Gisella Floreanini (Milano, 3 aprile 1906 – 1º giugno 1993) fu una musicista, insegnante e politica italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Diplomata in [1]Conservatorio, insegna musica alcuni anni. Attiva antifascista fin dal 1929 con il nome di battaglia di Amelia Valli, aderisce prima a Giustizia e Libertà e poi nel 1935 al Partito Socialista. Nel 1938 è costretta ad espatriare in Svizzera per aver diffuso stampa clandestina e aver svolto attività di collegamento con i rifugiati. Per quattro anni è responsabile della sezione socialista italiana di Ginevra.
Nel 1941 si iscrive al Partito Comunista d'Italia. Rientra in Italia nel 1943 e prende parte alla Resistenza. Nel 1944 assume il Ministero dell'Assistenza durante i quaranta giorni della Repubblica partigiana dell'Ossola (diventando di fatto la prima ministra italiana). Dopo la caduta della Repubblica, si prodiga per trasferire in Svizzera diversi convogli di bambini. Partecipa alle Brigate Garibaldi in Valsesia e diviene responsabile dei gruppi di difesa della donna in Val d'Ossola. Con il 25 aprile viene nominata presidente del CLN di Novara. Medaglia d'Oro della Resistenza, viene eletta alla Camera dei deputati per due legislature tra il 1948 e il 1958.
Dirigente dell'Unione Donne Italiane, dal 1962 al 1972, presta la sua attività nel Comitato dell'ANPI. Fu anche consigliere comunale, sempre tra le file del Partito Comunista Italiano, a Domodossola e a Milano.
Le sue carte sono state donate all'Archivio storico delle donne C. Ravera, presso la Fondazione Istituto Gramsci.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fiamma Lussana (a cura di), Una storia nella Storia. Gisella Floreanini e l’antifascismo italiano dalla clandestinità al dopoguerra, Roma, Res Cogitans, 1999
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ prova
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda biografica e archivistica sul sito della Fondazione Istituto Gramsci
- Fondazione Istituto Gramsci - Roma
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