John Murray, I marchese di Atholl
John Murray | |
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Custode del sigillo privato di Scozia | |
Durata mandato | 1672 – 1680 |
Monarca | Carlo II |
Predecessore | Charles Seton, II conte di Dunfermline |
Successore | Archibald Douglas, I conte di Forfar |
Dati generali | |
Suffisso onorifico | marchese di Atholl |
John Murray, I marchese di Atholl (2 maggio 1631 – 6 maggio 1703), è stato un politico scozzese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era il figlio di John Murray, I conte di Atholl, e di sua moglie, Jane Campbell, figlia di Sir Duncan Campbell di Glenorchy. Nel 1650 si unì al fallito tentativo di liberare Carlo II dai Covenanti[1], e fu, nel 1653, uno dei principali sostenitori dell'ascesa al potere del conte di Glencairn in opposizione ai piani inglesi di incorporare la Scozia nel Commonwealth e comandò 2.000 uomini alla battaglia. Alla fine fu obbligato ad arrendersi l'anno successivo a George Monck.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1660, divenne un consigliere e sceriffo di Fife. Nel 1663 è stato nominato Lord President of the Court of Session. Divenne il primo capitano generale della Royal Company of Archers nel 1670. Nel 1672 divenne Custode del Sigillo Privato di Scozia e il 14 gennaio 1673 divenne Lord della sessione straordinaria[1].
Nel 1670 succedette alla contea di Tullibardine alla morte di suo cugino, il IV conte ed è stato creato marchese di Atholl e visconte Glenalmond, il 7 febbraio 1676[1]. Nel 1676 commissionò a William Bruce la ricostruzione di Dunkeld House. La casa era stata gravemente danneggiata nel 1654, durante la guerra civile.
Gloriosa Rivoluzione
[modifica | modifica wikitesto]Murray era inizialmente un sostenitore delle politiche di Lord Lauderdale, prendendo parte a un'incursione del 1678 contro i Covenanti, ma poi perse temporaneamente il favore reale consigliando moderazione riguardo alle misure prese contro di loro. Nel 1679, tuttavia, fu presente alla battaglia di Bothwell Bridge; nel luglio 1680 fu nominato vice ammiraglio di Scozia e nel 1681 presidente del parlamento.
Nel 1684 fu nominato lord luogotenente di Argyll[1], combatté vigorosamente contro il Archibald Campbell, IX conte di Argyll nell'Argyll's Rising del 1685 e fu determinante per sconfiggerlo. Murray fu nominato cavaliere nel 1687[1].
Si mostrò tiepido all'ascesa di Guglielmo III. Infine nell'aprile 1689 scrisse a Guglielmo III per dichiarare la sua fedeltà, e in maggio prese parte alla proclamazione di Guglielmo III e Maria II come re e regina a Edimburgo. Ma durante l'insurrezione del visconte Dundee permise che le sue truppe fossero utilizzate nella battaglia di Killiecrankie contro i sostenitori del nuovo re, il che contribuì alla sconfitta delle truppe del governo. Fu quindi convocato a Londra e imprigionato nel mese di agosto. Nel 1690 fu implicato nel complotto di Montgomery per restaurare Giacomo e successivamente in ulteriori intrighi giacobiti. Nel giugno 1691 ricevette la grazia e in seguito agì per il governo nella pacificazione delle Highlands[1].
Ironia della sorte, date le presunte inclinazioni giacobite di Murray, suo nipote, Lord George Murray, divenne un famoso generale dei giacobiti e fu responsabile del loro successo per la maggior parte della rivolta del 1745.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò, il 5 maggio 1659, Lady Amelia Stanley (1633-22 febbraio 1702/1703), figlia di James Stanley, VII conte di Derby e di Charlotte de La Tremoille. Ebbero dodici figli:
- John Murray, I duca di Atholl (24 febbraio 1660-14 novembre 1724);
- Charles Murray, I conte di Dunmore (24 febbraio 1661-19 aprile 1710);
- Lord James Murray (8 maggio 1663-30 dicembre 1719), sposò Anne Murray di Glenmuir, ebbero due figlie;
- William Murray, II Lord Nairne (1664-3 febbraio 1726), sposò Margaret Nairne, ebbero quattro figli;
- Lady Charlotte Murray (1663-1735), sposò Thomas Cooper, non ebbero figli;
- Lady Amelia Murray (1666-1743), sposò in prime nozze Hugh Fraser, IX Lord Lovat, ebbero cinque figli, sposò in seconde nozze Simon Fraser di Beaufort[2];
- Lady Jane Murray (1666-1670);
- Sir Mungo Murray (1668-1700), sposò Rachel Beaverich, ebbero due figli[3];
- Lord Edward Murray (1669-1743), sposò Katherine Skene;
- Lord Henry Murray (1670);
- Lady Katherine Murray (1672-1689);
- Lord George Murray (1673-1691).
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Chisholm, 1911, p. 850.
- ^ Simon Fraser kidnapped; raped and forcibly married the unwilling Amelia Murray, whose family pursued him to the point of Fraser's forced exile.
- ^ Atholl Chronicles; Col.George Murray letter dated March 1699 concerning marriage negotiations between the Murray of Atholl family, and the father of Margaret Campbell, daughter of Lord Cessnock. Also see Christies Art Auction: Portrait of Lord Mungo Murray,viewed at christies.com -portrait by John M. Wright: http://www.christies.com/lotfinder/lot/john-michael-wright-a-highland-chieftain-portrait-1820608-details.aspx?intObjectID=1820608
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Brown, Peter, publisher, The Peerage of Scotland, Edinburgh, 1834, pps:62-64.
- Thomas Babington Macaulay, The History of England from the Accession of James the Second, 1848, ISBN 978-1343351899.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Article on Clan Murray history Tartans.com
Controllo di autorità | VIAF (EN) 73740613 · LCCN (EN) nr94040241 |
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