Quercus libani

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Quercus libani
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
OrdineFagales
FamigliaFagaceae
SottofamigliaQuercoideae
GenereQuercus
SpecieQ. libani
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineFagales
FamigliaFagaceae
GenereQuercus
SpecieQ. libani
Nomenclatura binomiale
Quercus libani
G.Olivier, 1801[2]
Sinonimi

Quercus apiculata
Djav.-Khoie
Quercus carduchorum
K.Koch
Quercus hedjazii
Djav.-Khoie
Quercus irregularis
Djav.-Khoie
Quercus karduchorum
Djav.-Khoie ex Dippel
Quercus magnosquamata
Djav.-Khoie
Quercus ophiosquamata
Djav.-Khoie
Quercus ovicarpa
Djav.-Khoie
Quercus polynervata
Djav.-Khoie
Quercus regia
Lindl.
Quercus scalaridentata
Djav.-Khoie
Quercus serratifolia
Benth. ex Petzh. & G.Kirchn.
Quercus squarrosa
Kotschy ex A.DC.
Quercus subcordata
Djav.-Khoie
Quercus tchihatchewii
Kotschy ex A.DC.
Quercus tregubovii
Djav.-Khoie
Quercus vesca[3]
Kotschy

Nomi comuni

Quercia del Libano[4]

La quercia del Libano (Quercus libani G.Olivier, 1801) è una specie di quercia nativa del Medio e Vicino Oriente, diffuso in Libano, Siria occidentale, Israele settentrionale, Turchia orientale e nella parte settentrionale dell'Iraq e dell'Iran. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae[5].

Le foglie e le ghiande.
Le ghiande mature.

La quercia del Libano è un albero deciduo monoico.

Fu introdotta in Europa nel 1856[6].

La quercia non è particolarmente maestosa: cresce tipicamente fino a 8 m di altezza, in alcuni casi si sono registrati esemplari di 10 m[7].

La corteccia è grigio scuro con crepe arancioni. I rametti sono di colore marrone oliva.

Le foglie decidue sono di forma lanceolata, di solito asimmetriche, lunghe da 10 a 12 cm e larghe circa 3 cm; hanno da 10 a 12 paia di nervature e denti triangolari sul bordo che terminano con setole corte. La base è arrotondata mentre l'apice è leggermente appuntito.

Il colore è verde scuro lucido sul lato superiore e verde pallido su quello inferiore[8].

Dettaglio delle infiorescenze.

I fiori sono monoici, vale a dire che l'albero ospita i fiori di entrambi i sessi. Questi sono impollinati dall'azione del vento.

Le ghiande hanno un diametro variabile tra 2 cm e 3,5 cm, coperte da copule per metà della loro lunghezza. Le ghiande poggiano su un gambo molto spesso e corto.

Il legno della quercia del Libano è molto duro e resiste all'attacco di insetti e funghi. Viene impiegato nell'edilizia.

Alimentazione

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Le ghiande sono molto amare a causa dell'alta concentrazione di tannini. Il gusto può essere addolcito lavando le ghiande sotto acqua corrente, perdendo però molti minerali benefici.

Le ghiande possono essere seccate e ridotte in polvere per essere usate negli stufati per aumentarne la viscosità o mischiate con cereali per la panificazione. Se tostate le ghiande possono essere usate come sostituto del caffè[7].

Proprietà officinali

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Le galle prodotte dalle larve di diversi insetti, particolarmente comuni sugli alberi con concentrazioni più alte di tannini, hanno proprietà astringenti ed in passato erano usato come trattamento per emorragie e diarrea[7]. I tannini estratti dalle galle erano usati come coloranti[9].

La quercia del Libano è utilizzata come pianta ornamentale per giardini, parchi e progetti di ripristino ambientale, soprattutto in ambiti di xeriscaping, grazie alle ridotte necessità di irrigamento.

La lettiera della quercia è usata come repellente naturale contro insetti erbivori dannosi per altre specie. Il suo pacciame posizionato attorno a piante vulnerabili è efficace contro lumache e larve. Le foglie invece sono efficaci contro la crescita di erbacce. Il pacciame è prodotto in buone quantità in autunno, in occasione della defogliazione[10].

La quercia del Libano tollera molto bene la siccità. Inoltre predilige terreni di limo o argilla, senza particolare predilezione per l'acidità del suolo. Cresce sia esposto direttamente al sole che in parziel ombra; resiste a venti forti ma non alla salsedine marina. È resistente fino alla zona di rusticità 6.

Non tollera disturbi alle radici, quindi gli alberi non devono essere spostati dopo la piantumazione. Infatti la crescita dell'albero è più vigorosa, in termini di velocità di crescita e profondità delle radici, se la ghianda è piantata in situ. Le ghiande vanno piantate poco dopo la maturazione e perdono la loro capacità una volta seccatesi, quindi vanno seminate in un terreno umido e fresco al riparo dai roditori fino alla piantumazione[7].

  1. ^ (EN) Quercus libani, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 19 marzo 2021.
  2. ^ (EN) Quercus libani, su ipni.org, International Plant Names Index.
  3. ^ (EN) Quercus libani G.Olivier, su theplantlist.org.
  4. ^ Alberi ed arbusti, su nemus.it.
  5. ^ (EN) Quercus libani G.Olivier, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 19 aprile 2021.
  6. ^ Quercus libani, su boscodellequerceome.altervista.org.
  7. ^ a b c d (EN) Quercus libani - Olivier., su pfaf.org, Plants for a Future.
  8. ^ (FR) Alexandre Seigue, La forêt circumméditerranéenne et ses problèmes, in Techniques agricoles et productions méditerranéennes, vol. 5, Maisonneuve & Larose, 1985, pp. 119, 502, ISBN 9782706808975.
  9. ^ (EN) Grieve, A Modern Herbal, Penguin, 1984, ISBN 0-14-046440-9.
  10. ^ (EN) L. Riotte, Companion Planting for Successful Gardening, Vermont, Garden way, 1978, ISBN 0-88266-064-0.

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Altri progetti

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