
- Giovanni, Chronicon Vulturnense del monaco Giovanni: scritto intorno all'anno 1130, in Massimo Oldoni (a cura di), Studi vulturnensi, traduzione di Luisa De Luca Roberti, contributi di Angelo Michele Iorio, Pietro Vittorelli, Miriam Benedict, Dino Ricci, Natalino Paone, Federico Marazzi, vol. 1, 2ª ed., Cerro al Volturno (IS), Volturnia Edizioni, 2011 [2010], OCLC 848880839.
- Federico Orlando, I martiri di Fornelli, collana «I libri bianchi» II, Telesio, 1978.
- Maria Stella Rossi (a cura di), Fornelli tra storia e tradizioni, Cerro al Volturno (IS), Volturnia Edizioni, 2003.
- Maria Stella Rossi (a cura di), Parole, Canzoni, Preghiere e altro in DIALETTO FORNELLESE, Cerro al Volturno (IS), Volturnia Edizioni.
- Franco Valente, Luoghi Antichi della Provincia di Isernia, Bari, Enne, 2003.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fornelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.fornelli.is.it.
- Fornèlli, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244802706 |
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