La XVIII dinastia (1543-1292 a.C.), nella storia dell'antico Egitto, è la prima dinastia del cosiddetto Nuovo Regno, protagonista della cacciata finale degli Hyksos. Essa copre un arco di tempo di circa 250 anni, durante il XVI, XV e XIV secolo a.C.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In questo periodo l’Egitto raggiunge il massimo splendore nelle arti e l’apice della sua estensione territoriale. Nella capitale Tebe si sviluppa il culto del dio Amon; viene innalzato il gigantesco tempio di Karnak e Tebe divenne una città talmente potente da non avere rivali. L'Egitto riceve tributi da tutti i popoli confinanti. La stabilità raggiunta permette una successione dei sovrani molto regolare, da padre in figlio, con l'importante eccezione di Hatshepsut, la regina-faraone. Il paese è però percorso da uno scisma religioso quando il faraone Akenaton proclama Aton il dio sole unico dio, abbandona Tebe e sposta la capitale ad Amarna. Quando Akenaton muore, il giovane faraone Tutankaton cambia nome in Tutankamon e ristabilisce velocemente il culto di Amon, ma muore a soli 18 anni. Per tradizione i faraoni sposavano le loro sorelle; recenti studi medico-legali sulle mummie della XVIII dinastia hanno accertato che l'endogamia degli avi e dei genitori provocò dei danni genetici a Tutankamon, che aveva un piede equino e doveva camminare con l'aiuto di un bastone. Anche gli ultimi due faraoni Ay e Horemheb dovettero, per succedere al trono, sposare la sorella-vedova di Tutankhamon, Ankhesenamon.
Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]La sequenza dei sovrani è abbastanza ben conosciuta, ma presenta ancora alcune incertezze per la fase di transizione tra Akhenaton e Tutankhamon. I vari annali disponibili (Manetone, Papiro dei Re e Tavola di Abido), non consentono infatti di risolvere tutti i dubbi sui vari faraoni e sulla durata dei loro regni. La cronologia di Manetone, così come pervenutaci dai referenti Giuseppe Flavio, Giulio Sesto Africano e Eusebio di Cesarea non consente di individuare con certezza tutti i sovrani e presenta spesso anni di regno che non trovano un avallo nelle testimonianze archeologiche. Il Papiro dei Re è mancante proprio della parte relativa alla dinastia, mentre la Lista di Abido, che per altro non presenta le durate di regno, non elenca alcuni sovrani, considerati non degni dai faraoni della XIX dinastia (Hatshepsut e i faraoni da Akhenaton ad Ay, implicati nell'eresia del dio Aton).
La cronologia della dinastia è stata ricostruita sostanzialmente sulla base della datazione assoluta astronomica per Amenhotep I e considerando le durate di regno dei vari sovrani ottenute da un'analisi dei dati di Manetone e delle testimonianze archeologiche. La data d'incoronazione di Amenhotep I è stata ricavata dalla segnalazione della levata eliaca di Sirio contenuta nel Papiro Ebers. Essa presenta però sia una indeterminazione legata al metodo di calcolo, sia quella di 20 anni connessa all'ipotesi che la levata eliaca di Sirio sia stata osservata, contrariamente alla norma, nella nuova capitale Waset / Tebe invece della città di Menfi / Eliopoli. Sulla base di queste indeterminazioni si arriva a stimare l'inizio della dinastia nel 1581 ± 4 o 1561 ± 4. Queste date d'inizio della dinastia hanno subito però alcune modifiche a causa di evidenti errori di calcolo nella datazione d'incoronazione di Amenhotep I. Alla decurtazione di 20 anni si è aggiunta una nuova uguale decurtazione di ulteriori 20 anni e si è a volte confusa la data dell'evento astronomico con quello dell'incoronazione.
La fine della cronologia sembra databile al 1321 a.C., grazie a una nuova datazione assoluta che consente, con buona probabilità, di datare l'inizio della XIX dinastia egizia.
Nel prospetto seguente si presenta pertanto sia la doppia cronologia ottenuta tramite la regolare applicazione del metodo astronomico sia quella presentata da Franco Cimmino e altri (doppia decurtazione di 20 anni), segnalata con un'indeterminazione di ± 30.
prenomen | nomen | Nome corrente | Giuseppe Flavio | Giulio Sesto Africano | Eusebio di Cesarea | Periodo di regno |
Nebpehtira | Ahmose | Ahmose I | Tethmosis (~25) | Amos (25) | Amosis (25) | 25 anni
1581–1556 ± 4 a.C. |
Djerserkara | Amenhotep | Amenofi I | Amenophis (~21)
figlio |
Amenophitis (24/21) | Ammenophis (21) | 21 anni
1556–1535 ± 4 a.C. |
Akheperkara | Dhutmose | Thutmose I | Chebron (~13)
figlio |
Chebros (13) | Chebron (13) | 13 anni
1535–1522 ± 4 a.C. |
Akheperenra | Dhutmose | Thutmose II | / | / | / | 3 anni
1522–1519 ± 4 a.C. |
Maatkara | Hatshepsut | Hatshepsut | Amesis (~22)
sorella |
Amensis (22) | / | 22 anni
1519–1497 ± 4 a.C. |
Menkheperra | Dhutmose | Thutmose III | Mephramuthosis
? (~26) figlio |
Misphragmuthosis
? (26) |
Misphragmuthosis
? (26) |
55 anni
1519–1464 ± 4 a.C. |
Akheperura | Amenhotep | Amenofi II | Mephres ? (~13)
figlio |
Misaphris ? (13) | Miphres ? (12) | 26 anni
1464–1438 ± 4 a.C. |
Menkheperura | Dhutmose | Thutmose IV | Thmosis (~10)
figlio |
Tuthmosis (9) | Tuthmosis (9) | 10 anni
1438–1428 ± 4 a.C. |
Nebmaatra | Amenhotep | Amenofi III | Amenophis (~31)
figlio |
Amenophis (31) | Amenophis (31) | 39 anni
1428–1389 ± 4 a.C. |
Neferkheperura | Amenhotep | Amenofi IV | Acencheres (~12)
figlia |
Acherres (32) | Achencheres (12) | 17 anni di cui 2 di coreggenza
1400–1383 ± 4 a.C. |
Ankhtkheperura Neferneferuaton |
Nefertiti ? | Nefertiti ? | Cencheres (12/16) | 3 anni di coreggenza ?
1386–1383 ± 4 a.C. | ||
Ankheperura Djeserkheperu |
Smenkhkara | Smenkhara | Rathotis (9)
fratello |
Rathos (6) | Athoris (9) | 1 anno
1383–1382 ± 4 a.C. |
Ankheperura | Neferneferuaton | Neferneferuaton | Acencheres ? (~12)
figlio |
Chebres ? (12) | Acherres ? (8) | 3 anni di reggenza ?
1382–1379 ± 4 a.C. |
Nebkheperura | Tutankhamon | Tutankhamon | Acencheres II ? (~12)
figlio |
Acherres ? (12) | Cherres ? (15) | 9 anni
1379–1370 ± 4 a.C. |
Kheperkheperura | Ay | Ay | Harmais (~4)
figlio |
Armesis (5) | Armais (5) | 4 anni
1370–1366 ± 4 a.C. |
Djeserkheperura | Horemheb | Horemheb | Orus (~36)
figlio |
Orus (37) | Orus (36/38) | 45, 25 o 33 anni
1366–1321 ± 4 a.C. |
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani 2003, ISBN 88-452-5531-X
- Alan Gardiner, La civiltà egizia, Torino, Einaudi 2007, ISBN 978-88-06-18935-8 (edizione originale 1961)
- Salima Ikram, Antico Egitto, Torino, Ananke 2013, ISBN 978-88-7325-477-5
- Federico A. Arborio Mella, L'Egitto dei faraoni, Milano, Mursia 1977, ISBN 88-425-3328-9
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su XVIII dinastia egizia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eighteenth Dynasty, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Digital Egypt for Universities, su ucl.ac.uk.
- (EN) The Ancient Egypt Site, su ancient-egypt.org. URL consultato il 19 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2022).
- (DE) eGlyphica Phraonen, su eglyphica.de.
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