Indice
Castel Monteleone
Castel Monteleone Schloss Lebenberg | |
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Castel Monteleone | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Città | Cermes |
Indirizzo | Via Monteleone, 15 - Cermes/Tscherms, Via Monteleone 15, 39010 Cermes/tscherms e Via Monteleone, Cermes |
Coordinate | 46°38′04.45″N 11°08′01.6″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello |
Termine costruzione | 1250 |
Proprietario attuale | fam. van Rossem |
Visitabile | sì |
voci di architetture militari presenti su Teknopedia | |
Castel Monteleone o Castel Lebenberg (ted.: Schloss Lebenberg) è un castello che si trova a Cermes (BZ).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu costruito verso la metà del '200 dai signori di Marlengo.
Il nome originario tedesco è Lebenberg (letteralmente "monte del leone"), attestato nel 1271 come Lewenberch, nel 1308 come Lewenberg e nel 1340 come Lebenberch[1] e composto dal alto tedesco medio lewe ("Löwe" = leone) e berg (monte). Durante il fascismo il nome è stato italianizzato in "Monteleone", ma solo nel 1940.[2]
Scomparsa questa famiglia, il maniero passò ai Fuchs von Fuchsberg (1426). Nella sala dei cavalieri si trova l'albero genealogico della famiglia, con 264 ritratti che coprono 12 generazioni. Sotto i Fuchs ha preso l'aspetto di maniero ampio e imponente che ha ancora. Caratteristici sono i cortili cinquecenteschi e il giardino all'italiana. Le stanze sono completamente arredate. Notevoli sono gli affreschi, recentemente ritrovati, dei Santi ausiliatori (Nothelfer).[3]
Nel XVI secolo fu rifatta la cappella (originaria del XIV secolo). Più tardi di circa un secolo sono i soffitti (a stucco e in legno) delle diverse sale.
Nel 1828 anche i Fuchs si estinsero, poi per matrimonio passò come dote ai Miagro e ai Miagro von Fuchs, fino al tempo della guerra quando la famiglia si trasferì in Piemonte, e il castello passò di mano in mano, prima di essere acquistato nel 1924 dall'olandese Adrian van Rossem van Sinoutskerke, i cui discendenti vi abitano ancora oggi.[4]
Vengono organizzate visite guidate da aprile a ottobre, tranne la domenica.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hermann Wiesflecker (a cura di), Die Regesten der Grafen von Tirol und Görz, vol. II/1, Innsbruck, Wagner 1971, n. 6 e 17.
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 217. ISBN 88-7014-634-0
- ^ Anouschka van Rossem van Sinoutskerke, Das Rätsel der neu entdeckten Nothelferfresken in Lebenberg, in «Arx», 22-26, 2000-04, pp. 17-20.
- ^ a b Castel Monteleone [collegamento interrotto], su museumsverband.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Anouscka van Rossem van Sinoutskerke, Schloss Lebenberg im Burggrafenamt, in «Südtirol in Wort und Bild», 50-51, 2006-07, pp. 32–41.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castel Monteleone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Descrizione castello su suedtirol-it.com, su suedtirol-it.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4000152822006501040005 · GND (DE) 4770499-8 |
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