Lai Ching-te 賴清德 | |
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Lai Ching-te nel 2020 | |
Presidente della Repubblica di Cina | |
In carica | |
Inizio mandato | 20 maggio 2024 |
Vice presidente | Hsiao Bi-khim |
Capo del governo | Cho Jung-tai |
Predecessore | Tsai Ing-wen |
Vicepresidente della Repubblica di Cina | |
Durata mandato | 20 maggio 2020 – 20 maggio 2024 |
Presidente | Tsai Ing-wen |
Predecessore | Chen Chien-jen |
Successore | Hsiao Bi-khim |
49º Primo ministro della Repubblica di Cina Presidente dello Yuan esecutivo | |
Durata mandato | 8 settembre 2017 – 14 gennaio 2019 |
Presidente | Tsai Ing-wen |
Vice capo del governo | Chen Chi-mai |
Predecessore | Lin Chuan |
Successore | Su Tseng-chang |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Progressista Democratico |
Titolo di studio |
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Università |
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Professione | Medico |
Lai Ching-te[1], noto come William Lai (賴清德T, Lài QīngdéP; Wanli, 6 ottobre 1959), è un politico taiwanese, presidente di Taiwan dal 20 maggio 2024.
È stato membro dello Yuan legislativo dal 1999 al 2010 e sindaco di Tainan dal 2010 al 2017, per poi assumere l'incarico di premier dal 2017 al 2019.[2]
Dal 2020 al 2024 ha ricoperto la carica di vicepresidente di Taiwan, candidandosi nel 2023 alle elezioni presidenziali del 2024, in cui risulta eletto con circa il 40% dei voti.[3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia di minatori di carbone a Wanli, lui e i suoi cinque fratelli sono stati cresciuti dalla madre vedova, in seguito alla morte del padre nei primi anni '60 a causa di un avvelenamento da monossido di carbonio.[2][4][5]
Dopo aver frequentato la Scuola superiore municipale Jianguo di Taipei, Lai ha studiato sia presso l'Università Nazionale di Taiwan, ottenendo un bachelor of science, che presso l'Università Nazionale Cheng Kung a Tainan, dove si è specializzato in nefrologia.[6] Ha poi studiato presso la Harvard School of Public Health per conseguire un master in salute pubblica,[6] seguito da un tirocinio presso l'ospedale dell'Università Nazionale Cheng Kung, dove ha acquisito una specializzazione in danni al midollo spinale.[3]
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Ascesa in politica
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver lavorato a livello provinciale come assistente alla campagna elettorale del PPD nel 1994, Lai decise di entrare in politica.[7] La sua prima occasione per essere eletto si presentò con le elezioni dell'Assemblea nazionale del 1996, nelle quali Lai ottenne un seggio.[8] In seguito, si candidò alle elezioni del 1998 per lo Yuan legislativo con il PPD, rappresentando la città di Tainan.[8] Fu eletto con successo e successivamente riconfermato per tre volte, rispettivamente nel 2001, 2004 e 2008, servendo come legislatore per un totale di 11 anni complessivi.[9]
Sindaco di Tainan (2010-2017)
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver vinto le primarie del PPD a gennaio 2010, Lai si candidò come candidato per le elezioni comunali a Tainan del novembre 2010, ottenendo il 60,41% dei voti e sconfiggendo il candidato del Kuomintang, Kuo Tien-tsai.[10] Assunse ufficialmente l'incarico il 25 dicembre 2010.[11]
Nel 2013, un sondaggio lo classificò come il più popolare tra i sei capi delle municipalità speciali di Taiwan, con un tasso di approvazione del 76%.[12]
Lai si candidò per la rielezione nel novembre 2014 contro Huang Hsiu-shuang del Kuomintang. La sfidante, considerata un'outsider a Tainan, roccaforte pan-verde, si presentò in strada su un cavallo nero come stunt elettorale.[13] Lai, al contrario, non pianificò molte attività di campagna, preferendo concentrarsi sui doveri di sindaco.[14] Alla fine vinse le elezioni con un margine di 45 punti percentuali,[15] il più ampio tra le elezioni municipali di quell'anno.[16]
Primo ministro della Repubblica di Cina (2017-2019)
[modifica | modifica wikitesto]Dopo le dimissioni del primo ministro Lin Chuan nel settembre 2017, la presidente Tsai Ing-wen annunciò in conferenza stampa che Lai sarebbe diventato il prossimo capo dello Yuan esecutivo.[17] Quest'ultimo assunse ufficialmente l'incarico l'8 settembre come 49° primo ministro di Taiwan.[18] Dopo la sua nomina, i tassi di approvazione di Tsai aumentarono al 46%, con un rialzo di oltre 16 punti percentuali dal precedente agosto.[19]
Il 26 settembre, Lai fece la sua prima apparizione allo Yuan Legislativo, dichiarando di sostenere l'indipendenza di Taiwan, ma che "siamo già una nazione sovrana chiamata Repubblica di Cina" e che non era necessario fare una dichiarazione separata di indipendenza.[20] Espresse anche di non avere desiderio di sfidare Tsai Ing-wen nelle elezioni presidenziali del 2020.[21]
Nell'ottobre 2017, i sondaggi mostrarono che Lai aveva ottenuto l'approvazione del 68,8% dei rispondenti, mentre il 23% si dichiarò insoddisfatto.[22] Il 20 ottobre, in risposta ai commenti del segretario generale Xi Jinping sulla politica di una sola Cina e sul Consenso del 1992 al XIX Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese, egli dichiarò che il governo taiwanese, seguendo le direttive di Tsai, avrebbe mantenuto la promessa di non cambiare lo status quo tra i due Stati e di non cedere alle pressioni di Pechino, manifestatesi attraverso intimidazioni militari e un blocco internazionale.[23]
Nel novembre 2018, Lai presentò le sue dimissioni alla presidente dopo la pesante sconfitta del PPD nelle elezioni locali,[24] accettando infine di rimanere in carica per aiutare a stabilizzare il governo fino all'approvazione del bilancio generale da parte dello Yuan Legislativo nel gennaio 2019.[25] Il governo si dimise dunque l'11 gennaio 2019 e Su Tseng-chang fu nominato nuovo premier di Taiwan.[26][27]
Vicepresidente della Repubblica di Cina (2020-2024)
[modifica | modifica wikitesto]Nel novembre 2019, Lai accettò l'offerta della presidente Tsai Ing-wen di diventare il suo candidato alla vicepresidenza per le elezioni presidenziali del 2020.[28][29] Tsai vinse con oltre il 57% dei voti, ottenendo un secondo mandato e permettendo a Lai di ricoprire la carica di vicepresidente.[30][31]
Durante la sua vicepresidenza, fu nominato inviato speciale in Honduras per l'inaugurazione della presidente Xiomara Castro nel gennaio 2022.[32] Dopo l'assassinio dell'ex primo ministro giapponese Shinzō Abe, fece un viaggio privato a Tokyo per rendere omaggio, diventando il funzionario taiwanese di più alto livello a visitare il Giappone in cinque decenni.[33] Nel novembre 2022, guidò una delegazione di rappresentanti delle agenzie di viaggio e delle associazioni industriali di Taiwan a Palau per promuovere collaborazioni tra i due paesi.[34][35]
Nel novembre 2022, la presidente Tsai Ing-wen si dimise da leader del PPD dopo gli insuccessi del partito nelle elezioni locali,[36] lasciando spazio a Lai, che ottenne la leadership nel 2023.[37]
Presidente della Repubblica di Cina (dal 2024)
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 2023, Lai si è registrato come unico candidato alle primarie presidenziali del PPD per il 2024[38] ed è stato ufficialmente nominato per accedere alla carica lo stesso aprile.[39] Il 21 novembre 2023, ha registrato formalmente la sua candidatura presso la Commissione elettorale centrale insieme alla sua candidata alla vicepresidenza, Hsiao Bi-khim.[40][41]
Il 13 gennaio 2024, è stato eletto presidente della Repubblica di Cina con oltre il 40% dei voti[42] e ha prestato giuramento il 20 maggio 2024,[43][44] segnando la prima volta che un partito politico ha vinto tre mandati presidenziali consecutivi da quando le elezioni dirette sono state introdotte nel 1996.[45]
Sotto la guida di Lai, Taiwan ha continuato la New Southbound Policy dell'amministrazione precedente, firmando un accordo di investimento con la Thailandia nel giugno 2024. La Thailandia è diventata il quinto partner commerciale a firmare un accordo di investimento con Taiwan dall'annuncio della politica nel 2016.[46]
Posizioni politiche
[modifica | modifica wikitesto]In passato, Lai era considerato un forte sostenitore dell'indipendenza taiwanese.[47] Come sindaco di Tainan, si definiva un "lavoratore pragmatico per l'indipendenza taiwanese" e sosteneva che fosse possibile "amare Taiwan mantenendo un'affinità con la Cina".[48] Da allora ha tuttavia moderato la sua posizione, affermando che non c'è bisogno di dichiarare l'indipendenza poiché "Taiwan è già un paese sovrano e indipendente chiamato Repubblica di Cina"[49] e che che i titoli "Taiwan" e "Repubblica di Cina" possano essere usati in modo equo e intercambiabile.[48]
Egli sostiene inoltre il rafforzamento delle relazioni di Taiwan con gli Stati Uniti e altre democrazie liberali.[50]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Lai Ching-te è sposato con Wu Mei-ju dal 1986, con la quale ha avuto due figli,[51] Lai Ting-yu e Lai Ting-yen.[52][53]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Lai" è il cognome.
- ^ a b (EN) Charlie Campbell, Taiwan's Presidential Frontrunner Faces a Balancing Act With China, su Time, 21 novembre 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ a b (EN) Jono Thomson, Who is Taiwan's new president Lai Ching-te?, su Taiwan News, 15 maggio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Nectar Gan, Who is Lai Ching-te, Taiwan’s new President?, su CNN, 14 gennaio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Thompson Chau, William Lai eyes Taiwan's presidency as new leader of ruling DPP, su Nihon Keizai Shinbun, 18 gennaio 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ a b (EN) Tsai Wen-chu, NEWSMAKER: Premier-designate William Lai a ‘battle premier’, su Taipei Times, 6 settembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Lola Christina Alao, Taiwan election: Who is Lai Ching-te and how many votes did he win?, su Evening Standard, 15 gennaio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ a b (EN) Lai Ching-te, su Enciclopedia Britannica, 31 luglio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Tsai names Tainan Mayor Lai Ching-te as premier, su Taiwan Today, 5 settembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Shih Hsiu-chuan, 2010 ELECTIONS: William Lai takes Tainan by storm, su Taipei Times, 28 novembre 2010. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (ZH) 赖清德简历, su 中国台湾网, 17 dicembre 2010. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Lai tops Taiwan mayoral performance survey, su Taiwan Today, 1º aprile 2015. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Benjamin Yeh, 2014 ELECTIONS: FEATURE: Saturday’s elections seen as a litmus test for 2016, su Taipei Times, 26 novembre 2014. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Ted Chen, Incumbent Tainan Mayor William Lai hopes to continue improving his city, su The China Post, 21 novembre 2014. URL consultato il 3 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2015).
- ^ (EN) Wang Jung-hsiang, 2014 ELECTIONS: Kaohsiung and Tainan’s mayors win re-election, su Taipei Times, 30 novembre 2014. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) TAIWAN INSIDER Vol. 1 No. 10, su Thinking Taiwan, 30 novembre 2014. URL consultato il 3 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2016).
- ^ (EN) Jermyn Chow, Popular Tainan mayor Lai Ching-te appointed Taiwan Premier as Tsai Ing-wen seeks to shore up support, in The Straits Times, 5 settembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Premier Lai takes office, vows to advance reforms, su Taiwan Today, 8 settembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Kensaku Ihara, Taiwan's new premier revitalizes President Tsai's fortunes, su Nihon Keizai Shinbun, 3 ottobre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2017).
- ^ (EN) Sean Lin, Lai reaffirms support for independence, su Taipei Times, 27 settembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (ZH) 「蔡賴配還早 不參選2020年總統」, su Yahoo! News, 27 settembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Chen Wei-han, Premier Lai’s high approval rating boosts Tsai’s, su Taipei Times, 17 ottobre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Taiwan’s Premier Reaffirms Sovereignty in Response to Chinese President, su Latin American Herald Tribune, 22 ottobre 2017. URL consultato il 3 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2017).
- ^ (EN) Taiwan premier offers resignation after local election trouncing, su Yahoo! News, 24 novembre 2018. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Yang Chun-hui, Chiu Yen-ling e Sherry Hsiao, Lai, Chen Chu withdraw resignations, su Taipei Times, 27 novembre 2018. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Sean Lin, Cabinet resigns as Premier Lai says he has ‘no regrets’, su Taipei Times, 12 gennaio 2019. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Sean Lin, Former premier Su to regain position, su Taipei Times, 12 gennaio 2019. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Jason Pan, Tsai picks William Lai as running mate, su Taipei Times, 18 novembre 2019. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Beijing ‘interferes daily’ in Taiwan’s election, says Tsai Ing-wen, su South China Morning Post, 19 novembre 2019. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Taiwan election: Tsai Ing-wen wins second presidential term, in BBC News, 11 gennaio 2020. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Pei-ju Teng, Taiwan election: Tsai Ing-wen wins second presidential term, beating Beijing-friendly rival, su Hong Kong Free Press, 11 gennaio 2020. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Matthew Strong, Vice President Lai invites new president of Honduras to visit Taiwan, su Taiwan News, 28 gennaio 2022. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Taiwan vice president makes rare Japan visit to pay respects to Abe, su Yahoo! News, 11 luglio 2022. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) VP Lai Ching-te returns to Taiwan after three-day Palau trip, su Focus Taiwan - CNA English News, 3 novembre 2022. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Vice President Lai to lead delegation to the Republic of Palau, su EIN Presswire, 24 ottobre 2022. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Thompson Chau, Taiwan's Tsai quits as party leader after heavy local election losses, su Nihon Keizai Shinbun. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Chen Yun e Liu Tzu-hsuan, William Lai vows to lead ‘honest’ DPP, su Taipei Times, 16 gennaio 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Sean Scanlan, Taiwan vice president to register in DPP primary, su Taiwan News, 13 marzo 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Yip Wai Yee, Taiwan’s ruling party DPP names William Lai as its presidential candidate, in The Straits Times, 12 aprile 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Jesse Johnson, Taiwan presidential front-runner taps U.S. envoy as running mate, su The Japan Times, 20 novembre 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Filip Leskovsky, VIDEO: DPP pair are first to register for 2024 presidential election, su Radio Taiwan International, 21 novembre 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Clement Tan, China skeptic Lai Ching-te wins Taiwan's presidential election, su CNBC, 13 gennaio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Eric Cheung, Simone McCarthy e Jessie Yeung, Taiwan’s new president calls on China to stop its ‘intimidation’ after being sworn into historic third term for ruling party, su CNN, 20 maggio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Christopher Bodeen e Simina Mistreanu, Taiwan's new President Lai in his inauguration speech urges China to stop its military intimidation, su Associated Press, 20 maggio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) DPP's Lai claims victory in Taiwan presidential election, su Focus Taiwan - CNA English News, 13 gennaio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Taiwan, Thailand sign bilateral investment agreement, su Taipei Times, 30 giugno 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Lawrence Chung, Taiwan vice-president ditches pro-independence tag ahead of election, su South China Morning Post, 20 agosto 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ a b (EN) Brian Hioe, With Lai Ching-te Inauguration, Taiwan Has a New President, su The Diplomat, 20 maggio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Cindy Wang e Joel Weber, Taiwan’s Election Is All About War, in Bloomberg News, 14 agosto 2023. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Chris Buckley, Amy Chang Chien e John Liu, In a Setback for Beijing, Taiwan Elects Lai Ching-te as President, in The New York Times, 13 gennaio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Islamuddin Sajid e Riyaz ul Khaliq, PROFILE – Who is Taiwan’s next President Lai, su Agenzia Anadolu, 14 gennaio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (ZH) 曹婷婷, 行政院長賴清德長子賴廷與明天結婚 低調宴客, su 中時新聞網, 29 dicembre 2018. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (ZH) 賴清德長子婚宴美嬌娘曝光 新人入場跳潮舞嗨翻全場, su 華人今日網, 31 dicembre 2018. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ a b (EN) Outgoing President Tsai honors VP Lai, 12 other officials - Focus Taiwan, su Focus Taiwan - CNA English News, 13 maggio 2024. URL consultato il 6 agosto 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lai Ching‑te
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- 賴清德 (canale), su YouTube.
- Lai Ching‑te, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Lai Ching-te, su IMDb, IMDb.com.
- Profilo e biografia, su tainan.gov.tw. URL consultato il 7 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 317110244 · ISNI (EN) 0000 0004 5205 9952 · LCCN (EN) no2015103983 · GND (DE) 1316834212 |
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