Ostilio Ricci

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Ritratto di Ostilio Ricci.

Ostilio Ricci (Fermo, 27 settembre 1540Firenze, 4 gennaio 1603) è stato un matematico italiano.

Ricevette[1] istruzione come paggio del Duca di Toscana Cosimo I, divenendo quindi, nel 1586,[2] insegnante di matematica alla Scuola dei paggi del Granduca Francesco I.[3][4]

Fu altresì lettore di matematica prima nello Studio pisano, poi in quello fiorentino.[5] A Firenze, insegnò pure geometria a molti allievi pittori e futuri artisti, fra cui Giorgio Vasari.

A Firenze, Ricci divenne amico del padre di Galileo Galilei, Vincenzo, che si trasferì, con l'intera famiglia, a Firenze nel 1574. Sia a Firenze che a Pisa, Ricci impartì le prime lezioni di matematica e geometria a Galileo, facendogli altresì conoscere le opere di Archimede, risvegliando i suoi veri interessi. Così, sotto consiglio di Ricci e col permesso del padre (saggiamente ravveduto dal Ricci), Galileo passò dagli studi di medicina della sezione medico-chirurgica a quelli di matematica e fisica della sezione di fisica e matematica del Collegio Medico-Fisico dello Studio pisano, dove si era immatricolato il 5 settembre 1580 e lasciandolo nel 1585, senza addottorarsi.[6][7][8]

Già nel 1587, Galileo aveva raggiunto un tale livello di preparazione che Ricci stesso lo presentò quale lettore di matematica allo Studio bolognese.[9]

Seguace dell'insegnamento di Niccolò Tartaglia,[10] Ricci fu esperto anche di ingegneria civile ed architettura militare, settori in cui maturò l'idea come la matematica fosse una scienza pratica, e non meramente astratta, indispensabile nell'impostare quindi risolvere problemi di meccanica e d'ingegneria.

Questa visione applicata della matematica e del suo insegnamento, che Ricci adottava fin dalla Scuola dei paggi, svolgerà un ruolo pedagogico determinante nella formazione del giovane Galileo.[5][11]

Dopo la morte di Francesco I, il suo successore Ferdinando I, oltre a rinnovargli l'incarico di insegnamento allo Studio fiorentino e conferirgli il ruolo di matematico del Granducato di Toscana (subentrando a Stefano Buonsignori), nel 1593 gli assegnò pure l'insegnamento di matematica all'Accademia delle arti del disegno di Firenze.[12]

Alcuni manoscritti

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  1. ^ Poche sono le notizie biografiche su Ostilio Ricci, nonostante l'importanza come matematico e maestro. Cfr. la relativa voce biografica scritta da Filippo Camerota per il Dizionario Biografico degli Italiani, Anno 2016.
  2. ^ Molte sono le incertezze sulle date relative alla sua biografia; cfr. F. Camerota, cit.
  3. ^ Cfr. F. Scifoni, Dizionario Biografico Universale, Volume IV, David Passigli Tipografo-Editore, Firenze, 1845-46, pp. 828-829.
  4. ^ Cfr. pure G. Barbensi, Il pensiero scientifico in Toscana. Disegno storico dalle origini al 1859, Leo S. Olschki Editore, Firenze, 1969, p. 251.
  5. ^ a b Cfr. F. Scifoni, cit., p. 829.
  6. ^ Cfr. U. Barcaro, C. Maccagni, Physics in Pisa 1202-1938. A Survey, ETS-Editrice Tecnico-Scientifica, Pisa, 1987, § 4, p. 14.
  7. ^ Cfr. pure M. Tangheroni, "Una lontana e straordinaria eredità culturale" (p. 35), in: M. Tangheroni, C. Giorgioni, M. Moretti, G. Gelli (a cura di), L'Università di Pisa. Docenti e studenti nella sua storia, ETS-Editrice Tecnico-Scientifica, Pisa, 1994, pp. 7-42.
  8. ^ Cfr. Storia dell'Università di Pisa, a cura della Commissione rettorale per la storia dell'Università di Pisa, 1343-1737, 2 tomi, Pacini Editore, Pisa, tomo 1*, p. 340.
  9. ^ Cfr. Storia dell'Università di Pisa, cit., p. 342.
  10. ^ Non unanime è questa considerazione storica; cfr. L. Geymonat, Galileo Galilei, Einaudi, Torino, 1957.
  11. ^ Sull'importanza della tecnica nell'opera galileiana, cfr. E. Bellone, Caos e armonia. Storia della fisica moderna e contemporanea, UTET Libreria, Torino, 1990, Parte I, Cap. I, §§ 2,7, nonché Ilya Prigogine, Isabelle Stengers, La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza, Giulio Einaudi editore, Torino, 1993, Cap. I, § 3, p. 40.
  12. ^ Cfr. Storia dell'Università di Pisa, cit., pp. 340-42.
  • A. Masotti, "Ricci, Ostilio", in: Dictionary of scientific biography, a cura di Ch.C. Gillispie, C. Scribner's Sons, New York, 1975, Vol. 11, pp. 405-406.
  • G. Fracassetti, Biografie e ritratti di illustri piceni, 2 voll., Forlì, 1837.
  • A. Breccia Fratadocchi, "Ostilio Ricci, maestro di Galileo Galilei", Bollettino dei Soci del Rotary Club di Fermo, (1993) pp. 5-10.
  • F. Vinci, Ostilio Ricci da Fermo, maestro di Galileo Galilei, Tip. S. Properzi, Fermo, 1929.
  • A. Giostra, "Galileo Galilei e Ostilio Ricci", Studia picena, 66 (2000) pp. 209-232.
  • M. Guidone, "Ostilio Ricci da Fermo: un ponte tra Galileo e la scienza rinascimentale", Il Montani, 64 (1) (1995) pp. 12-21.
  • M. Guidone, "Ostilio Ricci da Fermo: un ponte tra Galileo e la scienza rinascimentale", in: Scienziati e tecnologi marchigiani nel tempo, Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, Anno V, N. 30, Ancona, 2001, pp. 59-73.
  • T. B. Settle, "Ostilio Ricci, a Bridge Between Alberti and Galileo", Actes du XIIe Congrès International d'Histoire des Sciences, III B (1971) pp. 121-126.

Voci correlate

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