Thutmose, a volte riportato come Thutmose V benché di fatto non giunse mai a regnare (fl. 1360 a.C. ± 30 anni), è stato un principe ereditario egizio durante la XVIII dinastia.
Primogenito del faraone Amenhotep III e della regina Tiy, fu destinato a succedere al padre sul trono d'Egitto ma non gli sopravvisse, lasciando così la carica di principe ereditario al fratello minore Amenhotep, il futuro Amenhotep IV/Akhenaton.
Biografia e reperti
[modifica | modifica wikitesto]Della vita di Thutmose si conosce pochissimo oltre ai suoi titoli ed incarichi che, curiosamente, ci sono noti dal sarcofago del suo gatto, ora al Museo del Cairo[1]: Principe ereditario, Sovrintendente dei sacerdoti dell'Alto e Basso Egitto, Gran sacerdote di Ptah a Menfi e Sacerdote-sem (di Ptah)[2].
Una statuetta in scisto che lo rappresenta come un mugnaio si trova al Museo del Louvre. Sui tre lati sono incise queste parole:
(lato destro) ... il figlio del Sovrano, il sacerdote-sem Thutmose
(lato sinistro) Io sono il servo di questo nobile Dio, il suo mugnaio
(fronte) Incenso per la Enneade della necropoli occidentale[3].
A Berlino è conservata un'altra statuetta in scisto, in forma di bara antropoide lunga 10,5 cm, che rappresenta Thutmose supino con il suo Ba posato sul ventre. I geroglifici sui lati della statuetta lo ricordano come
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ḥḏ s3 nswt sm Thoth-ms-s, "m3ˀ ḫrw" - principe sacerdote-sem Thutmose, "giusto di voce" (o giustificato, cioè che non ha mentito alle interrogazioni del tribunale divino); i primi tre segni indicherebbero una mala morte, prematura e/o improvvisa[4].
Altri riferimenti a Thutmose sono stati trovati su vasi di alabastro e su ceramiche conservati al Louvre[2].
Thutmose non appare più in alcuna documentazione sino alla morte che, si ritiene, avvenne durante il terzo decennio del regno di Amenhotep III[5]. L'erede al trono divenne quindi, per successione naturale, il già citato fratello minore Amenhotep (IV).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aidan Dodson, Crown Prince Djhutmose and the Royal Sons of the Eighteenth Dynasty, in Journal of Egyptian Archaeology, vol. 76, 1990.
- Aidan Dodson, Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson, 2004.
- Arielle Kozloff, Betsy Bryan, Royal and Divine Statuary, Egypt’s Dazzling Sun: Amenhotep III and his World, Cleveland, 1992.
- Rita E. Freed, Yvonne J. Markovitz & Sue H. D'Auria, Pharaohs of the Sun, Museum of Fine Arts, 1999.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Thutmose
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Il sarcofago del gatto del principe Thutmose, su mafdet.org. URL consultato il 15 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2011).