William Astor, I visconte Astor | |
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Visconte Astor | |
In carica | 1917 – 1919 |
Predecessore | Nuova creazione |
Successore | Waldorf Astor, II visconte Astor |
Nome completo | William Waldorf Astor |
Altri titoli | Barone Astor |
Nascita | New York, 31 marzo 1848 |
Morte | Brighton, 18 ottobre 1919 |
Dinastia | Astor |
Padre | John Jacob Astor III |
Madre | Charlotte Augusta Gibbes |
Consorte | Mary Dahlgren Paul |
William Waldorf Astor, I visconte Astor (New York, 31 marzo 1848 – Brighton, 18 ottobre 1919) è stato un avvocato e politico statunitense con cittadinanza britannica[1].
Si trasferì con la famiglia in Inghilterra nel 1891, diventando cittadino britannico nel 1899; gli vennero ivi conferiti i titoli di barone Astor nel 1916 e di visconte Astor nel 1917 per i suoi contributi a enti di beneficenza di guerra.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era l'unico figlio del finanziere e filantropo John Jacob Astor III e di sua moglie, Charlotte Augusta Gibbes. Crebbe in una famiglia fredda e distante; trascorse i suoi primi anni tra la Germania e l'Italia sotto la cura di insegnanti privati e di una governante.
In seguito tornò negli Stati Uniti e iniziò gli studi presso la Columbia Law School. Si occupò della gestione del rilevante patrimonio di suo padre.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Astor pensò di aver trovato la sua vera vocazione e l'opportunità di farsi un nome al di fuori della fortuna della sua famiglia entrando in politica, cosicché nel 1877 si candidò per il partito repubblicano per il Congresso degli Stati Uniti.[2]
Fu eletto come membro dell'Assemblea dello Stato di New York nel 1878 e successivamente del Senato di New York (1880-1881). Astor era sostenuto da Roscoe Conkling.[3]
Nel 1881, William Astor si candidò al Congresso ma fu sconfitto dal candidato democratico Roswell P. Flower; un secondo tentativo portò a un'altra sconfitta. Egli non era una persona competitiva e la sua natura timida non sapeva gestire gli attacchi politici; decise dunque di porre fine a tale carriera.
Le sue sconfitte politiche aumentarono il desiderio di lasciare gli Stati Uniti. Nel 1882, il presidente Chester A. Arthur lo nominò Ministro per l'Italia, incarico che mantenne fino al 1885. Mentre viveva a Roma, Astor sviluppò la passione per l'arte e la scultura.
Alla morte del padre, nel febbraio 1890, Astor ereditò un'immensa fortuna. In quell'anno, avviò la costruzione del lussuoso Waldorf Hotel. Suo cugino e rivale, il colonnello John Jacob "Jack" Astor IV, fece costruire l'adiacente Hotel Astoria nel 1897. Il complesso sarebbe diventato il Waldorf-Astoria Hotel.[4]
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]William Astor sposò, il 6 giugno 1878, Mary Dahlgren Paul (4 luglio 1856-22 dicembre 1894)[5], figlia di James William Paul. Ebbero cinque figli:[6]
- Waldorf Astor, II visconte Astor (19 maggio 1879-30 settembre 1952);
- Pauline Astor (1880-5 maggio 1972): fu giudice di pace per il Surrey nel 1920; nel 1904 sposò Herbert Henry Spender-Clay, ebbero tre figlie;
- John Rudolph Astor (nato e morto nel 1881);
- John Astor, I barone Astor (20 maggio 1886-19 luglio 1971);
- Gwendolyn Enid Astor (1889-1902).
Trasferimento in Inghilterra
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1891 William Astor fu coinvolto in una faida familiare con la socialite "Lina" Schermerhorn, moglie di William Backhouse Astor, Jr. e quindi sua zia acquisita: Lina nel 1887, alla morte di Charlotte Augusta Gibbes,[7] benché William Astor fosse l'unico figlio del fratello più anziano del marito, era lei divenuta "la signora Astor",[8] decana della famiglia e perciò la più autorevole e influente nella aristocrazia borghese newyorchese e statunitense: rispetto alla giunonica Lina, la giovane Mary Paul era una meno solida "concorrente" del prestigioso titolo informale e la rivalità finì per ostracizzare dall'alta società lei e il marito. Dunque, sia perché considerabile socialmente compromesso o "indesiderato" secondo le usanze del tempo, sia a seguito delle proprie sconfitte politiche, William si trasferì con la consorte e i figli in Inghilterra. Prese in affitto Lansdowne House a Londra fino al 1893. Nello stesso anno acquistò una tenuta di campagna a Cliveden-on-Thames a Taplow, dal Duca di Westminster.
Nel 1895 comprò il palazzo gotico che si affaccia sul Tamigi, spendendo una somma pari a $ 1.5 milioni per la ristrutturazione di quella che sarebbe diventata una "roccaforte merlata Tudor"[9] per la gestione delle sue aziende[10][11][12][13][14].
William Astor fece diverse acquisizioni aziendali mentre viveva a Londra. Nel 1892, acquistò la Pall Mall Gazette e nel 1893 istituì il Pall Mall Magazine. Nel 1911, acquisì The Observer.
Nel 1903 acquistò il castello di Hever vicino a Edenbridge, a circa 30 miglia a sud di Londra. L'enorme tenuta, costruita nel 1270, era il luogo dove Anna Bolena era vissuta durante l'infanzia. Astor investì una grande quantità di tempo e denaro per restaurare il castello e per la creazione di un lago e di giardini lussureggianti. Egli vi aggiunse il giardino italiano per ospitarvi la sua collezione di statue e sculture[15].
Nel 1908, inaugurò il The Waldorf Hilton, nel West End di Londra.
Filantropia
[modifica | modifica wikitesto]Divenne cittadino britannico nel 1899. Tra le associazioni di beneficenza destinatarie dai suoi doni furono The Hospital for Sick Children, Great Ormond Street, l'University College di Londra, il Fondo di Ricerca sul Cancro, l'Università di Oxford, la Cambridge University, la National Society for the Prevention of Cruelty to Children, la Società della Croce Rossa britannica, il Gordon Memorial College di Khartoum, la Soldiers and Sailors Families Association e il memoriale delle donne alla regina Vittoria.
Tali doni sono stati spesso premiati con la concessione di un titolo nobiliare. Il 1 gennaio 1916 gli fu conferito quello di Barone Astor. Il 3 giugno 1917, William fu elevato al rango di visconte.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì il 18 ottobre 1919 di insufficienza cardiaca a Brighton[16][17]. Le sue ceneri furono sepolte sotto il pavimento di marmo della cappella (detta anche il Tempio di Ottagono) a Cliveden.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ An Age of Splendor, and Hotel One-Upmanship, in New York Times, 18 giugno 2006.
- ^ Virginia Cowles, The Astors, New York City, Alfred A. Knopf, Inc., 1972, p. 92, ISBN 9780394414782..
- ^ Conkling (1829–1888) fu avvocato e politico di parte repubblicana eletto per lo Stato di New York alla Camera dei rappresentanti e al Senato.
- ^ The Life in the House and the House in the Life of Mrs. Astor, su newyorksocialdiary.com. URL consultato il 26 agosto 2023.; Mrs Astor and the Four Hundred, su historyextra.com. URL consultato il 26 agosto 2023..
- ^ The Peerage, entry for Mary Paul, [1].
- ^ The Peerage, entry for 1st Viscount Astor
- ^ moglie a sua volta di John Jacob Astor III, quindi sua cognata
- ^ Mrs Astor and the Four Hundred. The Mrs Astor, su historyextra.com. URL consultato il 26 agosto 2023.
- ^ Kaplin, Justin. (2007). When the Astors Owned New York: Blue Bloods and Grand Hotels in a Gilded Age. Penguin Books. Chapter 7.
- ^ Introduction. Archiviato il 29 gennaio 2012 in Internet Archive. Two Temple Place. Retrieved 21 August 2012.
- ^ Moore, Rowan. (15 October 2011). "Two Temple Place; University of the Arts London – review: Viscount Astor's stately old HQ – lavish, ornate and stuffed with cultural trophies – is to be opened as a new gallery space", London: The Observer
- ^ Strachan, Donald. (2012) Frommer's London 2013. Chichester: John Wiley and Sons. p. 110. ISBN 978-1-118-28862-7.
- ^ Kaplan, Justin. (2007). When the Astors Owned New York: Blue Bloods and Grand Hotels in a Gilded Age. New York: Penguin Books. p. PT 109. ISBN 978-1-101-21881-5.
- ^ Moore, Rowan. (15 October 2011). Two Temple Place; University of the Arts London – review: Viscount Astor's stately old HQ – lavish, ornate and stuffed with cultural trophies – is to be opened as a new gallery space. London: The Observer.
- ^ Jane Brown, The English Garden Through the 20th Century, England, Garden Art Press, 1999, ISBN 1870673298.
- ^ Viscount Astor Died Suddenly of Heart Disease. Stricken Saturday Morning, After Having Passed Part of Preceding Day Outdoors. Body Will Be Cremated and the Ashes Placed in Private Chapel at Cliveden. Peerage Came as Reward for War Gifts. Realty Holdings Here Valued at $60,000,000. Little Known to British Public. Estate Will Pay a Heavy Tax. His Pursuit of Title Evoked Bitter Criticism. Became a British Subject in 1899. Peerage Followed War Gifts., in New York Times, 20 ottobre 1919. URL consultato il 1º agosto 2008.«Viscount Astor died yesterday morning. His death, which was from heart disease, was unexpected.»
- ^ Kaplan, Justin. When the Astors Owned New York. New York: Viking, 2006.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Astor, I visconte Astor
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di William Astor, I visconte Astor, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di William Astor, I visconte Astor, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
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