Al-An'am

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Sura VI)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Al-An'am (Il Bestiame) è la sesta Sura 6 del Corano, una sura meccana composta da 165 versetti. Questa sura è una delle più lunghe del Corano e affronta una vasta gamma di temi teologici e morali, concentrandosi principalmente sull'unità di Allah, la creazione, la rivelazione divina, e il rifiuto dell'idolatria. La sura Al-An'am è considerata un'importante fonte di insegnamenti sull'unicità di Allah e sulle basi della fede islamica.

Unicità di Allah e Sua Creazione

[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 1-20: La sura inizia con una dichiarazione della lode ad Allah, il Creatore dei cieli e della terra, che ha posto le tenebre e la luce. Si afferma l'unicità di Allah e la creazione come segno della Sua esistenza e potere. Viene anche ricordata l'importanza di riconoscere Allah come l'unico Dio, rifiutando ogni forma di idolatria.

Rivelazione Divina e Messaggi dei Profeti

[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 21-50: La sura discute la rivelazione divina e il ruolo dei profeti come portatori del messaggio di Allah. Viene enfatizzata l'importanza di seguire la guida divina e di ascoltare i messaggi dei profeti. Si critica l'atteggiamento di coloro che rifiutano la verità e continuano nell'idolatria e nell'incredulità.

Segni di Allah nell'Universo

[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 51-83: Vengono presentati vari segni della presenza e del potere di Allah nell'universo, come la creazione dei cieli, della terra, delle piante e degli animali. La sura esorta i credenti a riflettere sui segni della creazione come prova dell'esistenza di Allah e della Sua sapienza.

L'Idolatria e le Sue Conseguenze

[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 84-110: La sura condanna fermamente l'idolatria e le sue pratiche. Si sottolinea che nessun idolo o divinità minore ha il potere di creare o di intercedere presso Allah. Viene anche discusso il destino degli idolatri e degli increduli, ricordando loro le conseguenze del loro rifiuto della verità.

Storie dei Profeti

[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 111-150: Vengono narrate le storie di vari profeti, tra cui Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè e Aronne. Queste storie servono a illustrare il messaggio divino e la perseveranza dei profeti nel diffondere la parola di Allah, nonostante le difficoltà e l'opposizione.

Regole Alimentari e Leggi sul Bestiame

[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 151-165: La sura conclude con una serie di comandamenti che includono leggi alimentari e regolamenti sul trattamento del bestiame. Viene sottolineata l'importanza di seguire queste leggi come parte dell'obbedienza ad Allah e della pratica della fede.

La Sura Al-An'am è fondamentale per la sua trattazione approfondita dell'unicità di Allah e del rifiuto dell'idolatria. Essa fornisce una chiara esposizione dei principi teologici dell'Islam, evidenziando l'importanza della fede sincera e dell'obbedienza alle leggi divine. La sura offre anche una riflessione profonda sui segni della creazione, incoraggiando i credenti a riconoscere e adorare Allah attraverso l'osservazione del mondo naturale. Le storie dei profeti servono come esempi di perseveranza e fede, ispirando i credenti a seguire il loro esempio. Infine, le leggi e i regolamenti enunciati nella sura sono essenziali per la guida pratica nella vita quotidiana dei Musulmani, rafforzando il legame tra fede e azione.

  • Il Corano, traduzione di Hamza Roberto Piccardo, 7ª ed., Newton Compton, 2015, ISBN 9788854174603.
  • Il Corano, collana Le Religioni, traduzione di Martino Mario Moreno, La Repubblica, 2005 [1967], ISBN 9788854174603.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN185945441 · LCCN (ENn87851899 · GND (DE7847827-3 · J9U (ENHE987007289820805171
  Portale Islam: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di Islam