Tuca tuca/Vi dirò la verità singolo discografico | |
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Artista | Raffaella Carrà |
Pubblicazione | novembre 1971 |
Durata | 6:03 |
Album di provenienza | Raffaella Carrà (1971) |
Genere | Dance pop[1] Musica leggera |
Etichetta | RCA PM 3628 |
Registrazione | Studi RCA di Roma |
Formati | 45 giri |
Raffaella Carrà - cronologia | |
Tuca tuca/Vi dirò la verità è il quinto singolo di Raffaella Carrà, pubblicato e distribuito dalla RCA Italiana nel 1971.[2]
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]Entrambe le canzoni sono state inserite nell'album Raffaella Carrà dello stesso anno.
Il singolo raggiunge la quarta posizione nella classifica delle vendite settimanali, anche grazie al grande successo del ballo Tuca tuca.[3]
Tuca tuca
[modifica | modifica wikitesto]Versioni
[modifica | modifica wikitesto]Cantate da Raffaella nelle varie lingue:
- in castigliano,[4] titolo (identico a quello italiano) Tuca tuca
- in inglese,[7] titolo I Like It,nella compilation Raffica - Balletti & Duetti (2008)
- in italiano (questo singolo) [8]
- intitolata Tuca tuca, si,[9] sia nel singolo,[10] sia nell'album Raffaella... Senzarespiro, entrambi del 1972
- intitolata Tuca tuca, nell' album-raccolta di remix Fiesta - I grandi successi (1999)
- intitolata Tuca tuca (remix) (main radio version) nella raccolta Raffica - Balletti & Duetti (2008).
Storia e video
[modifica | modifica wikitesto]Il balletto fu eseguito la prima volta dall'artista insieme al ballerino e coreografo Enzo Paolo Turchi nel corso della sesta puntata di Canzonissima 1971, trasmessa la sera del 13 novembre.[11][12]
- Tuca tuca con Enzo Paolo Turchi, su raiplay.it, in RaiPlay. URL consultato il 29 luglio 2021. (inizio a 1:20:08)
La celebre coreografia ideata da Don Lurio, dopo il suggerimento ironico di Gianni Boncompagni di realizzare un gioco-ballo,[12] mentre da un lato ebbe un immediato successo e riscontro di pubblico per la semplicità delle sue mosse, dall'altro era destinata a cambiare per sempre la morale pubblica italiana, sia a causa dei movimenti considerati troppo audaci per quei tempi, sia per aver proposto un nuovo modello di ragazza meno succube dell'uomo seduttore.[13]
Infatti i dirigenti Rai,[12] preoccupati dalle inquadrature fisse della seconda camera che avrebbero potuto indurre i telespettatori a credere che il ballerino, anziché i fianchi, sfiorasse altre parti "vietate" del corpo della Carrà, prima, obbligarono i due a eseguire il ballo quasi girati di tre quarti, posizione tecnicamente scomoda e col rischio di cadere al momento di inarcarsi all'indietro, poi, censurarono l'intero balletto.[12][14]
Su un garbato e innocuo motivetto a tempo di swing, impeccabilmente arrangiato (da Paolo Ormi nell'edizione discografica) con sincopati da orchestra jazz, è la donna a prendere l'iniziativa con dei "mi piaci" o "ti voglio", fino a prostrarsi ai piedi di lui, per risalire lentamente con le mani protese per non cadere, quasi a volersi aggrappare o tentare di accarezzarlo con inusitata spregiudicatezza nei posti più impensati (in realtà tassativamente sfiorando soltanto ginocchia, fianchi, spalle e fronte, come previsto dall'idea originale di Boncompagni).[12][13] Per "par condicio" toccherà poi a lui ripetere gli stessi movimenti alla partner, proseguendo a turno e "ad libitum" in una sempre più sfrenata e pruriginosa, quanto impudica, alternanza.[15]
Solo dopo l'esibizione di Raffaella insieme a Alberto Sordi, in una puntata successiva del programma (l'ottava), in cui la soubrette sfoggia nuovamente il famoso top che le lascia scoperto l'ombelico, il balletto riuscirà finalmente a superare ogni censura della dirigenza, diventando un fenomeno popolare[12] e quasi un obbligo contrattuale per qualsiasi ospite di sesso maschile fosse intervenuto in trasmissione.[15] Il video dell'esibizione è stato inserito sul DVD del cofanetto Raffica - Balletti & Duetti pubblicato nel 2008.
- Tuca tuca con Alberto Sordi, su raiplay.it, in RaiPlay. URL consultato il 29 luglio 2021.
In seguito il brano fu utilizzato da Raffaella in uno spot di Carosello per promuovere le stazioni di servizio BIG BON dell'Agip.[16]
Spot Big Bon Agip (1972), su YouTube. URL consultato il 29 settembre 2021.
Un balletto con coreografia simile al Tuca tuca sarà riproposto da Madonna durante l' MDNA Tour del 2012 con il fidanzato-ballerino Brahim Zaibat.[17]
Madonna balla il Tuca tuca (MDNA Tour 2012), su YouTube. URL consultato il 29 luglio 2021. (inizio a 6:56).
Vi dirò la verità
[modifica | modifica wikitesto]É il lato B del disco.[18]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Edizioni musicali BMG Ricordi
- Lato A
- Tuca tuca – 2:39 (testo: Gianni Boncompagni – musica: Franco Pisano)
- Lato B
- Vi dirò la verità – 3:24 (testo: Gianni Boncompagni – musica: Franco Pisano)
Arrangiamento e orchestra
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Ormi - Tuca tuca
- Franco Pisano - Vi dirò la verità
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1972) | Posizione raggiunta |
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Italia[3] | 4 |
Entra in classifica all'ottavo posto il 29 gennaio 1972, subito dietro a Chissà se va, che durante le due settimane successive gli cede il passo prima di uscire definitivamente dalla top ten il 12 febbraio. Tuca tuca intanto continuerà a oscillare tra ottava, nona e decima posizione fino a oltre metà di marzo, ottenendo il quarto posto complessivo per il 1972.[19][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.internazionale.it/opinione/daniele-cassandro/2022/12/13/amp/paola-e-chiara-television
- ^ Carrà, discografia ITA 45 giri, su raffaellacarra.altervista.org, AlterVista. URL consultato il 27 settembre 2021.
- ^ a b c Vendite singoli per titolo, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Carrà, testi: Tuca tuca SPA (PDF), su raffaellacarra.altervista.org, AlterVista. URL consultato il 27 settembre 2021.
- ^ (EN) Male/Felicità tà tà, su Discogs, Zink Media.
- ^ (EN) Fiesta - Grandes Éxitos SPA, su Discogs, Zink Media.
- ^ Carrà, testi: I like it! (PDF), su raffaellacarra.altervista.org, AlterVista. URL consultato il 27 settembre 2021.
- ^ Carrà, testi: Tuca tuca (PDF), su raffaellacarra.altervista.org, AlterVista. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ Carrà, testi: Tuca tuca, si (PDF), su raffaellacarra.altervista.org, AlterVista. URL consultato il 27 settembre 2021.
- ^ (EN) Tuca tuca, si, su Discogs, Zink Media.
- ^ Varietà 1971-1972, in Rai Teche, RAI. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ a b c d e f Carrà, televisione: Canzonissima '71, su raffaellacarra.altervista.org, AlterVista. URL consultato il 27 settembre 2021.
- ^ a b Mario Bonatti, Tuca tuca, in Recensioni, Hit Parade Italia. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ TUCA TUCA–Raffaella Carrà–Canzonissima (1971), in Hit Italia Anni 70, 21 marzo 2012. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ a b Patrizia Vacalebri, Raffaella Carrà icona della moda, in Lifestyle/Moda,notizie/people, ANSA, 6 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Agip presenta Raffaella Carrà, su carosello.tv, Il mito di Carosello. URL consultato il 29 settembre 2021.
- ^ Madonna balla il tuca tuca in tour, in Spettacolo/Fotogallery, Sky TG24, 22 luglio 2012. URL consultato il 29 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2021).
- ^ Carrà, testi: Vi dirò la verita (PDF), su raffaellacarra.altervista.org, AlterVista. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ Classifica vendite settimanali 1972, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 29 luglio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Valeria Muccifora, Grazie, Raffa! L'estetica del Tuca Tuca e il mito della Carrà, Roma, Castelvecchi, aprile 2000 (I ed.), ISBN 88-8210-181-9.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tuca tuca/Vi dirò la verità, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- https://www.ilsaltodellaquaglia.com/2021/11/14/si-puo-parlare-di-periodo-pre-carra-e-post-carra-50-anni-fa-il-tuca-tuca-cambio-il-volto-dellitalia/ "Si può parlare di periodo pre-Carrà e post-Carrà? 50 anni fa il Tuca Tuca cambiò il volto dell'Italia" articolo di Armando Giardinetto, su il Salto della Quaglia, 2021
- (EN) Tuca Tuca, su Discogs, Zink Media.
- Giovanbattista Brambilla, L'indimenticabile Don Lurio (biografia), su culturagay.it, in www.CulturaGay.it. URL consultato il 29 luglio 2021.