Zofingia | |
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(DE) Schweizerische Zofingerverein | |
Tipo | Associazione studentesca |
Fondazione | 1819 |
Membri | 400 (2010) |
Sito web | |
La Zofingia è una federazione svizzera di 13 associazioni di studenti, fondata nel 1819.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Zofingia fu fondata nel 1819 a Zofingen da studenti bernesi e zurighesi, che si ispirarono alla festa della Wartburg del 1817 (manifestazione per l'unità e la libertà della Germania) e alla fondazione dell'Associazione studentesca tedesca, ma inizialmente rifiutarono i rituali goliardici tedeschi, che furono adottati solo negli anni 1830.[1]
Dopo quelle di Zurigo e Berna, nel 1820 sorsero sezioni a Lucerna e Losanna, seguite da quelle di Basilea nel 1821, di Ginevra e Neuchâtel nel 1823, di San Gallo nel 1824, di Friburgo nel 1829 e di Aarau nel 1834.[1] Dal 1916 al 1970 esistette anche una sezione a Bellinzona.[1] L'associazione non mirava solo a riunire gli studenti della Svizzera in un'unica federazione all'insegna del motto «Patriae – Amicitiae – Litteris», ma prese anche parte al movimento nazionale per la creazione dello Stato federale liberale.[1] Dalla Rigenerazione molti dei suoi aderenti ebbero un ruolo importante nella politica svizzera.[1] Nel 1848 19 deputati all'Assemblea federale erano soci di Zofingia, nel 1860 il loro numero era salito a 27.[1]
Dopo che le sezioni di Basilea e Neuchâtel si erano schierate dalla parte dei conservatori durante la Rigenerazione, i membri lucernesi e zurighesi abbandonarono la Zofingia e nel 1832 fondarono la società studentesca Helvetia, di orientamento radicale.[1] Nel 1847 si giunse al cosiddetto grande scisma: una ristretta maggioranza conservatrice rimase nella Zofingia, mentre i liberali radicali si riunirono nella Nuova Zofingia, che nel 1849 mutò il nome in Helvetia.[1] Nel 1865 la Zofingia proibì il duello e di conseguenza nel 1903 anche il combattimento con la sciabola, la cosiddetta Mensur, ciò che provocò la scissione della Nuova Zofingia zurighese.[1]
Dal 1900 circa anche la Zofingia si occupò della questione sociale. Si costituì un'ala socialista e pacifista, la Idealzofinger.[1] Tale ala era in conflitto con quella liberal-conservatrice, chiamata Ubetonen o UBT, nome derivato dalla loro posizione in fondo al tavolo, am untern Burschentisch.[1] Solo di fronte alla minaccia del nazismo, che la federazione alla fine respinse con decisione, la Zofingia si ricompattò su una posizione patriottico-liberale.[1] Le due correnti continuano però a caratterizzare la vita dell'associazione.[1]
Nell'ambito delle associazioni studentesche svizzere, la Zofingia è considerata aperta e liberale.[1] Il principio di nazionalità fu abbandonato nel 1974, mentre l'associazione continua a essere un sodalizio esclusivamente maschile.[1] Dopo il 1968 la Zofingia ha perso in gran parte la sua importanza politico-sociale.[1]
Organizzazione attuale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010 la Zofingia contava nove sezioni presso università svizzere e quattro presso scuole secondarie, rispettivamente circa 400 soci attivi e 2300 soci onorari.[1] I soci onorari sono riuniti nell'associazione degli ex membri di Zofingia, fondata nel 1861, che comprende 17 sezioni.[1] Tutti i membri portano il berretto bianco e il nastro rosso-bianco-rosso. Dal 1819 la Zofingia organizza ogni anno la festa centrale nella sua «capitale federale», Zofingen.[1]
Membri noti
[modifica | modifica wikitesto]- Jean-Edouard Berthoud, politico e avvocato
- Louis Bonjour, politico e avvocato
- François Briatte, politico
- Georges Bridel, politico
- Gottlieb Rudolf Bühlmann, politico
- Johann Coaz, ingegnere, topografo e alpinista
- Charles Cossy, politico
- Jean-Louis Demiéville, politico e avvocato
- Alfred Escher, politico e dirigente d'azienda
- Charles Estoppey, politico e avvocato
- Jules Eytel, politico e avvocato
- Georg Felber, politico
- Peter Jakob Felber, giornalista
- Bernhard Friedrich Fischer, politico e dirigente d'azienda
- Alexander Funk, politico
- Ulrich Im Hof, storico
- Jean-François Leuba, politico
- Jules Martin, politico e avvocato
- Gerold Meyer von Knonau, storico
- Ulysse Péclard, politico e dirigente d'azienda
- Louis Paschoud, politico e avvocato
- Auguste Rogivue, politico, avvocato e giurista
- Otto Schoch, politico
- Gallus Schwendener, politico
- Hermann Stadtmann, politico
- Peter Steiger, politico
- Alfred Stooss, giudice
- Hans Theiler, politico
- Antoine Vodoz, politico e avvocato
- Franz Widmer, politico
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paul Ehinger, Zofingia, in Dizionario storico della Svizzera (DSS), traduzione di Daniela Idra, Accademia svizzera di scienze umane e sociali, 30 gennaio 2020. URL consultato il 10 febbraio 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zofingia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su zofingia.ch.
- (IT, DE, FR) Zofingia, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 128483492 · ISNI (EN) 0000 0001 1124 9221 · LCCN (EN) no2014018669 · GND (DE) 2021834-5 · J9U (EN, HE) 987007385909205171 |
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