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Vandellia palustre | |
---|---|
Lindernia procumbens | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Linderniaceae |
Genere | Lindernia |
Specie | L. procumbens |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Scrophulariales |
Famiglia | Scrophulariaceae |
Tribù | Lindernieae |
Genere | Lindernia |
Specie | L. procumbens |
Nomenclatura binomiale | |
Lindernia procumbens (Krock.) Philcox, 1965 | |
Nomi comuni | |
Lindernia sdraiata |
La vandellia palustre (nome scientifico Lindernia procumbens (Krock.) Philcox, 1965) è una pianta spontanea dai piccoli fiori della famiglia Linderniaceae.[1]
Il nome comune italiano della pianta, catalogato nel genere Vandellia, fu dato per riconoscimento dell'opera dello scienziato naturalista Domenico Agostino Vandelli che per primo ne diede pubblica ed accademica catalogazione scientifica.[2][3]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico (Lindernia) è stato dato in onore del botanico tedesco Franz Balthasar von Lindern (1682-1755)[4]; quello specifico (procumbens) fa riferimento agli steli prostrati, distesi a terra o procombenti di questa pianta.[5][6]
Il nome scientifico della specie è stato definito inizialmente dal botanico slesiano-boemo Anton Johann Krocker (1744-1823), perfezionato successivamente dal botanico contemporaneo David Philcox (1926-2003) nella pubblicazione "Taxon; Official News Bulletin of the International Society for Plant Taxonomy. Utrecht - 14(1): 30. 1965" del 1965.[7]
Altri Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]- Lindernia palustris, Hartmann - Nomenclatura rigettata;
- Lindernia pyxidaria, L. - Nomenclatura illegittima;
- Vandellia erecta, Benth;
- Vandellia pyxidaria, Maxim;https://www.gbif.org/species/153561395[collegamento interrotto]
Cfr.: In acta plantarum - Scheda IPFI[8]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Queste piante arrivano ad una altezza massima di 5 – 20 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[9][10][11][12]
Radici
[modifica | modifica wikitesto]Le radici sono snelle e sottili.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]La parte aerea del fusto è prostrata e ascendente. La ramosità in genere è nella parte inferiore del fusto. Il fusto nelle maggioranza delle specie ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie si dividono in basali e cauline. Quelle basali sono raccolte in una rosetta ed hanno delle lamine intere (non lobate) ellittico-spatolate. Quelle cauline sono sessili e disposte in modo opposto (a 2 a 2 e ogni verticillo è ruotato di 90° rispetto a quello sottostante); le lamine hanno delle forme da ellittiche a più o meno lanceolate, i bordi sono interi e l'apice è ottuso o arrotondato. La superficie è glabra, a parte sui bordi e sulle nervature (3 - 5 venature parallele dalla base a disposizione longitudinale) per brevi setole ghiandolari. Dimensione delle foglie cauline: larghezza 3 – 12 mm; lunghezza 7 – 25 mm.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]Le infiorescenze sono formate da verticilli ascellari sovrapposti di fiori solitari (1 o 2) lungamente peduncolati (i peduncoli sono più lunghi delle foglie ascellanti) e cleistogami. Ogni verticillo poggia su due grandi brattee fogliose (o semplicemente delle foglie) lievemente staccate dall'infiorescenza vera e propria. Le brattee del verticillo seguente sono disposte in modo alternato. Le bratteole sono assenti. Lunghezza del peduncolo: 5 – 15 mm.
Fiore
[modifica | modifica wikitesto]- I fiori sono ermafroditi e tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice sono a 5 parti).
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[12]
- X, K (4-5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), capsula
- Calice: il calice, gamosepalo e più o meno attinomorfo, è normalmente formato da 5 profonde lacinie lineari uguali. Il tubo del calice, a forma da tubolare a campanulata, presenta alcune venature superficiali pubescenti. Lunghezza delle lacinie: 3 – 4 mm.
- Corolla: la corolla, subgamopetala e più o meno zigomorfa, ha la forma di un tubo cilindrico allungato, terminante con due labbra formate da 5 lobi (2 lobi appena visibili per il labbro superiore e 3 lobi più evidenti per quello inferiore). All'interno della gola sono presenti dei peli ghiandolari (caratteristica comune a molte "labiate" che ha lo scopo di impedire l'accesso ad insetti più piccoli e non adatti all'impollinazione[13]). I colori variano dal bianco al rosa. Lunghezza della corolla: 2 – 4 mm.
- Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami, tutti fertili, adnati e inclusi nella corolla. Un paio di filamenti (quelli abassiali) possono essere genicolati (ginocchiati a forma di "Z"). Le antere sono toccanti a 2 a 2 e con due teche sporgenti e mucronate oppure con una sola teca. A volte il tessuto connettivo nella parte bassa della teca forma uno sperone. La deiscenza è longitudinale. I granuli pollinici sono 3-5-colpati.
- Gineceo: l'ovario è globoso oppure a forma deltata-ovoide ed è supero bicarpellare (formato da due carpelli. I loculi sono 2 e internamente possono essere pelosi. Lo stilo è unico con stigma sessile o irregolarmente bilobato. Lo stigma è sensibile. Lunghezza dello stilo: 1 - 1,5 mm.
- Fioritura: da giugno a settembre.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]- Il frutto è una capsula ellissoide setticida o tipo porocida. I semi (piccoli e numerosi) non hanno l'endospema; la forma è leggermente poligonale o ondulata in sezione trasversale e la superficie è più o meno liscia o solo appena solcata. Dimensione della capsula: 3 – 5 mm.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).[10]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Eurasiatico.
- Distribuzione: in Italia è una specie rara (quasi scomparsa) e si trova solamente al Nord. Nelle Alpi si trova a occidente nella parte italiana e a oriente oltre confine. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella Foresta Nera, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei, Monti Balcani e Carpazi.[15] Fuori dell'Europa si trova in Anatolia[16] e in Asia (Cina, Taiwan, Afghanistan, India, Indonesia, Giappone, Nepal, Pakistan e Vietnam).[11]
- Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono le zone fangose, i suoli umidi, le paludi e gli arginelli. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere bagnato.
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 300 m s.l.m. (fino a 1.200 m s.l.m. in Asia[11]); frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e quello planiziale – a livello del mare.
Fitosociologia
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista fitosociologico alpino Lindernia procumbens appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
- Formazione: delle comunità terofitiche pioniere nitrofile.
- Classe: Isoeto-Nanojuncetea
- Ordine: Nanocyperetalia flavescentis
- Alleanza: Nanocyperion flavescentis
- Ordine: Nanocyperetalia flavescentis
- Classe: Isoeto-Nanojuncetea
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La posizione tassonomica della famiglia di appartenenza di questa specie (Linderniaceae) è stata a lungo ambigua. Tradizionalmente la Lindernia procumbens veniva descritta all'interno della famiglia Scrophulariaceae. Più recentemente è stata posizionata nella tribù Lindernieae Richb. (inclusa nella famiglia Veronicaceae, sottofamiglia Gratioloideae (Benth.) Luerss.)[10] nell'ordine delle Scrophulariales (secondo il "Sistema Cronquist"). Più recentemente ancora è stata descritta nella famiglia Plantaginaceae.[12] Attualmente con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG), con le analisi del DNA, tutte le specie del genere Lindernia sono state descritte nella nuova famiglia (Linderniaceae) e assegnata all'ordine delle Lamiales, cambiando anche i livelli tassonomici superiori.[10][17][18]
Il numero cromosomico di L. procumbens è: 2n = 30.[19]
Il basionimo per questa specie è: Anagalloides procumbens Krock., 1790[15]
In altre checklist[14] questa specie è denominata diversamente: Lindernia palustris Hartmann.
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]
- Anagalloides procumbens Krock.
- Lindernia erecta (Benth.) Bonati
- Lindernia kitaibelii G.Don
- Lindernia procumbens (Krock.) Borbás
- Lindernia pyxidaria All.
- Pyxidaria procumbens (Krock.) Borbás
- Tittmannia erecta Benth.
- Torenia erecta Buch.-Ham. ex Wall.
- Torenia trichotoma Buch.-Ham. ex Wall.
Altre notizie
[modifica | modifica wikitesto]La linderna sdraiata in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
- (DE) Gewöhnliches Büchsenkraut
- (FR) Lindernie couchée
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-2498807 . URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Fasciculus Plantarum cum novis generibus et speciebus. Ibi, ex Typ. Regia 1771.
- ^ Diccionario dos termos technicos de Historia Natural, extrahidos das obras de Linnêo, com sua explicação e estampas abertas em cobre, para facilitar a intelligencia dos mesmos, Coimbra, na R. Of fic. da Univ. 1788.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 315.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=4756
- ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 525.
- ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 392.
- ^ a b c eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 30 novembre 2011.
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 502.
- ^ Motta 1960, Vol. 2 pag. 617.
- ^ a b Conti et al. 2005, pag. 124.
- ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 186.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Olmstead 2012.
- ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 30 novembre 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 524, ISBN 88-506-2449-2.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 501, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
- Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales, 2012.
- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p. 276.
- Eberhard Fischer, Bastian Schäferhoff e Kai F Müller, The phylogeny of Linderniaceae – The new genus Linderniella, and new combinations within Bonnaya, Craterostigma, Lindernia, Micranthemum, Torenia and Vandellia, in Willdenowia, vol. 43, 2013, pp. 209-238.
- Tutin, T.G. et al. - Flora europaea, second edition - 1993
- Zangheri P. - Flora Italica (2 voll.) - Cedam - 1976
- Conti F. & al. - An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. - Palombi Editori, Roma - 2005.
- Species 2000 & ITIS Catalogue of Life: 2019
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lindernia procumbens
- Wikispecies contiene informazioni su Lindernia procumbens
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lindernia procumbens IPNI Database
- Lindernia procumbens The Plant List - Checklist Database
- Lindernia procumbens EURO MED - PlantBase Checklist Database
- Lindernia procumbens eFloras Database
- Lindernia procumbens Nome italiano
- Vandellia Pyxidaria Vandellia Pyxidaria, Maxim. - in IPNI and World Checklist of Selected Plant Families (2020).
- Vandellia Erecta - Vandellia Erecta, Benth. - in GBIF Secretariat (2019).