La seguente lista contiene la cronologia dei principali terremoti avvenuti nella regione geografica italiana dal XVI al XVIII secolo.
XVI secolo
[modifica | modifica wikitesto]Data | Luogo | Potenza | Area interessata e Descrizione | Vittime | Dettagli |
---|---|---|---|---|---|
23 settembre 1502 | Cuneese
(44.50 7.50) |
(7°-8°) | Si verificò nella pianura del cuneese in prossimità del comune di Busca, in provincia di Cuneo, e secondo le cronache, quel giorno una scossa a Cuneo fece atterrare molti edifici. | - | - |
1502 | Piana di San Vittorino (42.40 13.00) | M˪ 5,4
(7°-8°) |
Danni gravi e qualche isolato crollo nei pressi di Cittaducale. | - | - |
1505 | 3 gennaioPreappennino Bolognese
(44.41 11.25) |
Mʷ 5,7 (8°) | Diversi danni e qualche crollo nel capoluogo. Altri forti scosse il 31 dicembre 1504 e il 20 gennaio successivo, ma le scosse durarono fino a maggio. | 2 | dettagli |
1506 | Frentania, Abruzzo | - | Gravi danni ad Ortona dove si registrano tre contrade distrutte e centinaia di morti | Centinaia | - |
1511 | 26 marzoPrealpi Friulane orientali
(46.29 13.34) |
Mʷ 7,0 (10°) | Violento terremoto tra Pulfero e la Slovenia causa danni gravissimi e diversi crolli. Oltre 10000 vittime. Tsunami moderato fra le coste del Veneto e del Friuli. Avvertito in tutto il nord Italia e parte del centro. | 10.000 circa | dettagli |
1517 | 29 marzoIrpinia | Mᵉ 5,4 | Danni e crolli | Molte decine, forse centinaia | dettagli |
1541 | 22 ottobrePreappennino Piemontese, Valle Scrivia
(44.76 8.91) |
Mʷ 5,3 (7°-8°) | L'evento sismico si verificò nel comune di Sardigliano, in provincia di Alessandria. Danni gravi e qualche crollo ad Alessandria e dintorni con anche alcune vittime. Danni rilevanti anche a Stazzano, Novi Ligure e Serravalle Scrivia. | ? | - |
1542 | 10 dicembreMonti Iblei
(37.25 14.93) |
Mʷ 6,9 (10-11°) | Violento terremoto (VIII MCS) devasta l'area dalla costa jonica a Caltagirone, la città di Lentini e i dintorni. Migliaia di vittime. | - | - |
1542 | 13 giugnoAppennino toscano
(44.06 11.36) |
Mʷ 5,8 (8°-9°) | Molti crolli e gravi danni nel comune di Scarperia. Danni anche a Firenze. | 150 circa | dettagli |
11 maggio 1560 | Barletta e Bisceglie, Puglia | VIII Mercalli | Alcuni crolli e qualche vittima. Risentito, ma senza alcun danno, a Molfetta e Bari. | ? | - |
1561 | 31 luglio e 19 agostoVallo di Diano (40.51 15.53) | Mʷ 6,4 (10°) | Due violenti terremoti colpirono la Lucania campana. Gravi danni e diversi crolli a Polla e dintorni. Oltre 400 vittime | Circa 500 | dettagli |
1562 | Reggio Calabria | - | Una forte scossa sismica fece sprofondare Punta Calamizzi, l'antica foce del Calopinace, privando la città del suo porto naturale | - | - |
1563 | 17 settembreAtri, Abruzzo | - | L'evento sismico è riportato in documenti conservati nella Biblioteca Capitolare. Alle ore 16.00 un forte terremoto fa crollare la cuspide della facciata della cattedrale, che provoca alcuni morti e feriti. Grazie alle grotte sotto la città che smorzano le onde, il terremoto non provoca altri morti | - | - |
20 luglio 1564 | Alpi Marittime francesi
(44.02 7.28) |
- | Terremoto disastroso con molte vittime soprattutto sul versante francese.
Il sisma di magnitudo 5,8 colpì una vasta area tra la Provenza e il Piemonte, da Venanson e Nizza, fino a Cuneo. La scossa danneggiò molto gravemente, causando crolli e rovine, una decina di località delle Alpi Marittime, che attualmente rientrano nella regione francese di Provence-Côte d’Azur. Nostradamus, cronista coevo, riferisce che le vittime furono tra 800 e 900, di cui 300 nelle prime ventiquattro ore; molti si rifugiarono nelle chiese e perirono per il crollo delle cupole. Il terremoto si propagò ai centri liguri occidentali, da Sanremo, a Taggia, a Porto Maurizio (ora parte di Imperia), con effetti di risentimento avvertiti anche nel cuneese. |
? | Dettagli |
1570 | 17 novembreFerrarese (44.79 11.60) | Mʷ 5,6 (7°) | Epicentro a Ferrara, diversi danni nel capoluogo. | 70-200[1] | dettagli |
1599 | 5 novembreValnerina (42.69 13.03) | Mʷ 5,9 (8°-9°) | Gravi danni a Cascia e dintorni. | 40 | dettagli Archiviato l'11 ottobre 2016 in Internet Archive. |
XVII secolo
[modifica | modifica wikitesto]Data | Luogo | Potenza | Area interessata e Descrizione | Vittime | Dettagli |
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1624 | 18 marzoArgenta (44.43 11.74) | Mʷ 5,86 (9°) | Danni gravissimi e diversi crolli. | circa 50 | dettagli |
4 aprile 1626 | Zona Girifalco (38.82 16.42) | Mʷ 6,1 (10°) | Forte terremoto con epicentro presso Girifalco il quale fu quasi interamente distrutto e ci furono profonde fenditure nel terreno. Molti centri dell'area furono gravemente danneggiati, soprattutto Arenoso (Caraffa di Catanzaro), Catanzaro, Badolato, Chiaravalle Centrale e Squillace. | 37 | dettagli |
1627 | 30 luglioTavoliere delle Puglie (41.70 15.37) | Mʷ 6,9 (11°) | Catastrofico terremoto distrugge i comuni di San Severo, Torremaggiore, Apricena, Lesina e San Paolo di Civitate e provoca danni da gravi a gravissimi in un raggio di 60 km. Forte maremoto abbattutosi successivamente sulla costa tra Lesina e San Nicandro Garganico con penetrazione fino a 3 km nell'entroterra. Forti scosse di assestamento nei mesi successivi. | > 4.500 | dettagli |
1634 | 10 novembreZona Matera
(40.66 16.55) |
M˪ 5,3
(8°) |
La frazione di Timmari fu completamente distrutta dal sisma. | - | - |
1638 | 27 marzoLa Sila Catanzarese (39.02 16.31) | Mˢ 7,0 (11°) | Catastrofico terremoto distrugge i comuni di Conflenti, Platania e Lamezia terme e provoca svariati crolli oltre gravissimi danni ed oltre 10.000 vittime. | > 10.000 | dettagli |
1638 | 8 giugno4 km SW Roccabernarda (KR) (39.12 16.83) | Mʷ 6,6 (9°-10°) | Violento terremoto devasta la Sila orientale e i comuni di Castelsilano e Cerenzia e ha provocato alterazioni geologiche tutt'oggi visibili sul versante orientale silano. | > 1.000 | dettagli |
1639 | 7 ottobreMonti Reatini
(42.64 13.25) |
Mʷ 6,2 (9°-10°) | Gravissimi danni e molte vittime tra Accumoli, Amatrice, Cittareale e Arquata del Tronto. Terremoto simile a quello del 24 Agosto 2016. | - | dettagli |
1646 | 5 aprileLivorno, Toscana (43.55 10.46) | M˪ 5,3 (7°-8°) | Danneggiata la città di Livorno. | - | - |
1646 | 31 maggioGargano (41.87 15.93) | M˪ 6,3 (9°) | Danni e crolli in tutto il Gargano | molte centinaia. | dettagli |
1649 | 30 gennaioZona Messina (38.18 15.50) | M˪ 5,5 (8°-9°) | Attività sismica parossistica che dura circa due mesi. Crollò la chiesa Madre di Forza d'Agrò. | - | - |
1654 | 23 luglioVal di Comino (41.70 13.82) | Mʷ 6,3 (9°-10°) | Violento terremoto provoca gravissimi danni e diversi crolli nella Marsica frusinate. Epicentro a Casalvieri. Oltre 2000 vittime. | > 2.000 | dettagli |
1659 | 5 novembreLe Serre
(38.70 16.24) |
Mʷ 6,7 (10°) | Violento terremoto tra Filogaso e Monterosso Calabro con svariati crolli e gravi danni. Oltre 1500 vittime. | > 1.500 | dettagli |
1661 | 22 marzoAppennino Forlivese
(43.95 11.89) |
Mʷ 5,9 (9°) | A seguito del terremoto la torre dell'orologio del Castello viene demolita e ricostruita[2]. | Almeno 250 | dettagli Archiviato il 6 settembre 2016 in Internet Archive. |
1680 | 30 aprileValle Scrivia, alessandrino
(44.69 8.8) |
M˪ 5,1
(7°) |
Danni nel comune di Gavi. | - | - |
1688 | 11 aprilePiana forlivese (44.32 11.90) | Mʷ 5,9 (8°-9°) | Interessò tutta la bassa Romagna, ma la maggior parte delle vittime fu in città. | più di 50 | http://storing.ingv.it/cfti4med/quakes/01103.html[collegamento interrotto] |
1688 | 5 giugnoMonti del Matese
(41.32 14.59) |
Mʷ 6,8 (10°-11°) | Violentissimo terremoto distrugge il Sannio al confine con il Molise e Benevento fu quasi rasa al suolo. Svariati crolli e danni molto gravi. | 2.115 | dettagli |
1693 | 11 gennaioGolfo di Catania,
Mar Ionio Meridionale (37.41 15.14) |
Mˢ 7,7 (11°-12°) | Catastrofico se non apocalittico terremoto distrugge e affonda l'intera Sicilia sud-orientale. Epicentro tra Sortino e Augusta,ma ci sono ancora dubbi in merito all'epicentro esatto. Oltre 60.000 vittime e distruttivo tsunami si abbatte sulle coste ioniche del Catanese e del Siracusano. Oltre 10.000 vittime a Catania. Gigantesche distruzioni in un raggio di 100 km. | > 60.000 | dettagli |
1694 | 8 settembreIrpinia meridionale (40.89 15.37) | Mʷ 6,9 (11°) | Violentissimo terremoto rade al suolo Cairano e Calitri,con gravissimi danni e svariati crolli nei dintorni. Oltre 5000 vittime. | > 5.000 | dettagli |
1695 | 25 febbraioPrealpi Venete orientali
(45.96 12.37) |
Mʷ 6,6 (10°) | Distruzione e moltissime vittime[3]. | Centinaia | dettagli |
1695 | 10 giugnoVal Teverina (42.63 12.18) | Mʷ 5,6 (8°-9°) | Colpì principalmente la zona compresa fra il Lago di Bolsena e la Val Teverina. A Civita di Bagnoregio crollarono la cattedrale, il palazzo vescovile, il seminario, la chiesa di San Bonaventura e quasi tutte le abitazioni. Fortemente danneggiati furono i paesi limitrofi di Lubriano, Celleno, Civitella d'Agliano e San Michele in Teverina. Crolli e case lesionate a Roccalvecce, Grotte Santo Stefano, Orvieto, Sugano, Porano e Montefiascone. A Grotte di Castro fu danneggiato il campanile della chiesa di San Pietro. Danni di lieve entità anche a Bolsena, Gradoli, Latera, Acquapendente, Civita Castellana, Tuscania, Borghetto, Capodimonte, San Magno. Il Lago di Bolsena, per via di una frana, straripò allagando per circa 3 miglia le campagne rivierasche. Colpita soprattutto la zona di Viterbo e dintorni. Fu parzialmente distrutta Celano[4], nell'Abruzzo marsicano. | circa 200 | - |
XVIII secolo
[modifica | modifica wikitesto]Data | Luogo | Potenza | Area interessata e Descrizione | Vittime | Dettagli |
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1700 | 28 luglioPrealpi Friulane centrali (46.36 12.97) | Mʷ 5,9 (8°-9°) | Gravemente danneggiato l'abitato di Muina; danneggiata anche Ovaro | - | - |
1702 | 14 marzoAppennino campano (41.14 15.03) | Mᵉ 4,9 (8°) | Molti danni in Irpinia e a Benevento | Circa 400 | dettagli |
1703 | 14 gennaioMonti Reatini (42.63 13.18) | Mʷ 6,5
(10°-11°) |
Distrutto quasi del tutto il paese di Avendita nel quale sopravvissero solo 29 abitanti, ed anche il Castello Innocente. Ad Ascoli Piceno il terremoto fu molto intenso ma non causò danni: per lo scampato pericolo fu eretto il Tempietto di Sant'Emidio alle Grotte. Anche Foligno scampò. La scossa venne ben avvertita anche a Roma, dove provocò panico e lesioni in alcuni edifici. Le campane delle chiese della città suonarono da sole e l'allora Papa Clemente XI si radunò in preghiera con i cittadini di ogni classe sociale nei giorni successivi.[5] | 6.000-9.000 | - |
1703 | 16 gennaioAlta Valle dell'Aterno (42.45 13.27) | Mʷ 6,3 (10°) | Avvertito anche a Roma[5] | - | - |
1703 | 2 febbraioAlta Valle dell'Aterno (42.48 13.22) | Mʷ 6,6 (10°-11°) |
Gravi danni anche a Paganica. Il terremoto provocò danni anche a Roma e il crollo di tre archi del secondo anello del Colosseo. Provocò danni in molte chiese in particolare in San Lorenzo. Portò nel panico i cittadini romani già provati e riuniti in preghiera dopo i terremoti del 14 e 16 gennaio.[5][6] | Oltre 6.000 | dettagli |
1704 | Ispica, Ragusa | - | Danneggiata la chiesa della SS. Annunziata | - | - |
1706 | 3 novembreMaiella (42.07 14.07) | Mʷ 6,7 (11°) | Danneggiati l'Abruzzo e il Molise. Si verificò la distruzione di moltissime costruzioni nella città di Sulmona, tra le quali numerose chiese | Circa 2.400 | dettagli |
1719 | 27 giugnoAlta Valnerina (42.90 13.04) | M˪ 5,4 (8°) | Danni e forse alcune vittime. | ? | dettagli |
1726 | 1º settembreGolfo di Palermo,Mar Tirreno Meridionale (38.16 13.44) | Mʷ 5,8 (8°-9°) | Gravi danni in tutta la città, crollano interamente alcuni quartieri e tutti gli edifici subirono lesioni più o meno gravi. Alcuni leggeri danni anche a Trapani | 250 | - |
1727 | 6 gennaioVal di Noto (36.91 15.06) | Mʷ 5,7 (7°-8°) | Gravemente danneggiata la basilica di Santa Maria Maggiore | - | - |
1730 | 12 maggioValnerina (42.74 13.09) | Mʷ 5,8 (8°-9°) | Avvertito anche nelle Marche, Abruzzo e Lazio. 500 feriti | Oltre 200 | - |
1731 | 20 marzoTavoliere delle Puglie (41.27 15.58) | Mʷ 6,4 (10°) | Sciame sismico distrugge quasi totalmente la città di Foggia e colpisce il resto della Capitanata e la parte settentrionale della Terra di Bari (Barletta, Canosa di Puglia e Molfetta) | oltre 2.000 | dettagli |
1732 | 29 novembreIrpinia centrale (41.08 15.05) | Mᵉ 6,7 (10°-11°) | Colpì un'area che andava da Napoli a Melfi, con effetti maggiormente disastrosi in Irpinia. Circa 20 comuni furono interamente distrutti ed effetti distruttivi più o meno gravi coinvolsero 67 paesi. Forti scosse anche l'anno seguente | 1.942 (approssimativi) | dettagli |
1741 | 24 aprileValle dell'Esino (43.37 12.93) | Mʷ 6,4 (10°) | Colpì le Marche centro-settentrionali. Gli effetti più disastrosi si ebbero nel Fabrianese e in alcune località della media valle dell’Esino: a Fabriano[7] crollarono circa 40 case e altri 800 edifici rimasero più o meno gravemente lesionati; inoltre crollarono o furono seriamente danneggiate la rocca, la cattedrale, quasi tutte le chiese e i conventi, a Serra San Quirico ci fu un’elevata percentuale di crolli, mentre i vicini villaggi di Sasso e Mergo furono quasi distrutti. Il terremoto Distrusse un’area molto estesa, comprendente circa cento località distribuite su quasi tutto il territorio marchigiano (da Pesaro, Urbino e Urbania fino a Macerata, San Ginesio, Camerino, Matelica e Ancona) e anche in Umbria, in particolare a Gubbio, Valfabbrica, Foligno, Perugia e Bevagna. Distrusse, tra l'altro, una parte del campanile della chiesa di San Bernardino a Urbino.
La scossa fu avvertita in un’area vastissima, estesa a nord fino al Friuli e alla Lombardia, e verso sud fino alla Puglia. |
- |
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1742 | 27 gennaioZona Livorno (43.48 10.47) | M˪ 5,2 (7°) | - | - | - |
1743 | 20 febbraioMar Ionio Meridionale (39.86 18.77) | Mˢ 7,0 (9°-10°) | Terremoto che distrusse in buona parte la città di Nardò e di Francavilla Fontana | 112 (solo a Nardò) | dettagli |
1747 | 17 aprileZona Gualdo Tadino (43.22 12.78) | Mʷ 5,9 (8°-9°) | Provocò crolli e danni abbastanza gravi | Almeno 1 | - |
1751 | 27 luglioVal Cucco (43.27 12.76) | Mʷ 6,0 (8°-9°) | Gravemente danneggiata la città di Gualdo Tadino che perde le sue caratteristiche tardo-medievali | - | - |
1753 | 9 marzoPiemonte, Val Chisone, provincia di Torino
(44.94 7.18) |
M˪ 5,2 (6°-7°) | Questa forte scossa interessò centri di grande importanza strategica come Pinerolo, Perosa e Fenestrelle. Il terremoto spaventò molto la popolazione, ma non fece vittime in modo diretto. I danni riguardarono prevalentemente caduta di tetti, di comignoli, di qualche muro esterno, in particolare alle strutture militari fortificate. Il periodo sismico fu caratterizzato da una lunga serie di scosse che si protrassero fino alla prima metà di maggio e molte persone dimorarono all'aperto per 3 mesi; una forte ripresa dell’attività sismica si ebbe, in seguito, nei primi giorni del mese di agosto. La scossa fu avvertita anche a Gap, Chambery in Francia e persino a Ginevra in Svizzera. | Alcune (indirette) | Dettagli |
1757 | 6 agostoMar Ionio Meridionale (37.12 15.29) | M˪ 5,5 (8°) | - | - | - |
1762 | 6 ottobreValle dell'Aterno (42.28 13.60) | Mʷ 6,0 (9°-10°) | Quasi interamente distrutta Poggio Picenze | Circa 500 | - |
26 maggio 1767 | Piemonte, Valli di Lanzo, provincia di Torino
(45.27 7.50) |
M˪ 5,1
(7°) |
Questo forte sisma si verificò alle ore 19:24 locali con l'epicentro tra i comuni di Lanzo Torinese e Balangero, nel torinese.
Colpì la Valle di Lanzo, nel Piemonte occidentale. A Lanzo Torinese la scossa causò il crollo di alcune case, a Balangero la caduta delle mura di un vecchio castello e in un altro paese, di cui le fonti non fanno il nome, il crollo della volta di una chiesa. La scossa fu avvertita senza danni a Torino. Il colle di Santa Cristina, nella valle omonima, fu visto "ondeggiare e fumare". |
- | - |
1768 | 19-20 ottobreAppennino forlivese (43.96 11.82) | Mʷ 5,8 (8°-9°) | Gravi danni | - | [8] |
1771 | 8 gennaioLivorno | M˪ 5,0 (6°-7°) |
- | - | - |
1781 | 3 giugnoAppennino Marchigiano (43.57 12.56) | Mʷ 6,3 (10°) | Due fortissime scosse a distanza di circa 10 minuti l'una dall'altra. Il massimo danneggiamento si ebbe nell'area di Piobbico e Cagli[9] | Circa 300 | http://storing.ingv.it/cfti4med/quakes/02525.html[collegamento interrotto]. Vedi le due relazioni su Wikisource. |
1783 | 5 febbraioPre-Aspromonte (38.30 15.98) | Mˢ 7,1 (11°) | Un terremoto di due minuti distrusse o danneggiò gravemente gli edifici di Messina, Reggio e di centinaia di paesi nell'area dello Stretto e della Calabria centro-meridionale. Scosse anche il 6 e 7 febbraio, il 1 e 28 marzo. | 50.000 | dettagli |
1785 | Bassa Valtiberina (42.60 12.78) | M˪ 5,5 (9°) | Un terremoto distrugge la chiesa di Santa Maria di Momentana alle pendici della collina di Monterchi, dalla quale viene recuperato l'affresco della Madonna del parto di Piero della Francesca | - | - |
1786 | 10 marzoPiana di Patti (38.07 15.04) | Mʷ 6,3 (10°) | Violento terremoto con epicentro nel Golfo di Patti. Crolli e gravi lesioni a Patti, San Piero Patti, Tindari, Naso, Milazzo. Leggeri danni anche a Messina | - | - |
1786 | L'Aquila, Abruzzo | VIII Mercalli | - | - | - |
1789 | 30 settembreValle del Tevere (43.53 12.19) | Mʷ 5,9 (9°-10°) | Diversi danni. Crollo di tetti, con conseguente sfondamento di volte e solai e perdita di coesione delle pareti. Molte le vittime. Sequenza sismica di una decina di giorni | Circa 500 | - |
1791 | Valle dell'Aterno (42.29 13.36) | M˪ 5,5 (8°) | - | - | - |
1791 | 11 ottobreZona Foligno (42.94 12.71) | M˪ 5,4
(7-8°) |
Lesioni e ulteriori crolli agli edifici già colpiti dal terremoto del 1789 | - | - |
1794 | 12 giugnoIrpinia centro-settentrionale (41.03 15.07) | Me 5,2 (7-8°) | - | - | [10] |
1796 | 1° - 15 febbraioValle del Tevere* (43.52 12.02) | M˪ 5,2 (7°) | Oltre trenta scosse colpiscono Arezzo e i luoghi vicini per quindici giorni. La scossa più violenta si registra alle due del mattino del 5 febbraio. Osservazione di luci telluriche[11]. | - | dettagli |
1798 | 26 maggioBasso Senese (43.27 11.41) | M˪ 5,3 (7°-8°) | Una forte scossa di terremoto alle ore 13.10 provoca alcune vittime e numerosi danneggiamenti agli edifici della città di Siena, incluso il Duomo[12][13] | - | - |
1799 | 28 luglioMonti Azzurri (43.15 13.06) | Mʷ 6,1 (9°-10°) | Tre scosse di forza crescente, intorno alle ore 14, 19 e 23, causarono gravissimi danni nell'area compresa tra Camerino, Sarnano, Cessapalombo e San Ginesio. Cessapalombo fu quasi distrutta; quasi altrettanto gravi furono i danni in altri 6 paesi. Repliche di minore energia nella notte e sempre più lievemente fino al mese di settembre | 100 circa | - |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La cifra delle vittime varia a seconda delle diverse fonti storiche, da 9 fino a 500 morti, pertanto non si sa la cifra esatta. Si stima che comunque la cifra reale sia compresa tra i 70 e i 200 morti, risultano poco probabili e non affidabili le cifre di meno di 70 e più di 200 vittime.
- ^ Civitella di Romagna, in romagnaonline.it. URL consultato il 31 agosto 2016.
- ^ Il Giornale di Vicenza.it - Home - Cronaca
- ^ Nino Motta, Celano in un saggio, racconto di cinque secoli, su ilcentro.it, Il Centro, 3 agosto 2018. URL consultato il 27 marzo 2020.
- ^ a b c Papa e terremoto: Clemente XI e i sismi del 1703, su ingvterremoti.wordpress.com.
- ^ I terremoti nella STORIA: il grande terremoto del 2 febbraio 1703 a L’Aquila, su INGVterremoti, 2 febbraio 2013. URL consultato il 27 ottobre 2016.
- ^ quiquoquake, Fabriano: chiesa di Sant’Agostino, su lapicidata, 4 gennaio 2014. URL consultato il 27 ottobre 2016.
- ^ INGV - I terremoti nella Storia
- ^ Principali terremoti storici dell'area umbro-marchigiana, in rischiosismico.regione.marche.it. URL consultato il 2 settembre 2016.
- ^ The Catalogue of Strong Italian Earthquakes, su INGV. URL consultato il 16 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2016).
- ^ Il miracolo del 15 febbraio: la Madonna del Conforto tra devozione e Saracino, su giostradelsaracino.wordpress.com, Giostra del Saracino. URL consultato il 22-03-2016.
- ^ Il terremoto del 1798 a Siena, un libro lo racconta [collegamento interrotto], in Comune di Siena, 24-11-2005. URL consultato il 19-12-2010.
- ^ Cronache e notizie del 16/08/1798, in Archivio del Palio di Siena. URL consultato il 19-12-2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Terremoti in Italia nell'antichità e nel Medioevo
- Terremoti in Italia nel XIX secolo
- Terremoti in Italia nel XX secolo
- Terremoti in Italia nel XXI secolo