Indice
Alaska Baby
Alaska Baby album in studio | |
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Artista | Cesare Cremonini |
Pubblicazione | 29 novembre 2024 |
Durata | 53:25 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Pop[1] Elettropop[2] |
Etichetta | EMI, Universal |
Produttore | Cesare Cremonini, Alessandro De Crescenzo, Alessandro Magnanini, Alessio Natalizia, Elisa Toffoli |
Registrazione | British Grove Studios (Londra), Mille Galassie Studios (Bologna) |
Formati | CD, 2 LP, download digitale, streaming |
Cesare Cremonini - cronologia | |
Album successivo
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Singoli | |
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Alaska Baby è l'ottavo album in studio del cantautore italiano Cesare Cremonini, pubblicato il 29 novembre 2024 dalla EMI.[3]
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Successivamente alla pubblicazione del settimo album in studio La ragazza del futuro, Cremonini ha intrapreso il Cremonini negli Stadi Tour, da cui sono stati tratti sia il doppio singolo dal vivo Poetica e Io e Anna/Anche fragile in collaborazione con Elisa che l'album dal vivo Cremonini Live: Stadi 2022 + Imola.[4][5]
Nel 2023 Cremonini ha preso una pausa discografica e ha affrontato un viaggio negli Stati Uniti, in particolar modo tra l'Alaska e le città di New York, Nashville, Memphis, Las Vegas e Los Angeles, oltre che nell'isola di Antigua.[6] Il viaggio ha ispirato il cantautore a scrivere e registrare nuovi brani musicali, annunciando il 5 novembre 2024 la pubblicazione del suo ottavo album in studio.[7][8]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto discografico si compone di dodici tracce, scritte e prodotte dallo stesso Cremonini con la collaborazione di Alessio Natalizia, Alessandro De Crescenzo, Alessandro Magnanini, Davide Petrella, i Meduza ed Elisa.[9][10] Gli arrangiamenti degli archi sono curati da Davide Rossi.[1] Il progetto è stato registrato presso i Mille Galassie Studios di Bologna e i British Grove Studios di Londra, con la partecipazione di Mike Garson e Nick Patrick.[11][12] Cremonini ha raccontato il significato del progetto e la sua concezione in un'intervista a Billboard Italia:[13]
«Ho scoperto quello che volevo fare con Alaska Baby strada facendo, durante la sua realizzazione. Perché l’opera a volte è una sorta di stella polare che inizi a seguire e ti porta dove vuole lei. All’inizio non ti nascondo che pensavo che questo album fosse una sorta di atto finale, dopo aver fatto uscire una serie di singoli. Venivo da un album, La ragazza del futuro, che era molto concettuale, era nato durante la pandemia. Non aveva tanti riferimenti concettualmente costruiti nel tempo. Era un disco molto concreto, pragmatico. Invece Alaska Baby nel corso del tempo è diventato, in confronto al precedente, barocco, ricco di dettagli. È diventato gigantesco fra le mie mani. È vero, ci sono tanti riferimenti alla musica internazionale di oggi o comunque del recente passato. Ci sono sempre nella mia musica, non è cosa nuova. Come il fatto che io amo gli anni '70, mi conquistano sempre all’ascolto.»
In un'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Cremonini ha spiegato la scelta di collaborare con Elisa e il processo creativo dei brani inseriti nell'album:[14]
«Elisa è una divinità della musica italiana di cui andiamo orgogliosi. Una divinità che è una fortuna. Ho creato con Elisa un legame che va oltre un featuring e un incontro di voci. Il nostro feeling è nato sul palco del tour precedente, sviluppatosi mentre era in America, mentre era in Alaska quando mi ha chiesto di cantare una canzone insieme. L’abbiamo composta lungo il cammino fino a Bologna insieme. Credo che sia una delle poche artiste italiane che possa vantare di essere cantante, performer, produttrice, creativa, pensatrice, donna e quindi una grande fortuna. Credo sia competitiva a livello internazionale. Veramente provo un amore nei suoi confronti, un amore fortissimo.»
Copertina
[modifica | modifica wikitesto]La copertina dell'album è ispirata ai propilei del Memoriale Brion di Altivole, progettato dall'architetto Carlo Scarpa.[8][15] Il simbolo è stato inoltre associato alle copertine di precedenti progetti discografici di Cremonini: Possibili scenari, Logico e La teoria dei colori.[8] La copertina è stata descritta in un comunicato stampa:[16]
«Su uno sfondo bianco e minimale come la neve dell'Alaska, due sfere colorate si uniscono a formare un simbolo ispirato alla Tomba Brion dell'architetto e designer Carlo Scarpa, visualizzazione dell'incontro e dell'unione dei due opposti in un'unica anima. Le due sfere si fondono e i loro colori richiamano quelli delle aurore boreali, scelte come riferimento visivo da Cesare per donare al progetto un'identità che lo legasse fortemente al suo vissuto.»
Promozione
[modifica | modifica wikitesto]Singoli
[modifica | modifica wikitesto]Il 24 settembre 2024 è stato pubblicato il singolo Ora che non ho più te, il quale ha raggiunto la seconda posizione della classifica singoli redatta da FIMI.[17] Il 6 dicembre successivo è stato pubblicato il singolo San Luca in collaborazione con Luca Carboni.[18]
Documentario
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto discografico è stato accompagnato dal documentario omonimo per la piattaforma Disney+ uscito il 18 dicembre 2024.[19][20] Esso racconta il viaggio del cantautore in Alaska e la genesi e produzione dell'album.[21]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Recensione | Giudizio |
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Newsic[22] | 7,75/10 |
Rockol[1] | 8,5/10 |
Gianni Sibilla di Rockol definisce l'album come «un'opera», in cui i brani «giocano con le strutture, i suoni, i generi, passando dal pop orchestrale all’elettronica con tutto quello che c’è in mezzo» e affronta «metaforicamente la ricerca di se stesso e la rinascita», mentre le collaborazioni risultano «spirituali».[1] Gianmarco Aimi di Rolling Stone Italia scrive che l'album «esplora temi come la rinascita, il coraggio di amare, il desiderio di andare oltre i propri limiti» con sonorità «brit pop, canzone d’autore, groove ipnotici alla Beck e ritornelli che omaggiano i The Beatles», apprezzando la scelta delle collaborazioni.[23]
Gianni Poglio di Panorama afferma che l'album tiene assieme «l'attitudine al groove, l'elettronica e le reminiscenze degli anni Settanta» ritenendo che «ritrae con efficacia il mestiere di artista».[2] Gian Marco Sandri del The Hollywood Reporter Roma, scrive che Alaska Baby sia «un lavoro composito con molte facce musicali», in cui si alternano brani in cui «il racconto è per istantanee, in altri brani le immagini mentali si mettono in movimento, diventano scene narrate». Il giornalista sottolinea il tema della «luce e buio, immagini metaforiche che ci fanno pensare alle parti luminose e oscure di ognuno di noi», riscontrabili nei brani Aurore Boreali, Dark Room e San Luca.[24]
Riconoscimenti di fine anno
[modifica | modifica wikitesto]Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Cesare Cremonini e Davide Petrella, eccetto dove indicato.
- Alaska Baby – 4:46
- Ora che non ho più te – 5:03
- Aurore boreali (feat. Elisa) – 4:48 (Cesare Cremonini, Elisa Toffoli)
- Ragazze facili – 4:02 (Cesare Cremonini)
- Dark room (feat. Mike Garson) – 4:19 (Cesare Cremonini)
- San Luca (feat. Luca Carboni) – 5:33
- Un'alba rosa – 4:58 (Cesare Cremonini, Elisa Toffoli)
- Streaming – 4:37
- Limoni – 3:34
- Il mio cuore è già tuo (feat. Meduza) – 4:13
- Una poesia – 3:05 (Cesare Cremonini)
- Acrobati – 4:27
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche settimanali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2024) | Posizione massima |
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Italia[26] | 1 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Gianni Sibilla, Cesare Cremonini gioca in un altro campionato, su Rockol, 29 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ a b Gianni Poglio, Cesare Cremonini ricomincia da Alaska Baby, su Panorama, 29 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Alaska Baby, nuovo album di Cesare Cremonini dal 29 novembre, su Agenzia ANSA, 5 novembre 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
- ^ Andrea Scanzi, Cesare Cremonini: “Con ‘Alaska Baby’ sono rinato: è come fosse l’opera prima”, su Il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Cesare Cremonini, «Dopo Imola avrei potuto fermarmi, Alaska Baby è il mio viaggio per scoprire me stesso», su Il Mattino, 29 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Paolo Armelli, Cesare Cremonini racconta Alaska Baby: «Dobbiamo riscoprire la capacità di sognare», su Vogue Italia, 28 novembre 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
- ^ Luca Dondoni, Cesare Cremonini: “Dopo un’abbuffata di ego ho ritrovato me stesso in Alaska”, su La Stampa, 28 novembre 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
- ^ a b c Cremonini, il nuovo album «Alaska Baby» ispirato da un viaggio americano, su Corriere della Sera, 5 novembre 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
- ^ Lorenza Ferraro, Cesare Cremonini torna con "Alaska Baby": un disco libero e coraggioso alla ricerca della felicità, su All Music Italia, 27 novembre 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
- ^ Giulia Ciavarelli, "Alaska Baby" di Cesare Cremonini: «È tempo di un nuovo inizio», su TV Sorrisi e Canzoni, 29 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Rita Ferrauto, Cesare Cremonini al lavoro nel suo studio: il video e le bellissime foto, su Radio Monte Carlo, 9 gennaio 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ Cesare Cremonini, in studio a Londra al lavoro sul nuovo album, su Agenzia ANSA, 18 marzo 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ Tommaso Toma, Cesare Cremonini, Amare senza incantesimi, su Billboard Italia, 28 novembre 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
- ^ Andrea Conti, Cesare Cremonini: "Trovare il coraggio di amare, sembra banale, ma per me è stato un passaggio dolorosissimo. Elisa è una divinità della musica di cui andiamo orgogliosi. Provo un amore fortissimo per lei”, su Il Fatto Quotidiano, 29 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Matteo Rossini, Cesare Cremonini, il nuovo album Alaska baby in uscita il 29 novembre, su Sky TG24, 5 novembre 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
- ^ Alessandro Alicandri, Cesare Cremonini: tutto su "Alaska Baby", il nuovo album, su TV Sorrisi e Canzoni, 5 novembre 2024. URL consultato il 27 novembre 2024.
- ^ "Esiste un amore finito, ma esiste anche una nuova vita da affrontare per me e per chi era con me": Cesare Cremonini torna con "Ora che non ho più te", su Il Fatto Quotidiano, 25 settembre 2024. URL consultato il 12 ottobre 2024.
- ^ Claudia Deriu, Cesare Cremonini, 'San Luca' con Luca Carboni è pura magia, su Radio Subasio, 6 dicembre 2024. URL consultato il 6 dicembre 2024.
- ^ Lorenzo Federici, Alaska Baby, il documentario: il viaggio di rinascita di Cesare Cremonini su Disney+, su Today, 28 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Alaska Baby, dopo il disco arriva il documentario di Cremonini, su Agenzia ANSA, 11 dicembre 2024. URL consultato l'11 dicembre 2024.
- ^ Carolina Mautone, Cesare Cremonini su Disney+ con Alaska baby, il documentario, su Comingsoon.it, 28 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Marco De Crescenzo, Recensione: CESARE CREMONINI – "Alaska Baby", su Newsic, 29 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Gianmarco Aimi, 'Alaska Baby', l'album di debutto di Cesare Cremonini, su Rolling Stone Italia, 28 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Gian Marco Sandri, Un Ascolto / Sguardo ad Alaska Baby, il Nuovo Album di Cesare Cremonini, su The Hollywood Reporter Roma, 28 novembre 2024. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Gabriele Antonucci e Gianni Poglio, I 30 migliori album italiani del 2024, su Panorama, 4 dicembre 2024. URL consultato il 5 dicembre 2024.
- ^ Classifica settimanale WK 49 (dal 29.11.2024 al 05.12.2024), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 6 dicembre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Alaska Baby, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Alaska Baby, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Alaska Baby, su Genius.com.